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Autore: mikamey    09/11/2011    6 recensioni
nuova shot runami!
"Che solo Nami potesse toccare i suoi mandarini era una regola non scritta è vero, ma lungi dall’essere tacita! La navigatrice difendeva questa sua prerogativa con strilla e pugni e tutti ormai adeguatamente istruiti circa i loro limiti riguardanti il frutteto ne stavano alla larga, tutti tranne Rufy ovviamente."
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"-Rufy mi spieghi perché ogni volta insisti tanto per l’aiutarmi con l’agrumeto?- la voce di Nami tranquilla e quasi dolce arrivò alle orecchie di Rufy senza sorprenderlo, si aspettava quella domanda, desiderava ricevere quella domanda."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fiducia


Fiducia e mandarini

Che solo Nami potesse toccare i suoi mandarini era una regola non scritta è vero, ma lungi dall’essere tacita! La navigatrice  difendeva questa sua prerogativa con strilla e pugni e tutti ormai adeguatamente istruiti circa i loro limiti riguardanti il frutteto ne stavano alla larga, tutti tranne Rufy ovviamente.

-Ehi Naaaami vuoi una mano??-domandò  elettrizzato un ragazzo dall’aspetto sbarazzino appollaiato sulla balaustra della nave. I capelli neri erano scompigliati dalla leggera brezza mentre la camicia rossa aperta sul petto svolazzava tranquilla .
-No Rufy! I mandarini sono piante delicate e poi questi sono i mandarini di Bellmer!!!
-Ma lo so! Voglio solo aiutarti!!!- si lamentò piccato l’amico- Non li rovinerò, prometto.
-Si che lo faresti Rufy, esattamente come quando hai fatto di tutto per aiutarmi a raccogliere i frutti maturi e poi hai staccato ben 2 mandarini acerbi!!- lo aggredì la rossa portando le mani ai fianchi e gonfiando il petto.
- Ma è successo tanto tempo fa!! Questa volta farò più attenzione, lo giuro!!  Farò solo quello che mi dirai tu!
La navigatrice addolcita dallo sguardo supplichevole del suo capitano iniziava a vacillare.
- Rufy.. davvero, qui non si tratta di raccogliere i frutti.. la potatura è una cosa delicata e..
- E io sarò delicatissimo vedrai!!!

Saltò giù dalla balaustra ritrovandosi proprio davanti all’amica col più smagliante dei sorrisi e afferrò una forbice prima che questa potesse proferire qualunque tipo di remore e si avvicinò con aria pensierosa all’albero.
Iniziò ad osservarlo con molta cautela, da ogni angolazione, spostandosi di lato  issandosi fino alla sommità per poi ridiscendere sotto la sua fronda, infine,  si fermò ad osservare l’amica, un po’ deluso quasi dispiaciuto si mordeva il labbro inferiore segno che era pure nervoso.
Anche Nami era in difficoltà alla vista dell’amico cosi agitato, tentava di avvicinarlo ma ogni volta lui balzava da un’altra parte osservando l’albero di mandarino e picchiettando le cesoie sul mento mandandola su tutte le furie, eppure, quando si fermò da vanti a lei con quell’aria smarrita e contrita non seppe più cosa dirgli
-Non so come si fa!!- affermò infine Rufy incrociando le mani al petto, il viso imbronciato, il tono piccato.
Nami scoppiò a ridere a quella scena, reazione che fece imbronciare maggiormente Rufy ma poi andò da lui, con ancora le lacrime agli occhi e sulle labbra l’accenno di un sorriso. Prese le mani dell’amico nelle sue  e poi, insieme, tagliarono un rametto troppo sporgente.
-fatto! Hai appena tagliato un ramo! Bisogna eliminare le parti superflue... In questo modo la pianta è più leggera e i rami più radi faranno si che la luce e l’aria possano raggiungere tutta la pianta, in più cosi si rinnova la fronda.

