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Autore: DanP    08/08/2011    7 recensioni
[Teen Wolf - StilesxDerek - spoiler!]
Derek Hale sa bene che avere a che fare con un licantropo teenager può dare alcuni grattacapi, ma quando si tratta di un normalissimo adolescente la situazione può definirsi disastrosa.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love. Be afraid.'
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Questa fic prende parte prima della scoperta dell'Alpha da parte dei ragazzi, ma dopo aver compreso che Jackson potrebbe essere legato più o meno a loro.(Argh!)
Quindi può contenere spoiler, ma comunque attendibili fino alle puntate andate in onda fino a quel momento. Fa parte della serie "Love. Be afraid." e ne è il filone principale, seguita dalla spin off : "Favole per lupetti."
Al solito una StilesxDerek (Diles?Stilek?), devo specificare altro?^^

 

...not a Drunkwolf!

 

Derek Hale era stato cresciuto ed addestrato per affrontare qualsiasi cosa. Che fosse un lupo, un cacciatore, un poliziotto. Qualsiasi cosa. Poteva sopravvivere per mesi senza trasformarsi, la sua condizione di licantropo lo costringeva a controllarsi, fin quasi al limite delle sue possibilità, di qualsiasi bisogno fosse investito.
Tranne questa.
Avere Stiles Stilinski nel proprio raggio d'azione, completamente ubriaco da star male, delirante e disinibito, quello non sapeva davvero come affrontarlo.
L'aveva trovato nelle prossimità della sua casa, tra i boschi, di notte. Un luogo che equivaleva al peggiore possibile e razionalizzabile, da qualche tempo a quella parte. Dove imbattersi in un Alpha assassino e poco prevedibile.
Ma chi meglio di quel ragazzo poteva comprendere la situazione, aveva sempre avuto difficoltà a controllare Scott, aiutarlo, impedirgli di arrivare a fare o farsi del male, e Stiles, il fidato genietto che lo seguiva, era proprio il caso di dirlo, come un cagnolino ovunque egli andasse, non gli aveva mai dato troppi grattacapi, anzi, l'aveva aiutato ben più di una volta ottenendo da parte sua minacce e sguardi omicidi poco grati.
Perciò, dopo averlo caricato nella sua lussuosa macchina scura, per una qualche forma di masochismo, l'aveva trascinato fino a casa. Il breve tragitto che separava l'entrata dell'abitazione dal sedile del passeggero, era forse il più impegnativo mai fronteggiato.
“Non azzardarti a sporcarmi i sedili, o giuro è l'ultima cosa che farai mai in vita tua.” gli abbaiò infastidito, aprendogli la portiera.
Il ragazzo lo squadrò dal basso, strusciandosi contro la pelle morbida. Chiuse gli occhi mugugnando qualcosa di incomprensibile e allungò le braccia di fronte a sé.
Derek assottigliò lo sguardo, pensando seriamente di legarlo a qualche albero nel folto del bosco e lasciarlo lì a marcire. Seppe trattenersi a sufficienza dal reprimere i suoi intenti e pronunciare un monosillabico:“Che?”
“Daaaaai-!” miagolò Stiles al suo indirizzo, continuando a mostrargli i palmi aperti.
“Non ci penso proprio, se vuoi entrare in casa, fallo da solo, non ti porterò in braccio.” sentenziò astioso mettendosi le mani in tasca e scrollando le spalle.
Il ragazzino abbassò le mani sulle gambe e, con il poco controllo dei muscoli, riuscì a farle sgusciare fuori. Non calcolando bene i tempi e gli spazi scivolò sulle foglie secche sotto le suole delle scarpe e atterrò placidamente tra le braccia di un Derek frustrato e atterrito dall'intera situazione.
Dio, perché mi fai questo. Disse tra sé, maledicendo una volta di più quel ragazzo e tutta la sua discendenza.
Non riesci proprio a stare in piedi?” chiese con malgarbo, vedendosi costretto a stringerlo a sé per evitare che cadesse faccia a terra. Una prospettiva interessante, in effetti.
Ma Stiles si arrampicò sulle sue braccia e gli sussurrò un lagnoso e poco maturo:
Gno.”

