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Autore: mey chan    16/03/2012    6 recensioni
“No. No, ditemi che non è vero, vi prego.”
“Che cosa non è vero?” domandai, guardando curioso mio figlio che, per tutta risposta, si limitò a borbottare qualcosa che non riuscii a cogliere, sprofondando ancora di più con la testa fra le braccia.
Ero appena tornato da lavoro e fin dall’ingresso ero riuscito a cogliere le frasi scoordinate di Naruto. Lo trovai seduto su una sedia con la testa china sul tavolo, perso tra scongiuri e suppliche.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Yondaime
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Minato Namikaze'
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“No. No, ditemi che non è vero, vi prego.”
“Che cosa non è vero?” domandai, guardando curioso mio figlio che, per tutta risposta, si limitò a borbottare qualcosa che non riuscii a cogliere, sprofondando ancora di più con la testa fra le braccia.
Ero appena tornato da lavoro e fin dall’ingresso ero riuscito a cogliere le frasi scoordinate di Naruto. Lo trovai seduto su una sedia con la testa china sul tavolo, perso tra scongiuri e suppliche.
“Successo qualcosa a scuola?” chiesi la prima cosa che mi venne in mente e che, conoscendolo, poteva essere la più probabile.
“Mmh.”
“Ti va di raccontarmi?” provai, sperando di riuscire a comprendere la situazione.
Naruto sospirò, rivolgendomi un’occhiata che fece brillare l’azzurro dei suoi occhi in una nota di rassegnazione.
“Mi tormenteranno a vita. Poi trameranno contro di me e il mio corpo sarà ritrovato in un burrone, pieno di lividi e ammaccature.”
Sgranai gli occhi, aprendo la bocca per ribattere, quando mi anticipò con un cenno della mano, intimandomi di lasciarlo proseguire.
“Sarebbe carino dunque da parte tua darmi la paghetta in anticipo, perché non sono per nulla sicuro di sopravvivere fino sabato. Almeno corro a comprarmi del ramen e lo gusterò come se fosse la mia ultima sigaretta.”
“Naruto,” cominciai, titubante “hai fatto arrabbiare la preside per caso?” Tsunade-sama non è da sottovalutare, essendo una donna piena di risorse e pugni da sfoggiare.
Scosse la testa, agitandola troppo velocemente.
“Peggio! Non hai idea del casino che, specifichiamo, non sono stato io a creare!”
“Allora cos’è successo?”
Non riuscivo a immaginare niente di più terrificante in ambito scolastico. Naruto non è il tipo da scoraggiarsi per un brutto voto, una nota o un rapporto.
“Il gioco della bottiglia! Le ragazze, durante la pausa pranzo, hanno deciso di fare il gioco della bottiglia!”
Inarcai un sopracciglio, pensieroso.
“E cosa sarebbe successo durante il gioco?”
Naruto fu colto da una vampata di calore. Le gote divennero più colorate e, veloce, portò le mani a coprirsele.
“Io… oh, accidenti, mi hanno costretto a giocare! Io volevo mangiare il mio ramen e mi hanno costretto! Sakura-chan ha detto che dovevamo essere in tanti per rendere tutto più interessante e mi ha trascinato in mezzo al cerchio!”
Forse ero riuscito a cogliere il problema.
“Hai forse baciato la ragazza sbagliata e si è creata una situazione imbarazzante?”
“No! Cioè, io, è stata colpa del teme! Se ne sta sempre per conto suo di solito, asociale com’è, e invece oggi ha deciso di partecipare al gioco!”
“Naruto, cosa vuoi dire con-”
“Ho dovuto baciare Sasuke Uchiha! Dannazione!” esclamò, strizzando gli occhi e alzando la voce fino a renderla quasi stridula.
Lo osservai incredulo, mordendomi la lingua per non emettere un risolino poco appropriato.
“Beh, dai, non è la fine del mondo. È da tenere in conto durante il gioco se i partecipanti sono misti.”
“Non me ne importa nulla! Io non volevo dare a lui il bacio! Pure quindici secondi sono dovuto rimanere incollato con le labbra alle sue!”
