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Autore: matt9291    02/10/2011    0 recensioni
Le recensioni, anche se cattive, sono ben accolte. Aiutano a progredire)
Primo capitolo di un racconto noir/fantasy ambientato in un futuro non troppo distante. spero vi piaccia.
"Prima che la polizia potesse arrivare però, anche il corpo del cecchino era con il viso a terra, immerso nel suo stesso sangue e con le ossa spezzate; in una posa scomposta da burattino abbandonato, a causa del folle salto che aveva compiuto dal tetto."
Genere: Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La maglietta si strappò con un suono secco e due grosse ali squamate spuntarono dalla schiena di Joe lasciando che le sue urla di dolore penetrassero le orecchie di tutti i passeggeri del bus.
Nessuno osò avvicinarsi per aiutare il ragazzo, al contrario l’autista, strillando come un ossesso, aprì di fretta le porte e corse via seguito da tutti gli altri.
Joe si dibatteva in preda al dolore sul fondo dell’autobus facendo sbattere le ali in ogni direzione incapace di controllarle. Si tirò su aiutandosi con uno dei pali di sostegno del veicolo e barcollò in mezzo alla strada, facendosi largo tra la folle in fuga.
In lontananza l’urlo di una sirena annunciava l’imminente arrivo della polizia. Joe dovette riprendere così il controllo di se stesso e decidere dove e come scappare. D’altronde sapeva cosa succedeva a quelli come lui…
Rilassandosi calmò le ali e le riuscì a controllare facendo in modo che non sbattessero più in ogni direzione come mosche intrappolate.
Le mosse una per volta. La destra. Poi la sinistra. Infine sincronizzò il battito e in un batter d’occhio fu al di sopra dei tetti dei palazzi, ammirando la città sottostante come un Dio dall’olimpo. Gli occhi lucidi, un po’ per la paura, un po’ per l’emozione e la forte velocità gli impedivano di vedere con esattezza dove stava andando.
Presto infatti gli alberi sostituirono le vette degli edifici offrendo un ottimo riparo per il novello fuggiasco.
Joe atterrò bruscamente in una piccola radura, rischiando di spezzarsi una gamba e rotolando parecchie volte su se stesso prima di fermarsi definitivamente.
Una fragorosa risata riempì la foresta, per poi disperdersi fra i rami degli alberi. Rideva per l’euforia del momento, per la follia della situazione, per l’assurdità di quello che gli stava succedendo. L
La paura, lo sconforto e la solitudine però presero rapidamente il loro posto, facendo nascere profondi dubbi nella mente del ragazzo...cosa avrebbe fatto d'ora in poi?
  
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