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Autore: VaniaMajor    02/12/2011    8 recensioni
La primavera giunge accompagnata da due lieti eventi: un matrimonio e un anniversario. Sesshomaru sembra deciso a perderseli entrambi. Affari lo chiamano in Cina...affari che hanno una stretta relazione con la figura di suo padre. Durante la sua assenza, però, la pace viene fatta a pezzi da un pericolo allarmante...Ultimo (forse) capitolo della saga di Cuore di Demone!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga di 'Cuore di Demone''
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Sesshomaru non volle perdere tempo. Costrinse il gruppo a una marcia forzata verso il Kyushu, anche se da parte sua avrebbe fatto volentieri a meno della compagnia di ‘quegli insetti fastidiosi’. I ragazzi, però, volevano vedere come sarebbe andata a finire e li accompagnarono. Anna raccontò a tutti la storia del suo viaggio, chiedendo di nuovo scusa per il piccolo inganno che aveva preparato per loro. Kagome le spiegò come si erano regolati quando avevano scoperto la sua fuga e quasi ogni sua frase fu sottolineata da uno sbuffo di Inuyasha, che fingeva di avercela ancora con Anna per averli fatti correre qua e là come degli idioti.
«Insomma, non siete stati fermi un attimo.» disse Anna, stuzzicando con un legnetto il fuoco da campo.
«Grazie a te, stupida che non sei altro.» borbottò Inuyasha.
«Inuyasha, un altro insulto ad Anna e ti ritroverai a dover cercare i denti in mezzo all’erba.» lo avvisò Sesshomaru, tornato in quell'istante da un giro nei dintorni. Inuyasha sobbalzò, mentre Anna rideva e faceva cenno a Sesshomaru di sedersi accanto a lei. Dopo un’occhiata sprezzante ai presenti, il demone andò a sedersi ad una certa distanza, fuori dal cerchio di luce del fuoco.
«Mi dispiace molto avervi rovinato la luna di miele, Sango e Miroku.» disse Anna, contrita.
«Non preoccuparti, Anna. Credo che questo tipo di vita sia nel nostro destino.» disse Sango, sorridendo e scuotendo la testa. Kirara miagolò per dare la sua approvazione.
«Inoltre potresti sempre sdebitarti…» iniziò a dire Miroku, allegro, poi si bloccò. «Perché sento di essere appena stato trafitto in due punti diversi?» chiese il monaco, rigido, con una risatina nervosa.
«Perché è così.» disse Kagome, sorridendo, nel notare le occhiate omicide di Sango e Sesshomaru.
«Ma non avevo ancora detto nulla!» si lamentò Miroku, facendo ridere Anna.
«Anna, i tuoi capelli hanno ancora un taglio strano.» osservò Kagome, indicando i capelli castani di Anna.
«Oh, questi?- chiese Anna, sollevando alla luce le punte dei capelli- Già…non sono stata molto abile, vero? A dire il vero fanno un po’ schifo.» In effetti, il taglio di capelli che aveva fatto per sviare il fiuto di Inuyasha l’aveva lasciata con le punte piuttosto storte. Avendo ben altro a cui pensare, fino a quel momento non ci aveva fatto caso.
«Vuoi che te li metta a posto io?- chiese Kagome, con gli occhi illuminati dall’aspettativa- Sono brava a tagliare i capelli!»
Risultò che Kagome si trovò a porre rimedio allo scempio dei capelli di Anna stando anche attenta a non esagerare con il taglio, in quanto Sesshomaru aveva preso come un sacrilegio il fatto che la sua donna si tagliasse i capelli e poteva avere reazioni inconsulte. Solo l’evidenza dell’aspetto disordinato della stessa e l’assicurazione di Kagome che non avrebbe esagerato consentirono alle forbici di fare il loro dovere. Quella sera Anna tornò ad avere un taglio decente…anche se più corto di almeno quindici centimetri sull’originale.
Il viaggio fu per molti versi piacevole, nonostante i musi lunghi di Sesshomaru. Fu quasi una gita, densa di scherzi, chiacchierate e giochi. Anna si sentiva agitata oltre ogni dire, a mano a mano che si avvicinavano al Kyushu, ma il suo cuore scoppiava di felicità. Ne godeva ancora di più ora, dopo aver pensato di poter perdere tutto ciò che la circondava, e per sempre. Sesshomaru era silenzioso, ma spesso la prendeva per mano e la notte la cercava sempre per dormire accanto a lei. Speranza e timore si agitavano in loro, creando una strana atmosfera.
