Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Wany97    15/03/2012    3 recensioni
Questa fict è perlopiù un esperimento. Data da un idea che faceva la danza del ventre nella mia testa già da un po.
Dal terzo capitolo:
-Turner, mai fidarsi dei Turner, finiranno sempre per fare cose stupide tipo.. Questa- Disse Jack. Il silenzio era sceso nella cabina. -Sono contenta ci siano persone così ben temprate su questa nave- Sibilò Nancy -Ma il problema è di tutt'altra natura, signore, ora, vuole chiudere quella bocca e lasciarmi parlare o devo fargliela cucire dalle mani poco delicate di un membro a caso dell'equipaggio?- Bill mugugnò un -Mi scusi capitano- Nancy tornò a guardare Jack.
-Non posso accettare che in una spedizione di simile portata sul ponte della Mia nave cammini la mia intera f..- Si bloccò, come se non gli venisse la parola. Angelica sbuffò rumorosamente -F..F..- Ripetè di nuovo il giovane capitano, incapace di continuare. Intervenne Jack, in risposta agli sguardi perplessi dei presenti -Quello che mia figlia vorrebbe dire è che non vuole sulla Perla tutta la sua f..- E fece un gesto eloquente con un braccio, accompagnato da uno dei suoi sguardi tipici alla "avete capito no?". Ma nessuno aveva inteso cosa stesse dicendo lui. -Massì dai, saprete tutto cos'è una f...-
Di nuovo quel gesto e quell'occhiata. Ma senza alcun risultato. Così accorse Jace -Oh insomma, padre madre e fratello- Semplificò -Ecco, si poteva dire anche così- Assentì Jack. Angelica, da dove si trovava, intervenne -Maledetti voi Sparrow e le vostre stupide maledizioni! Maldito!- Bill lanciò un occhiata perplessa a Gibbs, che sottovoce si affrettò a spiegare sia a lui che a Juliet -La maledizione degli Sparrow, non riescono a pronunciare la parola famiglia.-
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelica, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PIRATES OF CARRIBEAN
Coloro che navigano tra acqua e sangue, i figli.
Tieni gli occhi puntati sull'orizzonte

La stanza era immersa nell'ombra. Solo la luce flebile delle candele la rischiarava, permettendo a Bill di guardarsi attorno, senza troppa fatica.
Lei era sdraiata sul letto. Aveva gli occhi chiusi, segno che stesse ancora dormendo. Il suo petto sotto alle coperte si alzava e si abbassava, lentamente. Quasi respirare fosse diventata una fatica, più che un abitudine. La fronte era imperlata di sudore, incorniciata dai boccoli biondi, che le cadevano attorno al viso.
Nel sonno, Elizabeth sussurrava. A tratti con voce più forte, a tratti più flebile. Bill dovette avvicinarsi a lei, in quel momento, per coglierne le parole
<< .. Dieci anni.. Lo scrigno.. Manca poco.. Manca pochissimo... Will... Will... Ti sto aspettando... Will... >> La voce si ridusse a un tenue borbottio, che poi scomparve.
Gli occhi di lei si aprirono, sbattendo le ciglia un paio di volte, mettendo a fuoco la stanza buia che la circondava. Parvero passare molti secondi, prima che riuscisse a mettere a fuoco il ragazzo
<< Oh Bill.. Sei venuto a trovarmi.. >> Disse Elizabeth, con un tono incredibilmente dolce << Ma certo che sono venuto >> Disse il ragazzo, sedendosi al bordo del letto, prendendo una mano della madre, stringendola fra le sue. Era calda, troppo calda. Elizabeth sorrise << Sei così dolce Bill.. Fai tanto il duro ma sei un vero romanticone.. >>
<< Io non direi, madre >> Ribattè lui, senza prestarci davvero molta attenzione << Oh, andiamo Bill, sei un Turner dopotutto, hai il sangue di tuo padre nelle vene >> Disse lei, poi sorrise. << Sai, non manca molto.. Lui sta per arrivare... Solo un paio di mesi, e passeremo un altra bellissima giornata insieme >>
Il tono di voce della donna si fece quasi sognante, mentre Bill cercava un modo per evitare l'argomento padre. Non gli era mai piaciuto << Te la ricordi Bill? Quella giornata di dieci anni fa? Quando è sceso a terra? Ti ricordi di tuo padre, Wiliam? >> Non si aspettava davvero una risposta. Con la malattia in progresso nel suo corpo, la sua mente di tanto in tanto perdeva lucidità. Era da due anni che quella l'aveva colpita. Ma era sconosciuta. I dottori non sapevano come curarla.
