Hermy
correva per il castello scuotendo i suoi riccioli castani. I suoi
deliziosi
occhi color cacca-di-civetta-stagionata erano così pieni di
lacrime, ed il suo
cervello da secchiona dotata di buonsenso che però non ne ha
abbastanza per
evitare di infatuarsi di qualsiasi cosa respiri era così
pieno di sentimenti
contrastanti, che non si accorse di Gazza e Vitious che ballavano una
rumba
nudi davanti al ritratto di Barnaba il Babbeo, né Hannah
Abbott che aveva
appena perso le extension per la sorpresa di vedere Silente fuori dal
suo
ufficio come un comune mortale. La dolce Grifondoro era così
confusa e triste
che non avrebbe battuto ciglio neanche se zio Voldy si fosse messo a
declamare
il Kamasutra in aramaico (cosa che sarebbe stata effettivamente
possibile, per
la gioia di Bellatrix, se Voldy non si fosse smaterializzato da tempo
per
andare a vedere il concerto di Justin Bieber, trpp bellixymuuu!)
Infine
Hermy arrivò alle scale principali e prese a scenderle di
fretta per andare
alla capanna di Hagrid a farsi dare un po’ di cacca di drago
(NdA: la cacca di
drago funziona come i funghetti allucinogeni, un’ottima
distrazione) per
sballarsi, ma inciampò su una Caccabomba e cadde sentendo un
dolore lancinante
in prossimità della cavità anale. Per un attimo
pensò che Sevvy l’avesse
drogata e avesse approfittato di lei senza toccare la sua
verginità ma
facendole davvero molto male, poi si rese conto che quel simpatico
ossicino
chiamato coccige era irrimediabilmente rotto.
Per
questo cominciò a chiamare aiuto con la sua leggiadra voce
da Veela ubriaca,
alzando melodrammaticamente le braccia al cielo. Finalmente, dopo che
ebbe
urlato cose assurde per farsi sentire, tipo “Sto rendendo
l’anima a Dio!”,
oppure “Penso che
Madama
Chips li accolse con un’aria alquanto stizzita
perché avevano interrotto il suo
tè delle due del mattino (in realtà
c’era Fiorenzo nello sgabuzzino), ma non
poteva venir meno alla sua solida etica professionale, quindi
sistemò Hermy a
pancia in giù su un lettino, le scoprì le rosee
chiappe e cominciò a mormorare
incantesimi per aggiustarle l’osso, borbottando anche cose
come “Il coccige è
l’osso più inutile di tutto il fottuto corpo umano
e questa vacca in erba se lo
doveva rompere proprio mentre c’è un centauro nudo
nel ripostiglio”. Ma nessuno
la sentì, perché Fred aveva realizzato proprio in
quel momento che Mione gli
piaceva da svariati secoli (la visione delle sue parti intime non
c’entrava assolutamente niente,
Freddie era spinto
da un amore viscerale genuino melenso e completamente sincero)
e le stava facendo un’appassionata dichiarazione
d’amore:
“Hermy, i tuoi capelli sono spumeggianti come Gorgosprizzi in
calore, i tuoi
occhi sono marroni come la ricrescita della McGranitt nei giorni di bel
tempo,
le tue mani sono agili e delicate come Kreacher quando balla Il Lago dei Cigni, oh Hermy, vuoi essere
la mia ragazza? Morirò se mi rifiuti!”
Purtroppo
la nostra amabile fanciulla era troppo impegnata a soffrire per quello
che le
ribolliva nel fondoschiena, e l’unica cosa che
riuscì a dire fu: “Taci,
idiota!”
Quando
Madama Chips concluse finalmente il suo lavoro, la ragazza si
ricoprì le
vergogne e si adagiò pigramente sul letto. Fred era
lì con il cappello (un
cappello così, gli si era improvvisamente materializzato fra
le mani per
esprimere meglio la sua umiltà di innamorato) in mano e lo
sguardo da Snaso bastonato,
e stava sussurrando: “Hermione, io per te farei tutto, sarei
disposto anche a
baciare Percy! Con la lingua!”
Improvvisamente
la ragazza lo guardò negli occhi color occhi-di-un-Weasley e
trattenne il
fiato. “Oh, Fred, credo di amarti
anch’io!”
Il
rossiccio
individuo trattenne un gridolino da soubrette che vede un topo e le
prese
tremando le mani: “Oh, Mione adorata, dici sul
serio?”. D’un tratto il cielo
gli parve più blu, il sole più splendente, fece
persino un pensierino su
quell’aborto di Eloise Midgen perché anche lei gli
sembrava meno cozza, il
mondo era così stupendamente meraviglioso adesso che lui
aveva l’amore!
“No,
ti stavo prendendo per il culo, adesso spostati che non vedo quel gran
pezzo di
figo di Malfoy”.