E poi, finalmente, giunsero alla dimora di Kiokuchi-sama. La foresta era lussureggiante e piena di fiori, in quella stagione, l’aria densa di un profumo inebriante. Il lago era limpido e calmo, e rifletteva la luce del sole. L’ultima volta che Anna vi era stata era notte e viaggiava anche allora con una speranza nel cuore. La giovane sorrise tra sé, prima di alzare il mento con un moto d’orgoglio e di chiamare per nome la dea, mentre gli altri si guardavano attorno. Per qualche tempo, non accadde nulla. Poi, dalla foresta giunse Kiokuchi-sama, fluttuando leggera nella sua ampia veste, con i lunghi capelli neri acconciati.
«La mia memoria conserva questa voce e mi è gradito sentirla di nuovo.- disse la dea, sorridendo, con voce soave- Anna-san, questo è il nome che le appartiene. Ma l’essenza è cambiata.»
Anna le andò incontro, inchinandosi appena.
«L’essenza è tornata all’origine, Kiokuchi-sama.- disse, mesta- E questo non mi aggrada affatto.»
«Sei accompagnata?» chiese la dea. Anna annuì, presentandole brevemente tutti. Miroku, Sango e Kagome si inchinarono alla dea, mentre Inuyasha e Sesshomaru stavano in disparte.
«Vi saluto, mortali.- mormorò Kiokuchi-sama, per poi inchinarsi- E rendo omaggio e coloro che posseggono Ovest ed Est. Se non siete qui per intenti malvagi, vi ascolterò.»
«Siamo qui perché ho grande bisogno del vostro aiuto, Kiokuchi-sama.» disse Anna. La dea la prese per mano.
«Non sprecare le parole con me, Anna-san. Ora che sei umana, posso vedere attraverso i tuoi ricordi.» le disse la dea e il suo viso divenne inespressivo per un istante. Poi sorrise. «Così i tuoi dolori possono essere guariti. Ne sono felice, mia cara ragazza. E sono felice di poter fare qualcosa per te, stavolta.»
«Potete aiutarmi?» chiese Anna, speranzosa. La dea annuì, sorridendo.
«Dammi l’altra mano.- le disse- Porterò a galla nella tua memoria l’incantesimo che ti è tanto caro.»
Anna si affrettò ad ubbidire. La dea si concentrò e una luce unì i suoi occhi bianchi a quelli di Anna. In pochi istanti, tutto finì.
«Cosa dice, ora, la tua mente?» chiese la dea.
«Ricordo.- mormorò Anna, poi si voltò raggiante verso i suoi amici- Ricordo ogni singola parola dell’incantesimo!» Tornò a voltarsi verso la dea, con le lacrime agli occhi. «Grazie, Kiokuchi-sama.» mormorò. La dea le sfiorò la guancia con una carezza materna.
«Tu sei della mia specie, Anna-san.- disse la dea della memoria, sorprendendola- Per questo, posso farti una rivelazione. La tua vita sarà costellata da grandi lotte, ma l’amore di chi ti sta attorno non ti mancherà mai. Per lungo tempo il tuo potere vacillerà e come un hanyo sopporterai temporanee trasformazioni che ti renderanno debole, ma questo scomparirà con il tempo finché non tornerai ad essere completa.»
Anna sorrise, così felice da avere le lacrime agli occhi. La dea la fissò con gravità, spegnendo per un istante i suoi entusiasmi.
«C’è però una menomazione che ti affliggerà, mia cara.» disse.
«Cosa? Di che state parlando?» balbettò. La dea guardò Sesshomaru, che ricambiò con freddezza. Si era atteso una brutta notizia fin dall’inizio.
«A meno di un dono dal cielo, tu non sarai in grado di dare un erede al Signore dell’Ovest.» disse Kiokuchi-sama. Anna si sentì divenire di gelo. Trattenne il fiato, sottraendo le mani dalla stretta della dea e stringendosele al petto. Sobbalzò quando una mano le si posò sulla spalla. Guardò dietro di sé e vide Sesshomaru.
«Questi sono affari nostri. Non metterle strane idee in testa, donna.» disse il demone, deciso, guardando freddamente la dea. Ella chinò appena il capo.
«Come preferite.- mormorò, poi sorrise ad Anna- Addio, mia cara.» La dea scomparve con un cenno di saluto.
«A me non importa affatto avere o meno un erede.» le disse subito Sesshomaru.
