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Autore: Less_    22/08/2011    3 recensioni
Breve favola noir.
In three moments; un amore straordinario.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una coppia di amanti. Lei era bellissima e unica, la degna compagna del suo eterno amore. Un giorno scoprì di avere un male incurabile, che l'avrebbe portata alla morte. Quando lo disse al suo compagno, lui decise che l'avrebbe accompagnata anche in quest'avventura. Giunse il momento in cui la bellissima donna tirava il suo ultimo respiro. Era felice perché sapeva che non sarebbe stata sola. Chiuse gli occhi. Non vide l'espressione terrorizzata sul volto del suo amato, non vide la bramosia di vita che splendeva nei suoi occhi. Semplicemente, si lasciò andare. E il suo amante, fermo nel suo amore, ma spaventato dalla morte, rivolse una muta preghiera a chiunque potesse ascoltarlo; non voleva abbandonare il suo amore, ma non voleva neanche cessare d'esistere. Dopo qualche muto attimo di speranza, il suo cuore smise di battere e nulla ebbe più alcun significato. 

{Al risveglio...}

Il suo amore era sempre stato come fuoco. Un fuoco caldo, avvolgente... ma non pensava che l'avrebbe mai bruciata. Dall'interno. Corrosa, dilaniata, incenerita. Un amore così forte da gioire della morte del proprio compagno, l'unico che potesse ricambiarla. Un amore così forte da bruciarla per davvero, alla fine. Ed era polvere. Un misero mucchietto di polvere dove prima c'era un corpo. E un alito di vento; vicino, proprio vicino a lei, dove qualche istante prima c'era stato un grido tanto muto quanto sonoro, tanto palese quanto invisibile.
L'alito di vento smosse la polvere e lei tornò a vivere.
Era felice.
Non credeva che ci sarebbe stato qualcosa, dopo la morte, ma c'era, ed era fantastico. Pensò che, tuttavia, vivere una nuova vita da sola non avrebbe avuto senso senza il vento che la stava trasportando sulle sue magnifiche ali iridescenti. Grazie,
provò a dirgli, con tutte le sue forze, anche se non si trattò che di un debole sussurro.
Grazie.
E non si aspettava davvero la risposta che venne: Volerò per sempre al tuo fianco, amore mio.
Perdonami se ho avuto paura, pensò il vento. Ma non lo disse; come non le aveva detto quanto spaventato fosse, e quanto volesse vivere, prima della loro morte.
Continuarono per lungo tempo a volare e viaggiare e bearsi del loro amore che, credeva lei, era più forte persino di un banale ostacolo come il confine fra corpo e anima. Un confine che pareva insormontabile, lei credeva che lo fosse. 

{Ma un giorno...}

Un giorno che il vento trasportava silenziosamente la polvere della sua amatissima compagna, il suo sguardo scappò per sbaglio oltre lei. E vide un sacco di cose, cose che prima non aveva mai visto, cose meravigliose che avrebbe voluto accarezzare, sfiorare... ma sapeva che lei non sarebbe stata contenta. Lei avrebbe preferito essere vista, guardata tutto il tempo, cullata dalle sue forti braccia... e se lui si fosse arrischiato ad abbandonarla, a volare oltre quelle magnifiche cime che aveva appena scorto, a danzare con gli alberi che stava ammirando... l'avrebbe persa per sempre.

Guardò il fragile mucchietto di cenere, chiedendosi se valesse comunque la pena continuare a fuggire, fuggire con lei dove sperava che il loro amore ci fosse ancora.
La risposta lo spaventò e lo liberò al contempo, come quelle rivelazioni che si conquistano dopo tanti, troppi sforzi e tanto, troppo tempo; sapeva che era giusto quello che avrebbe fatto, ma era ancora legato, in qualche strano, strano modo, a ciò che era stato.
Perdonami,
disse alla polvere, e la polvere gridò mentre cadeva.
Cadeva lei; e cadeva in frantumi tutto ciò in cui aveva creduto.


Autrice

Scrivo questa one-shot quasi per caso, dopo una telefonata non particolarmente sconvolgente che mi ha lasciato lo stomaco strano. E quando ho lo stomaco strano la cosa migliore è scrivere; non importa cosa, non importa se c'entri o meno, anche se importa la qualità... su cui chiedo delucidazioni. Sono troppo delirante per giudicarmi da sola.
Quindi... à vous.

ps.: strano che abbia scelto questo font (TNR). Di solito lo detesto, però ha un bel corsivo. Coincidenza? {Io non credo...}

   
 
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