Derek percepì da qualche parte nella sua bocca i canini sporgere, invitati dalla rabbia che iniziava a scaldargli il corpo.
Il ragazzino nel frattempo, non riuscì a trovare meglio da fare che strusciarsi lascivamente contro il bel lupastro, ad un passo ormai dalla crisi isterica.
Mentre anche l'ultimo dei suoi nervi saltava, trascinò il sedicenne semi-cosciente verso la porta e poi su, fino al piano superiore, dove, al centro della stanza, faceva gran sfoggio di sé un divano sfondato che lui usava come letto di fortuna. A terra erano sparsi cuscini scompagnati di ogni foggia, lasciati lì a prendere la polvere.
Stilinski junior si accasciò sulla superficie sconnessa del divano, sprimacciando accuratamente il bracciolo bombato e nascondendo la testa in quello.

“Hey.” lo richiamò aspramente Derek, pregando seriamente che non avesse intenzione di dormire lì. Altrimenti si sarebbe visto costretto a fargli presente chi tra loro due era il lupo mannaro e chi l'umano e sopratutto di chi fosse quel letto.
Il ragazzino però, già ampiamente sprofondato in un piacevole dormiveglia, non gli prestò troppa attenzione, continuando a sospirare e borbottare frasi sconnesse.
Hale, persa ogni speranza si accomodò al suo fianco, sbuffando e prendendosi la testa tra le mani.
Sarebbe stata anche una situazione accettabile, se Stiles fosse rimasto incosciente per tutto il resto della nottata, sfortunatamente, non fece nemmeno in tempo a veder concretizzare i suoi stessi pensieri che quest'ultimo si mise a giocare con la sua maglietta, esposta sotto la giacca.

“Deeerek...” pigolò il teenager, tirando la stoffa finché quella non rivelò una porzione di pelle del ragazzo. Stiles, euforico e con un ghigno che non piaceva per nulla al licantropo, aveva stabilito che quello era il suo nuovo intrattenimento e non l'avrebbe abbandonato per nessuna ragione, quindi spinse una mano in ispezione sul fianco scoperto di Hale, causando una mescolanza di rabbia e qualcosa di vagamente simile a brividi freddi che corsero giocosamente lungo la sua spina dorsale.
Con un gesto violento afferrò il polso che si stava prendendo un po' troppe liberà e lo guidò placido lontano dal suo corpo.
Che devo farne di te ora, mh?” Stiles lo squadrò per qualche minuto, analizzando una risposta che esalò con un sorriso da un orecchio all'altro:
Avrei due o tre idee per passare la serata!”

No.” disse gelido Derek, senza nemmeno osare immaginare che intendesse con quella frase sibillina.
Lupo noioso.” miagolò Stiles, rigirandosi beatamente in una coperta senza più guardarlo.
Derek si alzò, un po' per stargli il più lontano possibile ed evitare scatti d'ira da parte sua, un po' per prevenire qualsiasi tentativo di farsi spogliare, e le due cose non si escludevano affatto.
Raggiunse la sua posizione preferita, a ridosso della finestra da cui solitamente osservava il bosco o visitatori indesiderati, la stessa da cui aveva guardato tante volte quando Scott gli sussurrava con voce spaventata di aver bisogno di lui.
Come se seguisse una volta i miei consigli. Ringhiò nella sua mente, esercitando un breve sforzo per tentare di contenere la rabbia.
L'ospite che si trovava sul divano invece chiuse gli occhi continuando a parlottare a bassa voce, infastidendo l'udito finissimo del lupo.
“Seriamente, tu e il tuo amico mi avete scambiato per un baby-sitter?Perché devo sempre correre incontro ai vostri capricci?” inspirò irritato.
“Mi trovi attraente?”

La domanda, del tutto inattesa e assurda, pronunciata con un tono serio per quando semi-addormentato, lo sorprese e sconvolse.
“Che diavolo...?”
“Perchè non rispondi, nessuno vuole rispondere, non è tanto diffi...diffic...diffff...-”
“Difficile?” lo aiutò Derek.
“Quello. Io, ad esempio, penso che tu sia mooolto sexy, e non è che mi vergogni ad ammetterlo.”
“Quando sei sbronzo, intendi.”
Stiles arricciò il naso, dando uno sguardo al padrone di casa che lo fissava come fosse impazzito del tutto, con la fronte aggrottata, confuso.
“Non sono ubriaco!Sono ubriaco?...fico...”
Il mannaro si schiaffò una mano sulla fronte, pronto a scommettere che non l'avrebbe smessa più con quei discorsi sconclusionati.