Nami era diversa quando parlava dei suoi mandarini o si occupava di loro, il viso le si addolciva e gli occhi diventavano più caldi e leggermente lucidi, Rufy si era sempre convinto che fosse la malinconia a trasformarla.
Si vedeva l’amore che provava per l’agrumeto e certamente i ricordi di bellemer lì erano più vividi eppure un ricordo seppur lontano e gioioso porta sempre un po’ di tristezza.. malinconia per l’appunto.
Forse era quello il motivo per cui non voleva che qualcuno toccasse i suoi alberi forse quei mandarini erano solo suoi e di bellemer..
 Ma Rufy voleva far parte di tutta la vita di Nami, senza eccezioni, non voleva rubarle i ricordi voleva soltanto condividerli e magari un giorno farne parte.
-Rufy mi spieghi perché ogni volta insisti tanto per l’aiutarmi con l’agrumeto?- la voce di Nami tranquilla e quasi dolce arrivò alle orecchie di Rufy senza sorprenderlo, si aspettava quella domanda, desiderava ricevere quella domanda.

Le sorrise, sincero, contento.
 Le prese la mano con la quale la ragazza teneva ancora le cesoie e la strinse nelle sue.
-Perché è importante per te, è il tuo tesoro… e io non voglio rimanere fuori dalle cose importanti per te! I mandarini di bellemer per te sono come il cappello di Shanks per me. Lo sai, nessuno può toccare il mio cappello, nessuno tranne te… lui... lui ormai è anche tuo, lo aggiusti sempre dopo ogni battaglia, lo indossi quando io non posso, lo proteggi quando te lo affido e… ed è la mia promessa per te. Quindi io.. io voglio aiutarti con il tuo di tesoro, proteggerlo e curarlo… ma non so come si faaaa!!!-concluse il suo discorso lamentandosi come un bambino. Non sembrò accorgersi del velo lucido che coprì gli occhi dell’amica e nemmeno del leggero tremore della sua mano.

Sporse il labbro inferire in un broncio e riprese a scrutare serio l’albero davanti a se portandosi distrattamente la mano destra sul mento poi lungo i fianchi e poi di nuovo sul viso come se la brillante idea che poco prima aveva attraversato la sua mente lo avesse abbandonato o si fosse mostrata fallace.
Nami si concesse qualche istante di oblio prima di indirizzare il suo sguardo verso l’amico, era tipico di Rufy fare discorsi profondi facendoli sembrare leggerezze, bastava che parlasse col suo solito sorriso, bastava un suo broncio, bastava che a parlare fosse lui affinchè le parole le arrivassero dritte al cuore chiare e  convincenti.
Sorrise osservandolo scrutare il mandarino con fare esperto e curioso e le basto un veloce gesto della mano per liberarsi gli occhi da quelle inutili lacrime.  Poi, fu accanto a lui con la mano nella sua.

- Sai Rufy, effettivamente ho bisogno del tuo aiuto.
Vide il volto del moro distendersi in un sorriso a trentadue denti prima di abbracciarla velocemente per poi pararsi davanti a lei con le mani ai fianchi gonfio di soddisfazione.
- È pesante salire e scendere dalla scala. Ma se tu mi prendessi sulle spalle e seguissi le mie indicazioni su dove spostarci sarebbe molto più facile. E poi per i rami più.. ehi! A-aspetta Rufy aspe..-
Nemmeno il tempo di finire che già Rufy se l’era caricata sulle spalle, la teneva saldamente per le gambe e le sorrideva divertito saltellando attorno all’albero in una strana danza.
- Tranquilla non ti farò cadere!
- Lo so, io mi fido di te, Rufy.
Fu solo un sussurro quello della navigatrice, eppure il suo capitano la sentì ugualmente.











Ciao a tuttiiiiii
Ma quanto tempo è che devo postare questa storiella??
Troppo!!!
Mi spiace ma gli impegni sono troppo e serrati e io nn mi ritrovo piu una mezz’oretta di calma da dedicare  alle ff
Che dire.. questa storia è senza pretese leggera e forse  senza senso ma i protagonisti sono loro, rufy e nami!! E visto che li adoro li metto ovunque :P
Purtroppo nemmeno oggi ho molto tempo quindi le note finali per vostra fortuna finiscono qui :P
Spero di riceve qualche vostro commentino
E di trovare il tempo di recensire alcune storie che leggo di sfuggita  e a pezzi :P
Un bacioneeeeee
mikamey

  
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