E stava degenerando, non gli restava molto tempo. I medici si dicevano furtunati se fosse arrivata alla mattina successiva. Bill scacciò anche quel pensiero << Si madre, me lo ricordo >>
Disse, senza sorridere << Lui sta venendo da noi, Bill... Non ci ha abbandonato.. Devi crederci... >> Il ragazzo distolse lo sguardo brevemente. Non sapeva praticamente nulla di suo padre, se non che era un marinaio, e che compieva viaggi molto lunghi. Tornava ogni dieci anni, aveva detto sua madre. Inoltre, l'unica volta che l'aveva visto, circa nove anni addietro, era stato con loro per un solo giorno. Lui e la madre si erano abbracciati tanto, nessuno stringeva mai così Elizabeth.
E poi, avevano passato una giornata assieme, solo una. Wiliam aveva chiesto tante cose della loro vita, ma la madre della sua non aveva chiesto nulla. Bill in quel giorno aveva adorato suo padre, perchè con lui sembravano una vera famiglia. Ma poi se ne era andato, e non era tornato, neppure quando Elizabeth si era ammalata. A quel punto, il ragazzo aveva volutamente smesso di pensarci. << Madre, ora dovete riposarvi >> Disse questi, sospirando << Passo a trovarvi dopo, va bene? >>
<< Oh Bill, sarà troppo tardi >> Disse lei. Lui la guardò esterrefatto, senza capire << Bill, sappiamo entrambi che non arriverò a domani. E non voglio che tu sia qui a vedermi morire >> Il ragazzo aprì la bocca per replicare, ma non disse nulla << Bill, sappi che sono fiera di te, e ti vorrò sempre bene >> Sorrise << Qualsiasi cosa accadrà, qualsiasi scelta compirai, io ti vorrò sempre bene.. Anche se forse.. Forse tu mi odierai ma.. Ma qualsiasi cosa tu veda o scopra, ricordatelo, va bene? Ricordati che ti voglio bene >> Il ragazzo la guardò, sempre più confuso << Madre non potrei mai... >> Lei lo bloccò con un gesto della mano << Bill.. C'è una cosa.. Devi andare a prenderla.. Un forziere... Sull'isola a est di Port Royal, va verso l'isola in cui i mercanti scambiano le spezie, da lì punta dritto a est, sempre. L'isola in cui ti imbatterai... è li che c'è il forziere.. Nessuno deve saperlo.. Tienilo.. Non farlo vedere a nessuno... Dallo a tuo padre.. Lui.. Lui saprà cosa fare.. Non aprirlo mai, però, è importante.. >>
Forse stava degenerando, pensò Will. Dopotutto, la malattia era grave. Ma c'era un velo di lucidità nei suoi occhi, un velo di sincera preoccupazione, che fece intuire al ragazzo che non era così. << è sotterrato Bill.. Sulla spiaggia d'innanzi alle acque trasparenti... Sotto alle scogliere.. Vicino alla roccia che al tramonto sembra luccicare di azzurro... Trova il forziere Bill.. Ma tienilo al sicuro.. Poi.. Lo darai a tuo padre.. >> La donna alzò una mano, ad accarezzare il viso del ragazzo.
Lui la guardava, confuso. Ma non chiese nulla, avrebbe fatto come gli era stato detto. Poi la mano di lei ricadde sul letto, gli occhi si chiusero, il petto si alzò. E fù per l'ultima volta. Un singhiozzo scosse il ragazzo, e una lacrima gli rigò il volto, per poi cadere sul viso diafano di Elizabeth. Wiliam Turner non avrebbe più potuto raggiungerla.

 
Al bordello "la figlia del capitano" di Londra, qualcuno aveva vomitato il rum.
Di nuovo.
Jack avrebbe preso quel pazzo per il collo e gliel'avrebbe rifatto bere. Ma in fondo, i tempi erano cambiati, i pirati e gli scalmanati di quell'epoca non erano più quelli di una volta.
In un angolo,la banda suonava una melodia allegra, mentre che giovani donne attraenti andavano ad accaparrarsi i clienti migliori. Ma Jack e Gibbs non ci prestavano attenzione, mentre bevevano dai loro boccali di rum. Riabbassarono i contenitori, e li sbatterono sul tavolo.
