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Autore: mikamey    05/10/2011    8 recensioni
- Semmai ti ubriacassi, ci sarei io con te, come tu ora sei con me.- soffiò in un sussurro stanco Rufy.
La rossa rimase sorpresa da quella sua affermazione, ma poi gli sorrise ricambiando la stretta alla sua mano.
- Lo so, Rufy.-
- E… e ti terrei la mano... e...bagnerei la tua fronte…e…- Rufy ormai farfugliava. Le palpebre troppo pesanti si rifiutavano di rimanere alzate e la sua presa sulla mano di Nami iniziava a cedere.
- Shhh, lo so capitano… ma ora dormi.
- Sai… sai perché lo farei?-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drunk



Drunk




- Rufy, non credo che dovresti bere così tanto. Non hai mai voluto nemmeno assaggiare il rum, fino ad ora. -  Affermò tranquillo Zoro, tracannando l’ennesimo boccale di rum.
- Ma tu e Nami lo bevete sempre e fate pure delle gare! Voglio giocare anche io!- rispose piccato Cappello di Paglia, osservando scettico il contenuto alcolico del suo bicchiere.
- Lascia stare, Rufy! C’è da rischiare il coma etilico a gareggiare con quei due- affermò saccente Usoop, subito prima di iniziare a raccontare alla renna, con occhi luccicanti e l’indice a tormentare la punta del proprio naso,  di quando  assieme alla Regina delle Nevi era dovuto andare alla ricerca del Gran Sanbernardo Rudolph, al cui collo era legata un’antica botte contenete il rum della lunga vita..

Ma Rufy non sembrava convinto dalle parole dell’amico e iniziò a farfugliare cose incomprensibili sul fatto che pure lui  voleva bere e che sicuramente avrebbe retto bene la bevanda.
Eppure la sua ciurma sembrava non essere d’accordo con lui. Tutti dubitavano, perfino Robin  si era rifiutata di assecondarlo. A dire il vero non lo aveva nemmeno dissuaso... si era tenuta neutrale col suo sorriso enigmatico e lo sguardo divertito
- Ma io voglio provare!-  sbraitò infine Rufy, zittendo tutti i compagni che lo guardarono sorpresi per qualche istante, prima che il cuoco rompesse quell’attimo di  tensione.
- Rufy , noi...- cominciò il cuoco, mentre si portava alle labbra l’immancabile sigaretta.
- Silenzio, Sanji!- proruppe la rossa- Se vuole provare a bere, allora lo farà!- affermò decisa  e quasi agguerrita la navigatrice, porgendo a Rufy il suo stesso boccale - Però mi raccomando, Rufy, non berlo tutto d’un...- Inutile, il suo capitano aveva già buttato giù tutto il rum in un colpo solo.-

- Aaah!!!! Bruciaaaaa!! Brucia brucia bruciaaaaaa, vado a fuocooo! Acquaaa, spegnetemiiii!
E così la ciurma assistette alla scena che tutti temevano, ovvero il loro capitano che scorrazzava senza sosta strillando e travolgendo tutto e tutti.
A fermarlo fu il pugno deciso di Nami, che andò a scontrarsi contro il suo capo per stenderlo lungo sul pavimento. Gli occhi languidi, le guance arrossate e la lingua di fuori... solo un sussurro ad animare le sue labbra esangui... “buciaaaa, acquaaa”

- Stupida testa quadra! Perché non mi ascolti mai? Se mi avessi lasciato finire di parlare avresti saputo che non dovevi bere tutto d’un colpo un intero boccale di rum!

- Ma... ma Zolo…- tentò di protestare, seppur  miseramente, Rufy
- Lascia stare Zoro! Bevesse fuoco lui non se ne accorgerebbe comunque! Ti avevo dato il boccale per assaggiarlo, non per berlo tutto!- Lo rimproverò inviperita Nami, sferrandogli un pugno sulla testa.
- Visto, Rufy? Avresti dovuto darci ascolto!- affermò saccente Usoop, ma un pugno stese rapidamente anche lui
- Nessuno ti ha chiesto nulla, Usoop!- affermò con sguardo sadico la navigatrice, per poi indirizzarlo su tutta la ciurma che decise di recarsi alle proprie camere. A turno, si salutarono ognuno con una scusa e, quando Franky  si portò via Usoop su una spalla, Rufy e Nami rimasero soli  nel salone.

Lei si chinò sull’amico ancora sdraiato a terra, osservandolo rassegnata ; braccia e gambe aperte e lingua di fuori alla ricerca di aria.

