Terzo Turno
Pacchetto: Remus/Sirius, "Ti trovo bene." "Beh, l'infelicità mi
dona." (dal film I perfetti innamorati) di Chu
Rating: Arancione
Avvisi: Slash, Linguaggio
L'infelicità.
(ovvero: Cose che donano a Sirius.)
-Ti trovo bene.
-Be', l'infelicità mi dona.
Remus sbuffò. -Devi per forza essere sempre così melodrammatico, Sirius?-
chiese. Il tono era vagamente seccato, ma a conoscere bene le pieghe ed i
segreti di quel viso, era facile indovinare che fosse anche divertito.
Sirius non rispose e non ghignò come Remus si sarebbe aspettato. Invece si girò
nel letto su cui era steso, dandogli le spalle. Era un comportamento meno
abituale, ma anche quello, conoscendo bene Sirius, aveva dei precedenti.
Remus non diede peso al suo malumore. Come se nulla fosse, come se dal letto non
arrivassero brontolii e sbuffi ogni pochi secondi, si svestì con molta calma,
ammucchiando ai piedi del letto gli abiti luridi e rigidi per la fuliggine del
camino. Completamente nudo, afferrò un asciugamano e sparì nel bagno per una
lunga e meritata doccia.
Quando tornò in camera da letto, asciugandosi i capelli finalmente puliti, la
situazione non era migliorata, come aveva sperato prima di andarsi a lavare. Ai
rumori di disappunto che provenivano da Sirius si era aggiunto un suo
inquietante rigirarsi che aveva ormai quasi totalmente divelto il lenzuolo dal
materasso.
Remus era un ragazzo paziente. Una parte del suo istinto gli diceva chiaramente
di mettersi addosso in fretta qualcosa di comodo, fuggire da quell'atmosfera
ingiustamente lugubre e andarsi a rilassare sul divano con una bella tazza di
tè. Un'altra parte consistente di lui voleva prendere quel musone di Sirius per
la maglia, sollevarlo dal letto e ringhiargli contro, poi scuoterlo fino a
strappargli una spiegazione valida sul perché di quell'accoglienza
fastidiosamente inadeguata. Però Remus sapeva bene come trattare Sirius: scelse
di non fare nessuna delle due cose.
Si sedette tranquillamente sul bordo del letto e posò una mano sulla sua nuca,
visto che il ragazzo nel suo rigirarsi era finito in quel momento a dargli le
spalle.
-Perché sei infelice?- gli chiese, seriamente.
Sirius sbuffò per l'ennesima volta; poi però si girò e finalmente guardò Remus
in faccia.
-Sei stato via quasi dieci giorni- gli disse, come se spiegasse tutto.
Remus si sforzò di essere ragionevole. -Non è che sono uscito dicendo che andavo
a prendere un caffè e poi sono sparito- rispose. -Ero in missione per l'Ordine.
Sapevi che sarei andato e anche che sarei tornato oggi. Infatti ti ho trovato in
casa, vestito di tutto punto, steso sul letto. Poteva essere un buon inizio, ma
tu sei infelice-. Remus non voleva pensare che Sirius non fosse contento di
averlo a casa, ma a quel punto l'impressione cominciava ad essere quella.
Sirius sembrò intuirlo, probabilmente dalla sua faccia tesa. Si conoscevano così
bene e da tanto di quel tempo che ormai era normale leggersi come pergamene. Per
la prima volta da quando Remus era rientrato, Sirius si sedette sul letto e gli
accennò un sorriso, solo un po' spento.
-Sono contento che tu sia a casa- gli disse. Sembrava sincero. Come sempre, a
Remus bastava una piccola rassicurazione di quel tipo per smettere di sentirsi
mancare la terra da sotto i piedi.
-Allora cosa c'è?- chiese a Sirius.
-Frank e Alice sono in missione in questi giorni. Insieme- sbuffò Sirius.
Remus non capiva dove volesse andare a parare quel discorso. -Frank e Alice sono
auror qualificati, non si sono diplomati ad Hogwarts cinque mesi fa- rispose.
-Frank e Alice sono sposati- disse Sirius, in tono lamentoso. Remus
pensò, non senza un certo affetto, che decisamente Sirius si spiegava come un
bambino di cinque anni.
-Vuoi che ci sposiamo?- chiese, ironico. Sirius scoppiò a ridere, alleggerendo
un pochino la tensione.
-No, idiota di un lupo mannaro. Vorrei che potessimo andare in missione insieme.
Come Frank e Alice, come James e Lily-. Sirius sorrideva ancora, ma era un
sorriso piuttosto amaro. Remus non si sentiva di biasimarlo, una volta afferrata
la questione. Nessuno, tranne ovviamente James e Peter, sapeva che erano una
coppia. C'erano ottimi motivi per non diffondere la voce.
-È illegale, Sirius- rispose infatti Remus. -Tu hai diciotto anni. Prima dei
ventuno...- spiegò, per l'ennesima volta. Odiava le leggi babbane, soprattutto
quelle idiote che si applicavano anche ai maghi; ancor di più, detestava il
fatto che fossero incappati in una legge che tantissimi ignoravano, nel loro
mondo, a meno che, naturalmente, non diventasse un'occasione per perseguitare un
lupo mannaro.
