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Autore: EuphieKai    11/02/2012    5 recensioni
Sasuke è il leader di una band,Discotaka,che per emergere si fidanza con Kurumi,famosa attrice.
La sua band è formata da Karin alla tastiera,Jugo alla batteria,Suigetsu al basso e Sasuke voce e chitarra.
La personalità di Sasuke è lo specchio di una infanzia dolorosa,ma le cose cambieranno quando conoscerà Naruto ...
Genere: Demenziale, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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… “Impossibile: prima l’ho incontrato e mi ha detto che lavora qui” disse Sasuke ancora incredulo. 
“Conoscevi Naruto?Non ti ho mai visto da queste parti … ehi, aspetta ma tu sei il cantante dei Discotaka!” si ricordò Ino.  
“Sì, sono io” rispose Sasuke.
“Quindi è impossibile che tu lo conosca …” aggiunse Sakura con aria dubbiosa … 
“Allora voi lo conoscete … ditemi dove abita o dove posso trovarlo!” 
“Mi dispiace, credo che tu abbia capito male … andiamocene Ino” disse Sakura prima di sparire con la bionda. 
Sasuke non ci credeva: aveva visto Naruto che lavorava in questo locale, eppure com’era che nessuno lo conoscesse?Qui o erano tutti ubriacati, o c’era qualcosa sotto … 
 Si girò, guardò Shikamaru pulire dei bicchieri. 
Nessuno voleva dirgli di Naruto, non capiva il perché … 
Triste per non essere riuscito nel suo intento ritornò dai suoi amici che lo aspettavano fuori, pronti per ritornare a casa. 
Sasuke salì nel pullman, silenzioso e con la testa tra le nuvole. 
Guardava fuori dal finestrino, sperava di vederlo, ma quando furono lontano da Konoha fu assalito dai dubbi: e se si fosse immaginato tutto?No, non poteva essere, lui l’aveva visto, l’aveva guardato negli occhi, così belli e profondi … doveva parlarci, per dirgli cosa?Non lo sapeva, voleva rivederlo più di ogni altra cosa. 
Una volta tornato a casa si gettò pesantemente sul letto, si addormentò subito dopo.  
 
Intanto a Konoha … 
“Pronto, Naru sei tu?” diceva una voce femminile dall’altra parte del telefono. 
“Sì … oh, Sakura sei tu!E’ successo qualcosa?”rispose dall’altra parte della cornetta Naruto. 
“No, niente … tu piuttosto, come è andata?” 
“Sono riuscito a scappare appena in tempo grazie a te ed Ino, non saprei come ringraziarvi!” 
“Figurati, lo sai che puoi sempre contare su di noi.Ti serve un posto dove dormire?” 
“Sì, grazie Sakura, mica disturbo?” 
“No, certo che no, tu qui sei il benvenuto!Perché non vieni così parliamo da vicino” 
“Vengo subito, il tempo di salutare Gaara e sono lì da voi!”
“Allora ci vediamo qui!” con queste parole si interruppe la chiamata. 
Sakura si allacciò bene la vestaglia e si sedette davanti al camino con aria pensierosa, nei suoi pensieri c’era solo preoccupazione e un po’ di amarezza. 
Ino, non vedendola arrivare, si alzò dal letto e andò da Sakura. 
“Non vieni a dormire?” domandò la bionda. 
“Sto aspettando Naruto” rispose l’interessata. 
“Capisco … non essere preoccupata per lui, è sempre riuscito a cavarsela e poi ha tanti amici …” 
“Sì, hai ragione Ino, è proprio come hai detto tu. Non c’è ragione per cui mi preoccupi, anche se vorrei che non ci fosse questa situazione …” 
“Su, non preoccuparti!Le cose si aggiusteranno vedrai!Vuoi che cominci a preparare il letto per Naruto?” 
“Sì, grazie Ino, no so che cosa farei senza di te!” 
“Probabilmente nulla!”disse scherzando l’amica, prima di dirigersi a preparare la stanza degli ospiti. 
“Ho finito, la stanza per Naruto è preparata. Io vado a dormire, notte tesoro” la salutò Ino andando nella camera da letto dove dormiva con Sakura. 
Era passata più di un’ ora e di Naruto neanche l’ombra. 
