Two years do not change what I feel for you

Sento il ritmo del mio cuore che mi ricorda che ti ho rivisto, non batteva così forte dalla nostra ultima separazione, da quel giorno così lontano e dimenticato ma ancora nitido quel momento nella mia mente e nel mio cuore Rufy, eravamo a Sabaody ricordi? e..... è stato tutto così assurdo!!

Perché doveva succedere? !! Io non volevo lasciarti ma......ogni tentativo si è rivelato inutile sono stata colpita lo stesso da Orso Bartholomew proprio come il resto dei miei nakama.

Ma non ho mai dimenticato il tuo modo di guardarmi in quel momento, non ho mai dimenticato la tua mano che per poco non riuscì a sfiorare la mia e non ho mai dimenticato il suono del mio nome mentre sfuggiva dalle tue labbra, come un grido di speranza, mi spezzò il cuore ma.... ora è inutile pensarci anche perché il peggio era solo l'inizio, ciò che è accaduto dopo è stato ancora più difficile da sopportare per me.....il momento in cui mi svegliai in quel luogo sconosciuto, mi senti sola, completamente sola come non mi sentivo da tempo, o meglio come non mi sentivo dal momento in cui entrai a fare parte della tua ciurma capitano, in cui tu stesso quel giorno mi liberasti ad Arlong Park , prima ero sola sotto la tirannia di quel maledetto, ma sai se mi soffermo a pensare sono innumerevoli le volte in cui tu mi hai aiutato Rufy.......all'isola di Drum mentre avevo la febbre alta, a Skipea quando ti tradii per la seconda volta ed ebbi davvero paura di Ener tu eri con me, a Wather Seven e poi..su quell'isola Meruviyu dove mi liberasti dall'uomo più forte del mondo, Shiki , è stata proprio quell'ennesima avventura dove tu hai rischiato la vita nuovamente per salvare me che io...io mi innamorai di te, perdutamente, fu proprio quando ti lascia quel messaggio sul quel dial... già ti sentivo mio, ti assicuro che non immaginavo che dopo questa separazione, dopo due maledetti anni!! avrei ancora potuto provare un'amore così forte per te, il punto è che sono arrivata pure a pensare dopo ciò che è accaduto prima, che quel sentimento fosse reciproco anche se.....il mio dolore non era niente in confronto al tuo, a ciò che hai passato tu in quegli anni, io avevo perso te è vero ma ti avrei rivisto ne ero certa, tu avevi perso molto molto di più e quel di più non sarebbe tornato indietro, ti avrebbe solo lasciato l'agonia della perdita, ti avrebbe tenuto sveglio la notte e offuscato l'anima , ma il non poter comunque fare nulla per aiutarti, per starti vicino come tu lo sei sempre stato con me mi feriva comunque moltissimo, perché?! perché mi devo sentire così quando ti penso Rufy?!!

La mattina del medesimo giorno.........

“ HO FAMEEEEEE!!!! Sanji preparami qualcosa dai!”

il cuoco apparì sul ponte gridando di rimando

“ Rufy! vedi di finirla subito con queste tue lagne insensate, abbiamo fatto colazione due ore fa!!”

“Com'è possibile che tu abbia già fame? non lo capirò mai capitano”

disse sconsolato Usop, al suo fianco intento a pescare, il capitano sorrise all'amico e rispose

“Sai Usop neppure io lo so ma ho sempre fame!!! ahahahahahh”

Il cecchino osservò l'amico con rassegnazione dipinta in volto, la risata di Rufy però inevitabilmente contagiò presto anche Nami seduta poco distante da lui, lei lo trovava davvero buffo mentre rideva in quel modo tenendosi la pancia mentre cercava un po' d'ossigeno per il troppo ridere...... improvvisamente il capitano notò che la sua navigatrice stava ridendo, anche solo un' accenno, con un sorriso che le increspava le labbra sottili, i suoi ormai lunghi capelli arancio erano mossi dal vento e la facevano sembrare ancora più sensuale e bella di come già era, Rufy si zitti d'un tratto osservandola mentre Nami portandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio ricambiò lo sguardo con la stessa intensità, quegli sguardi sembravano parlare da se e il resto della ciurma presente si soffermò nelle proprie attività ed osservò entrambi, i loro sguardi scorrevano da Rufy e Nami e viceversa, ma nessuno fiatò si limitarono a guardare, alcuni incuranti, alcuni con un sorrisetto malizioso, altri a bocca aperta e altri come il cuoco di bordo visibilmente scioccati da quel comportamento, dopo qualche attimo fu lei la prima ad interrompere il contatto con gli occhi scuri di Rufy in quando si sentiva decisamente osservata, imbarazza e dallo sguardo indagatore che Zoro gli aveva mandato era sicura che era anche arrossita senza accorgersene, appena lui vide il rossore sulle gote della ragazza si ritrovò ad assumere un'espressione stupita mentre Sanji riprendendosi dallo schok lo guardò truce

“ Rufy!! come ti sei permesso?!”

