Capitolo
53: The
moon and
the Night
- mhh...- Kanda si lamentò.
Nel suo dormiveglia ricordò gli
ultimi avvenimenti e avvertendo di essere sdraiato sul morbido aprì gli occhi di
scatto e voltò la testa verso sinistra.
Il viso gentile e sorridente di
Tsuki lo accolse.
- ti sei svegliato.- gli disse
lui aggrottò la fronte cercando di capire bene dov'era e cosa era successo.
- siamo nella tua, mia nuova stanza- rise lei alla sua espressione interrogativa – sono riuscita ad attraversare il gate per la sezione asiatica e ho chiesto aiuto a Bak, non senza una certa difficoltà siamo riusciti a fabbricare un vaccino e ad iniettarvelo, ti ho portato io qui.- spiegò con calma
Kanda era seccato – sono ancora in questa stupida forma...- borbottò vedendo che le sue dimensioni erano sempre ridotte
- a me piace..- disse Tsuki, poi sorrise alla faccia arrabbiata di Kanda e avvicinandosi un po' di più lo abbracciò.
- ehi! Lasciami!- protestò lui mentre si sentiva premere il viso contro il petto della ragazza.
- sembra quasi che per una volta possa essere io a proteggerti...- sussurrò lei
Kanda smise di agitarsi mentre la
presa della ragazza si allentava un po' ma senza lasciarlo andare, le braccia
della ragazza lo avvolgevano completamente, Tsuki si era raggomitolata su se
stessa tenendo stretto il ragazzo, la sentì appoggiare la fronte sui suoi
capelli.
Il giapponese non disse nulla, non aveva nulla da dirle in realtà,
nel giro di qualche minuto però avvertì un cambiamento nel respiro della ragazza
che divenne basso e regolare segno che si era addormentata, così rimase fermo
chiudendo anche lui gli occhi.
Otto anni, otto anni e solo negli
ultimi 9 mesi il suo stile di vita era mutato a tal punto da dargli
l'impressione di essere rinato, di vivere una vita che non era la sua. Non ne
aveva neppure il diritto, doveva essere morto a quell'ora e invece l'avevano
condannato a vivere un'ennesima vita.
Non si ricordava neppure di essere
stato così da bambino... era già nato come un ragazzino di 10 anni... man mano
che i suoi pensieri vagavano il sonno si fece sempre più pressante finchè non
gli offuscò la mente.
Tsuki intanto sognava di nuovo la stessa scena, lo
stesso campo, lo stesso cielo, la stessa pozza.
Lo strano ragazzino con i
capelli corti e una cicatrice che gli solcava il naso era lì e la fissava.
Vedeva la sua immagine tremolante mentre lei era sott'acqua. La ragazza vide
allungarsi davanti a lei una mano bianca e sottile con le unghie lunghe e
affilate, il ragazzino sopra di lei emise un ululato di gioia.
- evvai evvai! Pensavo di essere
solo!- disse allegro con le lacrime agli occhi – sai una cosa?- preseguì
rivolgendosi a lei – ti chiamano Yu!-
Tsuki sapeva già che si trattava di
ricordi che riguardavano Kanda ma sentirselo dire così direttamente fu comunque
uno shock, cosa ci faceva in quel posto poi??
- tu come ti chiami?-
la voce sembrava provenire da lei ma era cavernosa più simile ad un eco.
- eh me?- domandò il ragazzino indicandosi con l'indice – è un po' imbarazzante- disse grattandosi poi dietro alla testa – mi chiamano Alma! Buon compleanno Yu!-
Tsuki istintivamente allungò la
mano, voleva uscire da lì, voleva capire cosa stesse succedendo, cosa quel
ragazzino voleva dire. Ma invece di issarsi fuori da quella vasca cominciò a
cadere all'indietro mentre il volto sorridente di Alma si allontanava. Cadde
carponi su una superficie liscia e fredda.
Scosse la testa aprendo gli occhi
e li sgranò.
Sotto di lei dietro una spessa lastra di vetro c'era il corpo
di un ragazzo, aveva la parte sinistra del volto sfigurata da più cicatrici
mentre la parte destra era occupata da una lunga chioma di capelli castano
scuri. Gli occhi aperti ma vitrei la guardavano senza in realtà vederla, Tsuki
si mise a sedere senza smettere di fissare la figura sotto di lei.
