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Autore: EuphieKai    19/02/2012    5 recensioni
All' inizio,quando ho pubblicato questa fic,non mi sono accorta di aver messo completata no,volevo aggiustare ma poi mi sono detta:"Perchè non continuare a scrivere su Naruto e la sua famiglia?".
Per questo spero che il mio "esperimento" funzioni e soprattutto vi piaccia
Capitolo 1:L'8 Dicembre in casa Namikaze
Capitolo 2:Mi dai un abbraccio?
capitolo 3: "Papi, perché queste caramelle non scoppiano?"
Capitolo 4: Il più bel compleanno (dedicata a te Socia Presidentessa!)
Capitolo 5: Povero Minato! Naruto e il gelato.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki | Coppie: Minato/Kushina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era una mattina normale in casa Namikaze, quando all’improvviso …
“Non ci posso credere!!” erano le urla di Kushina.
Le urla della donna svegliarono tutto il vicinato.
Kushina era ancora lì, fuori dall’abitazione, vicino alla cassetta della posta con qualcosa fra le dita.
Il marito, invece, era ancora a letto e non aveva la ben che minima intenzione di alzarsi, voleva rimanere lì sotto il calore delle coperte; un desiderio irrealizzabile per un Hokage che aveva sempre un mucchio di lavoro da fare …
Kushina, intanto, era ritornata in casa e si diresse in camera del marito.
Per la felicità, saltò addosso al povero Minato che stava dormendo, si svegliò e mezzo addormentato domandò alla moglie che cosa fosse successo, non la ricordava così allegra da quando gli avevano detto di aspettare un bambino.
“Guarda tesoro, guarda!” disse lei agitando il foglio.
“Che cos’è?”
“Leggi, leggi!”
Minato prese tra le mani quel foglio e lesse:
 
‘Gentile signora Namikaze,
lei è stata scelta come concorrente al programma +RAMEN +VINCI,
spero che parteciperà alla puntata di stasera dove in palio c’è una
bellissima crociera per tre persone.
Ovviamente la potrà vincere solo se supererà il record dello scorso
partecipante che era di 15 piatti di ramen.
Distinti saluti dalla redazione.’

 
Minato sorrise, era questo il motivo della gioia di sua moglie: partecipare ad un programma dove avrebbe mangiato tutto il ramen, piatto preferito della dolce consorte, gratis e in più poteva vincere un bel viaggio per tutti e tre.
“Ci pensi tesoro, sono stata sorteggiata chissà fra quanta gente, è fantastico!” disse la rossa abbracciando energicamente il marito.
“Vacci piano Kushina, così mi soffochi!”
“Dici?”
Kushina così, lasciò il marito, andò vicino all’armadio e cominciò a cercare tra i cassetti mettendo tutto a soqquadro.
Minato le espresse tutta sua la perplessità, non capiva davvero cosa stesse facendo.
“Sto cercando un vestito adatto per l’occasione, no?”
Minato scese dal letto, baciò la moglie e le sussurrò all’orecchio:
“Per me sei bellissima anche con gli stracci”
Kushina sorrise e abbracciò il marito.
“Già, chissà cosa penserà la gente della moglie dell’Hokage che va in televisione con gli stracci”
Si sorrisero, era tutto così romantico …
“Mammina, Naru fame!” disse un bambino piccolo dalla culla.
I due genitori però non volevano lasciarsi e continuarono a baciarsi appassionatamente …
Naruto, dato che nessuno si stava preoccupando per la sua fame irrefrenabile, si alzò e poggiò le manine sul bordo della culla, incominciando a protestare.
“Naru fame, fame, fame!” cominciò ad urlare mentre sbatteva i piedini sul materasso della culla e le mani.
“Aspetta Naruto, due minuti e lascio la mamma” rispose Minato mentre continuava a baciare la madre, alla quale non dispiacevano i baci del marito.
Al bambino però non interessava nulla che si stessero baciando, la sua fame era più importante di quello che facevano i genitori e per questo voleva tutte le attenzioni del mondo.
Naruto si arrabbiò nel vedere che il padre non lasciava la sua mamma, colei che gli dava da mangiare tutte le mattine, così prese il gigantesco orsetto di peluche che gli aveva regalato Kakashi e comincio a darlo in testa al padre.
“Fameeeeeeee!!!” diceva il piccolo battendo l’orsetto sempre più velocemente sulla testa del padre.
“Questa piccola peste mi sta picchiando con un orsetto” commentò Minato lasciando la moglie.
“Sìììì, pappa, pappa!” esclamò contento Naruto, era riuscito a staccarli finalmente.
“Hai vinto tesoro, vieni adesso ti preparo la pappa” disse la mamma prendendolo in braccio.
Kushina prese dolcemente il bambino e lo portò in cucina.
“Vinto!” disse al padre prima che uscisse con la mamma dalla stanza da letto.
Minato sospirò: era uguale a sua madre, ne era convinto al 100%.
 