Sakura era ancora lì che aspettava davanti al camino che cominciava lentamente a spegnersi. 
La sua preoccupazione aumentava sempre più. 
Si alzò da dove era seduta, afferrò il telefono e frettolosamente rifece quel numero, il numero di Naruto. 
Il telefono squillava, ma nessuno rispondeva … 
Si era, forse, dimenticato?Era rimasto con Gaara?Perché non l’aveva avvisata?E se … no, non poteva essere, Sakura cosse il capo, non voleva credere a quello che immaginava. 
Guardò l’orologio: era quasi l’una e mezza di notte. “Naruto, ma dove sei finito?” fu la domanda che Sakura ripeteva da quando aveva smetto di chiamarlo. 
E se avesse bisogno di lei? 
Si tolse la vestaglia di corsa, andò in camera da letto, si vestì con quello che trovò per primo nell’armadio: sarebbe uscita per cercare Naruto. 
Prima di uscire prese la giacca blu dall’appendiabiti, prese le chiavi e aprì la porta. 
Rimase sorpresa, quando nell’aprire la porta, si ritrovò Naruto pronto a premere il pulsante del campanello della porta. 
“N-Naruto … finalmente sei qui!” disse Sakura con le lacrime agli occhi, lo abbracciò energicamente: era contenta di vederlo sano e salvo “Perché sei venuto così tardi?Ho cominciato a credere che ti …” . 
“Sakura, quante volte di ho detto di non preoccuparti?Dai, entriamo!” disse sorridendo il biondo, che prendendo la mano di Sakura, entrò in casa. 
“Che bel calduccio!” esclamò Naruto posando il giubbino sull’appendiabiti, vicino a quello di Sakura. 
“Se venivi prima, avresti potuto mangiare il tuo adorato ramen!” gli disse Sakura accendendo la lampada. 
“Che peccato!” rispose il biondo ridendo portandosi, come d’abitudine, la mano dietro la testa. 
“Naruto tutto bene?” 
“Sì, ma ti prego, potremo parlare domani mattina?Ho un sonno tremendo” rispose sbadigliando. 
“Ok … Naruto, Ino ti ha preparato la stan …” Sakura non finì neanche di parlare, perché girandosi vide Naruto steso sul divano che dormiva; sorrise guardandolo e gli augurò buona notte sottovoce. 
Il mattino seguente Ino fu la prima ad alzarsi, aveva l’abitudine di preparare la colazione prima che si svegliasse Sakura, così da potergliela portare a letto. 
Il profumo del caffè, dei biscotti al cioccolato e delle fette biscottate alla marmellata fecero svegliare Naruto che, mezzo stordito, alzò il capo per poi rivolgersi a Ino “Ho fame, tanta fame!Portami qualcosa, tanto Sakura non mangerà tutta quella roba perché è sempre a dieta”. 
Ino, per niente sorpresa di vederlo dormire sul divano, avvicinò il vassoio con la colazione per Sakura. “Tieni prendi pure” 
“Grazie!Che aspetto delizioso hanno questi biscotti!” esclamò Naruto afferrando uno dei biscotti. 
“Basta così, la colazione è sempre quella di Sakura … vuoi lasciare il vassoio gentilmente?” diceva Ino tirando il vassoio dalla sua parte. 
“Solo questo … anche questo ha un aspetto delizioso” 
“Lascia Naruto, molla la presa!” 
Ino tirava il vassoio da un lato, Naruto dall’altro e la colazione, o meglio quello che ne rimaneva, finì addosso alla povera Sakura che si era svegliata per le urla di Ino. 
“Questa si che è una buona giornata, non potevo desiderare di meglio come risveglio!” disse la rosa mentre si toglieva di dosso, con un fazzoletto, la colazione. 
“Scusa tesoro!Se non fosse stata per questo biondo super affamato, tutto questo non sarebbe successo!” si precipitò da lei Ino con il sorriso sulle labbra. 
“Fa niente, tanto non avrei mangiato niente di quello che mi hai preparato, quindi meglio che l’abbia mangiato Naruto” 
Naruto sorrise e si stiracchiò sul divano. 
