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Autore: Lucenera88    10/08/2011    0 recensioni
Questa fanfiction è stata scritta anni fa, per cui ad affiancare Ash saranno Misty e Brock.
Anche in merito ai Pokémon, stesso discorso: non seguo l'anime dell'ultima serie, per cui vi prego di essere clementi.
Tratta di una strana disavventura accaduta a Fire City, quando Ash e i suoi amici sono coinvolti negli oscuri accadimenti che si celano dietro un combattimento con il capo-palestra della città.
La storia comprende tutti i personaggi, ma in particolare si incentra su Jessie e James.
Spero che vi piaccia, sebbene la storia sia un po' datata.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Brock, James, Jessie | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 18 – Sul tetto, per scappare!

“…”
“Sbrigati, James!”
“…”
James titubò qualche secondo, poi poggiò un piede sul balconcino e, dandosi la spinta, iniziò ad arrampicarsi sulla parete esterna dell’edificio seguendo la sua compagna già ormai in piedi sul tetto di tegole.
Salivano con più cautela del solito, in parte perché era buio e non vedevano bene come avrebbero fatto di giorno, in parte per non fare rumore visto che – detto tra noi – se la stavano facendo sotto dalla paura.
“…Ma, Jessie…”
“Che c’è?” sibilò lei, chinandosi per aiutarlo a salire.
“Non dovremmo pensare a Meowth?”
Se Jessie era visibilmente agitata, la sua espressione mutò immediatamente e si rabbuiò.
“Lo verremo a prendere, ma adesso pensiamo solo a svignarcela!” lo liquidò, e si preparò a dirigersi lì dove si delineava la sagoma del piccolo elicottero lasciato dall’agente dell’FBI.
Una voce squillante ed altezzosa, però, bloccò entrambi dai loro intenti.

“Vedo che ci rincontriamo. E’ un peccato che non ti sei rotta qualche osso di troppo”.
Senza nemmeno mettersi d’accordo, i due si calarono a testa in giù dalla grondaia per dare un’occhiata all’interno della stanza: quello che videro – i mocciosi al gran completo, quei tizi di Fire City, Pokémon indemoniati e Jessiebell altrettanto indemoniata – fece rizzare tutti i capelli di James e venire la tremarella alle gambe di Jessie che oscillò di paura.
Jessie e James si tirarono su d’un colpo e si guardarono bianchi come dei fantasmi, prima di stringersi le teste in un abbraccio e piagnucolare:
“Siamo finiti, poveri noi!”
“Shh!” Jessie ricompose sé stessa ed il compagno. “Adesso ce ne andiamo buoni buoni, e non ci facciamo sentire” bisbigliò.
James annuì e, dalla posizione inginocchiata in cui si trovarono, si alzarono molto lentamente per evitare di fare rumore.