- Ormai non dovrebbe più bruciare tanto...- buttò lì la rossa.
- Initio a sentire lo stomabo, ma labbla e linga ancola no- rispose in un rantolo il suo capitano.
Lei gli porse la mano e lo aiutò ad alzarsi, fino a fargli assumere una posizione semi seduta, per poi porgergli un pezzo di pane.
-Tienilo fra le labbra, vedrai che ti darà sollievo.- sospirò la rossa, ottenendo in risposta un mugolio d’assenso dall’amico.

Nami prese posto accanto a lui, sul pavimento, portando le gambe al petto per poi cingerle con le braccia  e appoggiarvi sopra il viso in modo da poterlo guardare.

- Va già un po’ meglio, vero?- domandò dopo pochi minuti, osservando  Rufy ingoiare la fetta di pane e unire circospetto le labbra come avesse paura di riappiccare il fuoco semplicemente chiudendo la bocca.
- Su, alziamoci, ti accompagno in cabina prima che crolli qui sul pavimento... non che non te lo meriteresti, sia chiaro! Ingurgitare un intero boccale di rum  senza mai averlo assaggiato prima... sei fortunato a non essere già svenuto!- lo accusò inviperita Nami, porgendogli la mano affinché
si alzasse.

Si aspettava della lamentele da parte di Rufy e quando ciò non avvenne si rese conto che il suo capitano stava avvertendo i classici disturbi da sbornia.

Gli occhi arrossati e lucidi erano contornati da minuscole stille salate. Il viso era anch’esso rosso, soprattutto sulle guance, o forse erano quei cerchi neri agli occhi a dare quell’impressione? Le labbra erano leggermente cianotiche e piegate in una smorfia di disgusto.
Rufi si teneva distrattamente una mano sullo stomaco e con l’altra si reggeva alla bell’e meglio all’amica

- Aaah, lo sapevo che sarebbe finita così!- si lamentò sconfitta la rossa- Forza Rufy, tentiamo almeno di raggiungere un letto, ok? Reggiti bene- lo esortò portandogli una mano dietro la schiena per poter avere una presa migliore.
Iniziarono a  camminare lentamente, un po’ barcollanti sotto i borbottii di Nami e i mugolii di Rufy fino ad arrivare alla cabina della rossa. Lì si appoggiarono alla parete proprio vicino la porta. Erano arrivati alla sezione notte, finito il corridoio bastava girare l’angolo per arrivare alle camere dei ragazzi e quindi anche a quella di Rufy. Certo, se Nami avesse chiamato qualcuno sarebbe stato tutto molto più facile, ma non ne aveva alcuna intenzione! Non voleva che gli altri vedessero Rufy in quello stato.

- Ascoltami bene, Rufy, hai la nausea? Devi andare in bagno?- un “no” biascicato del suo capitano non al convinse molto- Sicuro?- domandò nuovamente scettica .
- No no, basta che ti fermi, tra un po’ andremo a sbattere da qualche parte… Ma quanto ci vuole a lasciare il salone?- si lamentò Rufy, appoggiando al fronte sulla spalla della sua navigatrice che sospirò per l’ennesima volta nel giro di due minuti

-Rufy, siamo già fermi! E il salone lo abbiamo abbandonato da un pezzo, siamo davanti la mia camera. Ora entriamo e ti distendi, ok? Ma se osi sporcami il pavimento sappi che me la pagherai cara, intesi?- soffiò decisa, prima di aprire la porta della sua camera per trascinarci dentro Rufy.
Lo abbandonò un po’ sgraziatamente sul letto sotto i lamenti di Rufy, che si portò le mani alla testa disperato.
- Oh smettila, è tutta colpa tua! Così la smetterai di fare le cose senza prima pensare o quantomeno ascoltarmi!- lo rimproverò  senza rabbia, osservandolo contorcersi su suo letto.
- Ma Namiiii
-Niente ma!- Lo interruppe bruscamente- Piuttosto, promettimi che non farai più una sciocchezza simile!-
- Se è così che ci si sente... no, non lo farò più; ma tu e Zoro...
- Lascia stare me e Zoro! Noi siamo abituati, tu no! Se proprio vuoi bere, lo farai poco alla volta, intesi? Ed ora  chiudi quella bocca finché non vedi la stanza fermarsi, intesi?- concluse sorridendogli, prima di sedersi accanto a lui. Gli mise le gambe sul letto, liberandolo dalle scarpe, e dopo avergli mormorato un “torno subito” uscì dalla camera silenziosamente
Arrivò fino al bagno, dove inzuppò una tovaglietta, e dopo averla strizzata ben bene si richiuse la porta alle spalle per tornare ala sua stanza. Lungo il breve tragitto incrociò Zoro con le spalle appoggiate al muro

