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Autore: EuphieKai    15/02/2012    5 recensioni
[...] “Perché lui è il ragazzo che ti piace”
“COME FAI A SAPERE CHE MI SONO INNAMORATA DI LUI?” urlò la rossa.
“Se ne accorgerebbe un cieco che ti piace”
La mia prima fic su San Valentino ( so di essere in ritardo ) sulla coppia Minato/Kushina, spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Minato/Kushina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN DOLCE SAN VALENTINO


Era il 13 febbraio, un giorno del tutto normale per Kushina Uzumaki, ma quell’anno fu diverso.
Quella mattina era lì, davanti allo specchio che si pettinava i capelli.
Già si pettinava quei capelli rossi che aveva odiato per anni ma, grazie ad una persona speciale, la sua opinione era cambiata, adesso adorava quelle lunghe e folte ciocche rosso fuoco.
“Non voglio perderti” erano le sue dolci parole che le ritornavano in mente ogni volta che posava lo sguardo sui capelli. Era  Minato il ninja a farle battere il cuore.
Arrossiva al pensiero che il ninja le avesse detto quelle parole, credeva di essere un’estranea per tutti, ma si sbagliava, eccome se si sbagliava.
Quando ebbe finito di prepararsi per andare all’accademia, dove l’aspettava Mikoto, si guardò di nuovo nello specchio assicurandosi che tutto fosse in ordine.
Una volta uscita, non poté fare a meno di guardare i negozi, dove erano esposti qualsiasi cosa che richiamasse la festa del giorno dopo: San Valentino.
Lei aveva sempre odiato quella festa, la trovava noiosa e priva di senso, non quell’anno.
Si era innamorata, provava il desiderio di regalarne una uguale a Minato con la scusa di volerlo ringraziare per averla salvata.
Da quella volta, non si erano visti spesso, lui era sempre ad allenarsi e anche lei non era da meno.
La scusa ci poteva anche stare, ma avrebbe avuto il coraggio di dargliela?Certo che sì, lei era l’invincibile Habanero Rosso Sangue nulla poteva spaventarla.
 
All’accademia trovò Mikoto su una panchina con aria sognante che fissava chissà cosa.
Kushina si avvicinò all’amica da dietro spaventandola, e le vide qualcosa tra le mani.
“Che sono, nastri?” domandò incuriosita.
“Sì, non so quale dei due colori stia meglio con la scatola per i cioccolatini di Fugaku … a proposito, tu che hai comprato a Minato?”
“Io cosa?Perchè mai dovrei comprare …”
“Perché lui è il ragazzo che ti piace”
“COME FAI A SAPERE CHE MI SONO INNAMORATA DI LUI?” urlò la rossa.
“Se ne accorgerebbe un cieco che ti piace”
“Beh, la sua presenza non mi lascia indifferente …”
“Ti piace ammettilo!Non c’è nulla di male se ti piace qualcuno …”
“Va bene, hai vinto: mi piace Minato e allora?”
“Se ti piace perché non gli hai comprato ancora nulla?”
“…”
“Lo sapevo. Questo pomeriggio faccio i cioccolatini per Fugaku se vuoi puoi venirmi ad aiutare così ne prepariamo anche qualcuno per Minato”
Kushina si rallegrò molto per le parole della amica, così accettò l’invito.
 
