Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: schwarzlight    22/09/2011    2 recensioni
*Terza classificata al contest [Original Concorso Special Edition 2] L'Anguisette e... il Principe di Eylis*
Dago è un orfano e vive alle dipendenze di herr Schliemann, irascibile proprietario di un negozio di antiquariato a Görz. Sarà durante un viaggio in treno fino a Tergeste, città del vapore, e una fuga da un cliente arrabbiato che incontrerà Sky, una strana ragazza dai capelli bianchi. E D’aois, il guardiano del molo.
L’Antico dispiegò completamente le ali, lentamente. I respiri si fecero più profondi, più potenti.
Si alzò con estrema lentezza, con estrema forza. Poi sbatté le ali una prima volta. [...]
Poi, accumulata abbastanza energia, Durandal si diede la spinta finale. E i due sparirono nel cielo di Tergeste.
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
il guardiano del molo 1





Il Guardiano del Molo




Prologo: La Stazione e il Molo




La stazione di Tergeste era sempre pervasa dal caos. Si trattava di un continuo viavai di persone, che salivano e scendevano dai treni, cercando di orientarsi nel mare di vapore in cui erano immersi i binari, per poi riversarsi nell’enorme atrio occupato dai mercanti: una vera e propria piazzetta al coperto, con i suoi negozietti di chincaglierie e souvenir, di sale da thé e librerie.
Da una porticina all’angolo fra la “Pasticceria Franz Josef” e l’edicola “Notizie dell’Impero”, fece la sua comparsa una ragazza che subito si unì alla folla, cercando di evitare di calpestare le ingombranti gonne delle Signore e di scansare gli impettiti Signori dal passo affrettato. Si diresse alla “Caffetteria Viennese” per consumare la solita colazione a base di caffelatte e brioche, seduta al solito tavolino accanto la finestra per osservare il solito continuo marciare dei passeggeri in arrivo o in partenza.
Non c’era nessuno di interessante quella mattina: gli uomini d’affari con i loro borsoni a fisarmonica e il cappello a cilindro, le mogli o fidanzate che li salutavano ipocritamente in lacrime sventolando candidi fazzoletti, le famigliole che partivano per la campagna, i fattorini carichi di bauli e valigie, le nobildonne che, non avendo nulla da fare a casa, si ritrovavano a chiacchierare sedute su una delle panchine attorno la grande fontana al centro della piazza, con i loro rumorosi figli ben lontani a far impazzire le governanti. Era tutto come sempre.
L’unico evento che attirò la sua attenzione fu la corsa disperata di un ragazzino di sì e no dodici anni, che si catapultò giù dal vagone poco prima che il treno partisse, rischiando di perdere i pacchi che trasportava e travolgendo almeno una decina di persone nel tragitto verso l’ingresso.
Alla ragazza sfuggì una risata alla caduta nella fontana di una donna decisamente robusta e altrettanto irascibile, che mise ancor più le ali ai piedi del ragazzino.
La sua giornata aveva appena preso una piega migliore. Ma era ora di andare, lui la stava aspettando.




La temperatura tipicamente autunnale era mitigata dal mare, ma la Bora soffiava pungente, rendendo l’aria più fredda di quanto in realtà fosse.
Lui attendeva in fondo al Molo Audace, immerso nel silenzio, lontano dal frastuono dei mezzi che percorrevano il grande viale sulle Rive. Come ogni giorno.
In quella placida solitudine lui e la ragazza passavano le loro giornate, insieme, ad ammirare il mare e il cielo, a sentire il vento e le onde.

Appena la ragazza arrivò, lui si scostò appena, per farle posto. Lo salutò con una leggera carezza sulla spalla e gli si sedette affianco.

- Sei stanco, non è vero? – chiese al compagno, per poi appoggiarsi a lui.

- Non preoccuparti, presto arriverà.

Una risposta silenziosa, un sorriso invisibile.
Poi lo sguardo di entrambi tornò al mare.

















Torno dopo secoli con una nuova storia. (perché è già scritta. Coff.)
In tutto sono cinque capitoli, di cui gli altri tutti più lunghi del prologo, promesso. Il fantasy arriverà nel prossimo capitolo, l'azione in quello dopo ancora (forse? Non ricordo molto bene y_y)
Si è classificata terza al concorso [Original Concorso Special Edition 2] L'Anguisette e... il Principe, in cui bisognava scegliere due luoghi e due personaggi, più un binomio tra i termini dei titoli dei libri di Jacqueline Carey. (nel banner appare come partecipante, dato che in realtà questo contest prevede un solo vincitore e dei partecipanti... ma terza sono e terza rimango, yay 8D)
In più ho ricevuto di nuovo il premio Eylis Consiglia, quindi sono triplamente felice <3
Ma ora basta, spero di rivedervi al prossimo capitolo, con le immense note dell'autore... perché a metterle qui sarwebbero state probabilmente più lunghe dell'intero capitolo, nonché un po' spoilerose. Un' unica cosa: Tergeste è in realtà Trieste, in una versione ottocentesca e vagamente steam-punk (MOLTO vagamente).
Giusto per farvi un 'idea XD

Alla prossima, grazie per aver letto!^^
(potete commentare, se volete, non mi offendo =3)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: schwarzlight