“No, no! No!”
Le strilla capricciose di Jessiebell fecero venire la pelle d’oca su tutte le parti del corpo di James.
“Bene, le sta prendendo di santa ragione” commentò Jessie sogghignando, e fece un passo in avanti in direzione dell’elicottero quando il miagolio poco felino di Meowth la bloccò definitivamente.
Si calarono di nuovo per vedere chiaramente Meowth con gli occhi rossi attaccato con tutte e quattro le zampe sulla faccia del ragazzino dal testone biondo.
“Non possiamo andarcene così, Jessie” le disse James, terrorizzato e impietosito allo stesso tempo. Jessie, faccia in giù, annuì distrattamente, non sapendo se agire effettivamente o meno – quando si accorse del pericolo.
“James! Sbrigati, o lo frigge!”
In un battibaleno Jessie si era calata ed era corsa incontro al superfulmine, seguita da un James quantomeno confuso.
La scossa era stata dolorosa come sempre, ma non troppo lunga, e poterono giurare che l’odore di bruciacchiato era quello delle loro stesse carni.
“Se di salvare il moccioso…”
“…Ci chiederai…”
Misty non poteva crederci: in ginocchio parati davanti ad Ash, elettrizzati fino alla punta dei capelli eppure vivi e vegeti, Jessie e James si tenevano la mano tremolanti, le loro facce contratte in smorfie di dolore.
“Il Team… Rocket…?” Misty era completamente fuori di sé dallo stupore. Da dove diavolo erano sbucati fuori?
Ash, che aveva chiuso forte gli occhi, li riaprì e si sorprese del fatto che fosse illeso.
“Come… cosa…?”
“N-non pre-o-ccuparti, moccioso” balbettò Jessie, ancora sotto l’effetto della scossa: piccole scariche elettriche le si emanavano dalla punta dei capelli e delle dita.
“S-s-…s-s…siamo come la gomma, ormai” continuò James, i capelli elettrizzati ancora a mezz’aria.
Misty corse da Ash: “stai bene, riesci ad alzarti?”
Ash tentò di muoversi, ma faceva molto male. “Non, tanto, fa ma…”
Misty trattenne il respiro dal dolore: Ash l’aveva afferrata per la spalla nera nel tentativo di tirarsi su, e quando se ne rese conto lasciò subito andare la presa. “Scusami”.
“Non fa niente” disse lei, trattenendo le lacrime.
“Perché siete venuti, stupidi!” gridò Miriam contro Jessie e James, agitandosi aggrappata a Phil.
“Per salvarvi la pelle, non è forse chia…”
Jessie si bloccò, guardandosi intorno. Non sapeva perché, ma aveva una strana sensazione di dejà vu, come se quell’ambiente lussuoso non fosse altro che una materializzazione di uno dei suoi sogni.
“…Dove diavolo siamo?”
“Nella camera da letto dei nostri genitori”  le rispose Jessiebell, riprendendosi anch’ella dallo stupore di ritrovare il Team Rocket così all’improvviso. “Ti fa un effetto strano, non è vero?”
Jessiebell sogghignò, e con un gesto della mano ordinò a Meowth di staccarsi dai due ragazzini e di fiondarsi contro Jessie, ma James impedì al Pokémon di colpire fiondandosi contro di lui e lanciandolo per terra prima che questi potesse graffiarlo con i lunghi artigli tirati in fuori.
Jessiebell rise di gusto e poi alzò in aria il Meowth, assente ed avvolto in una luce rossa.
“Proviamo un esperimento” disse, sotto gli occhi attoniti di tutti.
“Che cosa succede se il tuo amato Pokémon, mio caro James, passa a miglior vita?”
“Meowth, no!” gridò James, mentre la sfera in cui era immerso il povero Meowth diventava sempre più rossa. Si lanciò su di lui, ma il suo gesto servì solo ad essere sbalzato per aria per finire contro la parete ed uno spigolo dell’armadio in oro ed avorio.
“Pikaa!”
Pikachu si concentrò con tutto sé stesso contro Jessiebell lanciandole una scossa elettrica congiunta all’attacco di fuoco di Oal, ma Jessiebell sembrava apparentemente immune ai loro attacchi e rideva come una forsennata.
“Se ci tenete tanto al vostro Meowth, datemi mostra di quello che sapete fare!”
Jessie era come pietrificata. Meowth stava diventando sempre più rosso quasi ardesse, e nel suo stato di trance iniziava ad agitarsi in preda a convulsioni.
La scena le sembrava fin troppo familiare.
“Glameow”.
