Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    08/11/2011    3 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa è la prima ff che pubblico qui, quindi siate clementi... 
Sono una grande appassionata di fantasy e per questo ho deciso di catapultare i protagonisti della storia in un luogo inesistente. E' giusto precisare che alcuni fatti sono cambiati ai fini della ff, ma lo scoprirete leggendo... Vi lascio al primo capitolo e spero che vi piaccia...

Capitolo 1

Un profumo di Rose invadeva la piccola stanza, mischiato al suono del vento ululante tra il vetro sottile ed all’aroma della rugiada tipica del mattino; l’azzurro del cielo ed il pallore del sole si compenetravano all’interno delle mura, creando uno strano gioco di luci ed ombre. Le linee forza partivano possenti dal piccolo vaso posto nel davanzale della finestra e le rose, al suo interno, assumevano i mille colori della vita.
Correva l’anno 2011, precisamente era il 20 Febbraio, un giorno molto speciale per una dolce ragazzina…
Maya guardava le rose e sospirava sognante, spostava il vaso almeno ogni tre secondi, sistemandolo un po’ sopra al tavolino, o accanto alla finestra per poter osservare, in maniera più completa, la variazione cromatica che la luce portava su di esse. Sospirò ancora e ridette. Quel giorno era davvero speciale, non solo oggi era il suo 21esimo compleanno, ma aveva avuto inizio con i doni dell’amato ammiratore…
Maya è una ragazza comune, la sua vita aveva avuto una piega triste per un breve periodo, ricondotto alla morte della madre Haru. Ma la storia era complicata… Se n’era andata di casa per inseguire il sogno di diventare attrice a soli 13 anni, la passione la fece andare avanti, ma alla scoperta di quella triste notizia, il cuore le si spezzò distrutto. La vita riserva delle cose spiacevoli, ma bisogna tornare a ri-vivere prima o poi e lei lo stava facendo giorno dopo giorno, grazie anche a quella persona speciale. Eh sì, perché la piccola, dolce Maya, aveva un ammiratore segreto, che la sosteneva in ogni momento della vita. Fin da subito aveva manifestato il suo affetto-rispetto verso la propria arte, omaggiandola di doni floreali, sempre dello stesso tipo, come quello che aveva di fronte in quel momento. Si avvicinò annusando meglio quell’aroma che le sapeva inspiegabilmente di casa. Il vaso conteneva tutte le varietà di colorazione che le rose avevano: blu, rosse, gialle, bianche, rosa, persino nere. Ma ogni volta si sorprendeva nel non trovare una singola rosa viola. Se l’era sempre chiesto il perché, ma alla fine rinunciava, il suo ammiratore era già molto paziente, figurarsi se doveva badare anche ad un colore mancante… Ma quelli non erano gli unici doni, infatti erano spesso accompagnati da oggetti di ogni tipo: dai vestiti, ad omaggi per i vari set… Addirittura gli aveva regalato il corso di studio. Insomma era più di un amico, era la sua ancora di salvezza.
Maya si avvicinò al letto della stanza, dov’era appoggiato un pacco ed un biglietto. Prese in mano il piccolo foglietto e vi lesse per l’ennesima volta:

Cara Maya,
oggi il sole ti accompagna verso un nuovo cammino,
è l’alba del tuo 21esimo compleanno,
spero che i tuoi sogni si possano realizzare,
ma soprattutto che la ventata della nuova età non ti faccia barcollare.
Rimani per sempre così,
qualsiasi sia il tuo destino,
non aver paura,
affrontalo come hai fatto fino ad ora…
Ricorda che il tuo ammiratore non ti abbandonerà,
MAI!!