Verso le cinque del pomeriggio, Kushina si presentò a casa di Mikoto pronta per fare quei cioccolatini.
Ci impiegò un po’ prima di prepararne alcuni dall’aspetto delizioso e soprattutto mangiabili.
Dopo le due ragazze presero delle scatole, comprate da Mikoto, misero i cioccolatini all’interno e li confezionarono con i nastri.
Mikoto prese dal cassetto del soggiorno un pennarello dorato e scrisse “Ti amo” sulla scatola per Fugaku, poi prese il pennarello e lo passò a Kushina.
“No!Non posso scrivergli una frase del genere!” esclamò la rossa.
“Chi ti ha detto che devi per forza scrivergli quello che ho scritto io?” rispose Mikoto.
Kushina prese dalle mani di Mikoto il pennarello, rimase immobile, non sapeva che scriverci, lei voleva scrivergli quello che aveva scritto Mikoto, cioè “TI AMO”.
Scosse la testa in segno di no, loro a differenza di Fugaku e Mikoto, non erano fidanzati.
Cosa poteva mai scrivergli?
Kushina fissava il pacchetto, non sapeva che fare.
“Non devo per forza qualcosa, giusto?Oppure potrei scrivergli che lo ringrazio per avermi salvata”
“Vuoi scrivergli davvero questo?”
“No, vorrei scrivergli che lo amo, ma non posso”
“Perché non puoi, infondo è il giorno degli innamorati”
“No, non posso, e se lui non mi amasse? Perderei la sua amicizia, si allontanerebbe da me per non farmi soffrire… mi si spezzerebbe il cuore sapere che non prova lo stesso” 
“Tutto questo succederebbe se non ti amasse, sei proprio sicura che lui non provi lo stesso?” 
“Non lo so, ma adesso finiamola Mikoto, ti prego” disse per poi rattristarsi Kushina che era lì che fissava la scatola per Minato.
“Gli dirò che è per ringraziarlo per avermi salvata, punto”
Mikoto abbassò lo sguardo, non voleva litigare con Kushina e sapeva che cosa stava provando; nemmeno lei aveva, all’inizio, la certezza che Fugaku provasse i suoi stessi sentimenti.
Preferì, quindi non insistere, sperò che Minato accettasse i suoi cioccolatini e capisse il vero motivo di quel gesto.
Kushina rimase ancora con Mikoto e parlarono spensieratamente di molte cose, per tutto il pomeriggio.
Verso l’ora di cena, Kushina ritornò a casa tenendo tra le mani la scatola per Minato, la poggiò sulla scrivania della sua camera e andò a dormire.
Il giorno dopo quando si svegliò era il 14 febbraio: San Valentino.
Kushina prese la scatola e si diresse in accademia, sicuramente lui era lì ad allenarsi come al solito.
“Gli piacerà?” fu la domanda che si fece mentre camminava.
Smise di ripetersi la domanda quando vide che davanti a lei c’era un gruppo di ragazze e tutte avevano tra le mani delle statole di cioccolatini per San Valentino.
Kushina sospirò, di che si stupiva lei non era l’unica ragazza della Foglia ad essersi innamorata, chissà quante ce ne erano pronte a dare i cioccolatini al ragazzo che amavano.
Curiosa di sapere che fosse il fortunato, salì su un albero senza farsi notare da nessuno.
Fu di tutt’altra opinione quando vide che le ragazze avevano circondato il povero Minato e ognuna gli dava i propri cioccolatini.
I cioccolatini che vedeva avevano una forma così perfetta e sembravano deliziosi, al contrario dei suoi che a mala pena sembravano mangiabili.
Non sapeva che avesse tutte quelle ammiratrici.
Rimase sorpresa nel vedere che Minato non accettava i cioccolatini di quelle ragazze, diciamocelo chiunque li avrebbe presi almeno per gentilezza.
Lui no, sorrideva e non li accettava.
Se non voleva quei cioccolatini con quell’aspetto così invitante, come poteva aspettarsi che avrebbe accettato i suoi? Lasciò così perdere, anche se glieli avesse dati con la scusa di ringraziarlo, lui magari non li avrebbe mangiati, tanto vale che, a questo punto, finiscano nel suo di stomaco.
Rinunciò a malincuore, li aveva preparati con tanto amore solo per lui.
Mise la scatola in una tasca, li avrebbe mangiati una volta ritornata a casa.
Si diresse in accademia, ma prima di arrivarci incontrò lui, il suo nemico: Keiji*.
“Dove stai andando e perché hai quella faccia?” domandò lui.
Kushina strinse i pugni per la rabbia, lo detestava profondamente.
“Non sono fatti tuoi!” gli rispose.
Keiji si avvicinò a Kushina e vide un lato della scatola di cioccolatini che usciva dalla sua tasca.
“E questa cos’è? Una scatola di cioccolatini, eh?” disse prendendola.
“Dammela è mia!”
“Ti sei innamorata?L’Habanero mi sorprende sempre!Per chi sono?”
“Sono miei, dammeli se non vuoi finire pestato!” urlò Kushina allungando la mano con la speranza di afferrare la scatola di cioccolatini.  
“Dimmi: se questi cioccolatini erano per te perché li hai impacchettati così bene?”
“Faccio quello che mi pare, dammeli subito!”
“Scommetto che anche tu eri a fare la fila per dare i cioccolatini a quell’antipatico di Minato, che poi non li accetta nemmeno”
“Lui non è antipatico! E’ la persona più gentile che io abbia conosciuto e questi sono per ringraziarlo per avermi salvata, capito?”
“Non ti bastava dirgli grazie sul momento?Dimmi la verità: lui ti piace?”
Il volto di kushina si colorì leggermente facendo intuire a Keiji di aver fatto centro.
“Ho indovinato!Chi l’avrebbe mai detto che anche tu eri innamorata di lui!”
Keiji tolse il nastro dalla scatola, la aprì e cominciò a mangiare i cioccolatini di Kushina; lei gli saltò addosso, lo stese con un pugno dritto sulla fronte e riuscì a riprendersi la scatola.
 
Guardò con dolore i cioccolatini che aveva preparato rovesciati sul pavimento, nella scatola ne era rimasto uno e così pensò di mangiarselo.
 Aveva preso fra le dita quel cioccolatino che aveva la vaga forma di un cuore quando vide Mikoto venirle incontro.

