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Autore: MiaStonk    31/08/2011    29 recensioni
Dimenticate una Victoire Weasley semplicemente perfetta, altezzosa e superba. Dimenticate la ragazza che ammalia col suo sguardo e il suo portamento elegante. Dimenticate la ragazza con un ottavo di sangue Veela. Fate spazio ad una giovane Grifondoro esuberante e chiassosa. Ad un giocatrice di Quidditch in gamba e stravagante. Ad un'amica leale e impicciona, ad una Victoire imperfetta, semplicemente Weasley.
Dal prologo: Ho sangue Veela nelle vene.
Lunghi capelli biondi, chiari come i raggi di una spenta luna.
Occhi di un azzurro pallido, ghiaccio direbbe qualcuno.
Ma i geni Delacour si fermano qui[...]
Non ho un portamento aggraziato, sono goffa e rumorosa.
Non ammalio con il mio sguardo, tutt’al più faccio ridere.
Sono l’orgoglio di mio zio George e la disgrazia di mia madre.
Sono una Weasley, e fiera di esserlo[...]
In ultimo, ma non meno importante, Teddy Lupin mi è completamente indifferente.
No, non sono innamorata di lui come in molti sperano.
Nemmeno lo odio come si vocifera.
A stento so che esiste, a stento ci rivolgiamo la parola.
Io vivo nel mio mondo fatto di caos e allegria.
Lui vive nel suo, fatto di ordine e noia.
Io e lui, opposti che non si attraggono.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You&Me'
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Alle 97 persone che l’hanno seguita,

alle 17 che l’hanno ricordata,

alle 39 che l’hanno preferita.

Ma soprattutto a voi che l’avete portata alle 200 e più recensioni.

Grazie

 

Epilogo, due anni dopo

 

<< Ma si, donnina di latta, quello che dice Jamie è esatto: la prova a cui il cappello parlante ti sottoporrà è tra le più pericolose e inquietanti, credimi! L’anno scorso una ragazzina… >>

<< Victoire! Smeottila di spaventaore tua sorella! >>

 

Ridacchio, regalando un buffetto alla guanciotta di Dominique, rendendola più imbronciata di quanto non fosse prima. Do un rapido bacio a mia madre e abbraccio il mio bel papà che, lungi dal rimproverarmi, mi strizza amorevolmente l’occhio. Saluto tutti ancora una volta, camminando distrattamente sul binario 9 e ¾ e adocchiando, a pochi passi da me, il mio vecchio capitano.

 

<< Fai da balia ai bambinetti, ora? >>

<< Buongiorno anche a te >>

Gli concedo una delicata  spallata, piazzandomi di fronte a lui e abbassando lo sguardo sui pargoli che si porta dietro.

<< Ehi Lis, Sam, Freddy, battete il cinque! >>

 

Colpisco le loro manine, ben attenta a farlo delicatamente: nel caso della piccola Jordan, potrei stenderla con un sol soffio, minuta com’è. Mi sorridono, tutti e tre eccitati all’idea di far ritorno ad Hogwarts e di lasciare che io continui a plagiare le loro menti. L’attimo dopo sono scomparsi tra la nebbia che, densa, avvolge l’ Express.

 

<< Lì ci sono Yvonne e Marie, andiamo? >>

 

Annuisco, seguendo Dylan lungo la piattaforma. E difatti, a pochi passi da noi, la Summers bacchetta qualche ragazzetto del quarto anno, col già collaudato cipiglio da Caposcuola; Yvy sghignazza senza ritegno, placidamente seduta sul suo baule.

 

<< Ehilà, sei qui finalmente! Ciao Dy >>

Ci avviciniamo a lei, lanciando un’occhiata divertita al pulcino.

<< Ha requisito diverse caccobombe a quei poveri bimbetti >>

<< Oh, bene! Si aggiungeranno alla nostra scorta! >>

<< Non credo dovreste… oh, chi se ne frega! >>

 

E dopo un piccolo lampo di maturità, subito soppiantato dalla sua strafottenza, Dylan ci supera, raggiungendo la sua amata creatura. E quando mi volto ancora una volta verso la mia migliore amica, scorgo le figure di Teddy ed Al, raggiungerci.

 

<< Ti cercavo, dove sei stato? >>

<< A rassicurare il piccolo Al: James è ogni giorno più pestifero, non so come gli sia potuto venire in mente di raccontare a suo fratello che per essere smistati nelle rispettive case, c’è bisogno di superare una serie di atroci prove >>

Mi lancia un’occhiata scrutatrice ed io sorrido innocentemente: porterò questo segreto nella tomba.

 

<< Amore mio, sei sempre più bello! Fatti dare un bacio >>

Al nemmeno protesta e si china su Yvonne, cingendole la vita con le braccia e baciandola, incurante dei possibili spettatori, e l’attimo dopo ritorna ad essere il solito Alastor.