I migliori auguri, il tuo ammiratore…


Finito di leggerlo, lo strinse forte al petto e si lasciò cadere nel grande letto, nessuno lo sapeva, ma lei sentiva di amare la persona che la seguiva con tanto amore. Ogni giorno si alzava dal letto felice, perché sapeva che da qualche parte, una persona la stava pensando, si preoccupava della sua salute e persino del suo compleanno. Si sedette nel letto ed aprì il pacco. Spalancò la bocca imitando gli amici pesciolini ed emise un grido di gioia. Sentì il rumore di passi affrettati lungo il corridoio e la porta spalancarsi di botto.
- Maya! Cosa c’è?- Maya si voltò, osservando Rei, l’amica coinquilina. Aveva il viso sconvolto ed impiastrato dal sonno, forse aveva gridato troppo forte. S’imbarazzò della propria infantilità.
- Scusa Rei… Ecco…- guardò il vestito che teneva tra le mani – Ti piace Rei?- disse per cambiare discorso. Vide l’amica osservare prima lei e poi il vestito, temeva che l’avrebbe rimproverata invece…
- Ma è divino!!!- disse strappandoglielo dalle mani – Dove l’hai preso?-
- Me l’ha regalato lui…- Rei la fulminò con lo sguardo.
- Ecco, la solita fortunata… Perché hai un ammiratore ed io no?- disse sconsolata.
- Dai Rei, su con la vita!!- e le regalò uno dei suoi sorrisi pieni di luce.
-Perché non lo metti per stasera? Sakurakoli a che ora ti viene a prendere?-
- Per le sei…- rispose imbarazzata.
- Bene! Diamoci da fare!!- la prese per un polso e la trascinò in bagno, dove le porse l’accappatoio ed infiniti flaconcini da doccia.
- Ecco, usali tutti, devi essere bella improfumata…- Maya guardò prima l’amica e poi i flaconi.
- Tutti? Ma sei sicura? Non m’irrito la pelle?- Il viso di Rei divenne improvvisamente scuro
- Osi forse contraddirmi??- A Maya parve che la differenza d’altezza tra lei e l’amica fosse molto più accentuata del solito. Impaurita, la spinse fuori dal bagno e richiudendosi la porta le disse:
- Tranquilla Rei! Ci metto in un lampo…- Si lasciò cadere lungo la porta ed emise un profondo respiro di sollievo, per quella volta se l’era scampata…
Aprì il getto dell’acqua e come ogni anno si lasciò guidare dal flusso dei ricordi…
La sua memoria aveva inizio a 7 anni, quando la mamma gli preparava da mangiare e l’accompagnava a scuola in modo freddo ed apatico. Non aveva dei ricordi precedenti, la mamma le raccontava che aveva preso una bella botta alla testa, sbattendo con un spigolo della porta a 7 anni* e che questo le aveva procurato una perdita della memoria. Il suo dispiacere era che non ci fossero foto che la ritraevano da neonata, o con il padre. Quello era un argomento tabù, la mamma non gliene aveva fatto mai parola e lei aveva capito da tempo che non avrebbe ceduto su quel tasto. La sua infanzia era caratterizzata anche da ricordi più piacevoli, legati alle sue piccole esperienze come attrice del parco. Ridette al pensiero dell’immensa felicità, che erano in grado di regalarle dei semplici bambini. Con l’avvento della Tsukikage sensei, aveva approfondito il suo rapporto col teatro, fino ad arrivare ai giorni attuali, dove si contendeva il ruolo di Dea Scarlatta contro Ayumi… Poi c’era il campo dell’amore, il suo primo amore l’aveva vissuto da ragazzina, con l’allora collega Satomi, ma non era certo quello che si dice il vero amore… Negli ultimi tempi aveva ripreso a frequentare il suo collega Sakurakoji, anche se pure in questo caso sentiva che non era vero amore… Ma la sua compagnia era piacevole e soprattutto la rispettava tantissimo. Si erano scambiati giusto qualche bacio, non andando mai oltre, soprattutto perché Maya era molto insicura, si sentiva bloccata da qualcosa che non sapeva spiegarsi nemmeno lei. Forse era il pensiero dell’ammiratore che la bloccava, per lei esisteva solo lui come uomo vero e sentiva che se non avesse scoperto chi fosse realmente, non sarebbe mai riuscita a pensare ad altri uomini tanto quanto pensava a lui. Oddio, veramente c’era un altro uomo che occupava la sua mente, ma non era certo per dei sentimenti così belli… Al solo pensiero le scappò una gomitata verso i rubinetti, azionando accidentalmente il getto dell’acqua calda, che per poco non la fece ustionare… Della serie che certe volte ce le mandiamo da soli le brutte cose… Dopo lo spavento, prese l’ennesimo flaconcino e cosparse il corpo minuto del liquido dolciastro. Masumi Hayami era l’uomo più presuntuoso che avesse mai conosciuto, freddo, egoista ed antipatico! Senza contare che era colpa sua la morte della madre. Ma nonostante ciò il loro era un rapporto equilibrato, in maniera indiretta, capiva che ogni sua azione portava sempre a qualcosa di positivo nel suo campo. Certi momenti ne rimaneva affascinata dallo sguardo determinato ed anche apprensivo nei suoi confronti. Come le diceva Rei, non era come le altre attrici, per lei l’uomo aveva sempre qualche tipo di attenzione, anche negative, ma non la lasciava mai in disparte. Certe volte gli faceva pena, lo vedeva sempre solo e poteva giurare di vedere un riflesso di malinconia quando la guardava…
