Serie TV > Grey's Anatomy
Ricorda la storia  |      
Autore: Nikki Potter    28/11/2011    5 recensioni
Sono un'idiota. Nessun'altra parola può definirmi meglio. E mi sento uno schifo, perchè la scrittrice Justine Campbell ha ragione e io non voglio vedere la realtà per paura di rimanere di nuovo ferita. L'anima gemella esiste, e la mia ha un nome e un cognome ben conosciuti dal mio cuore: Mark Sloan. [...]
"Lexie, che succede?"
"Jackson mi ha lasciata" rispondo con voce roca.
"Mi dispiace" Meredith si avvicina e si siede di fianco a me.
"Non sto piangendo per questo" dico tirando su col naso.
Meredith ora è confusa, e chi non lo sarebbe?
"Piango perchè nonostante tutto sono ancora innamorata di Mark, capisci? Sono una persona orribile, dovrei stare male per Jackson, versare una lacrima per lui e invece...niente" ora sto blaterando a raffica.
Meredith mi stringe un braccio, sul volto un piccolo sorriso. "Lui è il tuo Derek".
[Mark/Lexie]
SPOILER 8X08/8X09
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lexie Grey, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mark&Lexie- Lui è il mio Derek

Prima storia che scrivo su Grey's Anatomy. E ovviamente parlo della mia coppia preferita, Mark e Lexie.

Questa ff si inserisce nell'episodio 8x09 e parla di come vorrei continuasse.

Lui è il mio Derek


Sono un'idiota. Nessun'altra parola può definirmi meglio. E mi sento uno schifo, perchè la scrittrice Justine Campbell ha ragione e io non voglio vedere la realtà per paura di rimanere di nuovo ferita. L'anima gemella esiste, e la mia ha un nome e un cognome ben conosciuti dal mio cuore: Mark Sloan.

Per quanto io possa cercare di andare avanti, di dimenticarlo, so che è inutile. E' come se qualcosa mi legasse a lui, un filo invisibile che non riesco a spezzare, che non voglio distruggere.

E sono una stronza, perchè ho usato Jackson con la sola speranza di dimenticarlo, di allontanarlo dalla mia mente, già in partenza consapevole che non avrei mai potuto ricambiarlo in pieno, che non mi sarei mai innamorata di lui come lo ero stata di Mark. Come lo sono di Mark.

Ho la stupida convinzione che lo amerò per tutta la vita, sempre, ogni giorno, ogni istante, ogni respiro. E mi odio per questo.

Perchè Mark Sloan mi ha fatto soffrire più di chiunque altro, non merita il mio cuore eppure esso sarà sempre suo.

Senza nemmeno rendermene conto sono arrivata al bagno. Mi chiudo la porta alle spalle e lentamente scivolo lungo la parete ritrovandomi seduta a terra a piangere come una cretina.

Dovrei piangere perchè Jackson mi ha lasciata e invece no, piango ancora per Mark. Possibile?!

Ma cos'ho nel mio cervello bacato? Come posso essere così autolesionista e pensare ed amare ancora lui?

Sento una porta del bagno aprirsi e ne esce Meredith, lo sguardo perplesso.

"Lexie, che succede?"

"Jackson mi ha lasciata" rispondo con voce roca.

"Mi dispiace" Meredith si avvicina e si siede di fianco a me.

"Non sto piangendo per questo" dico tirando su col naso.

Meredith ora è confusa, e chi non lo sarebbe?

"Piango perchè nonostante tutto sono ancora innamorata di Mark, capisci? Sono una persona orribile, dovrei stare male per Jackson, versare una lacrima per lui e invece...niente" ora sto blaterando a raffica.

Meredith mi stringe un braccio, sul volto un piccolo sorriso. "Lui è il tuo Derek".

La fisso in attesa che continui.

"Anche io ho sofferto molto per Derek, ho lottato contro la sua ex moglie, contro le mie paure e alla fine ce l'abbiamo fatta, siamo insieme perchè separati non riuscivamo a funzionare bene. La stessa cosa si può dire di te e di Mark...divisi non siete un granché".

Le parole di mia sorella mi fanno sorridere. 

"Grazie Mer" mormoro passandomi le mani sulle guance per cancellare i segni delle lacrime.

"Ricorda Lex che se hai bisogno casa mia e la mia spalla sono disponibili" Meredith si alza.