«Ma…Sesshomaru…l’Ovest…» balbettò Anna, che di nuovo sentiva tutto vacillarle attorno. Non avrebbe mai potuto dare un erede a Sesshomaru! Non avrebbe mai potuto avere un figlio da lui! Avvertì la pena di coloro che le stavano attorno, la loro solidarietà, ma in quel momento non le raggiungevano il cuore.
«C’è sempre Inuyasha.» disse Sesshomaru. Anna lo fissò, sbalordita, ma non quanto il diretto interessato, che sbottò in un «Cosa?!» alquanto sentito. «Inoltre,- continuò Sesshomaru, stringendo Anna a sé e costringendola a guardarlo negli occhi- mi pare di aver sentito la frase ‘ a meno di un dono dal cielo’. Io il mio dono dal cielo l’ho già avuto. Può sempre arrivarne un secondo.»
Anna si strinse a lui, nascondendo il viso nel suo petto.
«Sei sicuro…che non t’importa?» balbettò. Sesshomaru la strinse più forte.
«Pronuncia quel dannato incantesimo e torna immortale, Anna.- disse Sesshomaru, con un mormorio appena percettibile- Sei tu l’unica cosa di cui m’importa, stupida.»
«Non te ne pentirai, vero?» chiese ancora. Sesshomaru, per tutta risposta, le infilò al dito l’anello nella giusta posizione.
«Ehi!- sbraitò Inuyasha, che cercava di farsi sentire già da un po’- Volete fare un attimo di pausa e dirmi che significavano quelle parole?»
«Inuyasha, aspetta ancora qualche momento!» lo censurò Kagome.
«Ma non hai sentito quello che ha detto?! Dev’essere impazzito!- disse Inuyasha, sconvolto- E’ assurdo che…»
«Muoviti, prima che lo ammazzi.» mormorò Sesshomaru ad Anna, che rise. Stringendo a pugno la mano su cui indossava l’anello, pronunciò a voce alta l’incantesimo che le avrebbe restituito l’immortalità.

***

Quella notte la luna piena brillava, illuminando le tre coppie di innamorati accampate nella foresta. Una coppia dormiva, teneramente allacciata. Le altre due chiacchieravano, ognuna per i fatti suoi.
Sesshomaru si voltò a guardare Anna, ancora incredulo di vedere i suoi capelli d’oro dopo tanto tempo. Lei gli sorrise. Il potere si stava riversando in lei a poco a poco. Ancora non aveva zanne né artigli e la fiamma sulla sua fronte era di un colore così chiaro da essere quasi invisibile, ma il suo odore era di nuovo quello di un inu-yokai. Lei era nuovamente immortale.
«Avevo quasi dimenticato come ci si sente.- mormorò Anna, appoggiandosi con la testa alla sua spalla- Quanti odori, e suoni…»
«Sei pentita?» chiese Sesshomaru. Lei gli scoccò un’occhiata ironica.
«Ti pare possibile?- chiese, poi si rabbuiò- E tu? Non sei pentito?» Lui la zittì con un bacio. Anna sorrise a contatto con le sue labbra. «Davvero lasceresti il tuo trono a Inuyasha?» mormorò. Sesshomaru si scostò, sospirando con fare seccato.
«Davvero ci hai creduto?» le disse, sollevando appena un sopracciglio. Anna ristette, perplessa.
«Ma allora…» balbettò.
«L’ho detto solo per convincerti. Non ho nessuna intenzione di morire tanto presto, Anna. Governeremo insieme ancora per qualche centinaio di anni.- disse lui, secco- Nel caso ci fosse impossibile avere figli, cercheremo di allevare un figlio di Inuyasha in maniera che faccia lavorare quel poco cerebro che erediterà dal padre.»
Anna trattenne a stento una risata, poi guardò Sesshomaru con un sorriso mesto.
«Rinunci a molto, per me.» gli disse. Sesshomaru le prese una mano e ne baciò il palmo, guardandola negli occhi con le sue iridi ambrate.
«Ho tutto quello che mi serve.» disse.
Poco lontano, Inuyasha e Kagome sedevano abbracciati, cercando di tirare le somme degli avvenimenti degli ultimi mesi.
«Sono una coppia davvero sfortunata.» sospirò Kagome, stretta nell’abbraccio di Inuyasha.
«Un po’ della loro sfortuna se la vanno anche a cercare.- borbottò Inuyasha, poi si strinse nelle spalle- Comunque hai ragione.»