Fecero colazione tutti insieme, Naruto si calmò subito quando la madre gli portò la pappa.
L’ Hokage, prese dei fogli e stava per andare a lavoro quando …
“Tesoro, dove te ne stai andando?” domandò Kushina.
“Dove vado tutte le mattine: a lavoro, nel mio ufficio pieno di scartoffie come queste, perché?”
“Dato che io devo andare in quel programma dovrai badare tu a Naruto fino a quando non torno”
“Cosa?Ma io devo lavorare …”
“E io devo partecipare al programma più bello che esista. Mi servono forze se dovrò battere il campione di ramen, non trovi?”
“Sì, certo, terrò io Naruto non preoccuparti”
“Grazie”
Kushina prese Naruto dal seggiolone e lo mise tra le braccia del marito.
“Giusto il tempo di prepararmi e me ne andrò, tu tieni Naruto fino a stasera che torno, ok?” 
Minato prese il bambino e sereno si diresse allo studio. Era contento di stare di più con il figlio, e non accettò l’incarico giusto per far piacere alla moglie, che lo avrebbe comunque costretto se non avesse accettato …
Naruto guardava con curiosità la faccia del genitore che sorrideva a tutte le persone del villaggio che lo salutavano, aveva un padre popolare in effetti.
La sua attenzione si spostò su un signore vestito di bianco …
“Gelati!” disse il signore mettendo una musichetta tipica dei gelatai; tutti i bambini corsero verso di lui e cominciarono ad ordinare i gelati.
Il gelataio prendeva i coni, ci metteva il gusto richiesto dai bambini e glieli dava.
I bambini prendevano il gelato e cominciavano a leccarlo, Naruto li guardava facendo gli occhioni.   
Nessuno però gli offrì il proprio gelato …
“Fameeee” urlò
“Di nuovo?” domandò il padre “Adesso hai mangiato”
“Gilato!!” diceva Naruto allungando le mani in direzione del gelataio.
“No, tu sei piccolo ti fa male!”
Quell’affermazione fece zittire il bambino per un po’ …
“Si è calmato, finalmente. Non credevo che mi desse subito ascolto” pensò Minato felice.
Naruto non era di questa opinione …
“Papi cattivooooo!!!!!!Cattivoooo!!!” Naruto urlò così forte che tutti i passanti si fermarono a guardare lui e il padre che, imbarazzato come non mai, si coprì il volto con una mano.
“Tieni” fu la voce del gelataio che offrì a Naruto un cono gelato.
“La ringrazio” disse Minato “Quanto le devo?”
“Niente, si figuri per il lavoro che fa per tutti noi …”
Minato guardò Naruto che leccava il gelato.
“Cosa devi dire tesoro?”
“Cosa devo dire papi?”
“Gra …”
“Grazie!”
Naruto, in braccio al padre,  cominciò a mangiare il gelato tutto contento.
Minato tirò un sospiro di sollievo, adesso Naruto se ne stava tranquillo tra le sue braccia senza combinare nessun guaio …. Fino a quando non sarebbe finito il gelato.
Si girò a guardare su figlio che mangiava, si divertì molto quando vide il suo faccino paffuto tutto sporco di gelato.  
Il padre prese un fazzoletto e cominciò a pulirlo.
“Naruto sei un mangione come tu madre” gli disse il padre mentre lo puliva.
“Ciao Minato”  lo salutavano i suoi amici ninja che lo vedevano.
“Ciao” rispondeva lui con un sorriso.
Gli amici ninja lo guardavano, poi si giravano dall’altra parte e ridevano.
Minato non riusciva proprio a capire il motivo di tutta quella ilarità …
Finalmente erano arrivata allo studio dell’Hokage.
“Papi gelato cucù” disse il bambino.
“Si sa che è finito, te lo sei mangiato tutto”
“No, no. Hai tu il mio gilato ….”
“Eh?Come ho io il tuo gelato?”
“Sì, sì, guarda”  disse il bambino indicando con il ditino la veste di Hokage.
“Oh no! Adesso ho capito perché se la stavano ridendo!”
La veste di Minato era tutta sporca del gelato di Naruto e non solo quella.
Non si era accorto che il gelato si era sciolto e in più Naruto aveva contribuito con le sue manine.
Adesso sulla sua veste di Hokage c’erano le impronte di quella peste, oltre alla solita scritta di “Quarto Hokage”.
“Papi colorato!!” diceva il bambino battendo le mani, continuando a sporcare Minato.
“Naru mi stai sporcando!Ritorna presto Kushina ”  
 
Continua …
 
 
Ciao! Allora se non si fosse capito, Minato non si era accorto che Naruto si era sporcato anche le mani a mangiare il gelato e neppure che il gelato si era sciolto finendogli addosso.
L’ ispirazione per questo capitolo mi è venuta circa l’altro giorno, quando ho visto le mie foto di quando ero bambina, mia madre mi  ha raccontato che usavo le mani per mangiare e mi sporcavo tutta proprio come ha fatto Naruto.  
La fic all’inizio, doveva essere un solo capitolo, ma dato che era molto lunga ho deciso di dividerla in capitoli che non saranno più di 2 o 3, spero che non vi dispiaccia sapere che per il continuo dovrete aspettare il prossimo aggiornamento.  
Fatemi sapere che cosa ne pensate dell’inizio se volete.
Baci <3
 
 
 
 
 
  
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