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Autore: _aspasia_    25/12/2011    1 recensioni
Ho partecipato al tear contest organizzato da potionfang sul forum con questa one shot. Potevamo scegliere un persionaggio (io Snape) ed un prompt (calderone). Spero commentiate.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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L’aula di pozioni non si poteva definire un luogo felice. Almeno non per la maggioranza degli alunni di Hogwarts.

Ma per me che avevo consacrato la mia giovinezza a quella sottile arte di mescolare ingredienti, quella stanza colma di boccette, fumi, calderoni e fuochi era come essere a casa, come tornare indietro nel tempo.

Perché a casa io non ci tornerò mai, e lo so bene. La mia casa non esiste, si è sbriciolata sedici anni fa.

Ritorno al presente agitando furioso la testa, i capelli mi sbattono in viso offuscando per un momento la vista, nascondendo un luccichio che poteva essere interpretato come lacrime. Idiozie, solo idiozie, ho smesso di piangere anni fa. Ormai non ne sono più in grado.

Guardo quella classe ricolma di ragazzini, involucri di carne sudaticcia e di ormoni impazziti. Li vedo scambiarsi sguardi fugaci, i loro cuori che battono all’impazzata: amore misto a terrore. Ricordi Lily quando eravamo anche noi così? Il mio stupido cuore correva ogni volta che mi sorridevi, che mi prendevi per mano, che piangevi sulla mia spalla; che mi difendevi, tu giovane leonessa. Giovane Grifo.

Ad un tratto un’esplosione fa tremare tutti i tavoli, ed infuriato mi avvicino a quegli idioti che non hanno nulla che possa nemmeno avvicinarsi a quell’amore misto a dedizione che contraddistingue un pozionista. Dovevo immaginarlo, Potter e Weasley, i due Grifondoro. La rabbia mi offusca la mente guardando quei capelli color delle ali di un corvo, come quelli del padre, e guardando il suo viso, ignorando volontariamente gli occhi lo rivedo, benissimo, come se fosse ieri. Rivedo il suo ghigno di disprezzo, rivedo lui e la sua combriccola. Rivedo colui che mi ha rovinato la vita, togliendomi l’unica ragione per diventare un uomo migliore, togliendomi l’unico amore della mia vita.

Il ragazzino mi odia, e pensa che lo ricambi. Non sa quanto si sbagli, quello che lui interpreta come odio in realtà è una bruciante gelosia che mi fa marcire dentro, che mi toglie la voglia di mangiare, e che mi fa correre finite le lezioni nella mia stanza, sedermi sul letto e accarezzare un vecchio calderone.

Un calderone di peltro, come lo vuole la scuola, banale, niente di particolare se non fosse per due lettere incise nel metallo, indelebili nel tempo: L. E.

La mia Lily. La mia unica ragione di vita. Accarezzando quel calderone riesco a vivere tutti i momenti vissuti insieme. Avevo più possibilità di quel Grifondoro, di quel James, ma non le ho mai sapute sfruttare; io stolto Mocciosus. Perché quando si trattava di Lily allora il mio brillante cervello prendeva delle strade sconosciute, mi mettevo a balbettare e non capivo più nulla. E Lily rideva. Merlino, se era bella quando rideva. Avrei potuto guardarla per ore, senza stancarmi mai. Lei con i capelli color del rame e gli occhi di smeraldo brillante.

Gli stessi occhi che mi stavano fissando terrorizzati in quel momento.

“Noto con piacere che la vostra ottusità non accenna a migliorare signor Potter. Signor Weasley, come degno vassallo del vostro cavaliere non date segni nemmeno voi di redimervi. 50 punti in meno a Grifondoro”.

Quegli occhi, quegli occhi sono il mio tormento. Sono gli stessi, sono quelli di Lily. E tutte le volte che li guardo sento degli aghi conficcarsi nel mio cuore.

Perché Lily? Perché hai scelto James e non me?

