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Autore: barbarak    04/11/2011    17 recensioni
Dal secondo capitolo: "Che cosa è ridicolo? Il fatto che io non sia come hai sempre pensato che fossi? Il fatto che abbia avuto il coraggio di fare la spia, che abbia rischiato anch’io la vita tanto quanto voi o il fatto che noi due fossimo diventati amici? Dimmi Hermione che cosa è che trovi tanto ridicolo?"
Le verità più difficili da accettare sono quelle che vanno contro le cose in cui si è sempre creduto. Ma non tutto è bianco o nero e forse Piton non era il solo a portare una maschera.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Erano passati sei anni dal giorno della battaglia finale e il Mondo Magico, come sempre in quel giorno, si apprestava a celebrare quella ricorrenza con una grande festa, dove si sarebbe riso, mangiato e ballato ma si sarebbe anche reso omaggio ai caduti.

Draco Malfoy si era appena fatto una doccia e stava iniziando a prepararsi per partecipare all’evento come uno degli eroi della seconda guerra magica. Dopo l’assoluzione piena e dopo che la verità era venuta a galla, il ragazzo aveva ripreso in mano la sua vita: oltre ad amministrare l’immenso patrimonio dei Black e dei Malfoy, aveva continuato gli studi che aveva dovuto interrompere per forza di cose e ora era considerato uno dei due migliori avvocati del Mondo Magico.
 
Era un uomo di successo, un vincente e tutti gli portavano rispetto e ammirazione. Guardò soddisfatto il suo riflesso nello specchio e trasse un profondo respiro. Aveva sofferto molto in passato ma ora era stato ripagato con gli interessi. Anche sul piano sentimentale, infatti, tutto era assolutamente perfetto. Non poteva chiedere niente di meglio: aveva una donna che lo appagava fisicamente e mentalmente e che rendeva la sua vita piena e felice.
 
Mentre usciva dal bagno con l’asciugamano legato alla vita, sorrise compiaciuto nel vedere la suddetta donna, nuda tra le lenzuola del suo letto.
 
Avevano fatto l’amore per tutto il pomeriggio ed era stato fantastico, come il solito. Anzi no, dovette correggersi, non come il solito. Nessun rapporto con lei era uguale al precedente.
 
Lei riusciva sempre a sorprenderlo con quelle mani lunghe e affusolate che lo accarezzavano a volte teneramente, a volte con impeto a volte quasi con violenza. Lei poteva essere una gattina bisognosa di coccole oppure un leone da domare. Nessuno sguardo era uguale al precedente e i baci sembravano assumere sempre un sapore differente, come a voler saziare qualsiasi desiderio lui potesse mai avere.
 
“Ho bisogno di te Draco. Ti voglio”.
 
Aveva ricevuto il patronus di quella matta di donna mentre si trovava nel suo ufficio proprio nel momento in cui stava per ricevere un cliente. Aveva dovuto annullare tutto perché il suo tono di voce, arrochito dal desiderio, l’aveva fatto eccitare e non poteva certo concentrarsi sul lavoro conciato in quel modo, con i pantaloni attillati e la mente persa dietro a dolci promesse da assecondare…
 
“Hai fatto presto”.
“Ogni tuo desiderio è un ordine per me”.
“Davvero? Allora desidero che ti spogli e che faccia l’amore con me Draco Malfoy”.
 
L’aveva accontentata e non solo per una volta. Entrare in lei lentamente, sentirla sospirare, tendersi per l’attesa del piacere che lui era in grado di darle, era una sensazione talmente seducente che più di una volta aveva dovuto trattenersi per non far finire quella magia troppo presto.
 
“Sono tua. Per sempre tua”.
 
Gliele ripeteva sempre quelle parole, dopo ogni amplesso, nel tempo in cui rimanevano abbracciati cercando di calmare i battiti del loro cuore e i loro respiri accelerati.
 
Mentre la guardava dormire con i capelli scompigliati sul cuscino e un’espressione estasiata sul viso era così che la sentiva: sua. Tremendamente sua. Non avrebbe più potuto vivere senza di lei, senza la sua voce, che gli diceva “Ti amo”, senza il suo corpo che lo accoglieva come se urlasse “Ti voglio”, senza la sua presenza costante che significava “Non ti lascerò mai”.
 
