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Autore: lisa76    29/10/2011    10 recensioni
La guerra è finita, Hermione torna dopo un anno di assenza, ma è cambiata e non è la sola. Un segreto sta per essere svelato ... tanti ricordi e tante mezze verità verranno alla luce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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<< Cosa? >> chiesero all'unisono Harry e Draco.

Hermione con gli occhi lucidi tornò al presente sorridendogli mestamente.

<< Ero incinta. Avevo fatto un incantesimo per accertarmene. Il mio bambino era stato concepito la notte della battaglia. Non che avessi dubbi. Non c'era stato nessun altro dopo di te. Non c'è mai stato nessun altro oltre te >> disse fissando Draco negli occhi.

Draco sgranò gli occhi. Incinta. Di lui. Di un bambino suo. Suo figlio. Non sapeva che fare cosa dire, non sapeva nemmeno più il suo nome in quel momento.

<< Bambino … nostro. Mio e tuo. Nostro. >> tentò di articolare con ben poco successo mentre Hermione ormai in lacrime annuiva.

Senza rendersene conto le si gettò ai piedi e l'abbraccio mentre lei piangendo lo stringeva.

Glielo aveva detto. Era riuscita a dirglielo e lui non aveva urlato, non era inorridito, non era scappato. L'aveva abbracciata, in modo goffo e la stringeva forte.

<< Un bambino nostro >> continuava a mormorare col volto affondato nel suo ventre.

Harry era rimasto di sasso. Hermione era scappata perché era incinta, incinta di Malfoy peraltro.

L'unica razionale come sempre rimaneva Ginny, che nonostante stesse a sua volta piangendo, non riuscì nuovamente a trattenersi.

<< Ma il bambino? Hermione dov'è? Com'è? Quando è nato? È un maschio o una femmina? >> disse frenetica.

Hermione si scostò leggermente da Draco, che rinsavito dalle domande dell'amica, la guardava ansioso.

<< E' un maschio, è nato il 4 febbraio. Sano e forte. Pesava circa tre chili e mezzo. L'ho chiamato Leo >> disse asciugandosi le lacrime, parlare di suo figlio la rendeva sempre immensamente felice.

<< Ora è con Andromeda e Teddy. L'ho lasciato da lei mentre venivo a parlare con voi. >> disse all'amica.

<< Leo? >> sussurrò Draco guardandola con gli occhi lucidi. Aveva un figlio di pochi mesi. Che stava bene, che era nato e cresciuto senza che lui lo sapesse, ma al momento poteva sorvolare sulla cosa tanta era la felicità.

<< Sì ho pensato di continuare la tradizione dei Black dandogli però un tocco di Grifondoro >> disse lei sorridente e facendo ridere Ginny.

<< Hermione perché non mi hai detto nulla? >> quella domanda inaspettatamente venne da Harry.

La ragazza riportò lo sguardo in quello sgomento del suo migliore amico. Era quella la reazione che temeva. Il rifiuto.

<< Harry io... avevo paura. Non sapevo cosa avreste detto, cosa avreste pensato. In quel momento volevo solo mia madre. Scusami, ma non sono riuscita a dirtelo. Non l'ho detto a nessuno. Sono scappata con il mio segreto. >> disse mogia.

<< Io ti avrei capito, io avrei potuto aiutarti, io … >> disse Harry affranto.

<< Harry lo so, ora forse mi comporterei in maniera diversa. In quel momento ero solo spaventata a morte. Non sapevo cosa fare. >> disse lei sperando che la capisse.

<< Avresti dovuto dirlo. Se non a me, almeno a loro. >> convenne Draco, mentre lei lo guardava e ricominciava a piangere. << Hai fatto la scelta più difficile e l'hai fatta da sola, come sempre. >> disse il ragazzo scuotendo la testa.

<< Tu stavi ancora con Astoria, cosa avrei dovuto fare? Venire da te e dirti: guarda scusa ma evidentemente abbiamo commesso un errore, stai per avere un figlio da me? Draco ragiona, come potevo farlo? >> disse piangendo.

<< No, diamine no. Io non stavo con Astoria. Io volevo te, ho sempre voluto te. Non mi hai mai lasciato il tempo di fare le cose. Non mi hai mai lascito i miei tempi. Non sai aspettare i tempi degli altri Hermione. Tu decidi per tutti. Sempre. >> la redarguì Draco, non voleva arrabbiarsi, non ora e non con lei. Ma quella era stata l'ennesima goccia. Lei andava sempre troppo veloce. Non si fermava mai un momento. Gli aveva negato la gioia di veder crescere quel figlio nella sua pancia, la gioia di essere lì nel momento in cui veniva al mondo. Tutto perché non aveva avuto la pazienza di lasciargli fare le cose a suo modo.

<< Io … io >> Hermione non sapeva più cosa dire, si sentiva in colpa, per tutto.

<< Ha ragione Malfoy Herm. Hai sbagliato. >> disse seriamente Harry.

<< Finitela. Ha sbagliato ok, succede a tutti. Forse lei ha fatto uno sbaglio un po' più grave, ma era sconvolta lo volete capire o no? Incinta a diciott'anni di un ragazzo che credi che nemmeno ti voglia. Fate presto ad accusarla voi. Voi non sapete come si è sentita. >> disse Ginny correndo ad abbracciarla e scansando di mala grazia Draco.