Jessie capì dove avrebbe dovuto colpire.
“Lascialo!”
Si scagliò come una furia contro Jessiebell, incurante delle scosse elettriche e del fuoco, e la colse di sorpresa: Jessiebell non seppe difendersi, e Jessie le si fiondò addosso bloccandole i polsi.
La fissava negli occhi, furiosa.
“Brutta… befana… non osare… toccare… i miei… amici!”
Una luce color magenta si scaturì dalle due, e Jessie fu scaraventata di lato. Meowth fu liberato dalla sua prigione rossa, e finì al suolo.
“Meowth!”
Meowth alzò la testa felina dal pavimento, alquanto confuso. “Che succede?... Che ci faccio qui?...”
Sembrava essere tornato in sé, con gran gioia dei suoi due amici.
Jessiebell era atterrata sul morbido, ovvero sul letto matrimoniale. Rimase un istante ferma lì, disorientata, ma Vileplume attirò la sua attenzione e si alzò in fretta.
“Non crediate di poterla finire così facilmente” disse. “Vai, Arcanine!”
Ma Arcanine non si mosse da dov’era.
Jessiebell lo guardò interdetta, e si accorse che anche Chikorita e Totodile la guardavano in maniera poco amichevole, schierandosi con Ash e Misty ancora sul pavimento.
Ash si rialzò in piedi tremolante, mentre Misty lo aiutava. Totodile, poco delicatamente, schizzò dell’acqua sulla faccia di Brock il quale saltò subito a sedere.
“Cosa… cosa…?”
“Brock! Hai ripreso i sensi!”
Per fortuna, era solo svenuto.
Jessiebell, assieme a Vileplume, sbiancò.
“Non è possibile…”
“Evidentemente qualcosa ha interferito con i tuoi comandi psichici” Miriam diede una risposta alle sue perplessità. “Qualcosa come, ad esempio, un grande gesto di sacrificio”.
Jessiebell lanciò un’occhiata a Jessie, ancora sul pavimento.
“Maledetta!”
Con le poche forze rimaste, Jessiebell spalancò la mano destra davanti a sé e lanciò contro Jessie un potente attacco molto simile ad un Iper-Raggio, ma James spiccò un balzo da dov’era e si parò di fronte alla sua amica, urlando di dolore.
“James!”
“Sto bene” disse lui tra i denti, piegandosi in due.
Jessiebell era ancora più adirata di prima, il viso illuminato da un rosso terrificante.
“Come osi, come osi!” strillò quasi fosse a sua volta posseduta, e tornò a librarsi in aria come uno spirito vendicativo.
“COME OSI PROTEGGERLA!”
La sua furia fu tale che il vetro della finestra sul balconcino finì in mille pezzi, ed i Pokémon più potenti furono spiazzati dalla sua furia. Jessiebell fece volteggiare dinanzi a sé il perfido Vileplume, cattiva e pazza come non lo era sembrata prima.
“Non uscirete da questo palazzo, vi eliminerò uno per uno!”
Una risata malefica si propagò per la stanza, messa a soqquadro da un’aura così forte da sembrare che si fosse appena generato un tornado. Vileplume e Jessiebell emanarono una quantità sorprendente di spore velenose, e l’unico modo per contrastarle sarebbe stato darle fuoco.
Arcanine ed Oal partirono con i loro attacchi di fuoco che bruciarono le spore ed incendiarono l’intero ambiente, nonostante questo Jessiebell ed Arcanine sembravano non essere toccati dalle fiamme e la donna sorrideva in maniera allo stesso tempo angelica e pazzoide.
Misty si appiattì contro la parete per accorgersi solo in quel momento di avere le spalle ad una porta. Questa si aprì per rivelare la presenza di un Pokémon a lei molto familiare.
“Horsea!”
Il Pokémon era troppo piccolo e, sebbene avesse tentato di attirare l’attenzione, Misty non si era accorta di lui se non fino a quel momento.
“Da questa parte!”
Il gruppo si rifugiò nel grande bagno adiacente alla stanza dove una vasca  d’acqua stava sgorgando fuori dal bordo – sicuramente effetto della rottura della cisterna. Staryu  ruppe ulteriormente la vasca, così Neptune e Totodile approfittarono del loro elemento per infliggere a Jessiebell un degno contrattacco nel fuoco che avanzava ed ingoiava ogni cosa.
“E ora che si fa?” chiese Sukie spaventata, tenendosi stretta ad Ben tutto graffi.
“Non ci capisco più nulla, miao!” miagolò Meowth.