Quella mattina il sole brillava nel cielo, sembrava tutto tranquillo come l’espressione di Naruto che guardava  il cielo pensando chissà a cosa. 
Sakura e Ino si accorsero presto dell’espressione sognante del biondo. 
“Naruto, ti volevo parlare, potresti sederti un attimo qui?” lo invitò la rosa sedendosi al tavolo della cucina. 
“Sì, ma ti prego non guardarmi così, sembra che tu mi voglia raccontare un catastrofe!” rispose Naruto sorridendo mentre si avvicinava. 
“Che vuole quello dei Discotaka da te, non avrai mica combinato uno dei tuoi guai” esordì la rosa. 
“Ma no!Stai tranquilla gli ho solo rovesciato un bicchiere addosso prima che si esibisse!” 
“Ah solo … questo?” pensò Ino. 
“RAZZA DI IDIOTA! COME TI DEVO FAR CAPIRE CHE MENO TI FAI VEDERE E MEGLIO E’?E PER DI PIU’ CON IL TUO GESTO SCONSIDERATO MI FARAI PERDERE IL NOME DEL LOCALE, TI RENDI CONTO?” non si trattenne la rosa che afferrò il povero Naruto per la maglia. 
“Non preoccuparti gli ho chiesto scusa!” se la rise il biondo. 
“Sakura, su calmati un attimo, torna in te!” la calmò Ino. 
Sakura ritornò normale per la fortuna di tutti. 
Allora cominciò a raccontargli di Sasuke e tutto quello che fosse successo al locale. 
Naruto arrossì quando seppe di Sasuke e con imbarazzo cominciò a raccontare quello che fosse successo quando l’aveva incontrato. 
Era stranamente felice e sereno quando raccontava quell’attimo in cui il suo sguardo si era incrociato con quello del cantante tenebroso, anche se per pochi minuti, a Naruto sembrava di conoscerlo perfettamente. 
Le ragazze rimasero colpite dal suo racconto e notarono qualcosa di diverso in lui, non era più il ragazzo di prima, adesso i suoi meravigliosi occhi azzurri brillavano come non mai. 
Il cuore gli batteva, batteva forte, forte. 
Complici si guardarono negli occhi, sorrisero, certe cose le donne lo posso intuire dello sguardo, come l’amore, per esempio. 
Forse sì, era quello che brillava nei suoi occhi. 
Quella luce che brilla dentro di te quando ne parli. 
Il fuoco che ti riscalda dal freddo per paura di non essere compresi dagli altri, di non essere corrisposti dalla persona di cui si sta parlando. 
Era così il Naruto di adesso, semplicemente innamorato. 
Ino sorrise “Ti sei proprio innamorato del cantante!” 
“ … io cosa?Innamorato, ma state scherzando?” ribatté Naruto. 
“Stracotto, direi” aggiunse Sakura. 
“Voi d-dite?Beh … non mi lascia indifferente … ecco sì …  credo che voi abbiate ragione ”  
“Sì, abbiamo fatto centro!” si diedero il cinque le due ragazze per poi baciasi. 
Naruto abbassò lo sguardo con imbarazzo, non credeva che si sarebbe innamorato di nuovo. 
Ora voleva raggiungere Sasuke, forse lo stava cercando perché anche lui si era innamorato  o voleva fargliela pagare per avergli rovinato il vestito con quel cocktail? 
Certo che i vip non si fanno mancare le vendette sui poveri sfortunati camerieri e Sasuke non sembrava uno che ci passa sopra su certe cose. 
 Sui giornali c’erano le notizie della relazione di Sasuke con Kurumi, era, per questo,  sicuro che lui avesse provato, quella sera, le sue stesse emozioni? Non bastava altro che domandarglielo. E se avesse fatto la figura dell’idiota davanti a tutti? Era un rischio che doveva correre, non poteva starsene sempre con questo dubbio.
 
I tre ragazzi scesero giù al locale per cercare il numero dei Discotaka, li riavrebbero invitati al locale, la felicità di Naruto era molto importante per le due ragazze. 
Nella ricerca furono coinvolti “obbligatoriamente” anche Temari e Shikamaru che, sfortunatamente, passavano lì per caso. 
Sakura li aveva convinti dicendogli che, se si sarebbero rifiutati, sarebbero stati licenziati entrambi. 