<< Quest’anno ci sono i M.A.G.O, devi studiare di più e bighellonare di meno e devi… >>

 

Trascino Teddy dietro una colonna, assolutamente non propensa a subirmi l’ennesima raccomandazione di Shacklebolt: farlo per l’intera estate è stato sufficiente. Sorrido con dolcezza alla mia personale Fata Turchina, posando il viso nell’incavo del suo collo e respirandolo, cercando di imprimere nella mente il suo profumo, per portarlo con me anche quest’anno.

 

<< Scrivimi >>

<< Lo farò >>

<< E gradirei qualche riga più articolata di Ehi Teddy, come butta! >>

 

Rido contro il suo collo, rialzando lo sguardo e incrociando i suoi occhi dorati. Posa una mano sulla mia guancia, e alla sua carezza socchiudo gli occhi, attendendo con trepidazione che le sue labbra tocchino le mie. Mi bacia piano, assaporando con calma il mio sopore, gustando ogni secondo.

 

<< Che state facendo? >>

 

Alla vocina incredula e un tantino divertita del piccolo James, ci separiamo, abbassando lo sguardo su di lui. Abbiamo sempre evitato, alla Tana o in qualsiasi altro posto, di cedere a simili effusioni: secondo zio Percy non saprebbe stato opportuno farci vedere in simili atteggiamenti dai piccoli di casa. E rido al pensiero che venga a sapere dal suo nipotino quello che ha appena visto.

 

<< La stavo salutando Jamie >>

<< Salutando? Mi deludi TeddyBear… una scusa più plausibile? >>

 

Rido fino a piangerne, nell’osservare la sua espressione: il piccolo Jamie è più tranquillo e spensierato di lui. Gli do una pacchetta sulla spalla, indirizzandolo lontano da noi.

 

<< Ci vediamo sull’Hogwarts Express, solito vagone e porta tutti gli altri! >>

 

Annuisce felice, prima di darsela a gambe. Teddy mi scruta per qualche secondo, poi scuote il capo, deciso a non chiedere altro. Raggiungiamo gli altri e dopo aver assistito alle lacrime di Marie e a quelle di un virile Dylan, dopo aver udito i borbotti indistinti di Al e le raccomandazioni di Teddy, saliamo sul treno, per il nostro ultimo viaggio del primo settembre.

 

Restiamo ad osservare parenti ed amici che man mano divengono indistinti, dei puntini lontani; poi, alla prima curva, scompaiono. Fisso per qualche secondo il finestrino sporco, senza guardare il paesaggio scorrere sotto i miei occhi: non riesco ad essere triste, perché questi anni mi hanno dato tutto ciò di cui avevo bisogno e alla fine di quest’ultimo riuscirò a prendere in mano la mia vita e trasformarla in qualcosa di ancor più meraviglioso.

So che ci riuscirò.

Scambio un’occhiata con Yvonne e Marie, le mie migliori amiche, mie sorelle; e non abbiamo bisogno di parole per dirci ciò che i nostri cuori già sanno. E poi un ghigno compare sulle labbra di Yvonne e so a cosa pensa, mi avvicino e con lei afferro un braccio della Summers.

 

<< Su, su piccola Caposcuola! Deve sbrigarsi per svolgere i suoi doveri… vada nel vagone dei prefetti, vada! >>

<< Perché tutta questa fretta di liberarvi di me? Che avete in mente voi due? >>

<< Ma nulla, nulla… vai ! >>

 

La spingiamo via, guardandola incamminarsi e sventolando mani e braccia quando si volta verso di noi con aria sospetta. E quando è abbastanza lontana, trotterelliamo verso il nostro scompartimento ed aprendolo, riconosciamo le faccette allegre dei nostri adepti: Jamie, Lisa, Fraddie, Sam e Molly.

 

Mi siedo di fronte a loro ed Yvonne, accomodandosi accanto a me, già ridacchia, con una luce incredibile ad illuminarle gli occhi. Un ultimo sguardo tra me e lei e l’ennesima lezione ai miei pargoli ha inizio.

 

<< Dunque, dov’eravamo rimasti l’anno scorso? Oh, si… come distrarre il vecchio custode e la sua stupida gattaccia, così da intrufolarsi tranquillamente nel suo ufficio e… >>

 

Ho sangue Veela nelle vene, ma sono una Weasley e ora, più di prima, fiera di esserlo.

 

 

 

 

 

E questa è davvero la fine: salutiamo a chiassosa Vicky, la coraggiosa Yvy, la dolce Marie; il burbero Dylan, l’uomo di latta e la premurosa Fata Turchina. Ma ricordatevi, non è un addio: presto sentirete parlare di loro ancora una volta: ho in mente un seguito in cui li rivedrete diversi anni dopo, piantati nel mondo degli adulti, ma restando sempre gli stessi. Il suddetto seguito, vedrà tra i protagonisti gli adepti di Victoire e Yvonne e credetemi, metteranno in pratica ogni suggerimento dato da loro.

Ringrazio ancora tutte voi, senza il vostro entusiasmo non sarei arrivata fin qui.

Vi lascio con un video creato da BarbonaGirl, la mia personalissima confidente e amica:

http://www.youtube.com/watch?v=YcttBqsQQ7w&feature=feedf

A presto! <3

 

   
 
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