Annuisco e la osservo uscire e chiudere la porta.

Con lentezza mi metto in piedi e raggiungo il lavabo per risciacquarmi il viso. Una volta terminata l'operazione di restauro esco da lì in cerca della sola persona che voglio vedere in quel momento, cioè Mark.

In testa ho ancora le parole di Mer...lui è il mio Derek.

Certo, più figo e più sexy...mi metto a ridacchiare come un'idiota. Eppure il mio sorriso si spegne quasi subito, perchè non potrei passare una notte peggiore.

Mark è impegnato in un'operazione con Arizona e Derek e ne avrà per ore e io stessa devo fare da assistente all'intervento del marito della Altman. Non potrebbe andare peggio perchè, nonostante Cristina e il capo abbiano fatto tutto il possibile Henry non c'è più.

E io mi sento inutile, ancora una volta non riesco a tenere fuori le emozioni. Ma del resto non sono l'unica a disperarsi. Credo di non aver mai visto Cristina piangere in quel modo così disperato. E anche il capo ha gli occhi lucidi. Io esco dalla sala operatoria strappandomi violentamente la mascherina, togliendomi i guanti e il camice e vado in corridoio, camminando con gli occhi fissi nel vuoto, come un'automa.

In testa si susseguono immagini confuse. Prima il viso di Mark, poi quello morente di Henry, e una strana sensazione nel petto che mi dice che qualcosa non va. E' un presentimento, nient'altro, ma mi ripeto che forse è solo una conseguenza di quello che è appena successo.

Sento dei passi veloci, qualcuno dietro di me sta correndo. Nel giro di pochi secondi vedo Derek superarmi a tutta velocità e non so perchè ma lo seguo. Ho la bruttissima sensazione che centri in qualche modo Meredith, che sia lei il motivo per cui corre in quel modo.

"Derek!" esclamo ad alta voce.

Mio cognato si ferma voltandosi verso di me. Sì, lo capisco dai suoi occhi, è successo qualcosa a Meredith.

"Che è successo a mia sorella?" gli chiedo con timore della risposta.

Brevemente mi racconta tutto, del neonato, dell'ambulanza bloccata e della fine brusca della chiamata. 

"Henry è morto" butto lì con voce atona.

Derek sgrana per un momento gli occhi, non se lo aspettava.

"Vai da Mer? Vengo con te" dico sicura.

Ho bisogno di sentirmi utile, e cosa potrei fare se non salvare mia sorella?

"Non se ne parla" replica subito il Dottor Stranamore.

"Non riuscirai a farmi cambiare idea. Ho bisogno di sapere come sta mia sorella...poi magari ti servirà una mano" ribatto con ostinazione.

Derek sospira, evidentemente deve essere ormai abituato alla testardaggine delle Grey.

"Va bene, ma farai tutto quello che ti dico io, chiaro?"

"D'accordo" annuisco e lo seguo sempre di corsa verso gli spogliatoi.

Prepariamo due borsoni pieni di roba che potrebbe esserci utile e indossiamo il giubbotto prima di uscire con velocità.

Saliamo sulla macchina di Derek e, dopo nemmeno cinque minuti che siamo partiti, il cellulare di mio cognato suona. Lo prendo e rispondo senza nemmeno vedere chi è, anche se spero con tutto il cuore che sia Meredith.

"Pronto?"

"...Lexie?"

Spalanco di più gli occhi. E' LUI!

"Perchè hai il telefono di Derek?" mi domanda con uno strano tono.

"Perchè sono in macchina con lui" rispondo incerta.

"Cosa?!" sbraita.

Allontano il telefono dal mio orecchio per preservare il timpano. Schiaccio un tasto mettendo Mark in vivavoce, in questo modo Derek può parlargli.

"Mark, che vuoi? Meredith ha chiamato?" chiede Derek preoccupato.

"No, niente. Adesso tu Lexie scendi subito, hai capito?" 

Inarco un sopracciglio irritata. Ma pensa di avere a che fare con una bambina?

"Non ci penso nemmeno".

"Lexie tu farai esattamente quello che ti ho detto, chiaro?!"

E' ufficiale, pensa di avere a che fare con sua figlia. L'irritazione mischiata agli avvenimenti di questa giornata schifosa mi fanno esplodere.

