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Autore: Caster_Gamer    17/03/2012    2 recensioni
Non voleva nemmeno seguirlo
ma non poteva lasciarlo solo.
Alex prese a piangere poggiando le mani su quello che doveva essere un pavimento, era tutto nero lì.
-Perché l'hai ucciso?!
gridò singhiozzando. Lei le prese il mento avvicinandola a se
-Perché ero gelosa.
e sorrise.
Genere: Demenziale, Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Occhi neri,

shalalalala

guance rosee,

shalalalala

abito antico

shalalalala

e due dure labbra.

Shalalalala

Saltellava sul prato a ritmo di musica tenendola sotto braccio, poi notò un'altalena e con i suoi dolci occhi prese a fissarla.

-Sai- cominciò fermandosi -presto dovrò lasciarti e non posso farci niente. Mamma dice che devo crescere, però tu mi mancherai moltissimo.

Fece un profondo sospiro per poi afferrarla e metterla davanti al viso: quella era l'ultima volta che l'avrebbe vista.

-Lucy, prima di andare sul monte Paradiso aveva gettato la sua bambola. Diceva che aveva paura di doversene andare perché dentro ad ogni bambola vive uno spirito e se lo abbandoni esso si arrabbierà.

Posò la bambola sull'altalena aggiustandole il cappellino elegante a scacchi grigi

-Diceva di sognare spesso di trovarsi sola con la sua Sammy e attorno il sangue ma ormai la piccoletta non c'era più. Era stata portata via dallo spazzino- si sedette sull'altalena vicina -e quella stessa notte Lucy morì.

Prese a dondolarsi piano lasciando che la gonna a scacchi rimanesse all'altezza delle ginocchia

-Mamma e papà non mi hanno mai fatto vedere la sua stanza.- si avvicinò all'orecchio della sua bambola -Ma so che le pareti sono ancora sporche di sangue e nonostante abbiano provato a tingerci sopra quest'ultimo non è sparito.

Riprese a dondolarsi

-Anche se mi accadrà qualcosa di brutto non posso fare altrimenti o mamma mi rimprovererà. Io non voglio vederla arrabbiata.

Balzò in piedi dando un ultimo sguardo alla sua Lily

-Ti ho voluto bene piccoletta, non ti dimenticherò mai.

Si allontanò via lentamente mentre la testa della bambola si inclinava sulla catena e la guancia rosea veniva bagnata da una lacrima.

Quella stessa notte accadde qualcosa di strano, qualcosa che lasciò quella casa disabitata per molto tempo. La leggenda metropolitana narra che l'anima della bambola s'impossessò del corpo della bambina in modo da rimanere sempre con lei mentre i genitori della piccola erano stati privati dei loro visceri.

 

 

 

Nota dell'autrice: Perora è tutto qua. Se volete sapere la vera storia allora seguitemi, non pubblicherò i pochi capitoli a distanza di molto tempo perché la storia è già completa. Recensite per favore, è la prima volta che scrivo qualcosa di Horror ed ho bisogno di consigli quindi accetto anche critiche, l'importante è che siano costruttive. La prossima mia nota la vedrete nell'ultimo capitolo perché in questo genere di storie preferisco non fare troppe interruzioni.

  
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