“A... Alma?” domandò, quella
cicatrice sul naso era uguale a quella del ragazzino di prima, non aveva dubbi
su chi fosse quel ragazzo.
La ragazza trasalì improvvisamente quando notò
che quegli occhi vacui ora sembrava osservarla attentamente.
- chi sei?- la voce rimbombò nello spazio infinito intorno a lei
“mi chiamo Tsuki.. sono un'esorcista” rispose lei titubante
- esorcista?- domandò Alma, sembrava confuso – anche io e un mio amico dovevamo diventare esorcisti..- sussurrò spostando lo sguardo oltre.
“conosci Yu?”
alla domanda posta dalla giovane gli occhi del ragazzo saettarono su di lei – sì come lo sai?-
“conosco l'esorcista che corrisponde al nome di Yu Kanda” rispose lei
- allora sta bene....- nella sua voce c'era una nota lontana ma non si capiva se di nostalgia o di rabbia.
“sei tu il ragazzo che ho visto fuori da quella vasca?” continuò lei
- sì... siamo nati così io, Yu e gli altri.- disse con voce velata il ragazzo
“nati?” domandò senza capire Tsuki
- apostoli creati artificialmente in laboratorio... Cervelli di esorcisti promettenti e morti prematuramente impiantati in nuovi corpi per poter tornare a combattere gli akuma.. questo siamo-
Tsuki rimase attonita non poteva crederci, creati in laboratorio?! Si alzò in piedi continuando a guardare la figura slanciata di alma.
- salutami Yu esorcista, ci rivedremo presto.. -
“no aspetta!!” esclamò la ragazza fece per muoversi ma non appena mise un piede a terra un vento fortissimo la investì facendole roteare intorno una miriade di petali, una voce roca si diffuse nell'aria.
“il fiore... lo vedi ancora il fiore? Il fiore... lo vedi? Il fiore è un'illusione...”
Tsuki aprì gli occhi di scatto
mentre nelle sue orecchie rimbombava l'eco chiaro e netto della frase che aveva
appena sentito. Spostò un poco la testa e guardò con sollievo il viso di Kanda
che tornato alle sue dimensioni originali la teneva stretta a sé con un braccio
mentre dormiva profondamente.
La ragazza rimase ad osservare il suo viso,
era talmente bello da star male. La bocca era appena schiusa da cui usciva un
flebile respiro, Tsuki con delicatezza gli scostò una ciocca di capelli neri che
gli era sceso sulla guancia.
“apostoli creati artificialmente in laboratorio...”
lo voce di Alma risuonò nella sua
testa facendole accelerare i battiti del cuore.
Senza svegliarlo scivolò via
dalla sua presa, senza preoccuparsi di mettersi le scarpe uscì dalla sua camera.
Era ancora buio e in giro non c'era nessuno, si diresse vero il gate che
collegava il nuovo quartier generale a Londra con quello vecchio.
- Tsuki?-
la ragazza si fermò spaventata, dall'ombra uscì la figura di Lavi che con il suo occhi smeraldino la guardò sorpreso.
- tutto bene? Dove stai andando?- le chiese avvicinandosi
- torno un attimo alla home...- disse lei guardandosi intorno
- Tsuki!- Lavi la prese per le spalle mentre lei gli puntava addosso un paio di occhi confusi – cosa ti è successo?-
lei scosse la testa.
- posso aiutarti?- provò a cambiare domanda, la luce della luna che compariva ogni tanto tra le spesse nubi si rifletteva sui suoi capelli rossi accendendoli con svariate sfumature calde
- non questa volta Lavi...- rispose lei, il ragazzo assunse un'aria affranta quasi di rimprovero verso sé stesso
- mi dispiace..- sussurrò Tsuki sorridendogli, gli diede un leggero bacio sulla fronte e lo superò proseguendo verso il gate che attraversò nonostante gli addetti alla sorveglianza le chiesero di fermarsi.
Di botto si ritrovò nel vecchio
edificio.
