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Autore: mey chan    06/09/2011    2 recensioni
“Spero mi conceda l’onore di rivederla, sensei.” Pronuncia allora la donna con tono mellifluo, portando la mano dalle lunghe unghie viola laccate a stringere quella di Usagi-san.
No. Takahashi Misaki, studente universitario e abile lavoratore, non può essere geloso di Usami Akihiko.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ha idea di come si sia creata quella situazione.
Misaki osserva con malcelata indifferenza il parlottare della donna dalle maniere affabili che poco prima ha suonato il campanello, presentandosi come una giornalista e una grande fan di Usami-sensei e che dopo essersi presa fin troppo spazio sul divano ha cominciato a elogiare Usagi-san, ancora mezzo addormentato per il lavoro di tutta la notte addietro.
Il moro taglia un peperone verde con lentezza, permettendosi di concentrarsi almeno un po’ sul suo operato.
Intendiamoci, non c’è nulla di male in tutto ciò. Usami Akihiko è un nome di degna fama nel mondo della scrittura e che i giornalisti facciano a cazzotti tra loro per aggiudicarsi una sua intervista gli può anche sembrare abbastanza normale.

“Lei è così intelligente e di buon gusto sensei, non mi sorprende affatto la sua risposta, sa?”

Ecco. Il punto è quello. Ok al lavoro svolto nel suo studio fino all’alba, ok alle visite a sorpresa di Isaka-san e a quelle di controllo di Aikawa-san. Ok persino a lasciare entrare un giornalista in casa per un’intervista più tranquilla e senza tutti quei riflettori che mettono di cattivo umore l’illustre sensei. C’è solo una cosa che non riesce a mandare giù.

“Oh, ne ero sicura, un bell’uomo come lei ne ha tutto il diritto!”

O forse è una persona.

I peperoni sono stati tagliati in pezzettini irregolari ma non se ne preoccupa più di tanto. Volge lo sguardo dietro di sé, notando la donna agitare la lunga chioma castana e sbattere gli occhi marroni, accavallando le gambe in maniera fin troppo studiata, lasciando intravedere il vistoso spacco sulla coscia sinistra.

E quella sarebbe una candida giornalista dalle buone intenzioni?

Di scatto riporta l’attenzione su quella che sarà la cena di quella sera, rimuginando un po’ troppo sul fatto che Usagi-san non l’ha degnato manco di uno sguardo da quando è entrata quella spilungona.








“Molto bene, direi che il materiale che mi ha fornito darà i suoi frutti.”

La super giornalista si è finalmente alzata, riponendo il lavoro nella borsa nera a tracolla che adesso è contro un suo fianco.

Misaki è vicino alla porta come d’altronde lo è Akihiko, solo che il primo osserva con curiosità la parete alla sua destra e l’altro ha in volto un sorriso di circostanza per l’ospite.

“Vi auguro una buona cena e mi scuso profondamente per l’improvviso disturbo.”

“Si figuri, ha solamente svolto il suo lavoro.”

Delle labbra ricoperte di rossetto si esibiscono in una piccola risata.
    
“Spero mi conceda l’onore di rivederla, sensei.” Pronuncia allora la donna con tono mellifluo, portando la mano dalle lunghe unghie viola laccate a stringere quella di Usagi-san.

No. Takahashi Misaki, studente universitario e abile lavoratore, non può essere geloso di Usami Akihiko.

“Il nostro lavoro può portarci ad altri incontri.”

“Certo. Ma volendo potremmo anche dargli una mano noi anticipando la cosa.”

Misaki è certo di aver udito un tono malizioso in quelle parole. A malincuore storce la bocca, infastidito.

“Arrivederci.”

E dopo un breve inchino le presenze in quell’attico lussuoso si riducono a due.

Usami si stiracchia, allungando una mano ad accarezzare la testa del più giovane.

“Cosa c’è per cena?”

Il moro stringe i denti e con uno strattone si libera di quel leggero tocco.

“Misaki?”

“Stufato con peperoni verdi. So che non ti piacciono ma erano in promozione e quindi ne ho comprati un bel po’. Se la cosa non ti soddisfa comunque puoi sempre chiamare quella donna e invitarla fuori a cena.”

L’ultimo pezzo della frase è detto quasi in un ringhio e si maledice per questo. Non vuole far capire a Usagi che lui è, oh, accidenti, che è geloso marcio. Sia mai che lo ammetta però, intendiamoci.

“Ma cosa dici? Preferisco di gran lunga stare con te e mangiare ciò che mi cucini tu, lo sai.”

“Lei però non mi pare che ne sia a conoscenza.”

Akihiko l’osserva un po’ perplesso.

“Non ritengo che una sconosciuta debba essere messa al corrente della nostra vita privata.”

Misaki trema appena, conficcandosi le unghie nei palmi.

“Così puoi vederti con lei in tutta tranquillità senza preoccuparti che perda interesse verso di te?”

Dice ciò a raffica quasi, sentendo un groppo formarsi in gola e il petto pigiare un poco dal dolore.

Il più grande spalanca gli occhi.

“Misaki, ma cosa stai-“

“Quella stava flirtando spudoratamente con te e tu non hai mosso un dito! Ti pare una bella cosa assistere a tutto ciò?!”

Non voleva urlare, sul serio. Solo che si sta sentendo così inutile e al contempo pieno di emozioni che non è riuscito a trattenersi.

Una breve sbuffo gli fa alzare lo sguardo verso quello dello scrittore e nota, irritato, che quel volto tanto bello è scosso da risa divertite.

“Cosa c’è di così spassoso?!”

“Dio, Misaki, sei troppo adorabile quando diventi geloso.”

“Io non sono geloso, baka-Usagi!”

“Ah no?” chiede, squadrandolo.

“Assolutamente no! Sono semplicemente sorpreso da quanto posso sfociare nel ridicolo una persona dal comportamento come quello, ecco!”

“Lo sapevo.”

Si incuriosisce un po’ all’espressione di comprensione dell’altro.

“Sei ancora più carino quando sei geloso e non vuoi ammetterlo. Ti amo, Misaki.”

“Io non sono gelo-uhmph!”

Ignorando quelle consuete proteste, Usagi-san tappa la bocca del più piccolo con la propria, gustandosi il sapore di quelle dolci labbra che con un po’ di carezze, elargite dalle sue esperte mani in punti proibiti, riesce a far schiudere.

E mentre si perdono nel loro personale universo di baci, sospiri e frasi affannate, Akihiko non può fare a meno di godersi l’amore di Misaki.
















Junjou Romantica è il mio secondo yaoi e grande amore. Beh, amo Misaki, appena l’ho visto tanto tempo fa mi è scattata una sbandata pazzesca per questo personaggio ** mi piace anche Usagi-san comunque, ci mancherebbe u.u ma Misaki mi fa troppo schiantare ogni volta XD
È la mia prima fanfic qui, spero di aver reso bene i due protagonisti e soprattutto di averli mantenuti IC =)
Spero vi sia piaciuta, grazie per la lettura, un bacio ^^
  
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