“Usciamo per di là, svelti!” fu Ash ad accorgersi dell’altro balconcino che si trovavano nella stanza da bagno piuttosto grande. Misty rientrò Horsea e Staryu nelle sfere Poké, anche Arcanine fu richiamato così come Oal, Totodile e Neptune, mentre Ash salì in cima al balconcino per primo con Chikorita e si servirono di quest’ultimo per issare tutti più velocemente.
Jessiebell avanzava lentamente mentre James era per ultimo, ancora arrampicato fuori alla parete.
“Sbrigati, James!” gridò Jessie fuori di sé, ma James faceva a fatica a salire.
“Sbrigati, imbecille!” lo incitava Meowth, calandosi e tirando la zampa verso di lui, ma James si era arrestato sulla parete, appoggiato ad una pietra sporgente, ansimando.
Jessie lesse l’allarme sulla faccia di James. “Qualcosa non va con James” la precedette Meowth, e in quel momento Chikorita aiutò ad issarlo con le liane.
James, appena sul tetto, si mise a quattro zampe, tenendosi la pancia.
“Tutto bene, James?”
James si girò alle sue spalle, giusto in tempo per vedere una diabolica Jessiebell salire come uno spettro senza alcuna difficoltà, protetta in una bolla luminosa assieme al suo fidato Vileplume. A James bastò un’occhiata per trasalire e saltare ritto sull’attenti.
“Andiamo!”
I ragazzi corsero sul tetto, salirono sull’elicottero e si prepararono a partire ma Jessiebell colpì l’elicottero con un attacco Superfulmine provocando il cedimento del tetto, l’elicottero cadde all’interno della casa sfondando la soffitta, e finì nel vuoto del matroneo: si sarebbero schiantati al piano terra, sul pavimento blu di marmo dell’entrata, tra le macerie di colonne.
“Ed ora come facciamo? Moriremo!”
Stavano quasi per schiantarsi al suolo, quando Neptune uscì dalla sua sfera, balzò coraggiosamente fuori dall’elicottero e frenò la caduta del mezzo deviandolo con un potentissimo Idropompa ben controllato; anche gli altri Pokémon uscirono di propria volontà dalle sfere e si gettarono fuori, usando il getto d’acqua come base d’appoggio, e frenarono per quanto poteva essere loro possibile l’impatto del velivolo col suolo.
Quando l’elicottero atterrò con un tonfo, Ash rimase stupito da quanto intelligente e potente fosse quel Pokémon d’Evee, ed anche se non era il momento adatto per pensarci, ritenne che solo Pokémon così forti potevano far parte di uno squadrone FBI.
Miriam cercò di riavviare l’elicottero, ma sembrava fuori uso. “Usciamo tutti fuori!” gridò come fuori di sé, ed in un lampo tutti si trovarono a schizzare fuori tra le macerie.
Ad attenderli, tra la polvere e le colonne rovesciate del salone dov’erano entrati alcune ore prima, c’erano altri Pokémon: alcuni dei quali, ancora ipnotizzati.
Jessiebell fu caricata in groppa ad Charizard e planò di fronte a loro ridendo, estasiata.
“A quanto pare, questi mi obbediscono ancora” commentò, compiaciuta. “Perfetto, ci voleva proprio un Charizard per riscaldare questa notte fredda e bagnata!”
I ragazzi si dispersero tutti correndo, ma ad un certo punto James cadde per terra.
“James, non è il momento” gridò Jessie a qualche passo da lui, “rialzati!”
Ma James non si muoveva.
Jessie sbiancò alla vista di una palla di fuoco pronta ad inghiottirlo.

 
Salve!
Ci ho messo tre giorni… Wow, sto migliorando :-)
La verità è che voglio aggiornare il più possibile prima di andare in ferie (ci starò solo una settimana, non disperate!)
Spero di aver scritto bene, le scene movimentate non sono il mio forte.
Come avete visto, qualcosa ha interferito con il potere di Jessiebell: che il Tempo del Potere stia svanendo?
Eh, lo so che un Vaporeon che salva la caduta in picchiata di un elicottero è poco credibile, ma non avevo Pokémon adatti a disposizione per questo…
Ad ogni modo, spero che questo capitolo sia all’altezza delle aspettative.
A presto!

ps. un'altra fan art. Questo è uno schizzo del palazzo Thomps a Fire City. Ho cercato anche di abbozzare i piani, ma poi la storia si è come "scritta da sola", e sono comparsi passaggi segreti, stanze in più, ecc.:

   
 
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