Eloise
Midgen tornò ad essere un aborto. Il mondo crollò
e rotolò su se stesso, il
sole si spense e Fred si ricordò perfino che quel giorno era
morto il suo
canarino. Incapace di proferire parola, scappò
precipitosamente. Intanto Hermy
aveva fissato il suo sguardo sul giovane e biondo Malfoy che stava
nascosto
dietro un paravento e aveva considerato fra sé e
sé che non aveva mai notato
quanto fosse attraente e come la delicata pelle del suo cranio si
intravedesse
sotto il platino dei capelli. Quindi decise di darsi da fare: dopotutto
era lei
la titolare del record mondiale per l’innamoramento
più veloce (dieci centesimi
di secondo al primo anno nei confronti di Seamus, esauritosi poi nei
successivi
sei decimi di secondo quando il sopracitato Seamus aveva scoreggiato).
Perciò si
era alzata la maglietta già di per sé non molto
coprente e stava ammiccando con
le sue sopracciglia cespugliose. “Ehi, Drachello, cosa fai
lì con quell’aria da
coniglio spaventato?” lo stuzzicò.
“Zitta,
Granger, sto scappando da Pansy Parkinson che mi rincorre da tutta la
mattina
con una confezione formato famiglia di preservativi ritardanti al gusto
fragola” rispose lui. Hermy sgranò gli occhi e
disse: “Ooooh, Draco, ma questo
vuol dire che vuole fartisi, vero?”
Malfoy
andò a sedersi sul letto accanto al suo: “Vedo che
hai sempre l’intelligenza di
Grop, Mezzosangue.” I due rimasero in silenzio per un
po’ e Draco prese anche a
scaccolarsi, poi i rumori equivoci provenienti dallo sgabuzzino
diventarono
troppo forti per essere ignorati e i due amabili futuri piccioncini
cominciarono
a parlare all’unisono e dissero la stessa cosa (magie
dell’amore nascente): “E’
strana, inattesa, e meravigliosa!”. Solo che Herm parlava
della sua crescente
sensazione di arrapamento poderoso verso Draco, mentre
quest’ultimo si riferiva
al frutto dei suoi scavi archeologici nasali che gli riposava sul dito.
Comunque
Mione era così intelligente che fraintese e
continuò la sua arringa
appassionata: “Draco, sei così… figo.
Mi piacerebbe essere al posto di Parkinson, sono sicura che tu non
scapperesti
da me” ammiccò.
“In
effetti no, Granger, da te non scapperei. Oddio, forse per quella MILF
di Lily
Evans sì, però è morta”
sbuffò Draco. “Comunque non voglio impegnarmi
anche se
tu mi piaci, perché la mia reputazione da genietto del male
con un promettente
futuro oscuro, arrogante e sprezzante si rovinerebbe se ti regalassi un
palloncino a forma di panda per San Valentino”
proseguì. Si fermò per un lungo
momento a riflettere, poi si mise un cappellino di carta a forma di
cono,
sorrise e saltò su gridando: “Ma se vuoi possiamo
essere trombamici!”.
Proprio
in quel momento entrò l’omino della conga, che non
essendo affatto banale
propose una conga. Fiorenzo e
“Ok,
caro Draco, saremo trombamici” (Mione già
progettava di ficcargli un filtro d’amore
nella camomilla serale).
“Oh,
a
sproposito, ho sentito che Piton ti sta cercando con uno spingardino a
sale. Fossi
in te mi nasconderei” le consigliò il biondo.
Hermy
assunse un’aria isterica e portò le mani giunte al
petto: “Cielo, non riesce ad
accettare la fine della nostra relazione! Era diventato troppo
opprimente, e
poi io dopo così tanto tempo avevo voglia di cambiare aria!
Giurami che mi
proteggerai, Dracuccio!” urlacchiò, aggrappandosi
agli eroici pettorali di
Malfoy.
“Ti
proteggerò contro tutto e tutti, adorata”
sentenziò egli. “Tranne che contro la
sifilide. Quella probabilmente te
l’attaccherò”.
Angolo
dell’autrice
Cristo,
questi
capitoli mi piacciono sempre meno man mano che continuo T__T fatemi
sapere cosa
ne pensate e se non ne siete soddisfatti neanche voi prometto che lo
cancello e
ricomincio da capo… Il fatto è che
l’infermeria e la scarsezza dei personaggi
non mi hanno ispirato per niente.. e non dimenticate che questo
è solo l’inizio
della strabiliante Dramione… Penso che nel prossimo capitolo
metterò una festa
con tutto il cast, almeno ci sono i Mangiamorte che sono sempre dei
gran
burloni LOL. Grazie millissime se siete arrivati alla fine anche di
questo
capitolo, e fatemi sapere! :)