L’avvertimento però fu solo per Shikamaru che maledisse la sveglia 15 789 volte, prima di cominciare a cercare il numero, dato che con Temari questi ricatti non funzionavano e anche perché, entrambe le ragazze avevano paura di lei. 
“Temari ti va gentilmente di aiutarci?” propose Ino. 
“Sì, tanto non ho nulla da fare” rispose. 
“Ma dove mi trovo?Qualche giorno mi ritroverò anche io a ballare sul palo della lap-dance se continuano a trattarmi così.Sono rovinato, che seccatura!” pensò Shikamaru vedendo la gentilezza con cui si rivolgevano a Temari le due ragazze. 
Aperto il locale, tutti cominciarono a cercare quel numero di telefono. 
Shikamaru aspettava il momento in cui era solo e nessuno lo guardasse per riposarsi su qualche sedia. 
“Che lavoro stancante, mi ci vuole una pausa se non voglio morire per il troppo lavoro!” diceva solo dopo 5 minuti di ricerca mentre si metteva comodo su una poltrona. 
Chiuse gli occhi per godersi quella tranquillità quando una voce lo spaventò. 
“SHIKAMARU STAI FACENDO QUELLO CHE TI HANNO DETTO DI FARE SAKURA E INO?” erano le urla di Temari. 
Lui ormai ci aveva fatto l’abitudine, anche quando parlavano normalmente  aveva quel tono di voce di una che ti vuole pestare a sangue. 
“Sì, sì” rispose Shikamaru rimettendosi nella posizione comoda di prima. 
“MA LO STAI  CERCANDO?” 
“Sì, sì” 
“NON STARAI MICA …” 
“Sì, sì” rispondeva sempre Shikamaru. 
“ … E’ COME PENSAVO: STAI POLTRENDO COME AL SOLITO, INVECE DI AIUTARCI! ” urlò furiosa Temari che diede un calcio forte, ma molto forte alla poltrona, facendo cadere Shikamaru che rotolò su tutto il pavimento. 
“LO SAPEVO SEI IL SOLITO SCANZAFATICHE!” 
“Temari ti posso spiegare! Giuro che quella posizione mi serviva per pensare su dove fosse il numero, credimi ti prego!” implorava mentre Temari più infuriata che mai lo trascinava per un orecchio. 
“Che seccatura queste donne, tutte uguali” 
“COSA HAI DETTO?” 
“Nulla” 
“Bene e ora vieni con me, cercherai il numero mentre ti sorveglio” 
“E tu che farai nel mentre?Mi aiuterai a cercare?” 
“No, cercherai da solo per punizione!”  
“Oh no, sono spacciato, che seccatura!” diceva il povero malcapitato mentre veniva trascinato dalla furia di Temari.  
 
Ino intanto aveva aperto tutti i cassetti dello studio in comune con Sakura che era nella stanza affianco. 
“Ma dove sarà finito?” pensava aprendo tutti i cassetti. 
Le ore passavano e nessuno aveva trovato il numero. 
Naruto ci era rimasto male, non avrebbe avuto l’occasione di rivederlo se il numero non usciva fuori. 
Era pomeriggio quando terminarono le ricerche. 
Avevano perso le speranze quando Shikamaru si ricordò dove fosse. 
“Il numero è nell’agenda sotto il bancone del bar” 
Sakura prese le chiavi, ritornò all’interno del locale, si precipitò sotto il bancone e trovò l’agenda. 
Nell’agenda c’era il numero del loro agente e della casa discografica, Naruto sorrise contento.
“A quanto pare anche Shikamaru ha una sua utilità nelle ricerche” disse. 
“Ma un semplice grazie proprio non potete dirlo?” 
“Ti ringrazio amico” lo ringraziò Naruto. 
“Figurati” 
“Come mai avevi tu il numero?” 
“Sai ho chiamato io  il gruppo dicendogli di venire, doveva farlo Ino, ma dato che non poteva ha chiesto a e di farlo. Una volta chiamati mi sono dimenticato di ridare l’agenda a Ino e così l’ho messa sotto il bancone,anche perché era il mio orario di lavoro” 
“Sì certo, il tuo orario di lavoro” si intromise Temari. 