Dopo attimi di silenzio, mentre Derek si ritrovò ad appoggiare la fronte alla finestra, ascoltando il respiro quieto di Stiles ancora non del tutto nel mondo dei sogni, l'adolescente domandò incerto:
“Hey, Derek....che sarebbe questa?Qualcosa come “attrazione animale?” Il ragazzino pensò che aveva già sentito un titolo simile, era un film?Ma non era “fatale”? Ormai i suoi pensieri erano del tutto sconnessi dal reale filo del discorso.
“Serve dargli un nome?” sentenziò Derek monocorde, scagliandogli uno sguardo storto dallo spazio dove si era rintanato.
Stiles elaborò qualche secondo l'intera vicenda, sentendosi frastornato ma desideroso di continuare la conversazione:
“Hey amico, sono un essere umano do nomi a tuuuutto.”
“Allora quel che vuoi.” ribatté monocorde il lupo.
“Mmh, ma io ero abbastanza sicuro di a-amare Lydia...si chiamava così, aspetta....era Lydia, o O-Olivia?Com'è che si...vabbè, mi piace ecco.”
“Questo non ti impedisce certo di placare la tua curiosità.” sogghignò Derek, pensando che di curiosità lui ne aveva da vendere.
“Di farmi...farmi sbranare?”
“Non propriamente.” soggiunse, finalmente guardandolo, abbandonando la sua abituale distrazione.

“Sei umano, parole tue, in quanto tale avete una sorta di, chiamiamolo automatismo intrinseco che vi spinge a relazionarvi con il mistero, l'occulto, l'arcano, e via dicendo, tu in particolare ne sei sempre stato affascinato.”
“E tu saresti...?”
“Il collegamento, il ponte che ti porta a guardare in faccia quell'altra realtà, sai, licantropi, assassinii.” agitò una mano, come stesse semplicemente esponendo una lista della spesa.
“Ma se noti, non sono mai stato interessato a Scott, in quel senso, men che meno a...Jackson..”gli fece notare, con un certo disgusto mal celato. Jackson proprio non gli piaceva.
“Vero, ma devi ammettere che il loro modo di essere un licantropo è molto diverso dal mio.”
“Mh.” replicò con un semplice accenno strascicato, “Sì, tu sei mooolto più figo di loro!” soggiunse allegro, ancora avvolto nelle coperte, non trovò proprio nulla di sbagliato in quell'osservazione. Poi, come colpito da un'inattesa rivelazione scattò seduto, fissandolo senza riuscire a metterlo a fuoco.
“Ma quindi anche io ti interesso!” esclamò tra il sorpreso e il sonnambulo, puntandogli contro un dito accusatorio.
Derek alzò gli occhi al soffitto sfondato, pregando che quella giornata si concludesse alla svelta.
“Sì.” replicò, incrociando le braccia al petto, aspettando di vedere quale reazione ne sarebbe scaturita.
“Davvero?!” con un piccolo acuto strozzato il ragazzo ricadde sul divano a bocca aperta, nella testa gli rimbombava pesantemente quell'unica parolina.
Tirandosi le lenzuola fino al mento si mise a riflettere con la poca lucidità che gli era rimasta: “E cosa ti piace?Di me dico...” era un sussurrò appena udibile, prossimo a cadere preda del sonno, ma i sensi sviluppati di Derek lo colsero in ogni sfumatura.

In piedi, nel centro della stanza mentre aspettava che il ragazzo si addormentasse placando quelle domande insistenti, esalò compostamente:
“Per essere il fautore di idee solitamente geniali, quanto estremamente rischiose, sei indicibilmente idiota.”

 

continua (?)

 

 

N.d A.: I miei idioti, ecco come io dimostro l'affetto per loro, regalando a Derek una nottata da fuoco e fiamme -Ooops!Meglio sorvolare con lui su questi accostamenti!- con la sua amara metà. Penso che nella realtà della serie, se si trovasse in una situazione simile spedirebbe Stiles in un pacco postale all'Alpha, ma per fortuna esistono le fanfic! <3
Dan

 

   
 
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