Vedi tuo figlio? Lo vedi? Ha i tuoi occhi Lily, e Silente dice anche la tua dolcezza, la tua bontà d’animo; oh ma ha la baldoria di suo padre e la sua arroganza. Se fosse stato mio figlio Lily, se fosse stato nostro figlio, oltre ad avere il tuo ottimo carattere forse sarebbe stato anche più rispettoso, più educato.

Non lo riesco a guardare per molto perché se lo fissassi vedrei che quel nero di capelli non è molto diverso dal mio e che se non fosse per i tratti regolari e belli di James, beh allora forse sarebbe potuto essere quel figlio che non mi sarà concesso avere.

Quel figlio che avrei amato con tutto se stesso, frutto di quell’amore che mi avrebbe potuto salvare.

Con i miei capelli, e gli occhi della donna del mio cuore.

Due smeraldi splendenti.

Se fossi stata mia, se mi avessi sposato, allora il giorno che mi avresti donato un figlio ti avrei regalato due orecchini di smeraldo, come i tuoi occhi; e per l’anniversario di matrimonio un bracciale, e magari una collana, o un anello.

Perché solo quelle pietre potevano competere con i tuoi occhi, anche se sarebbero comunque uscite perdenti.

Sarebbero stati migliaia gli smeraldi con cui ti avrei ricoperta, e comunque sarebbero stati sempre troppo pochi in confronto all’amore che provo per te. Ma non le potrai mai avere quelle pietre. Mai.

Harry è indubbiamente figlio di James, e rappresenta tutto quello che non ho mai avuto, quello che non potrò mai stringere tra le mani, quello che non potrò nemmeno sognare di avere. Perché Lily te ne sei andata. Per sempre, e i tuoi occhi sopravvivono solo in quelli del ragazzo, mescolati con i geni del mio peggior nemico.

Corro, corro nel mio appartamento e prendo in mano quel calderone, accarezzando quelle lettere come se fossero ancora la tua pelle, come se fossero le tue guance. Quante volte le tue mani avevano toccato quella superficie metallica, quante volte le tue sopracciglia si erano aggrottate cercando di ricordare una lista di ingredienti? Da quando vivevo di ricordi?

Te ne sei andata, hai scelto un altro. Le mani di un altro accarezzavano il tuo corpo, e non le mie. Le mie mani, i miei occhi non hanno mai avuto il privilegio di ammirarti alla luce delle candele, non ti ho mai potuta spogliare, le mie labbra non tu hanno mai potuta baciare. E le sue sì, le stesse mani che mi picchiavano, la stessa bocca che mi insultava, gli stessi occhi che mi seguivano deridendomi.

Lily, cosa ci vedevi in lui? Se mi avessi chiesto la luna, mia adorata, te l’avrei presa. Avrei fatto tutto per te, tutto. Anche il doppio gioco con il Mago Oscuro più potente della storia, avrei protetto tuo figlio solo perché ha i tuoi stessi occhi, avrei cullato il tuo corpo privo di vita piangendo la tua mancanza.

Avrei potuto vivere Lily, vivere sapendoti con un altro; perché il tuo cuore batteva e sorridevi, e sapevo che eri felice. Ma non posso più farlo da quando al mondo non esisti più, da quando la tua vita ti è stata strappata. Non vivo più tesoro mio, da sedici anni sopravvivo sognandoti la notte e vivendo di immagini che non potranno mai avverarsi; perché Mocciosus ha perso il duello più importante della propria vita. Il duello per avere te, per avere una vita insieme. Per poterti stringere e annusare il tuo profumo.

Una cosa però la devo ammettere Lily. Lui, quello stolto, quell’uomo che dicevi di amare, ti ha protetta. Ho tentato di proteggere te e vostro figlio. Vi amava, vi amava con tutto se stesso, vi amava come un uomo disperato sa che la propria famiglia sarebbe stata massacrata. Ha tentato Potter di frapporsi tra il Signore Oscuro e voi, ma non c’è riuscito. Solo il tuo amore, solo il tuo amore di madre, antico come il tempo e il tuo sacrificio sono riusciti a salvare vostro figlio. A dargli una vita, anche se piena di ostacoli, di dolore e di responsabilità.