Si avvicinò a lei e si sedette sul letto al suo fianco. Fece scorrere la mano sulle gambe snelle, perdendosi sulle dolci colline delle sue natiche, accarezzò la vita e risalì seguendo i contorni della spina dorsale. Le spostò le brune ciocche dalle spalle e si chinò a lasciare piccoli baci sulla pelle sensibile vicino al collo.
 
“Draco…”
 
“Sono qui”.
 
La donna che amava più di se stesso si girò e lo tirò verso di sé, circondandogli il collo con le braccia.
 
“Non ti hanno mai detto che non bisogna stuzzicare il drago che dorme Malfoy?”
 
Draco sorrise sul suo collo prima di continuare a baciarglielo.
 
“Mi piace correre dei rischi, dovresti saperlo”.
 
Lei si staccò e lo guardò intensamente prima di parlare.
 
“L’unico rischio che corri in questo momento è di arrivare tardi alla festa”.
 
La baciò con tutta la passione e l’amore di cui era capace e osservò il suo corpo parzialmente coperto dal lenzuolo bianco. L’avrebbe presa ancora, subito senza nessuna esitazione. Ma non poteva. Non in quel particolare momento. Avrebbe avuto tutto il tempo quando fossero tornati dalla festa.
 
“Per quanto tu sia una tentazione vivente, credo sia meglio essere puntuali stasera, non vorrei che il Primo Ministro si arrabbiasse con noi”.
 
La donna che era ancora tra le sue braccia fece una smorfia e si accoccolò meglio, baciandogli l’incavo del collo.
 
“Sicuro?”
 
“Sì, sono sicuro”.
 
“In questo caso…” si alzò, lasciando scivolare il lenzuolo, dirigendosi in modo molto lento e sensuale verso il bagno, completamente nuda. Arrivata sulla porta, si girò “vedrò di fare da sola”.
 
La porta non fece in tempo a chiudersi che lui si era già fiondato sotto la doccia insieme con quella che era sua moglie. Nel giro di cinque minuti nuovi gemiti riempirono la stanza.
 
***
 La sala delle feste del Ministero era bellissima quella sera e i sontuosi candelabri dorati illuminavano la sala da ballo con le loro mille luci dorate.
 
“Il Signore e la Signora Malfoy”.
 
Erano arrivati in perfetto orario, nonostante tutto, e ora Draco poteva osservare sua moglie mentre scendeva al suo braccio l’ampia scalinata. Era bellissima e gli sguardi ammirati che le erano rivolti davano un’ampia conferma a quello che lui già sapeva.
Il vestito nero lungo le stava d’incanto e i capelli raccolti le conferivano quell’aria di classe che la rendeva semplicemente irresistibile.
 
Scesi gli ultimi gradini si separarono per andare a parlare con i rispettivi amici ma lui non riusciva a staccare gli occhi dalla sua schiena o dal suo viso, secondo dove si trovasse.
 
“Sono felice di fare la sua conoscenza Signor Malfoy”
 
Queste erano state le sue esatte parole quando aveva aperto la porta e se l’era trovata davanti. Era rimasto immobile per un tempo indefinito, guardando la mano che lei gli tendeva senza tuttavia stringerla.
Quando aveva visto un lampo d’incertezza attraversare le iridi castane si era riscosso e si era affrettato a farla accomodare.
 
Si erano conosciuti lentamente, senza affrettare le cose. Dapprima lei andava al Manor a consultare dei libri antichi che servivano per i suoi studi, scambiavano qualche parola di circostanza e poi se ne andava, non senza prima avergli rivolto quelle occhiate penetranti che avevano il potere di destabilizzarlo e fargli stringere le mani tanto da farle sbiancare.
 
“Ti va di prendere una burrobirra insieme? O un the, un caffè, insomma… ti va di uscire?”
 
Era stata la ragazza a prendere l’iniziativa, qualche settimana dopo che aveva iniziato ad andare a casa sua quasi tutti i giorni per parlare, oltre che per studiare.
 
Da lì, le uscite erano diventate assidue e la tensione era lentamente svanita per lasciare il posto a una confidenza e un’amicizia che veniva loro naturale e a una passione che bruciava le loro anime e i loro corpi ogni qualvolta si trovavano vicini. Baciarla la prima volta era stato come tornare a casa dopo un lungo periodo di esilio e tenerla tra le braccia aveva calmato la tempesta che imperversava da anni nel suo cuore.
 
