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Autore: Layshaly    11/03/2012    2 recensioni
Un anno fa, in seguito alla tragedia che colpì il Giappone, scrissi questa breve shot ambientata esattamente un anno dopo.
In essa ho infuso la speranza di vedere il paese che amo rialzarsi e superare quei terribili momenti.
Oggi a distanza di un anno posso solo ammirare il coraggio dei Giapponesi e la forza di spirito che hanno saputo dimostrare. A loro e a chi come me si sente legato a questa splendida nazione, dedico questa storia.
Gambarè Nihon.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Petali di speranza

Quel mattino, Naoko aprì gli occhi ad un nuovo giorno, salutandone i primi raggi di sole con emozione; Dopo essersi alzata, si preparò in tutta fretta augurando il buon giorno ai propri cari, i cui volti le sorridevano da foto senza tempo.
Accendere dell’incenso davanti al piccolo altare e perdersi in pensieri lontani era un rituale che l’aiutava a mantenere un legame con la sé di un anno prima, permettendole al contempo di relegare le lacrime a quei soli momenti.
Era ancora in contemplazione dei suoi ricordi quando il rombo di una moto la spinse a rialzarsi.
Nonostante il traffico, Ryo aveva suonato alla sua porta perfettamente in orario, affacciandosi sull’uscio e mostrandole un bento-box* grande abbastanza da promettere una scorpacciata.
«L'ho comprato nuovo»  Dichiarò fermandosi sulla soglia, apparentemente fiero di sé. «..sai, per inaugurare una nuova era.»
Naoko si limitò a sospirare, scendendo le scale per poi raggiungerlo.
 Quel giorno avrebbero passato insieme il loro primo Hanami*.

Si conoscevano già da qualche anno, eppure Ryo si era sempre mostrato indolente davanti alla fioritura dei ciliegi. Non che gli dispiacessero, semplicemente aveva sempre avuto di meglio da fare che sedervisi sotto per ammirarne la danza dei petali, come amava chiamarla Naoko.
Da quel giorno di un anno prima però tante cose erano cambiate.
In quelle terribili ore in cui tutto sembrava essersi fermato e l’orrore si era abbattuto sulle vite di molti, erano stati proprio dei petali di ciliegio a salvarlo, a ridargli la speranza.
Tutto era avvenuto in quel preciso istante in cui, senza quasi accorgersene, si era trovato a pensare che se le cose fossero andate bene gli sarebbe davvero piaciuto fermarsi ad ammirare la danza di quei petali.
Fu con quel pensiero che, deciso a mantenere la promessa fatta a sé stesso, prese posto sotto un albero di ciliegio. Un albero diverso dagli altri ormai in fiore; un ciliegio che loro stessi avevano ripiantato un anno prima, sperando di vederlo tornare a fiorire, di poterne ammirare i primi sakura*. Un albero che per entrambi era al contempo ancora e portatore di speranza.

«Sarebbe bello se anche loro riuscissero a vederlo» Dichiarò Ryo osservando la scritta che avevano inciso sul tronco. Una dedica a chi non c'era più. Un monito per non dimenticare pur andando avanti.
«Se tornerà a fiorire lo vedranno sicuramente.» Replicò Naoko sedendogli accanto, osservando quei rami ancora spogli.
Li ricordava ancora quei giorni: un insieme di ore in cui la paura sembrava andare a braccetto con il dolore; Attimi scanditi dal terrore di perdere tutto: la vita, i propri cari, la casa.
Eppure non tutto era andato perso. Oltre a lei e Ryo, oltre ai sopravvissuti e quanto era già stato ricostruito, c'era qualcosa di impalpabile, visibile solo a pochi ma non per questo meno reale.
«Si, lo vedranno sicuramente.» Ripeté mentre una piccola piega le increspava le labbra, portando in sé il ricordo di ciò che era andato perso per sempre.
Era certa di quanto affermava. Una consapevolezza che ben si sposava con il sorriso che ora sembrava brillare improvvisamente della sua forza, quella da sempre insita nella sua gente.
Non si era mai fermata a ragionare troppo sulla propria nazione, eppure proprio in quei giorni orribili era riuscita a coglierne tutta la bellezza. Si era trovata ad amare quel popolo coraggioso che in poco tempo era riuscito a ricucire gli strappi causati dal terremoto, asciugando al contempo le lacrime che il mare aveva versato sulla terra.
Aveva imparato a conoscere se stessa attraverso gli altri, accettando ogni cosa con un coraggio inatteso, continuando a lottare, a sperare, a vivere.
Senza aggiungere altro indicò dei petali appena staccatisi da un ramo più in alto. Li osservò aleggiare sulle loro teste, accogliendone uno tra le mani, sentendosi incredibilmente carica di speranza. La stessa che Ryo aveva sperimentato un anno prima nell’osservare quasi per caso la natura che continuava ad esistere nonostante tutto.
Certo, da quel giorno tante cose erano cambiate, tante non sarebbero state più come prima ed altre ancora avrebbero conosciuto ulteriori mutamenti. Eppure, pensare a simili cose standosene ai piedi di quel ciliegio riusciva ad infondere loro una strana energia.
«Per quanto le cose cambino..» Commentò Ryo, sollevando gli occhi al cielo «Noi saremo sempre in grado di andare avanti. Anche a costo di cadere e ricominciare più e più volte.»
Proprio come i fiori di ciliegio, si trovò a pensare, capaci di fiorire in ogni circostanza, mostrandosi sempre in tutta la loro bellezza.
Alle sue parole Naoko annuì, sfiorandogli una mano.
Si, era proprio l’inizio di una nuova era.

)o(

Un anno fa, in seguito alla tragedia che colpì il Giappone, scrissi questa breve shot ambientata esattamente un anno dopo.
In essa ho infuso la speranza di vedere il paese che amo rialzarsi e superare quei terribili momenti.
Oggi a distanza di un anno posso solo ammirare il coraggio dei Giapponesi e la forza di spirito che hanno saputo dimostrare. A loro e a chi come me si sente legato a questa splendida nazione, dedico questa storia.
Gambarè Nihon.



Note:
*Hanami significa “ammirare i fiori” ed è una ricorrenza giapponese durante la quale si ammirano i fiori di ciliegio.
*bento-box particolari contenitori nei quali viene riposto il cibo. Solitamente si tratta di onigiri (polpette di riso) ed altre pietanze tipiche giapponesi, facili da mangiare a scuola o al lavoro.
*sakura è il nome dei giapponese dei fiori dell'albero di ciliegio.
   
 
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