<< Ah Jack! >> Escalmò Gibs << A volte mi guardo indietro e mi ritrovo incredibilmente contagiato dall'onda dei ricordi >> Il pirata gli lanciò un occhiataccia
<< Il passato è per i morti, noi siamo ancora qui >> Replicò, mentre indicava al cameriere un altro giro di rum. Gibs continuò << Sai, mi ricordo ancora quando andammo alla fonte della giovinezza, quanto tempo fa è stato, amico mio? >> Jack non rispose, ma lui continuò << Ah! Bei tempi quelli! In gioventù dopotutto.. >>
Era ubriaco, questo era sicuro. Ma a Jack non bastò quella scusa << E basta! IO sono ancora VIVO! >> Sbottò a un certo punto. A Gibs andò di traverso l'alcolico, e lo sputò sul tavolo. << Avanti Jack, ormai siamo vecchi! >> Lui sbuffò << Capitan Jack Sparrow non invecchia mai! Non ho ne i capelli bianchi ne le rughe! >> Gibs rise, come se quella fosse stata una battuta << Capitano, Jack? E di cosa, a me mi pare che lei ti abbia fregato la perla nera >> Disse.
Sparrow alzò gli occhi al cielo << Fregato è una parola grossa.. Lei si è limitata a conficcare nella mente dei miei uomini un po di sano ammutinesimo.. Ammutimanesi.. Ammutinismo... O come si dice >> Gibs ridacchiò << Avanti Jack, dopotutto, avresti dovuto legare un po di più con lei, se fossi stato un padre modello ad esempio... >> Cominciò. Jack lo interruppe << Definisci modello >> Disse, bevendo altro rum, finendo l'ennesimo boccale. Gibs gli lanciò un occhiata espasperata
<< In ogni caso, siamo alla fine dei nostri.. >> Il pirata sbattè il boccale sul tavolo, facendo sussultare Gibs << Va all'inferno >> Si alzò in piedi << Sai cosa ti dico? Vado a riprendermi la perla >> Gibs, che stava bevendo, fu costretto a sputare di nuovo, tanto gli era andata di traverso << Salutami la cara Nancy! >> Gli gridò dietro << E anche Jace! >> Il pirata gli rivolse un cenno con la testa << Muoviti vecchio caprone >> Gridò << La morte non si fa problemi ad aspettare >> Allora lui saltò in piedi, e lo seguì, trafelato.

 
NOTA DELL'AUTRICE
Buondì a tutti quanti^^
Dunque dunque, questa fict è nata da un' idea grossolana di un'adolescente un po scema, che però ha una voglia matta di scriverla. Premetto subito che se riesco a sviluppare l'idea come mi balla in testa, allora sarà una fict un po lunga. E si, ci vorrà del tempo tra un capitolo e l'altro. Che consiste in un giorno una volta e un mese l'altra u.u Beh, l'idea mi si era conficcata nella testa da un po, dopo essermi guardata tutti quattro i film per intenderci, credete faranno il quinto?? Comunque, l'idea di scrivere qualcosa sui pirati mi piaceva, e anche l'idea di nuovi personaggi. E infatti così sarà. Non preoccupatevi ci saranno anche i vecchi personaggi, come Angelica e Jack su cui sono sicurissima riguardo la presenza. E si, anche Will. Ma ci saranno, e la storia ruoterà principalmente attorno a loro, i figli. In pratica, questa fict ruoterà attorno a una serie di personaggi. A cominciare da Bill, il giovanissimo Turner. Ma aspettatevi l'arrivo degli Sparrow, perchè vi assicurò che ci sarà, molto presto. In questa specie di premessa avrete capito che Elizabeth è morta, se non lo avete capito, beh dai, adesso lo sapete! Mi dispiace francamente di aver troncato in questo modo la sua vita, ma mi serviva per la fict D:!!! In quanto a Jack, immagino che avrete capito la sua situazione, casomai avrete la sorpresina più avanti..Okay, ci tengo a precisare che questa fict è una specie di esperimento, più che altro dettata dalla voglia di gettarmi in qualcosa di un po piratesco. Ma in quanto la mia prima fict di questo fandom, ho bisogno di consigli. Su di tutto, come migliorare la scrittura ecc.. Se avete anche magari un ideina per i personaggi sparatela pure, non sia mai che mi venga in aiuto!!!! Insomma, per scrivere di questa fict ho bisogno che qualcuno mi aiuti, che mi dica dove esagero con qualcosa e via dicendo, e quindi, please, recensite! Anche le critiche ci stanno benissimo!Cioè, se vorrete insultarmi per aver scritto un obrobrio, accomodatevi!
Wany
 

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Wany97