Non era stato facile: le prime volte in pubblico tutti gli sguardi erano puntati su di loro, e le copertine delle pagine dei giornali scandalistici avevano rivangato il loro passato e sputato sentenze a volte anche cattive. Draco era stato terrorizzato da tutta questa pubblicità negativa ma lei, con un solo sorriso e una stretta della sua mano, l’aveva tranquillizzato.
 
“Non m’importa. Tanto si stancheranno prima o poi”.
 
E così era stato. Tempo qualche mese e loro non erano più notizia, per nessuno. Avevano continuato a vedersi sempre più assiduamente, finché lei un giorno, si era presentata alla sua porta, bagnata di pioggia come un gattino spelacchiato, ansimante per la corsa e con uno sguardo luminoso come l’alba in estate.
 
“Ti amo. Non so da quanto, forse da sempre o forse solo da cinque minuti ma non m’importa. Ti amo perché ho bisogno di saperti al mio fianco per riuscire a respirare correttamente, ti amo perché quando sono con te, mi fai sentire in paradiso, ti amo perché i tuoi silenzi valgono più di mille parole, ti amo perché i tuoi occhi sono lo specchio del mio passato e del mio futuro e so che nessun altro potrebbe rendermi così felice come fai tu e… ti amo perché non ho bisogno di nessun perché per farlo.”
 
L’aveva sposata un mese dopo.
 
***
“Smettila di guardarla come se volessi mangiarla. Potrai farlo una volta tornati a casa. E non puoi sapere come il pensiero mi disgusti”.
 
Quella voce, da sempre fastidiosa, lo raggiunse mentre sorseggiava il suo firewhiskey e guardava, come sempre, sua moglie.
 
“Potter, ti ho mai detto che rompi le palle esattamente come il primo giorno che ti ho visto?”.
 
Un ghigno si dipinse sulla faccia di entrambi gli uomini.
 
“Me lo fai capire ogni giorno, senza bisogno di parole. Vorrei poter dire lo stesso di te, ma purtroppo tu peggiori sempre, e ormai non saprei più che termine inventarmi per la tua aria arrogante e supponente”.
 
Draco sbuffò.
 
“Sono un Malfoy dopotutto. Miglioro con gli anni”.
 
Harry stava per ribattere quando furono raggiunti da un uomo sulla cinquantina, basso e un po’ tarchiato che si rivolse, veramente in imbarazzo, a Draco.
 
“Signor Malfoy, mi dispiace doverla informare che causa l’annullamento del nostro appuntamento, ho dovuto trovarmi un altro avvocato.”
 
Chi conosceva bene Draco poteva leggere i segni della rabbia sul suo viso, tuttavia all’apparenza mantenne tutto il suo sangue freddo.
 
“Capisco Signor Mallory. Però non giustifico tutta questa fretta. Potevamo fissare un nuovo appuntamento”.
 
L’uomo lo guardò ancora più in imbarazzo.
 
“L’avvocato di mia moglie ha fatto anticipare l’udienza a domani. Pensavo lo sapesse… viste le circostanze”.
 
Vedendo la rabbia ora mostrarsi in tutto il suo splendore sul viso di Malfoy, l’uomo si dileguò immediatamente mentre Harry non riusciva a controllare uno scoppio di risa.
 
Come un toro davanti a un drappo rosso, Malfoy si diresse, senza bisogno di cercarlo, verso l’oggetto della sua furia.
 
“Granger! Come ti sei permessa di anticipare l’udienza senza dirmi niente”.
 
Lei si voltò con un finto sorriso sul viso e un’aria per niente colpevole.
 
“Ti ho mandato un gufo, non è colpa mia se non leggi le missive che ti sono inviate”.
 
Draco pensò se strozzarla davanti a tutti, poteva essere considerata una buona idea.
 
“Non ho letto quella particolare missiva semplicemente perché non ero in ufficio”.
 
Un guizzo di puro divertimento attraversò le iridi della ragazza.
 
“Come ho detto non è colpa mia se decidi di lasciare il lavoro prima dell’orario di chiusura”.
 
Draco si trovò a boccheggiare quando la verità cominciò a farsi largo in lui.
 