- Uff… Gli uomini…- disse a bassa voce. Chiuse i rubinetti ed avvolgendo il corpo nell’accappatoio, andò a prepararsi per la festa di compleanno.
Qualche ora dopo, Maya era fasciata da un vestitino Rosso che ne risaltava le curve armoniose del proprio corpo. Le scarpe alte erano nere ed ai capelli aveva uno strano fermaglio con tante rose colorate. Era tutto opera dell’amato ammiratore. Per il suo compleanno lo staff de “La Dea Scarlatta”, aveva indetto una festa a suo onore, con tanto di giornalisti e membri di spicco del mondo del teatro.
- Sei bellissima…- Gli disse sakurakoji ad un orecchio, mentre volteggiavano in una musica molto dolce.
- Grazie…- rispose imbarazzata, la mettevano a disagio quei complimenti e la facevano sentire fuoriposto. Il suo corpo le gridava che non era quello il tocco che desiderava… La musica cessò e per lei fu un sollievo – scusa Sakurakoji, vorrei uscire un attimo fuori, mi manca l’aria…- senza aspettare una risposta, si slacciò dall’abbraccio, iniziando a correre nel lungo corridoio in cerca della balconata. Dovette fare parecchia strada, prima di vedere un’ampia porta che dava su di un terrazzo, uscì fuori e respirò la fredda brezza invernale. Un brivido di freddo le percorse le spalle, aveva dimenticato dentro il giaccone, ma all’improvviso sentì su di esse un tocco gentile ed un forte profumo di rose le inebriò la mente, si voltò, specchiandosi nel pozzo di luce degli occhi dell’uomo più freddo del mondo.
- Si prenderà un malore, ragazzina…- disse regalandole un magico sorriso. Maya lo guardò non sapendo se essere infastidita o lusingata dal gesto dell’uomo, che elegantemente aveva poggiato la giacca sulle sue piccole spalle.
- Graze…- disse alla fine. L’uomo camminò qualche metro, affacciandosi al grande giardino che s’intravedeva appena, nel buio della notte. Per istinto anche lei si avvicinò, notando una fitta rete di piante e fiori.
- Questo giardino è il più importante della città per la quantità di rose che vi crescono- disse ammirando malinconico la zona inferiore, illuminata da piccoli faretti. La mente di Maya volò al suo amato ammiratore, le rose erano diventate sue amiche, di qualunque colore esse siano, Maya ne percepiva l’essenza.
- Le amo le rose…- disse all’improvviso – le sento mie, in un certo senso…-
Masumi si lasciò andare in una risata mezza fredda mezza calda.
- Le sente sue? E mi dica… Solo perché un uomo ombra le regala delle rose, lei sente di capirne l’essenza?-
Maya si voltò, come punta da un ago.
- Non è così!- disse furiosa – Io le sento le rose! Le sento gridare dalla terra, ne percepisco l’energia ed ogni colore ne canta la personalità!- Finì con l’avere il fiatone, il suo sguardo era perso nel vuoto ed anche quello di Masumi era sorpreso quanto il suo. Si portò una mano alla bocca – Mi scusi… Io, non so quello che ho detto…-
Masumi le prese una mano e l’agganciò alla sua.
- Invece io lo so…- Posò un piccolo bacio su quella mano, poi la lasciò giusto il tempo di prendere la rosa Bianca che portava all’occhiello.
- Si prepari ragazzina…- le disse guardandola intensamente. Prese nuovamente quella mano e vi posò la rosa, ma accidentalmente, o forse no, la punse.
- AHI!- disse Maya – faccia attenzione!- stava per liberare la presa, quando anche lui posò la mano sulla stessa rosa e Maya sentì un liquido strano uscire da essa, tastò con l’altra mano cos’era e lo portò alla bocca per avere le conferme. Era sangue.
- Ma cosa?...- non ebbe il tempo di rispondere che sentì il vuoto sotto di lei. Gridò impaurita vedendo tutto intorno a lei risucchiarsi come da un buco nero. Vide tutto nero,non riusciva a respirare, il petto era come schiacciato, le orecchie le fischiavano forte, poteva giurare che del sangue fuoriuscissero da esse e dal naso, a causa del troppo dolore. Sentì due braccia forti avvolgerla in modo protettivo; un forte calore, unito ad un senso di sollievo le pervase l’anima, mentre strani vortici neri e biancastri continuavano a trascinarli via da quel mondo tanto amato…

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