<< Adesso è qui. Sono qui. Questo è importate. Ha vinto le sue paure, ha messo al mondo un figlio senza l'aiuto di nessuno. Fossi in voi gioirei non le farei il terzo grado. >> continuò Ginny guardandoli male. << Ora sta a voi scegliere cosa fare. Accettare e perdonare o continuare a recriminare su scelte passate. Io voglio conoscere il mio nipotino. >> disse entusiasta guardando Hermione che le sorrise grata. Per poi tornare a guardare Draco.

<< D – Draco sono tornata perché ho capito di aver sbagliato. Non potevo negare a te e a Leo la possibilità di conoscervi. Io … se tu non vuoi più me lo capisco, ma vorrei che conoscessi tuo figlio. Lui non deve pagare per i miei errori, lo ha già fatto fin troppo >> disse seria guardandolo fisso negli occhi.

Draco era arrabbiato, sconvolto, felice, impaziente. Era tante cose tutte insieme. Ci mise un po' ad assimilare le sue parole. Hermione però decise che aveva ragione, che doveva lasciargli facoltà di decidere, che doveva rispettare i suoi tempi cosa che forse non aveva mai fatto.

<< Non devi decidere ora se non te la senti. Prenditi tutto il tempo che vuoi, io sono tornata per restare. >> gli disse alzandosi. << Lo stesso vale anche per te Harry. >> disse guardando finalmente l'amico.

Ginny si alzò con lei e stessa cosa fece Harry.

Draco ancora inginocchiato nel mezzo del salotto tentava di capire cosa doveva fare, cosa voleva fare.

Nessuno si mosse per alcuni momenti, poi Hermione decise che era ora di tornare da suo figlio, loro sapevano dov'era se avessero voluto l'avrebbero raggiunta.

<< Ora io vado da Leo >> disse avviandosi alla porta, prontamente seguita da Gin e Harry che esclamarono insieme << Veniamo con te. >> mentre Draco era ancora immobile.

Suo figlio, Salazar, l'unica donna che avesse mai amato gli aveva dato un figlio. Ancora non riusciva a capacitarsi della cosa. Aveva diciannove anni ed un figlio. Leo. Chissà com'era, a chi assomigliava. L'idea di quel piccolo bambino, nato dall'amore che provava per Hermione lo riscosse. Lui voleva quel bambino, voleva il bambino e voleva Hermione, voleva che fossero una famiglia.

Una famiglia felice, come forse non lo era stata nemmeno la sua, troppo chiusa in pregiudizi ed etichetta.

<< Hermione aspetta >> disse con filo di voce, ma ben udibile nel silenzio della casa.

La ragazza si immobilizzò a pochi passi dalla porta. Terrorizzata da quanto stava per udire.

<< Aspetta un attimo, ti prego >> disse Draco a voce più alta alzandosi finalmente in piedi.

Hermione non si muoveva, così Ginny la spinse letteralmente verso il salotto premurandosi di trattenere Harry oltre la soglia.

La ragazza titubante avanzò di un passo verso di lui, gli occhi bassi, le mani che nervosamente si intrecciavano tra loro.

<< Hai detto … > la voce non ne voleva sapere di uscire, tanto era lo sconvolgimento che provava Draco in quel momento. Si schiarì la gola. << Hai detto che sei tornata perché io conoscessi … il bambino. Leo. Nostro figlio. >> disse deglutendo a vuoto, era ancora abbastanza stordito.

Hermione annuì decidendo finalmente di guardarlo.

<< Questo significa che … che tu non vuoi più me? >> chiese a disagio ed Hermione ricominciò a piangere.

Scuotendo la testa per liberarsi delle lacrime provò a parlare, anche se era tremendamente difficile in quel momento.

<< Io ti amo. Non ho mai smesso di amarti, mai. So che quello che ho fatto può aver cambiato i tuoi sentimenti nei miei confronti e sono pronta a rispettare ogni tua decisione. >> disse con la voce rotta dal pianto.

A Draco bastarono solo pochi passi per raggiungerla e stringerla tra le braccia.

<< Ti amo >> le disse cercando le sue labbra, << Ti amo, sono arrabbiato per quello che mi hai fatto, che ci hai fatto, ma ti amo. Nulla cambierà mai quello che provo per te. Nulla. >> disse prima di baciarla con nuova passione. Erano di nuovo loro, di nuovo insieme e ora sarebbero stati una famiglia.

Quando si staccarono piangevano entrambi, si sorrisero stretti l'uno tra le braccia dell'altro.

<< Voglio vederlo, voglio conoscerlo. Voglio … Hermione voglio sposarti. Voglio che diventiamo una vera famiglia. >> le disse commosso.

<< Se rimaniamo insieme saremo una famiglia >>* disse lei con le lacrime agli occhi e la voce piena di felicità.



*Piccolo omaggio a Jovanotti ed a una delle più belle canzoni che a scritto o almeno io la penso così ^^

POSTO PICCOLO:

Ciao!!! è finita anche questa storia e anche stavolta finisce così, lasciando alla vostra fantasia il futuro di questa nuova famiglia.

Scusate se non ho risposto alle recensioni, lo farò nei prossimi giorni, purtroppo ho avuto una settimana di fuoco e anche questo aggiornamento è al volo, ma era l'ultimo e ve lo dovevo.

Grazie a tutti quelli che hanno commentato e che hanno letto. 

Grazie di cuore!

Un bacione Lisa 

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ:
TWILIGTH:
L'Antidoto     'Rincontrarsi' Incredibilmente Noi

HARRY POTTER:
OLTRE LE APPARENZE

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.


   
 
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