- Come sta Rufy?- domandò con le braccia incrociate e lo sguardo serio
- Potrebbe star meglio… ma domani starà sicuramente peggio.
- Vuoi che lo porti in camera sua?
- No. No, non serve, e poi se dormirà da ma almeno potrò controllarlo...
- Non vuoi che altri lo vedano, vero? Guarda che a Rufy non importa…
- Lo so benissimo! Semplicemente non c’è bisogno che si sposti! Posso occuparmene sola!- rispose piccata Nami, prima di chiudersi in camera.
Un mugolio le fece capire che Rufy era ancora sveglio... così fece un profondo respiro per calmarsi e si avvicinò a lui. Gli posò l’asciugamano sugli occhi e si sedette accanto a lui.
-Nami, qui si muove tutto… e fa un caldo terribile…- si lamentò Rufy, portando una mano sulla pezza bagnata per trovare sollievo.
- Non è la cabina a muoversi. E non  fa troppo caldo…- rispose debolmente, prima di rigirargli la pezza.
- Ma io ho caldo...- fu  il sussurro che ricevette in risposta
La navigatrice si alzò e socchiuse la finestra per poi tornare da Rufy.

-Su, sollevati un po’, così ti tolgo questa camicia.
Rufy obbedì senza parlare e in breve  la casacca rossa arrivò al bordo del letto. Dopo qualche sforzo in più fu accompagnata anche dai jeans del moro, che ora sembrava essersi calmato un po’.
- Grazie, Nami.-
- Di niente, capitano, ma ora cerca di dormire. Ti aspetta un bel mal di testa domani.- gli sussurrò piano ad un orecchio-
- Ma tu resti con me, vero?-domandò preoccupato, afferrandole una mano
- Certo, dove vuoi che vada? 
 Seguirono alcuni minuti di silenzio, durante i quali Nami si sdraiò accanto all’amico che ancora la teneva per mano, quasi temesse che potesse andar via
-Tu ti sei mai ubriacata, Nami?-domandò a voce bassa Rufy, senza un apparente motivo
- Cosa? io? Oh... io credo di sì, non ricordo… sai, ho iniziato a recami alle taverne per ripulire i pirati più sbronzi che ero praticamente una bambina, ma crescendo… una ragazza in una taverna che non beve era facilmente individuabile, così…però… però, sai, non ricordo...
- Semmai ti ubriacassi, ci sarei io con te, come tu ora sei con me.- soffiò in un sussurro stanco Rufy.
La rossa rimase sorpresa da quella sua affermazione, ma poi gli sorrise ricambiando la stretta alla sua mano.
- Lo so, Rufy.-
- E… e ti terrei la mano... e...bagnerei la tua fronte…e…- Rufy ormai farfugliava. Le palpebre troppo pesanti si rifiutavano di rimanere alzate e la sua presa sulla mano di Nami iniziava a cedere.
- Shhh, lo so capitano… ma ora dormi.
- Sai… sai perché lo farei?- continuò invece Rufy, aprendo appena qualche istante gli occhi per poi richiuderli velocemente.
- Perché siamo nakama, e ci saremo sempre l’uno per l’altro.
- Sì… perché... perché siamo nakama… perché sei... sei Nami... perchè ti amo...-concluse in un sospiro.
- Rufy? Cosa… cosa hai detto?- Domandò più sveglia che mai la rossa, sporgendosi verso l’amico che sorrideva al nulla con gli occhi chiusi.
- Rufy, sei... sveglio? Rufy! Non ho capito! Io... non ho capito che hai detto...-terminò, quasi senza emetter suono.
- Che ti amo, Nami. –rispose a voce bassa e roca Rufy, avvicinando le sue labbra a quella della navigatrice fino a fare nascere un leggero bacio.
-Sai… di buono..- sussurrò infine prima di addormentarsi.



















Salve a tutti gente!!!
Oggi inizio al giornata postando una nuova shot runami! Sono un po’ incerta del finale ma volevo almeno un bacio tra loro!!
Spero di non essere caduta troppo nell’OOC, in caso fatemelo sapere tramite commento e aggiungerò la nota nella presentazione della storia…
Ovviamente commentate anche per  raccontarmi i vostri pareri su questo lavoretto!
Sono abbastanza soddisfatta della parte iniziale io lo immagino rufy che si ubriaca tracannando un intero boccale di rum solo per provarlo ;P
Ma il finale… non so.. quindi aspetto vostri pareri ;)

Come di consueto ringrazio mille volte KUKINESS che ha betato la storia
E ringrazio voi lettori per essere arrivati fin qui ;)
Un abbraccio
Mikamey ;)
  
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