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Autore: eldarion    23/12/2011    6 recensioni
"La porta si chiuse piano con un rumore sordo.
Ora tutto taceva.
Anche la musica svanì con lei.
Lui rimase solo nel buio a ricordare quelle note dolcissime"...Un racconto natalizio con un protagonista un po' particolare!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.d.a. Sì è un racconto un po’ strano, spero non troppo delirante, ispirato dall’atmosfera natalizia  :)

Ringrazio coloro che leggeranno la mia storia e coloro che dedicheranno del tempo a recensirla.

Buona lettura e Buone Feste!

 

 

Sapore di Natale

 

 

La porta si chiuse piano con un rumore sordo. 

Ora tutto taceva. 

Anche la musica svanì con lei. 

Lui rimase solo nel buio a ricordare quelle note dolcissime. Era il suo destino, ne era ben conscio. 

La ragazza aveva compiuto il rito ascoltando rapita Sibelius. 

Tutto si svolse con calma. 

Lui l'aveva osservata, seguendola con attenzione; non si era perso una mossa non un pensiero di lei gli sfuggì. Aveva colto tutti i suoi più profondi sentimenti, lei glieli aveva trasmessi con semplicità, con fiducia, quasi fosse un amico. 

Aveva preparato tutto con cura riunendolo sul tavolo di legno. Poi... Lo abbandonò là, solo. 

Lui si allarmò vedendola uscire così d’improvviso. Non poteva rincorrerla, non poteva muoversi lui! 

Si limitò a scrutarla dalla finestra: avvolta nello scialle nero si confondeva con la notte. 

In piedi nell'oscurità lei respirava, calma, l'aria gelida dell’inverno.

Cercava ispirazione dalle fulgide stelle arroccate nel cielo pulito. 

Rientrò infreddolita e con un brivido di meraviglia nel cuore. Felice, chiuse fuori l'oscurità con il suo gelo. Ecco quel che cercava, si tranquillizzò lui: un brivido! Lo capì dal sorriso sognante dipinto su quel volto che lo fissava. 

"Mancano pochi giorni a Natale, è il momento..." si disse lei con malcelata emozione. 

Era il solstizio, la notte più lunga, una notte particolare, notte di magia. 

La ragazza sostò un attimo davanti al fuoco crepitante poi, sicura, afferrò il libro che racchiudeva la conoscenza antica. 

Nella solitudine della casa addormentata solo lei vegliava, animata da un' emozione fanciullesca. 

C'era un misto di nostalgia e felicità in lei e nell'aria intorno...Lui ne era stregato. 

Il libro si aprì spontaneamente su quella vecchia pagina macchiata dagli anni. Fu come un incantesimo. 

Tutto era magico in quella notte d'inverno, tutto era vivo e pulsante. 

Si poteva percepire la vita, il ricordo, l'amore.

La ragazza cominciò a leggere e si mosse sapiente.

Trasportate dal meticoloso rituale natalizio, le sensazioni che pervadevano il cuore e increspavano l'aria fluivano placide dalle mani di lei verso di lui.

Lui notò tutto. Ascoltò ogni cosa.

Passo passo lui stesso prendeva forma dalla polvere bianca e dalle mani gentili. 

Si scomponeva e ricomponeva arricchendosi sempre più fino a quando fu pronto. Si diffuse allora calore e un dolce profumo. 

Una fragranza di festa. Lei si sentì come quando da bambina si precipitava verso l’albero e i regali colorati. 

Era odore di Natale, sapore di Natale.

Ogni Natale portava con sé il passato lontano e le speranze future.

Ogni Natale portava con sé quel sapore speciale. Lo stesso sapore e la stessa speranza gioiosa. 

Quell'anno era ancora più lieto. C'erano nuovi piccoli passi per Natale, c'era più speranza, c'era un gusto in più. Un nuovo piccolo amore era comparso e avrebbe avuto il suo Natale speciale di dolci e regali.

Lui, nascosto nel buio, lo sapeva bene. Glielo aveva confidato la ragazza con le sue mani mosse dall'anima trepidante d'affetto. 

Ora lui era lì in attesa nell'ombra. 

Sarebbe stato lui a dare un tono particolare al giorno di festa. 

Nessuno mai lo avrebbe sospettato, lui era solo frutta secca e farina, zucchero e cherry. Era un po' strano, sì era proprio strano lui: più stava lì, nascosto nella credenza, più si faceva saporito e fragrante.

Era solo un dolce di Natale ma racchiudeva un'attesa e un sapore.  

Era un semplice dolce. Semplice come i sentimenti che gli avevano dato forma e vita. Tuttavia, lui ne era certo, sarebbe stato buono, sarebbe stato impareggiabile, avrebbe avuto un sapore di festa perché custodiva un segreto. 

La ragazza gli aveva parlato e lui aveva ascoltato trattenendo poi un pensiero di lei. Era un pensiero importante... “Fare ogni cosa, anche la più piccola, con Amore”...Forse lì, proprio lì, si celava una segreta grandezza...

Lui era solo un dolce di Natale ma era unico e diverso, sapeva d'amore. 

  
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