“Eh va bene, era la mia pausa e volevo godermela al massimo” 
“Non ti smentisci mai, eh amico?” 
Ino intanto aveva preso il telefono e cominciò a digitare il numero del loro agente. 
Tutti misero l’orecchio vicino alla cornetta. 
Il telefono squillava e squillava …  
“Se attacca la segreteria siamo finiti” pensò lo scansafatiche.  
“Hai fatto bene il numero?” domandò Sakura. 
“Certo, ma adesso riprovo per sicurezza” 
Ino lentamente fece di nuovo il numero. 
A quel numero però non rispondeva nessuno … chissà cosa faceva Orochimaru, stava per caso ballando di nuovo la macarena, secondo voi?Oppure stava provando qualche altro ballo? Apro ufficialmente il televoto. 
Il numero dell’agente era ormai andato, così digitarono quello del loro discografico. 
A solo due squilli del telefono, rispose il discografico Pain. 
“Pronto chi è?” 
“Sono Ino, del locale S&I, si ricorda?” 
“Oh sì certo, ci sono problemi?” 
“Oh no affatto, anzi, dato che avevate avuto molto successo … la gente è rimasta contenta dell‘esibizione dei Discotaka e non solo loro … ” 
“Sbrigati Ino” diceva Sakura. 
“Faccio del mio meglio” le rispose. 
“Come ha detto signorina?” 
“Nulla, nulla … volevamo sapere se vorreste ritornare qui ,nel nostro locale, a fare un’altra serata, allora le va?” 
“Vediamo … il gruppo è molto impegnato ultimamente … mi faccia controllare … questa settimana no, la prossima sì …” 
“Evvai!” urlarono tutti dall’altra parte della cornetta, facendo perdere, momentaneamente, l’udito a Pain. 
“V-venerdì?” disse ancora sconvolto Pain. 
“Va benissimo, a venerdì!” 
 
“Questi giovani d’oggi sono proprio strani!” commentò il discografico attaccando la cornetta. 
Aggiunse sull’agenda, sotto venerdì 17, il nome del locale e si compiacque del successo del gruppo. 
Pensò anche a sua figlia Kurumi, lei sarà sicuramente felice per il suo Sasuke e ne godrà anche il suo successo di attrice. 
Si immaginò la figlia sposata, con il vestito bianco che andava all’altare, gli scesero le lacrime ad un pensiero del genere ma poi storse il naso quando vide lo sposo Sasuke. 
“Dovrò fare in modo di trovargli uno sposo più presentabile e gentile, quel tipo non lo voglio in famiglia, ma se lei lo ama …” pensava. 
Non che Sasuke gli fosse antipatico, ma sapeva che la relazione con la figlia era finta e che lui nemmeno l’amava, a malapena si ricordava il suo nome … 
Conosceva benissimo il passato di Sasuke, sapeva delle sue sofferenze, e si augurò che anche lui potesse conoscere che cos’è la vera felicità. 
Quella felicità poteva dargliela la figlia che lo amava molto, ma lui non l’ha mai apprezzata per tutto l’aiuto che gli ha dato … certo che i giovani d’oggi sono anche irriconoscenti … ma Pain pensò che doveva farsi da parte, i problemi di cuore della figlia doveva risolverseli da sola e non era colpa di nessuno se Sasuke non ricambiava … 
“Adesso pensiamo solo aumentare il loro successo su scala mondiale: questo sarà il nostro prossimo obbiettivo” commentò il discografico. 
Chiamò il loro agente su un numero privato, rispose però il suo assistente: Kabuto. 
Gli disse della telefonata di Ino e del suo progetto, Kabuto si rallegrò pensando al suo conto bancario espandersi. 
Non si preoccupò dell’opinione di Orochimaru e accettò l’idea di Pain senza pensarci due volte. 
La felicità di Kabuto si fece subito notare da Orochimaru e i componenti del gruppo che stavano ritornando da una pizzeria. 
“Ehi Jugo hai visto quanto era bella la cameriera bionda?” 
“Quale cameriera?” 
“Quella che ci ha servito la pizza”
“Ragazzi quello era un uomo se non l’avete visto!” ribatté Karin. 
“Un uomo … meglio!” esclamarono Jugo e Suigetsu. 