Ha tentato di proteggerti, come ho tentato anch’io, dando la mia fiducia a Silente.

Abbiamo fallito entrambi. Eppure tu sei ancora con lui, ed io rimango solo, solo con il tuo ricordo, solo con il mio amore.

“Expecto patronum!”

È il tuo patronus Lily, il tuo. Una cerva, bella, elegante e forte come lo eri tu. Rimane immutato nel tempo, perché immutato è il mio amore per te, come immutato è quel calderone che tratto come una reliquia.

In quel calderone preparo le mie pozioni, per Silente, per Lupin, per chi me le chiede, anche per me stesso. Usando riesco ad illudermi che tu sia al mio fianco, che avessi scelto me e che quel calderone non è un vecchio ricordo del nostro ultimo giorno ad Hogwarts, bensì un tuo oggetto nella nostra casa. Nostra, e che io lo possa usare mentre tu stai con nostro figlio.

Illusioni. Ormai vivo di illusioni.

Il Signore Oscuro la pagherà Lily, la pagherà per averti strappato la felicità, per averti tolto l’uomo che amavi e il tuo adorato ragazzo.

E mentre guardo il mio riflesso nel tuo calderone mi sembra di rivederti com’eri allora; giovane, bellissima e intelligente. Rivedo i tuoi occhi splendenti come non mai, e mi vedo al tuo fianco sorridente come non lo sono mai stato, e mi accorgo che ci teniamo per mano.

Sul tuo anulare uno smeraldo sfavillante.








Questa è la valutazione di potionfang:

Grammatica 7,50/10
Qualche problema con la punteggiatura e alcune frasi troppo lunghe mentre altre vengono troppo spezzate dai punti fermi.
Ti riporto alcuni esempi qui sotto, se vuoi vedere anche gli altri posso inviarti di nuovo la storia con le correzioni che ho fatto.

“La rabbia mi offusca la mente guardando quei capelli color delle ali di un corvo, come quelli del padre, e guardando il suo viso, ignorando volontariamente gli occhi lo rivedo, benissimo, come se fosse ieri”- questa frase è troppo lunga e risulta pesante, l'avrei spezzata per darle più ritmo.

“Il ragazzino mi odia, e pensa che lo ricambi.” - al contrario, questa frase è così breve che la virgola è superflua.

“io stolto Mocciosus” - in questo caso avresti dovuto usare una virgola: “io, stolto Mocciosus.”

Ho trovato anche alcuni errori di battitura e qualche disposizione azzardata di termini all'interno di alcuni periodi, perciò ti ho levato altri 0,50 punti.

Originalità 7/10
Non posso dire che la tua storia sia il massimo dell'originalità. Piton che riflette su Lily guardando gli occhi di Harry è un tema molto usato quando si parla di lui!
Tuttavia mi è piaciuta l'idea che nel suo studio conservasse ancora il vecchio calderone di Lily.

Lacrima 6/10
Senza dubbio questa introspezione è molto toccante, ma ho trovato il testo troppo lungo e ho avuto l'impressione che il sentimento si perdesse tra le parole. Mi dispiace, ma neanche una lacrimuccia :(

IC 4/5
Piton è lui. La cosa che mi ha convinto di più è stata la freddezza con cui ha rimproverato Harry e Ron, proprio da lui. Non ti do un punteggio pieno perché parlando di James è come se si sminuisse, mentre non credo che Piton si sia mai sentito inferiore a lui.

Gradimento personale 3/5
Come ti ho già detto, la scelta di un racconto introspettivo mi è piaciuta molto. Purtroppo però le varie note che ho dovuto farti a proposito della grammatica hanno fatto sì che la tua storia venisse svalutata. Mi è parso quasi che l'abbia scritta senza attenzione, o per lo meno non ricontrollata bene.

Punti prompt 3/5
Mi è piaciuto l'uso del calderone. La sua presenza nello studio di Piton è molto toccante.
Tuttavia è quasi solo nominato e potrebbe essere messo alla stregua di Harry, usato come oggetto per ricordare i momenti passati con Lily.

Totale 30,50/45

 


 

  
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