«Prenderesti davvero il comando dell’Ovest se Sesshomaru te lo lasciasse?» chiese Kagome, curiosa.
«Stai scherzando?! Nemmeno morto!» sbottò Inuyasha, guardandola con incredulità. Kagome ridacchiò, poi divenne pensierosa.
«Allora come farà?» chiese, dopo un po’.
«Non lo so e non me ne importa.- sbuffò Inuyasha- Basta che quell'imbecille di Sesshomaru stia lontano dai nostri figli, se…»
«Inuyasha!» disse Kagome, guardandolo con un sorriso così gioioso che Inuyasha arrossì fino alla radice dei capelli.
«Che…che ho detto?» balbettò, vedendola arrossire mentre lo abbracciava più stretto. Poi capì e si sentì avvampare. Aveva parlato di figli…figli suoi e di Kagome. Ma da dove gli era venuto fuori?!
«Hai detto una cosa bellissima, Inuyasha.- mormorò Kagome, comprendendo il suo imbarazzo- Ma non aggiungere altro perché potresti rovinare tutto.»
Inuyasha aprì e chiuse la bocca un paio di volte, poi si accontentò di abbracciare a sua volta Kagome e di baciarla. Dopotutto, non aveva fatto altro che esprimere un suo reale desiderio. Fu bruscamente interrotto da un calcio che lo raggiunse alla schiena e lo mandò a finire dritto nel laghetto di fronte a loro. Ne venne fuori fradicio e furibondo e vide Sesshomaru in piedi sulla riva.
«E questo perché?!» sbottò, spruzzando acqua da tutte le parti.
«Ho sentito chiaramente quella bocca darmi dell’imbecille.- disse Sesshomaru, gelido- E’ questo il rispetto dovuto a tuo fratello maggiore?»
La risposta di Inuyasha fu quanto di più volgare potesse inventarsi. Mentre i due fratelli litigavano, svegliando Sango e Miroku, Anna e Kagome si scambiarono un sorriso.
«E tornato tutto alla normalità.» disse Kagome, stringendo una mano all’amica, i cui occhi al buio risplendevano di nuovo di una luce dorata. Anna rise piano.
«Sì. Direi proprio di sì.» ammise. Kagome rise con lei, mentre i due fratelli mettevano mano alle spade.
«Sarà meglio correre ai ripari.» sospirò Anna.
«Inuyasha?» chiamò Kagome.
«Cosa?!» sbottò Inuyasha.
«Osuwari.» disse amabilmente la ragazza dai capelli corvini, spedendolo sulla riva a faccia in giù e ponendo fine al litigio.
Mentre Kagome andava a recuperarlo, Anna si strinse a Sesshomaru e lo baciò, mandando un pensiero alla sua antenata che aveva tanto sofferto per amore.
Forse anche lei e Sesshomaru, dopo tante fatiche, avrebbero raggiunto un lieto fine.

FINE

Author's note (quella vera): Siamo giunti alla fine di Sangue Impazzito. Grazie di cuore a tutti coloro che l'hanno letta e seguita, e ancora di più agli affezionati che l'hanno recensita (vi amoooo!!!). Questo doveva essere l'ultimo episodio della saga, ma tra richieste specifiche e mezze idee che mi stan venendo, temo che prima o poi vedrete comparire una nuova, conclusiva avventura di Sesshomaru e Anna ^___^ E ora, le news! Tra poco, su questi schermi, comparirà una nuova AU di Inuyasha! Sulla scia di "Mahoo no Hanashi" e di "Doomei", tra un paio di settimane inizierà la mia nuova fatica: "Hoshisaki - Frammenti di stella".
La trama in breve: Nel Regno di En, uomini e demoni sono in guerra contro Naraku, sovrano di Gake. Il malvagio hanyou colleziona le Hoshisaki delle Tenebre, che gli daranno un potere immenso. La giovane Kagome, caduta in un pozzo, si ritrova in questo mondo di magia. Porta con sè, senza saperlo, una Hoshisaki della Luce. Questo cambierà le sorti della battaglia e darà forza all'Imperatore di En, Sesshomaru? Chi è il Principe Dormiente che lei dovrebbe risvegliare? Kagome appartiene a En più di quanto sospetti...
Colpi di scena! Grandi battaglie! Momenti romantici! Un sacco di personaggi della serie regolare (tra cui Kagura, Bankotsu&Jakotsu, Koga...)! E una sorpresa ^____^
Vi aspetto a En fra due settimane! Vi voglio bene!!

   
 
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