“Kushina, ma cosa fai questi cioccolatini sono per Minato!”
“Lui non accetta cioccolatini”
“Lo so”
“Come lo sai?Se lo sapevi perché mi hai fatto perdere il pomeriggio a farglieli?”
“Minato non accetta mai i cioccolatini che riceve perché dice che accetterà solo quelli della ragazza di cui si è innamorato e per questo motivo, ogni anno tutte le ragazze innamorate di lui glieli portano con la speranza che lui li accetti”
“Se me lo avessi detto …”
“Tu non l’avresti fatto. Se gli dai i cioccolatini capirai se lui ti ama, è la tua occasione”
“Quindi credi che dovrei provare?”
“Sì e sbrigati”
Rimise l’ultimo cioccolatino nella scatola e corse via a cercare il suo Minato.
Lo cercò per tutta la mattinata senza risultato.
Era quasi il tramonto, Kushina aveva perso ogni speranza di ritrovarlo, guardava la scatola con il rimpianto di non averglieli dati prima.
“Perché non glieli ho dati prima?Perchè?” chiuse gli occhi, voleva piangere.
Il vento soffiava leggero …
Un’ombra … quella di Minato, era di fronte a lei e nemmeno se ne era accorta.
“Kushina?” la chiamò dolcemente.
“Sì?” rispose aprendo gli occhi e asciugandosi le lacrime.
“Tutto bene?”
“Sì, Minato ecco io ti volevo dare questo per ringraziarti”
Kushina aprì la scatola per prendere l’ultimo cioccolatino rimasto, ma lo trovò purtroppo sciolto.
“Non è possibile” disse abbassa voce.
Adesso nella scatola non c’era nessun cioccolatino, a parte quello che si era sciolto, e non le sembrò il caso di darglielo.
Chiuse la scatola, non poteva rimediare.
“Vedi Minato, ieri ti avevo preparato dei cioccolatini per ringraziarti per avermi salvata l’altra volta, ma purtroppo l’unico sano che era rimasto si è sciolto …” disse tristemente la rossa.
Minato le sorrise, si avvicinò a lei e prese la scatola di cioccolatini che Kushina aveva tra le mani.
“Minato, non ci sono cioccola…” disse lei; non voleva che aprisse la scatola, si vergognava troppo a fargli vedere che non era riuscita a conservare un cioccolatino decente.
Allungò le mani per riprendersela, ma Minato l’aveva già aperta.
“Ho fatto la figura della scema anche a San Valentino, chissà cosa penserà di me” pensò l’Habanero.
“E’ la miglior cioccolata che io abbia mai mangiato!” esclamò il biondo.
“Cosa?!?”
Minato aveva aperto la scatola e con un dito, aveva assaggiato, quello che rimaneva, del cioccolatino sciolto.
“Accetterà solo quelli della ragazza di cui si è innamorato” le parole di Mikoto le ritornarono in mente, allora lei gli piaceva.
“E se lo fa per pietà?” si domandò.
La rossa non riuscì a darsi una risposta in tempo perché Minato prese dalla sua tasca qualcosa e gliela diede.
“Tieni, questi sono per te Kushina” disse Minato.
Era una piccola scatola rosa con un nastro rosso, dentro c’erano dei cioccolatini, erano per lei.
“Volevo darteli stamattina, ma li ho persi mentre venivo in accademia, così sono ritornato a casa per riprepararli, credevo di non fare in tempo…”
Kushina non le sembrò vero: Minato aveva accettato il suo pietoso cioccolatino e in più, gli aveva regalato una scatola con i cioccolatini che lui stesso aveva preparato.
“Chissà a quante ragazze hai dovuto preparare i cioccolatini …” lo stuzzicò Kushina.
Minato, sapeva che la ragazza lo stava stuzzicando con quella affermazione, e per questo rispose con tono serio alla sua domanda.
“Li ho preparati solo per te, perché per me tu sei speciale”
Kushina, non si aspettava di certo quella risposta detta con quel tono, capì che era una cosa importante e che Minato non stava scherzando.
“Kushina io …”
“Minato …”
“TI AMO” dissero entrambi guardandosi negli occhi.
Furono colti da un profondo imbarazzo, nessuno dei due si aspettava di sentire quelle parole, così semplici ma così intense.
Minato strinse Kushina tra le sue braccia, si baciarono. 



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(*) keiji è un personaggio inventato della mia fic "Il diario di Kushina Uzumaki" 
 

Salve e buon San Valentino a tutti (anche a chi come è single), so di essere un pò in ritardo dato che era ieri, ma una serie di sfortunati eventi non mi hanno permesso di pubblicare prima la fic. 
Ringrazio tantissimo la mia adorabile socia  Leanan che ha cercato la bellissima immagine per la mia fic, grazie sei fantastica come sempre! 
Spero che vi piaccia.
Un bacio dalla vostra Euphie-chan  

 
                                                                                                                                                                
 
 
 
  
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