Gridò infatti rivolto al capitano, Rufy sembrò come essersi risvegliato al richiamo minaccioso del cuoco di bordo e si affrettò a dire

“mmm? che ho fatto?”

Sanji divenne ancora più furente mentre Usop cadde faccia a terra per l'esclamazione del suo capitano mormorando un...”Che lo faccia apposta?”

Ne Sanji ne Rufy diedero troppo caso al cecchino, fecero gli indifferenti come il resto della ciurma che osservava la scena, il cuoco proseguì

“Mi stai dando decisamente fastidio sappilo!!”

“Io?”

“Già proprio tu!!”

Zoro si frappose tra i due cercando di far calmare Sanji

“Su finiscila cuoco, non credo che Rufy abbia fatto chi sa che”

“ Scusami razza di troglodita?! stai praticamente dicendo che sono io quello che esagera?!”

“Sì razza di pervertito di un cuoco, in fondo è solo......uno sguardo!!”

“Cosa?!”

Nami li osservò rossa in volto, alzandosi in fretta diede le spalle ad entrambi e proseguì in direzione della sua cabina, si sentiva ancora osservata, in maniera particolare dalla sua sorellona, seduta accanto a Franky, lei che di solito tranquillamente si metteva a leggere anche nelle situazioni meno adatte ora aveva una mano a tenere il segno sul suo libro aperto e la osservava come per dirgli l'ho notato Nami anche loro l'hanno notato . Nami istintivamente celò i propri occhi agli sguardi curiosi del resto della ciurma, arrivò in cabina e si distese sul proprio letto

Sul ponte intanto......

“Ripetilo un po'!!”

“Cuoco da strapazzo!!!”

la discussione tra i due continuava con furore, anche se quell'ingenuo tontolone di Rufy ci capiva sempre meno, Usop gli si avvicinò.

“Allora capitano? come mai quell'espressione?”

“Eh? Di che parli?”

“Ma come non ci sei ancora arrivato?!”

Rufy piegò la testa da un lato e disse

“No”

Usop si batte una mano sulla fronte , Brook si avvicinò ai due

“Yo oh oh oh oh oh capitano allora?”

“Ma allora cosa?!” sbottò Rufy sentendo lo scheletro rivolgergli quella domanda nello stesso modo di Usop

“Insomma che volete?”

chiese quindi

“Sapere per quale ragione hai guardato Nami in quel modo!!” dissero i due all'unisono esasperati , Rufy sentendo il nome della sua compagna arrossì , cominciò a poco a poco a guardarsi intorno ma non la vide, così chiese..

“Dov'è Nami?”

A rispondere fu Chopper, che avvicinandosi al gruppo per medicare quei due incoscienti disse

“E' andata nella sua cabina Rufy”

e indicò con uno zoccolo la cabina della navigatrice, Rufy fece per alzarsi ed avviarsi da lei ma...

“Rispondi su!!”

Brook ed Usop non gli davano tregua bloccandogli la strada e impedendogli di proseguire

“Dai ragazzi! vi fate da parte?!”

“No! Rispondi!!”

“ Non ho capito la domanda, ho per caso guardato Nami in modo diverso dal solito?”

Rufy lo chiese con una tranquillità stupefacente, come se niente fosse, quasi non fosse accaduto nulla

“Sì decisamente, insomma....ecco...sembrava quasi....”

il cecchino non riusciva a proseguire tanto era imbarazzato dalla piega che stava prendendo il discorso

“Che cosa?” lo incitò il capitano, non riuscendo ancora a capire le intenzione del suo compagno

Usop si fece coraggio e disse

“ Che ti fossi incantato a fissare Nami , Rufy è stato strano, vi guardavate come se vi volevate mangiare con gli occhi!!”

Il capitano rise ancora di gusto, rispondendo poco dopo tra le risate “Mangiare?!........... ahaahahahahahha...... dav ...vero??!! io non me n'ero reso conto! ahahahahahah”

“ Rufy non hai capito bene, era come se volevate...tipo..” anche Franky avvicinandosi trovò difficoltà nel spiegare a Rufy il concetto in questione,

il capitano smise di ridere anche se continuava a sorridere per l'affermazione fatta poco prima dal cecchino di bordo, ascoltò concentrato il suo compagno Franky che intanto assieme alla sua Robin stava discutendo per trovare le parole giuste,

“Allora senti Rufy, quando un ragazzo e una ragazza si fissano in quel modo..”

cominciò il carpentiere esitante

“ad esempio.... occhi negli occhi, come eravate tu e Nami prima...”

il capitano annuì col capo, anche se un po' di rossore nel ricordare quella scena gli aveva tinto le gote, così il carpentiere proseguì

“è come se volessero far capire all'altro quanto gli voglia...bene..ecco..capito?”

