Non ignorarmi
Ferirsi
Dannazione!
Si stava facendo
trasportare troppo facilmente da quel torrente di sentimenti per Amy.
Da quel suo
sguardo angelico. Da quei bellissimi capelli dorati. Da quelle labbra rosee e
ancora vergini.
Ecco!ci stava
ricadendo. Stava ancora pensando a lei in un modo ossessivo.
Chad era fuggito in bagno in fretta e furia.
Aveva paura di quello che provava.
Si, era
paura…paura di essere ferito.
Come era successo
a suo padre che dopo aver donato incondizionatamente il suo cuore alla donna
che credeva speciale, quella lo lasciò. Lo abbandonò con un
bambino che a malapena camminava.
Un bambino che
crebbe senza un amore materno, e senza l’amore di un padre.
Perché suo
padre non era stato più lui senza lei, si era
infatti tuffato nel lavoro e si era praticamente dimenticato di avere un
figlio, un figlio che aveva ancora bisogno di lui.
Era cresciuto da
solo.
E più
cresceva più capiva quanto le ragazze fossero
lascive e indegne di essere trattate con gentilezza.
Vedeva, appunto, come
quelle erano infelici stando con dei ragazzi che avrebbero fatto di tutto pur
di renderle felici.
E vedeva come
invece morissero dalla voglia di stare con lui, che le
usava come se fossero bamboline da due soldi.
Si era ripromesso
di non commettere lo stesso sbaglio di suo padre.
Lo aveva giurato!
Ma poi conobbe Amy…la dolcezza fatta persona. La ingenuità
incarnata. La sensualità divina.
Si stava
innamorando di lei…forse era già innamorato di lei!
Si guardò
allo specchio e vide il ragazzo che mai avrebbe voluto vedere riflesso.
Un debole.
Un misero ragazzo
debole.
Non
rientrò più in aula.
Per dirla tutta
non andò più a scuola per tre giorni.
Per Amy fu un sollievo e allo stesso tempo una
umiliazione in più.
Si sentiva infatti umiliata perché lui aveva fatto il suo gioco
con lei. L’aveva innamorata e quando gliel’aveva confessato lui se
n’era andato senza dirle niente.
Per Chad quei tre giorni invece furono tre giorni immersi nella irrequietezza e
ansietà.
Ma questi due
stati d’animi furono subito sostituiti da una smisurata angoscia quando rispondendo al
telefono di casa, gli fu comunicato dal preside stesso che questa sua mancanza
di impegno e collaborazione con il professore di matematica e il liceo stesso,
sarebbero stati motivi per prendere delle misure al riguardo.
Non voleva andare
a scuola. Benissimo. La scuola sarebbe andato da lui. Nel senso che avrebbe
avuto un tutor incaricato di metterlo alla pari con
il programma di matematica e non solo. La sua media era scesa praticamente in tutte
le discipline tranne che in educazione fisica dove di certo non faceva gran uso
del cervello.
Non aveva potuto
obiettare.
Sia perché
il preside non gliene diede la possibilità, sia perché non aveva
nemmeno le forze per contraddirlo.
Le forze,
però, non gli mancarono quando seppe il nome
del suo tutor.
-La signorina Watson, verrà a casa sua a partire da domani. Si
faccia trovare o mi troverò costretto a non ammetterla all’esame
di stato. Mi ha capito?-
-Watson?Amy Watson?!- ripetè
Chad sperando in cuor suo di sbagliarsi.
-Esattamente.
-Ma signor
preside non c’è bisogno…-
-Niente ma! Mi
dispiace tanto ma è stato lei a costringermi a
prendere misure drastiche. Arrivederci-
-…Ma…
Tu tu tu tu tu
Gli aveva
attaccato in faccia.
Maledizione.
Sarebbe stato
meglio andare a scuola o prendere ripetizioni dallo stesso professore di
matematica!