-Lo so- rispose Sirius. -Non dico che domani andrò da Silente, o da Alastor
Dannato Moody, e chiederò di seguirti nella prossima missione, perché tanto
scopiamo lo stesso, che ci mandino a farci ammazzare insieme o meno. Dico solo
che sei stato via dieci giorni e non sapevo se eri vivo o morto perché degli
imbecilli hanno pensato bene di scrivere una legge per cui non possiamo farci i
cazzi nostri senza finire ad Azkaban. Questo certo non mi rende felice-
concluse, di nuovo con quel sorriso amaro.
Remus annuì. La questione era seria e sospesa da un pezzo. L'avevano affrontata
diverse volte, da tante angolazioni, senza mai trovare una soluzione sicura che
consentisse loro di uscire allo scoperto. Potevano solo continuare a pensarci e
a commiserarsi.
Ma con una persona come Sirius vicino, persino Remus riusciva a distrarsi dal
suo abituale pessimismo.
Si fece avanti, solo un poco, visto che erano già vicinissimi, prendendo il viso
di Sirius tra le mani. Lo baciò sulla bocca, prima molto piano, poi più forte.
L'odore di Sirius dopo dieci giorni di distanza era quello familiare e solito di
sigarette, cuoio e dopobarba, ma sembrava infinitamente più buono. Prima ancora
che Remus facesse scivolare la lingua lungo il labbro inferiore di Sirius, le
sue mani si erano spostate tra i suoi capelli, per tirarselo ancora più vicino e
annegare in quel profumo.
-Che stai facendo?- chiese Sirius, quando si separarono per un attimo. Sorrideva
in maniera vaga e non aveva riaperto gli occhi.
-Sai, Sirius,- gli disse Remus, rilassandosi finalmente a sua volta. -Avevi
ragione: l’infelicità ti dona- disse.
Sirius ridacchiò. Il suo sorriso ancora stentato si aprì del tutto, mentre
metteva da parte la tristezza per la loro situazione e per la lontananza di
Remus, lasciando spazio alla gioia di averlo a casa.
-Però ti dona molto di più quel sorriso- concluse Remus. La tensione cominciò a
sciogliersi nel bacio successivo e, quando alla fine scivolarono inevitabilmente
sotto le coperte, di quell'infelicità non c'era quasi più traccia.
Pacchetto scelto: Remus/Sirius, "Ti trovo bene." "Beh, l'infelicità
mi dona." (dal film I perfetti innamorati) di Chu
Grammatica 9.75/10
Chi sei tu e cosa ne hai fatto di Miki? Guarda che lo so che non sei
l’originale, non c’era nemmeno un “, e” nel testo, se non uno, giusto.
Capisco, non ti hanno rilasciato la licenza per usarlo… va bene, vorrà dire che
mi farò andar bene questa storia anche se priva del tuo marchio di fabbrica ;D
Non sto delirando, lo giuro.
Hai fatto solo un paio di errorini: hai scritto Be’/beh; saltato una virgola in
questa frase -Per la prima volta(,) da quando Remus era rientrato- e l’inciso in
questa -L'odore di Sirius(,) dopo dieci giorni di distanza(,) era quello
familiare e solito di sigarette, cuoio e dopobarba-
L’ultimo, per lo più è un consiglio: quando vuoi sospendere una frase nel
discorso diretto, faresti meglio ad usare i puntini di sospensione al posto
della virgola.
Ecco tutto, brava!
Stile 9.90/10
Lo stile è coinvolgente, come sempre, tuttavia… ho notato che hai usato troppo
spesso i nomi dei sue protagonisti, proverei a cambiarne qualcuno per non
appesantire la lettura di certe frasi.
IC 10/10
Sirius che si rotola e sbuffa nel letto mi ha fatto morire, nonostante il
contesto serio.
Anche il fatto di esprimersi come un bambino e la successiva battuta di Remus,
li ho adorati!
È indubbiamente una coppia che ti calza a pennello e quando scrivi su di loro,
beh, dai il meglio di te stessa.
Ho particolarmente gradito le tue note sulla legge in questione, sono andato a
leggere la tua fonte ed ho riletto la storia.
Uso del pacchetto 5/5
La coppia, come già detto, è ben strutturata e caratterizzata.
Mi è piaciuto il momento scelto, difficilmente si legge dei primi mesi
successivi al diploma dei Malandrini.
La citazione è stata inserita alla perfezione, i miei complimenti.
Gradimento personale 5/5
Arrivati alla fine si questo contest, non so ancora decidermi su quale sia stato
il tuo lavoro migliore.
Trovo qualcosa di eccezionale in ognuna delle storie che hai scritto per questa
edizione!
Ma che dico, più di “qualcosa”: quel particolare, quella frase, la coppia, lo
stile…
In verità, le amate tutte.
Vorrei solo aggiungere poche cose… grazie per aver partecipato, per aver portato
la tua simpatia e per averla condivisa, grazie per aver fatto quei magnifici
banner e per aver scritto, ancora una volta, delle bellissime storie!
Come sempre, sei invitata -già iscritta- alla prossima edizione del contest ;D
Un’ultima cosa: -Non dico che domani andrò da Silente, o da Alastor Dannato
Moody, e chiederò di seguirti nella prossima missione, perché tanto scopiamo lo
stesso, che ci mandino a farci ammazzare insieme o meno- e ho detto tutto
Totale 39.65/40
TOTALE GLOBALE (79.65+39.65) 119.30