Sin da quando si erano conosciuti a
bordo di un malridotto aeroplano da reality, Alejandro aveva pensato
che quella ragazza fosse bellissima sotto ogni sua più maligna
sfaccettatura.
Col tempo, anzi, aveva addirittura
imparato ad associare un aggettivo preciso ad ogni suo più piccolo
aspetto:
era Hermosa quando esultava di
gioia per una vittoria o invece stringeva i denti dalla rabbia dopo
una sconfitta.
Era Increìble quando resisteva imperterrita alle sue infallibili avances da latin lover, rispondendo a tutti i suoi attacchi amatori con un sorriso beffardo e la lingua pungente e velenosa; ed era Preciosa quando, al contrario, arrossiva di colpo per un suo improvviso complimento, e cercava di non farlo notare distogliendo lo sguardo e borbottando una rispostaccia a mezza bocca.
E da gelosa?
Bastava che lo vedesse
fare l’occhiolino a LeShawna o rivolgere un complimento a Courtney,
e l’espressione furente e lo sguardo omicida che gli lanciava da
lontano bastavano a renderla simplemente adorable.
Stavolta, però, Alejandro non trovava le parole adatte per descrivere come gli sembrasse Heather in quel momento.
“Ehi”
“Sparisci!”
“Chica, tesoro, non fare così…”
Le si sedette accanto e iniziò a
fissarla con attenzione, aspettando impaziente il momento in cui lei
avrebbe ricambiato il suo sguardo. Ma Heather non alzò mai il viso
dal bancone, rivolgendo verso il basso quella sua smorfia irritata e
orgogliosa che lui ormai aveva imparato a conoscere a memoria.
Poi d’un tratto si tappò la bocca
per trattenere un singhiozzo, ma non ci riuscì: un brivido le scosse
le spalle e un secco hic! sovrastò per un attimo il chiasso e
la musica del locale.
Alejandro non riuscì a trattenere un
sorriso.
“Perché fai così? Ce l’hai con
me?”
“No!” scattò lei, continuando a
non guardarlo. Alzò la bottiglia che aveva in mano e ne bevve un
sorso lunghissimo, concludendo poi con un sospiro soddisfatto. Subito
dopo il suo sguardo tornò a rabbuiarsi e la sua voce assunse una
nota altezzosa “Come vedi sto benissimo anche senza di te. Quindi
perché non te ne torni da quelle tue nuove amichette del cuore e mi
lasci in pace?”
Alejandro alzò un sopraciglio
“Intendi… quelle due di prima? Chica, mi hanno solo chiesto
l’ora.”
“E per dire l’ora dovevi per forza
fare il cretino?! Le hai” Heather assunse un’espressione di
profondo disgusto “baciato la mano, blha!”
Alejandro scosse il capo. La sua parte
più vanitosa avrebbe voluto assumere un tono borioso, gonfiare il
petto e rispondere con qualcosa come Che posso farci, è il mio
fascino latino che non perdona!, ma vide bene di mordersi la
lingua prima di rischiare di peggiorare la situazione.
“E’ per questo che te ne sei
andata?” chiese.
Lei gli rispose con un secondo hic!,
e Alejandro ridacchiò. “Ora capisco… eri gelosa” le accarezzò
la testa e si sporse per baciarle i capelli “Adorable.”
Heather si allontanò con un gesto
seccato “Tsk, ti piacerebbe! Non sono… non sono mica -hic!-
gelosa… io… io sono…” ci fu una pausa, in cui le palpebre di
Heather iniziarono lentamente ad appesantirsi.
Bevve un altro sorso dalla sua
bottiglia, e d’un tratto sbuffò
“io sono quella… quella lì,
quella che ha vinto il milione di dollari, giusto? Lo sai, con chi
credi di parlare?”
“Eh?"
“Con me, stai parlando. Che domande
cretine mi stai facendo? …però se ci rifletti sopra quel gatto
fuori dal locale era grigio… a me sembrava nero. Hic!,
glielo dovevo chiedere…”
“…si può sapere quanto hai
bevuto?!”