Il giorno
seguente, quando Amy si ritrovò a bussare
dalla porta di Chad, incominciò a nevicare.
Piano, piano il
territorio si ricopriva di un candido bianco, le strade si sfollavano, le
persone tornavano a casa.
Erano le diciotto
e zero minuti quando Amy vide aprirsi la porta.
Non vedendo
nessuno ad accoglierla entrò timorosa per la prima volta in casa di Chad Devon. Lentamente richiuse
la porta sommergendosi nel calore dell’ingresso e abbandonando quel
freddo vento alle sue spalle.
Si guardò
attorno. Il soggiorno era accogliente con i suoi divani attorno ad un tavolino
di vetro. Una televisione a schermo piatto e una libreria
pieno di libri di legge.
Osservando meglio
notò che non c’erano foto nei mobiletti. Nessuna foto di famiglia
che raffigurasse Chad da
piccolo con i suoi…le sembrò strano…
Casa sua infatti era un museo di foto sue e della sua sorellina.
-Ne hai ancora
per molto?-
Sussultò.
Chad era alle sue spalle e lei non aveva
nemmeno percepito la sua presenza.
-Scusami, non
volevo essere invadente…-
Lo vide mettersi
comodo sul divano. La testa inclinata come se la stesse analizzando.
Avere addosso il suo sguardo non era piacevole.
Quel verde
smeraldo dei suoi occhi riuscivano a farla sentire nuda e senza protezione
davanti a lui.
Il suo corpo modellato
e perfetto la facevano trattenere il respiro.
Le sue labbra
carnose la attraevano furiosamente.
I suoi capelli
arruffati la attraevano come calamita.
E pensare che si
era illusa di poter diventare indifferente nei suoi confronti.
Lo vide
aggrottare le sopraciglia mentre la guardava.
-Non ti siedi?-
Cercò di
recuperare il controllo dei suoi piedi per poi sedersi proprio di fronte a lui.
A dividerli solo quel tavolino di vetro.
Si schiarì
la voce nonostante non sapesse ancora cosa avrebbe detto.
-Vogliamo
cominciare?-
-Ad
essere sinceri, Amy, non ti voglio come tutor.
Anzi, a dire il vero, non voglio nessun tipo di contatto con te.
Quelle parole la
colpirono come lame affilate nel petto ma doveva
salvare quel briciolo di dignità che le era rimasto dopo che gli aveva
confessato i suoi sentimenti…non voleva che lui la vedesse nuovamente in
quello stato…
-Perfetto.
Arrangiati- disse alzandosi da quel divano che in quel momento le sembrava
fatto di marmo.
-…se per
qualsiasi motivo ti avvicinerai ancora a me Chad,
sappi che non troverai più la stessa persona che hai visto quel giorno…perché quella persona l’avrò
sepolta…-
Non disse altro.
Lasciò quella stanza a testa alta ma stringendo i denti.
Voleva piangere,
ma non l’avrebbe fatto davanti a Lui…
Solo una volta fuori da quella casa sentì come una lacrima scendesse
lentamente lungo il suo viso, ma lei cacciò via quella lacrima con
rabbia e si ripromise che quella sarebbe stata l’ultima che avrebbe
versato per Lui…
E cosi sarebbe stato
…forse…
Ma salveee!!!!ebbene si!!rieccomi!!!
Sono
contenta che ci siano sempre più lettori!!
Ci
tengo ad avvisare che ormai la storia volge al termine!
Credo
che la storia andrà avanti solo per altri due capitoli v.v quindi
ragazze non mollate la lettura!!!!
Presto
sapremo (si, anche io hihihi) come andrà a
finire la storia d’amore di Chad ed Amy!!!!!!!fino ad allora spero di
annoiarvi mai, ma di riuscire a catturare sempre di più la vostra
attenzione. :D
Grazie
infinite a voi che avete recensito: vale, 4lb1c0cc4 , I am Damon Salvatore e Jennifer!!!!!grazie mille!