Rufy abbassò il capo, riflettendo con cura sulle parole del carpentiere, ammetteva a se stesso prima che a chiunque altro che si era sentito leggermente strano, quindi aveva capito che non era uno sguardo come un' altro, ma si sentiva comunque spinto dalla curiosità di capire perché lei lo avesse ricambiato, lo sperava ovvio, ma voleva sapere

“Sentite ragazzi...” disse serio il capitano alzando lo sguardo su i suoi nakama

“Io.... voglio bene a Nami, anche se ho capito ben poco del discorso di Franky ma sono sicuro di volergli bene e voglio parlare con lei”

una volta concluso si incamminò verso la cabina della navigatrice, mentre il resto della ciurma lo osservava allontanarsi tutti alquanto straniti dalla confessione

Nami era sdraiata sul suo letto intenta a rimuginare su quanto è accaduto, ripensava a come si era sentita e a come si fosse sempre sentita dal momento in cui si era separata da lui...

Sentì bussare con fermezza alla porta della sua cabina, non voleva vedere nessuno dei suoi compagni dopo ciò che è accaduto con Rufy pochi minuti prima, ma sentendo la voce di colui che voleva entrare...

“Nami Posso entrare?”

La voce di Rufy gli sembrò più malinconica del solito da quando si erano riuniti, sapeva cosa provocasse quella malinconica nella voce del capitano e sapeva anche meglio ciò che la provocava ossia quando raccontava di suo fratello, ma ciò che la colpì è perché quel tono di voce era rivolto a lei ora?, cosa aveva fatto di sbagliato? Si sentì ancora più sorpresa quando udì nuovamente il capitano chiederle, con molta più dolcezza...

“Devo assolutamente parlarti Nami...ho...bisogno..di parlarti”

Nami sorrise prima di aprire la porta a Rufy e facendosi da parte per farlo entrare, usando la stessa dolcezza sul tono di voce che ora, in quella situazione più che mai sembrava assomigliare a quello del suo capitano..

“Entra pure Rufy”

“Di cosa mi dovevi parlare?”

chiese chiudendosi la porta alle spalle, il capitano si fermò dopo alcuni passi verso il centro della cabina, nuovamente a capo chino

“Nami tu..provi qualcosa per...me?”

lei sussultò sorpresa, e non poté impedirsi di arrossire, prima che il capitano voltandosi disse

“L'ho capito... nel tuo sguardo poco fa Nami”

Nami avrebbe voluto rispondergli ma si trovò con la gola secca, sentiva ancora una volta il ritmo del suo cuore battere più velocemente del normale..

“Nami” la chiamò lui, pur tenendo ancora gli occhi celati dal suo prezioso tesoro

“Rufy io...ecco vedi io...”

“Hai paura?”

“Ma tu come sai che..?”

“Ti conosco Nami, perché la tua paura è la stessa mia”

finalmente aveva alzato lo sguardo per incontrare i suoi occhi, gli sorrise nel suo solito modo, anzi ancora più dolcemente mentre Nami lo ricambiava andandogli lentamente incontro, arrivati a poco centimetri l'uno dall'altra...

“Nami io”

“Rufy.. stiamo commettendo uno sbaglio..noi..non”

lui si avvicinò ulteriormente osservandola il volto e accarezzandogli una guancia e dopodiché passare le sue dita sulle labbra sottili e tremanti di Nami...

“Non possiamo..”

Concluse la navigatrice con una lacrima che gli scorreva sul volto, era vero non potevano, non potevano stare insieme neppure amandosi da morire, per il bene della ciurma ovvio ma anche e sopratutto per i rischi che la stessa Nami poteva correre non appena si sarebbe scoperto che era la fidanzata del Re dei pirati, sarebbe stato ancora più pericoloso per lei e Rufy questo non lo voleva, lui voleva tenere la sua navigatrice al sicuro..

“Nami”

Al contempo però non poteva frenarsi, frenare se stesso dal desiderio che Nami sarebbe stata solo sua, lui la voleva solo sua...

“Io voglio averti per me, io ti amo Nami”

lei in quel momento non poté più trattenersi, non ci riuscì era impossibile rimanere impassibile e soprattutto trattandosi di lui gli fu ancora più difficile non assecondare quel desiderio....

“Anch'io”

disse in un soffio prima di catturare le sue labbra, lo baciò molto dolcemente, finché Rufy non la strinse a se aumentando i battiti dei loro cuori e l'intensità del bacio, esso diventò via via sempre più profondo e come entrambi si aspettavano non gli bastò per frenarsi, ormai era successo non si poteva tornare indietro, non si poteva cancellare, non si poteva in alcun modo dimenticare.

Si staccarono ansimanti e si guardarono negli occhi prima che lui sorridendo disse...

“Nami mi sei mancata moltissimo in questi due anni”

“Anche tu capitano, da morire”

si sorrisero e si sdraiarono sul letto della cabina continuando a baciarsi intensamente ma anche dolcemente, con tenerezza....

Si guardarono entrambi sapevano di amarsi e entrambi sapevano che sarebbe stato per sempre, non poteva che essere così.

“ Non importa quanti anni passino so che una cosa è certa come lo è sempre stata, perché io ti amo” pensò Nami prima di chiudere gli occhi e stringersi di più al petto di Rufy ed addormentarsi.