Uscì dal laboratorio nel quale si trovava la porta del gate e si
affacciò sull'interno della torre. Improvvisamente quello spazio tanto
famigliare le sembrò estraneo e alieno, un brivido le corse lungo la schiena
mentre ascoltava il silenzio surreale che rimbombava sulla pareti di pietra che
tante cose avevano visto e sentito in quasi un secolo di attività. Non riuscendo
a sopportare quella sensazione di oppressione che l'aveva colta, rapida corse su
per le scale, c'era un posto che l'aveva sempre aiutata in quei momenti di
spaesamento e quando aveva bisogno di riflettere senza essere disturbata. Aprì
la pesante botola di legno dell'entrata alla cima della torre, sbucando su
quello che era il tetto dell'edificio, pioveva ancora, gli ultimi strascichi del
temporale stavano passando.
Respirò a pieni polmoni l'aria fresca mentre
lasciava che le goccioline di pioggia scivolassero sul suo viso rivolto verso il
cielo, si sentì un po' meglio. Si avvicinò al bordo del terrazzo godendosi il
panorama avvolto nella sottile nebbia data dalla pioggia, sotto di lei si
stendeva il giardino della home, il cimitero di lapidi bianche spiccava in mezzo
al verde. Con lo sguardo si soffermò su quelle che ormai riconosceva senza
sforzo essere le tombe di Rafael e Alwine.
Komui era stato di parola e li
aveva sepolti con tutti gli onori. Tsuki si sedette sul bordo lasciando
spenzolare le gambe, il rumore delle gocce di pioggia che battevano sulle foglie
degli alberi risuonavano nello spazio.
“creati in laboratorio... non è possibile! Yu non sarebbe umano?”
scacciò immediatamente quell'idea
dalla sua testa. Era umano tanto quando lei e gli altri!
Ma quel sogno
l'aveva turbata... cos'era successo in quel posto prima ancora che lei ne
entrasse a farne parte?
Neppure l'ordine oscuro che doveva difendere la
gente comune dal piano del conte aveva le mani completamente pulite, sapeva già
degli esperimenti di impianto forzato di innocence anche ai non compatibili che
aveva prodotto un risultato come quello dei caduti, ma non avrebbe mai pensato
che addirittura avrebbero creato degli apostoli artificiali che fossero
compatibili.
Ripensò alla figura di Alma sotto quella lastra di vetro,
voleva dire che era ancora vivo?
Tsuki si passò una mano tra i capelli
bagnati per toglierseli dalla faccia e sospirò, chi lo aveva ridotto in quel
modo? Aveva tante domanda e probabilmente l'unica persona da cui poteva avere
delle risposte era l'unica a cui non le avrebbe mai chieste, per questo neppure
Lavi che era ed è tutt'ora la sua ancora di salvezza non poteva aiutarla.
- ti stai bagnando.-
la ragazza alzò lo sguardo, alla sua sinistra era comparso Kanda i lunghi capelli neri sciolti sui quali l'acqua scorreva mentre il cielo dava segni di schiarite.
- anche tu..- replicò lei tranquilla tornando a guardare il paesaggio sotto di lei
- ma non è colpa mia..- ribattè lui per sottolineare che se era salito fin lassù con la pioggia era solo per venirla a cercare, in risposta Tsuki accennò un sorriso divertito.
- sei tornato normale..- gli disse lei con una nota di disappunto
- problemi?- chiese lui tra l'irritato e il seccato
- no... anche perchè determinate cose con un bambino non le potrei fare..- sorrise sorniona lei
- cos'è successo?- domandò lui cambiando discorso e restando in piedi al suo fianco
- non te lo dirò..- rispose lei, dirgli che non c'era nulla era solo una bugia a cui neppure lei credeva.
- mi sembra giusto.- il tono di Kanda non era seccato probabilmente lo pensava davvero e ne aveva ben d'onta.
- sai? Nonostante tutto credo che questo posto mi mancherà..- gli disse ad un certo punto la ragazza, davanti a lei mentre smetteva del tutto di piovere e le nuvole spinte dal vento veloci si stavano aprendo.
- non avevi detto che erano le persone a fare di un posto una casa?- gli chiese il giapponese con le braccia incrociate sul petto.
Tsuki non rispose subito – credo che mi mancheranno i ricordi che ho di noi in questo posto... qui è successo tutto ed è qui che noi siamo diventati quello che siamo insieme..- rispose
mentre Kanda abbassava lo sguardo
per osservarla senza alcun preavviso il sole irruppe prepotentemente sul tetto
dell'edificio spazzando via le ultime nuvole che gli impedivano di risplendere
in tutta la sua maestosità. La luce danzava delicatamente sui capelli biondo
miele di Tsuki creando bagliori grazie alle gocce d'acqua che ancora rimanevano
sul suo corpo, il giapponese riprovò quella sensazione di tranquillità che lo
aveva colto sentendola cantare, vedere il suo viso disteso e pacato nonostante
tutto quello che era successo in qualche modo lo rincuorava.