Stavolta ridacchiai sul serio, guadagnandomi un’occhiataccia.
“Non devi essere arrabbiato, era solo un gioco, i vostri compagni non vi prenderanno in giro.”
“Ma non è quello il punto! Sono le ragazze il problema!”
Inclinai la testa di lato, massaggiandomi il collo.
“Perché?”
“Quelle mi ammazzeranno! Ce n’erano un sacco a giocare, solo per riuscire a baciare quel teme! E la bottiglia, l’unica volta che l’ha dovuta girare lui, si è fermata proprio su di me! Non ti dico i loro occhi, erano infuocati! E Sasuke, quel bastardo, ci ha goduto come un matto!”
“Non credi di esagerare? Sono le classiche situazioni da adolescenti, ci si diverte, si gioca, e-”
“Ma io non volevo baciarlo! Non, io… avresti dovuto vedere come ghignava. Il mio primo bacio lo volevo diverso, papà.”
L’ultima frase la sussurrò, abbassando lo sguardo.
“Ehi,” lo chiamai, sfiorandogli in un timido gesto i capelli “il primo bacio non è mai come ci aspetteremmo il più delle volte, sai? Quello che conta alla fine è trovare la persona giusta.”
“Io ce l’ho la persona giusta.” Affermò, deciso. “Sakura-chan. È carina, sorridente e forte. Solo che a lei piace il teme.”
Sorrisi, facendo passare la mano sulla sua nuca.
“E a Sasuke-kun chi interessa?”
“Nessuna. Chi lo capisce quello è bravo.”
“Forse non lo mostra, ma le sue preferenze dubito non le abbia. C’è sempre qualcuno che fa la differenza alla fine, anche se di poco.”
Alzò il capo, e ne approfittai per dargli un buffetto su una guancia.
“Non sono un bambino.”
“Se lo dici con questo tono piagnucoloso, non credo proprio.”
Sbuffò, trattenendo una risata.
“Invitalo a casa nostra un giorno di questi. Potrebbe nascere un’amicizia, chissà.”
“Non ci penso nemmeno.” Disse, stringendo le palpebre.
Sospirai, chiudendo gli occhi per qualche secondo.
“Secondo me invece siete destinati a creare un legame voi due. Parli sempre di lui a casa, certo, saranno frasi poco carine le tue, ma nonostante questo pensi a Sasuke-kun per diverso tempo. Sicuro di non volerlo conoscere in realtà?”
Spalancò gli occhi, arrossendo un’altra volta.
“Manco per idea! Lo detesto, ecco come stanno le cose! E ora scusa, ma ho i compiti da fare!”
In tempi record direi, si alzò e, dopo aver strusciato la guancia sulla mia in segno di riconoscimento, si dileguò.
Ne approfittai per lasciarmi andare a una bassa risata. Naruto non aveva mai voglia di fare i compiti.
Portai l’indice a sfiorarmi la pelle dove prima aveva poggiato la sua guancia, sorridendo.
Aveva davvero il volto caldo e rosso.
















Eccomi qui **
Eh, lo sapevo che ricadevo su Minato :)
Ho sempre optato per il rapporto padre-figlio, questa però non l’ho pensata come collegata a Milk Chocolate, anche perché ci sono dei punti che suggeriscono ciò.
Non ho messo l’avviso Naruto/Sasuke e shonen-ai perché credo sia a interpretazione qui: Naruto può benissimo essere imbarazzato per il fatto di aver dovuto baciare qualcuno davanti a tutti, non perché in realtà abbia un interesse sentimentale per Sasuke. Certo, che sia lui contribuisce all’agitazione, e il fatto di aspirare a conoscerlo può inoltre suggerire ammirazione disinteressata verso Sasuke e voglia di parlare con lui. Credo sia ambigua la cosa e a interpretazione, e siccome i manga così il più delle volte l’avviso shonen-ai non ce l’hanno ma sono sempre sulla linea di confine, ho scelto di non metterlo.
S poi volete vederci del SasuNaru fate pure, di certo non sarò io quella che vi rimprovererà XD
Spero vi sia piaciuta, un bacio ^^

  
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