Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ino chan    25/07/2011    15 recensioni
....Professor Lupin?
Erano passati solo due anno da quando in quello stesso scompartimento Harry Potter aveva poggiato lo sguardo sulla figura addormentata di Remus John Lupin.
Sorrise, passandosi una mano sul viso.Era normale che quella figura accoccolata contro il vetro del finestrino avesse innescato nella sua memoria una violenta sensazione di deja-vu.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Came back to the hell'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

No,  non state avendo un allucinazione! No, non fate quelle facce! NON SVENITE! *si ritrova sola in mezzo ai corpi svenuti dei lettori sopravvissuti ala fiction* -.- lo sapevo che  non avrebbero retto alla sorpresa.

 

 

Capitolo novanta.

Dedicato a tutti coloro che, nonostante il tempo trascorso
ricordano ancora con affetto questa storia.
in particolar modo a brando.
 

 

 

 

La vita di Ted Remus Lupin era sempre stata tutto fuorché normale, ma per la miseria, quello! Quello era davero troppo. in silenzio, osservava quel ragazzino coi capelli blu urlargli addosso, e dopo un momento, allargò gli occhi e lo indicò con un cenno della mano destra a Charlie e John che lo fissavano dall’altro lato della stanza. Non aveva fatto in tempo ad uscire dal camino che quella piccola furia alta quanto un giocattolo gli si era avventata addosso e nonostante gli amici lo tenessero due per braccio, gli si era avvicinato fumando di rabbia. - E questo?- chiese, prima di venire addentato dal piccolo piragna -EHI!-Si ritirò, ficcandosi il dito ferito in bocca, intanto che uno dei ragazzini, si portava alle spalle al demonio in blu, si chinava e letteralmente lo prendeva in braccio passandogli le braccia attorno al torace.
-Mollami Sammy! MOLLAMI!-
-William datti una calmata!-
Lo depositò ad un paio di metri di distanza da Ted che si ciucciava ancora la ferita perplesso, poi tornò al licantropo. - Ehm…- ridacchiò intanto che i capelli gli assumevano una bizzarra colorazione color melanzana - Scusatelo, quando è vicino alla luna piena il Barattolo tende a sclerare.- appoggiò una mano sul capo turchese del piccoletto e questo minacciò di azzannarlo . -Bill  per cortesia! - esclamò ritirandosi - Che qua dobbiamo lavorare di fino.- Si avvicinò a Ted e con le mani appoggiate sui fianchi lo studiò dal basso. Doveva avere una decina d’anni, era il più alto della compagnia, ma non sembrava essere tanto più grandicello del resto della nidiata - Io sono Samuel.-
-Piacere.- disse Ted che sentendosi spingere, si ricordò che James Remus era ancora dentro il camino. Si fece di lato, e il Malandrino uscì spolverandosi i capelli biondo scuro come quelli della madre. Lanciò uno sguardo ai piccoli, presenti, soprattutto alla piccoletta coi capelli rossi che lo salutò con una manina e poi aggrottò la fronte verso John e Charlie.

-Ma perché continuano a guardare noi?- fece il Cacciatore al compagno.
Charlie si chiuse nelle spalle - Saremo belli.-

Ted rispose alla presentazione di Samuel con un mezzo sorriso - Piacere…- disse e il piccolo fece di no, guardandolo - Cosa?- Samuel, indicò verso la cucina dove l’ultimo arrivato di Grimmauld Place stava frignando e attraverso la cornice della porta si poteva vedere Emmie passeggiare attorno al tavolo con il piccolo fra le braccia, cercando di calmarlo - Io sono Sam.- disse .

-Sam?-

-Samuel Ed Black.- I capelli del bambino si scurirono e  crebbero fino a coprirgli le orecchie. Ted sentì James deglutire accanto a lui, se non avesse avuto gli occhi color miele, sarebbe stato identico a Joel da piccolo. - Vostro nipote.-

 

-CHE COSA?!-

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-


Ted si era appoggiato alla mensola del camino dietro di lui, intanto che osservava Sam sorridergli placidamente. Era pure simile al padre in una maniera portentosa, ma quel faccino alla “Guarda come sono carino!... Ti prendo e mi ti metto in saccoccia come voglio” era decisamente marca Lupin. Spostò gli occhi verso James che fissava pure il nipote con gli occhi sgranati e poi andò verso l’appena arrivata Emmie con il  figlioletto, neonato, fra le braccia. - Si può sapere che diavolo avete da …Teddy finalmente sei tornato!- esclamò questa, prima di avvedersi dei cinque bambini che presenti - E questi da dove spuntano?- chiese guardandosi attorno - Wow…- Aveva appena individuato la rossina che aveva salutato James all’uscita dal camino - Assomiglia, sembra, cazzarola è uguale a Jolie.- con gli occhi azzurri però - Che succede?-

 
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

-Sam!?- esclamò Emmie al piccoletto che la fissava con un sorriso. Emmie spostò gli occhi verso il  piccolino stretto a lei che finalmente si era addormentato, poi tornò a guardare il ragazzino. Un sorrisone le sollevò gli angoli delle labbra - Cavolo, che fortuna, assomiglia a Joel!-  come se lei fosse una cozza pelosa attaccata ad uno scoglio. Si piegò per portarsi allo stesso piano del piccolo e un paio di ciuffetti rosa spuntarono fra i suoi boccoli color miele - Sei davvero bello sai?-
Sam si toccò la testa in imbarazzo - Grazie.- ridacchiò, intanto che poco più in là, William veniva trattenuto/consolato da una ragazzina bionda, che lo teneva per un braccio. -Io rischio di non nascere…- soffiò  il piccolo metaformagus - E si mettono a fare conversazione.- Sollevò la manica sinistra del maglione che indossava e vide il suo braccino diventare per un momento trasparente. - Tutto per quello scemo di mio padre che se non si fa problemi da solo non è contento.-
La biondina sorrise - Fa parte della famiglia Lupin farsi problemi per nulla.- William si volse a guardarla con un sopracciglio inarcato. - Come tua nonna spesso dice.- il piccolo sorrise socchiudendo gli occhi azzurri - Dai vedrai che andrà tutto bene.-

 

-Lo spero davvero Leah.-

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

-Si può sapere come mai siete venuti qui?- chiese Charlie intanto che osservava la Giratempo al collo di William - I viaggi nel tempo non sono cosa che il Ministero permette a cuor leggero.- Prese una seggiola, la girò e si sedette incrociando le braccia sullo schienale. John si appoggiò al muro dietro di lui, intanto che i piccoli facevano segno a Sam di spiegare la situazione.

-E’ successo tutto quando voi avete compiuto il vostro viaggio nel tempo.- disse il ragazzino indicando James e Teddy - Avete cambiato il corso della storia intervenendo a quel modo, e ora il nostro Will…- ovvero il piccolo nevrastenico che aveva quasi mutilato Ted - Rischia di non venire più al mondo.-

 

 

FINE CAPITOLO.

 

Ho ripreso a scrivere anche questa storia. Andrò un pochino a rilento (Non fate quelle facce, non ci metterò di nuovo due anni per postare ancora!) perché sono tanti i fili che in questa storia ho tracciato e che devo riprendere. Spero che mi seguirete, manca pochissimo alla fine di tutto  con un bel matrimonio in grande stile..

   
 
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ino chan