Lei dopo che il
sole ormai aveva fatto del tutto capolino dall'orizzonte si alzò in piedi.
- credo proprio che i tempi bui
debbano ancora arrivare...- commentò mentre un'ennesima goccia d'acqua le
solcava il viso si voltò verso di lui.
- Yu ti ricordi quando mi hai chiesto
perchè non avevo paura di te? Credo fosse destino... tu sei come la notte, il
mio nome vuol dire luna oltre che fiducia. Chi meglio della luna riesce a
sopportare il buio della notte?- lo guardò ancora un attimo venendo osservata
attentamente dagli occhi scuri di Kanda, poi si mise a ridere voltando le spalle
all'alba per tornare indietro.
Un'altro di quei momenti che la lasciavano sorpresa arrivò quando Kanda la bloccò abbracciandola da dietro.
- Yu?- domandò incerta lei, sentì il ragazzo affondare il viso nei suoi capelli
- la luna può essere coperta dalle nuvole e inghiottita dall'oscurità.- le disse all'orecchio
Tsuki sorrise appoggiando le mani sulle braccia che la stringevano.
- in quel caso cercherò di brillare più forte tanto da trasparire anche dalle nubi... non lascerò la notte senza luce..- gli rispose
restarono così ancora qualche secondo poi Kanda la lasciò libera, non gli chiese nulla di quel gesto limitandosi a lasciarsi superare dal ragazzo diretto alla scaletta che li avrebbe riportati al quartier generale.
- Yu!- lo chiamò andandogli dietro, quando il ragazzo si girò lo baciò – grazie!- gli disse ridendo
lui la guardò scocciato – che idiozia...- borbottò avvicinandosi all'apertura nel pavimento e tendendole una mano per aiutarla a scendere, lei la prese stringendola nella sua presa.
Che lui fosse stato creato, che fosse un esperimento, che fosse qualcosa di diverso da un semplice umano non le importava. Si era innamorata di lui punto! E anche quando avrebbe scoperto i segreti che si nascondevano dentro di lui avrebbe illuminato il suo percorso perchè lei era la sua luna. Non lo avrebbe più fatto cadere nell'oscurità.
- torniamo a casa- disse sorridendo serena.
End.
Commenti: E siamo giunti al termine di questo lungo
percorso... un po' mi spiace, mi sono trovata bene con questa fic e nonostante
negli ultimi periodi abbia aggiornato molto lentamente, quando iniziavo a
scrivere le parole fluivano come un torrente in piena! Ho voluto scrivere un
capitolo un po' rivelazione ma molto tranquillo, volevo una fine pacata,leggera
e romantica al punto giusto e credo di esserci riuscita. Per questo sono
soddisfatta, l'ho letto parecchie volte questo capitolo ma non ho apportato
modifiche. Sono contenta che abbia ponderato parecchio sul nome della
protagonista all'inizio della fic perché mi ha aiutato nelle riflessioni finali
del personaggio facendole calzare a pennello con un personaggio difficile come
lo è Yu =) Ok ok smetto di auto complimentarmi e passo ai più sinceri e dovuti
ringraziamenti:
Preferiti (nel
senso che hanno messo la storia tra i preferiti XD) :
Aryadaughter
Colly
DarkAngel_
Deva_AuberJuby
Grimmy
ire_banana_milk
Loveless_
saku89
ValeXAnime
Zsadist
_Prophecy_
Ricordata:
crystal_shine
ire_banana_milk
Lithia del Sud
milla96
Seguita:
Angy_Valentine
Aryadaughter
belial_die
bethan
Colly
glo91
ire_banana_milk
JennyMatt
LadyDoll
Mepphychan
Misa no Uta
saku89
Shiida the
BlackLightning
YaMiNoLaDy
_darkia_
_Pandora_
_Sora_
Oltre ovviamente a tutti coloro che hanno recensito o semplicemente letto e che mi hanno tenuto compagnia in tutti questi mesi! Un grazie di cuore <3 magari chissà ci potrà essere un seguito ;)
A presto,
La vostra Kano_chan.