"Senti un po', ho avuto una giornata di merda, non ho bisogno anche di te che mi urli contro, grazie ma mi faccia già parecchio schifo da sola. Non solo sono stata mollata da Jackson, ma è morto anche il marito della Altman e mia sorella non si sa come sta, quindi risparmiami la tua paternale!"

Seguono alcuni secondi di silenzio in cui io cerco di ritornare a respirare normalmente.

"Jackson ti ha lasciata?" la voce stupefatta di Mark mi fa sospirare.

Tra tutte le cose quella è l'unica che sembra aver registrato.

"Sì, ha anteposto la carriera a me" rispondo quasi con indifferenza.

Perchè cavolo non me ne importa niente se mi ha mollata?

Ancora silenzio poi la voce virile di Mark torna ad invadere l'abitacolo.

"Tornate indietro, Owen mi ha appena detto che Karev ha chiamato. Lui e Meredith stanno tornando con delle ambulanze, il neonato e tre feriti. Muovetevi che qui servono anche le vostre mani".

Sento Derek rilasciare un sospiro di sollievo. "Grazie a dio".

"Comunque tranquilla, ci parlo io con Avery..."

Le parole di Mark mi fanno restare di sasso.

"Non pensarci nemmeno, ha fatto bene a mollarmi, sono una stronza" replico rapida.

"Credimi, qui se c'è uno stronzo quello sono io" mormora Mark prima di riattaccare.

Per non mostrare i miei occhi lucidi a Derek guardo fuori dal finestrino il buio della notte e le gocce di pioggia che disegnano strani percorsi sul vetro.

Mark si è scusato per l'ennesima volta per avermi fatto soffrire. Ecco perchè lo amo, perchè è così...non so come descriverlo. 

Lui è il mio Derek. Il mio Alexander secondo la Campbell, e io da brava Kate non posso stare con Nathan, cioè Jackson.

Derek parcheggia e poi entriamo trafelati in ospedale. Dopo un paio di minuti vediamo Alex e Meredith raggiungerci assieme a quattro barelle. Derek subito segue mia sorella, baciandola e sparendo insieme ai feriti. Io faccio per seguirli ma una presa ferrea al polso me lo impedisce.

Mi volto sapendo già chi mi troverò di fronte, di chi saranno gli occhi in cui affonderò.

Deglutisco prima di voltarmi verso Mark.

Mi fissa serio, in silenzio prima di parlare.

"Mi dispiace per Jackson".

Faccio un respiro profondo e libero il polso dalla sua stretta così familiare. "Non importa, non è colpa tua".

Lo sento sospirare profondamente. "Voglio solo che tu sia felice".

Le sue parole mi fanno venire gli occhi lucidi. "Lo so, è la stessa cosa che voglio anch'io...ma a quanto pare non funziono bene".

"Questo non è vero..." replica Mark convinto.

"Tu sei il mio Derek". Ecco, l'ho detto.

Mark mi osserva confuso.

"Tu sei così schifosamente perfetto, affascinante, il re della chirurgia plastica...io invece sono solo una specializzanda che non è capace di voltare definitivamente pagina e andare avanti con la sua vita. Io non funzionerò mai bene..."

"Smettila" Mark mi afferra il viso con due mani obbligandomi a guardarlo negli occhi.

"Io non funzionerò mai bene senza di te...e per quanto io ci provi, per quanto mi sforzi non riesco a non amarti...perchè sei il mio Derek" aggiungo con voce roca per le lacrime che stanno per scendere.

Vedo qualcosa passare negli occhi azzurri di Mark, sembra una scintilla. Percepisco il suo respiro caldo sulla bocca e sento lo stomaco contrarsi in spasmi dolorosi e il mio corpo fremere, tendersi per quel contatto a lungo bramato e ricercato.

E avviene. Mark mi bacia come solo lui sa fare. Con dolcezza e passione insieme. Mi stringe forte a lui e se non fosse per le sue braccia che mi sostengono credo che mi ritroverei a terra.

E lo so, basta solo un bacio per capire che è lui. E' lui la mia anima gemella e non c'è niente che io possa fare per cambiare le cose. Perchè il mio cuore apparterrà sempre a lui, qualunque cosa io faccia.

Solo con lui posso essere realmente felice, e lì tra le sue braccia finalmente me ne rendo conto.

ANGOLO AUTRICE:

Mi fate sapere con una recensione se vi è piaciuta?

Grazie mille, e ciao!

Nikki Potter

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: Nikki Potter