“L’hai fatto apposta! Non credevo che vincere per te, fosse così importante.”
 
Hermione assottigliò gli occhi tanto da sembrare due lame di coltello.
 
“Sai benissimo che questo caso non vale nulla e che non l’avrei mai fatto con qualcosa di più importante in gioco che due gatti e un cane. Tuttavia, vorrei ricordarti che ti sei comportato in egual modo, il mese scorso con quel caso riguardante il litigio di due elfi domestici. Ti ho solo reso quello che ti dovevo”.
 
Detto questo, se ne andò, ondeggiando i fianchi in quel modo che le veniva tanto naturale e che faceva salire il sangue al cervello a Draco, facendoglielo andare in tilt.
 
“Ti ha giocato stavolta, vero Malfoy?”
 
Draco cominciava a stancarsi.
 
“Potter, i fatti tuoi mai vero?”
 
“E’ la mia migliore amica, oltre che il mio avvocato, e tu rappresenti uno degli studi legali del Ministero, che io dirigo, direi che questi sono fatti miei. Tu che ne dici?”.
 
Draco emise uno strano verso di frustrazione.
 
“Dico che potevi avere il migliore avvocato e ne hai scelto un altro. Contento tu, contenti tutti”.
 
Questa volta la risata di Harry riecheggiò nella stanza, facendo girare più di una persona.
 
“Mi spiace Malfoy. Tu sei senz’altro uno dei due migliori avvocati del Mondo Magico, però…” e fece un cenno verso Hermione che si era voltata e li fissava (o meglio fissava Draco) dall’altro lato della stanza.
 
“Tua moglie è senza alcuna ombra di dubbio, l’altro”.
 
L’espressione di Draco si addolcì mentre incatenava i suoi occhi a quelli della moglie e ascoltava vagamente le parole del Ministro della Magia.
 
“Non ricorderai mai Hogwarts, lo sai vero?”
 
“Non m’importa. Avrò nuovi ricordi, un nuovo inizio, nuovi appuntamenti, un nuovo primo bacio; avrò la possibilità di scoprirti di nuovo, potrò amarti e farmi amare come e più di prima. Avrò la mia prima volta con te, avrò dei figli da te, se tu lo vorrai. Avrò tutta una vita da vivere con te e per te.  I ricordi sbiadiscono comunque nel tempo, ma i sentimenti rimangono e il mio cuore sapeva di amarti, anche se la mia mente non ricordava. Tutto ciò che abbiamo vissuto, è custodito nella mia anima e nessuno potrà mai portarmelo via. Ora so che ero tua allora come lo sono adesso e che tutto ciò durerà per sempre.”
 
Harry Potter guardò Draco Malfoy estraniarsi dal mondo che lo circondava mentre vedeva la sua migliore amica alzare il calice nella direzione del marito e soffiare a fior di labbra due parole.
 
“Per sempre.”
 
 
 
 
 
Angolo della posta.
 
E anche questa fatica è finita. Allora? Delusi? Appagati? Sorpresi? Chi mi conosce sa che non avrei mai potuto scrivere un finale meno che lieto per cui forse la cosa sarà risultata scontata. Naturalmente resto in attesa del vostro giudizio. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito, la storia ma soprattutto le meravigliose persone che hanno lasciato un segno del loro passaggio.
 
Vi ricordo l’altra mia long Sorvegliato Specialee vi lascio i consigli di lettura
 
Il Fante di Picche e la Dama di Cuoridi Eloise_Hawkins E’ una storia, ancora in corso, scritta veramente bene e con uno stile impeccabile. Draco è molto IC e devo dire che si è fatto abbastanza odiare sino a questo momento.
 
Di ritorno dall'infernodi nefastia Questa è invece conclusa ed è originalissima. Il loro rapporto è molto particolare, rasenta quasi l’odio ma nasconde un amore immenso. Davvero bella. Inoltre, se volete, potete leggere anche questa Un'altra vita che è la stessa storia vista da una prospettiva un po’ particolare.
 
Il Valore di una Mezzosanguedi malfoymyheart Questa storia è fresca fresca. Conoscendo l’autrice però credo che aggiornerà molto frequentemente ed è un bene perché è una storia che ti toglie il respiro già delle prime righe. Si annuncia abbastanza dark però confido nel lieto fine. 

 

   
 
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