“Certo che qui è da manicomio …” 
Tutti discutevano tranne Sasuke che camminava dietro a tutti e ripensava a lui … 
“Come posso rivederlo?” si domandava. 
Il suo volto gli ritornava alla mente giorno e notte ormai … 
“Ragazzi, il discografico mi ha dato una notizia fantastica: vi hanno proposto un’altra serata al S&I e vogliamo fare sì che il vostro successo sia planetario …” cominciò Kabuto. 
“Un’altra serata in quel locale?Non possiamo andare da qualche altra parte, così giusto per vedere gente nuova …” lo interruppe Suigetsu. 
“Per me quel locale va benissimo!” rispose Sasuke, pensando che la fortuna stesse girando dalla sua parte. 
“Davvero Sasuke?Sì però non è abbastanza, ci serve di tutto per fare pubblicità al gruppo” disse il segretario. 
“Non basta la storia con Kurumi?” chiese Karin. 
“Non voglio farmi pubblicità così, voglio essere apprezzato per la mia musica non per il gossip che si fa su di me e adesso andiamo dentro!” rispose arrabbiato Sasuke. 
 
Sasuke si recò dal discografico che gli raccontò tutto. 
“Allora era tutto vero” commentò il cantante. 
“Certo cosa credevi che ti stessi prendendo in giro?”  rispose il discografico. 
“No, no era per esserne sicuro” 
Sasuke, contento perché avrebbe rivisto forse Naruto, uscì dalla stanza. 
L’atra volta il barista e le due proprietarie non gli avevano detto la verità e lui se ne era accorto. 
Voleva cercarlo, sapeva che lui si trovava lì e doveva parlargli assolutamente. 
A quel pensiero mandò al diavolo i giornalisti che riempivano le copertine dei giornali di gossip con la sua finta relazione con Kurumi e cercavano un scoop su di lui o gli altri membri. 
Certo che se anche il cameriere provava lo stesso per lui, i giornalisti avrebbero avuto uno scoop sensazionale e lui che voleva evitarli! 
Doveva tenere tutti lontano da i suoi sentimenti. 
Cosa fosse successo se in prima pagina vedesse la sua relazione con un cameriere?Avrebbe dovuto dire addio ai suoi fans, soprattutto ragazze, e al suo successo che ha desiderato a lungo? Sarebbe passato per bugiardo, avendo finto una relazione con Kurumi per tutto questo tempo? Non voleva pensare a tutto ciò, non adesso che gli sembrava che tutto stesse andando per il meglio. 
Mentre si dirigeva nel suo camerino, qualcuno gli saltò addosso e lo abbracciò. 
“Indovina chi sono?” 
Sasuke aveva perfettamente riconosciuto la voce femminile, anche se nella sua mente sperava che fosse qualcun altro … 
“Ciao Kurumi, sei tu” rispose tenebroso. 
“Così mi accogli dopo la notizia che abbiamo ricevuto tesoruccio?” 
“Tuo padre ti ha detto tutto” 
“Sì, dobbiamo farci più foto insieme così aumenteremo la pubblicità, possiamo fare delle interviste alla radio e chissà forse anche alla televisione, compagne pubblicitarie, servizi fotografici …” 
“Basta Kurumi, so che il mio successo è anche merito tuo, ma mi sono stancato di fare il tuo finto ragazzo e di continuare questa stupida commedia!”
“E’ così che mi sei riconoscente dopo tutto quello che ho fatto per te? Io ti amo saremmo benissimo insieme …” 
“Ma io non ti amo, è questo il punto! So quello che hai fatto per me, ma adesso basta! Sappi che qui le cosa cambieranno presto!”  rispose arrabbiato Sasuke prima di andarsene completamente.  
Kurumi non poteva credere alle parole di Sasuke, che cosa significavano in realtà? Doveva perdere tutte le speranze con lui? Sasuke era strano ultimamente … 
Lei era sicura di una cosa: se non voleva stare con lei, allora non doveva stare con nessuno. 
Sasuke era suo e nessuno poteva portarglielo via, si promise che avrebbe utilizzato qualsiasi metodo a sua disposizione e chi l’avesse ostacolata ne avrebbe pagato il prezzo … 
 
 
  
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