Alejandro lanciò un’occhiata
interrogativa al barman, che distolse l’attenzione dai bicchieri
che stava asciugando e gli rispose alzando due dita di una mano.
Meno di due bottiglie di birra, ed
Heather era sbronza come non l’aveva mai vista prima.
Gli sarebbe piaciuto avere il cellulare
abbastanza carico per riprendere la scena: non sarebbe stata affatto
una brutta idea ricattare Heather con un video imbarazzante, e magari
riuscire a riavere in cambio le chiavi dell’auto che gli stava
nascondendo da quasi una settimana.
Quel pensiero gli fece sfuggire un
risolino cattivo.
La guardò bere ancora e fu tentato dal
toglierle la bottiglia di mano, ma si trattenne “Non credevo che la
birra ti piacesse così tanto.”
“Infatti mi fa schifo.”
Con un movimento improvviso, ma
comunque rallentato dall’alcol, Heather si voltò verso di lui e lo
fulminò con lo sguardo “Come fanno tutti a dire che è buona?
…sono cretini, ecco perché! …e poi ci sei tu, che sei solo un
brutto stupido spagnolo, stupido, brutto… hic!, fai il
cascamorto un’altra volta e me la paghi cara, stupido Bruttomuerto
spagnolo. Hic!”
Non fu tanto ciò che disse, ma il modo
in cui lo fece che gli provocò qualcosa di strano, come se gli
avessero versato della cera bollente nel fondo dello stomaco.
La visione di Heather ubriaca era
qualcosa a cui non era affatto preparato.
Aveva la testa dondolante,
l’espressione corrucciata, gli occhi lucidissimi e le guance rosse
come mele.
Era spettinata, era assonnata. Ed era
–buffa? Sgraziata, stupenda, preoccupante?
Non ne aveva la minima idea.
“Um, querida… che ne dici se ti
riporto a casa e ci mettiamo a dormire?”
“E la birra?”
Lui sorrise e, con cautela, la strinse
al petto. Normalmente Heather si sarebbe irrigidita, lo avrebbe
spinto via e dopo una lunga serie di insulti forse se ne sarebbe
anche andata sbattendo i piedi con stizza: ora invece non fece altro
che chiudere gli occhi e affondare il naso nella sua maglietta.
La cosa non gli dispiacque.
“Sai cos’ho scoperto stasera? Che
puoi resistere a qualsiasi intruglio alcolico, ma chissà perché con
la birra vai subito al tappeto” le accarezzò la guancia.
“Di conseguenza, ho scoperto che hai un punto debole interessante…” le baciò la tempia.
“…e che non ci sono parole adatte
per dirti quanto tu mi stia facendo impazzire in questo momento.”
concluse soffiando dentro il suo orecchio.
Heather mugugnò con fastidio “Sì,
sì, ok… ma la birra?!”
“Amor, credo che da ora in poi te ne
farò avere a vagonate di quella roba.”
Più tardi, Alejandro ebbe modo di
scoprire anche un’altra cosa.
Le labbra di Heather che sapevano di
birra potevano essere definite soltanto in un modo:
indescriptibles.
°°°
Note autore:
Ok, sì... non ho ancora idea di come sia riuscita ad arrivare seconda! °-°
Comunque mi sono divertita tanto con questo contest, e per questo devo ringraziare la caVissima Piratessa che l'ha indetto! Io adoro Heather e Alejandro, e adoro provare a scrivere qualcosa su di loro! ^^
L'idea per questa roba mi è venuta in mente mentre ero in
macchina.. ulteriore dimostrazione che io alla guida sono un pericolo
pubblico, dhu!
Complimenti a tutti gli altri partecipanti, perché ho letto le vostre storie e mi sono piaciute un sacco *_*!
Grazie alla giudicccia Pirata per aver indetto questo contest e per i suoi giudizi accurati.
Ovviamente, grazie infinite anche a chi ha letto questa cosa u//u.
Un bacione a tutti!
*rotola via!*