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Autore: mey chan    19/03/2012    6 recensioni
“Nessun disturbo, anzi. Senza Naruto e mia moglie la casa è un mortorio. Oh, giusto, sempre che tu non abbia da studiare per la verifica di domani.”
Il nero dei suoi occhi brillò, quasi incuriosito.
“Verifica?”
“Sì,” assicurai “quella di matematica. Naruto è andato da Kiba proprio per studiare insieme.”
A quel punto ghignò, abbassando la testa e lasciando che la frangia si sparpagliasse sulla fronte.
“Non c’è nessun compito domani. A dirla tutta mancherà anche il professore di matematica.”
Potei quasi scommettere di aver aperto la bocca e spalancato gli occhi, preso in contropiede. Kushina avrebbe ammazzato nostro figlio, ne ero certo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Yondaime | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Minato Namikaze'
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N.B. Ambientata dopo l’altra mia fanfic Fonte di calore.








“Sì, eccomi.” Posai il telecomando sul tavolino e corsi all’ingresso, mentre il campanello suonava per la seconda volta. Aprii la porta, pronunciando un “Chi è?” accennato, quando la risposta mi arrivò tramite gli occhi. C’era un ragazzo alto un poco più di Naruto davanti a me; moro, occhi scuri, sguardo fiero e diretto.
“Buonasera,” pronunciò, educato “Naruto è in casa?”
Sorrisi, scuotendo la testa.
“È andato a studiare da un suo compagno, tornerà per l’ora di cena. Mi spiace, vuoi accomodarti comunque? Ti offro qualcosa.”
Sospirò appena, rivolgendomi un’occhiata abbastanza rilassata.
“No, la ringrazio, ero passato per parlare con lui. Lo vedrò domani a scuola, grazie lo stesso.”
“Sei un compagno di Naruto? Come ti chiami?”
Non conoscevo gli amici di mio figlio di persona; quel poco che sapevo lo dovevo ai suoi racconti.
“Uchiha Sasuke.” Disse, facendo un lieve inchino.
“Sasuke-kun?” ripetei, sgranando un poco gli occhi.
Lui annui, guardandomi con un cipiglio alzato.
Era il ragazzo del gioco della bottiglia. Ormai il suo nome era di casa da noi.
“Scusami, è che Naruto parla spesso di te. Mi fa piacere conoscerti finalmente. Entra, sul serio, ti offro un tè, oppure dei biscotti, li ho fatti io stamani.”
Gli sorrisi, facendomi da parte per permettergli di passare. Non posso crederci che sia proprio lui il musone-asociale-di-un-teme.
“Non vorrei disturbare.” Affermò, facendomi ridacchiare per l’educazione che metteva in ogni frase.
“Nessun disturbo, anzi. Senza Naruto e mia moglie la casa è un mortorio. Oh, giusto, sempre che tu non abbia da studiare per la verifica di domani.”
Il nero dei suoi occhi brillò, quasi incuriosito.
“Verifica?”
“Sì,” assicurai “quella di matematica. Naruto è andato da Kiba proprio per studiare insieme.”
A quel punto ghignò, abbassando la testa e lasciando che la frangia si sparpagliasse sulla fronte.
“Non c’è nessun compito domani. A dirla tutta mancherà anche il professore di matematica.”
Potei quasi scommettere di aver aperto la bocca e spalancato gli occhi, preso in contropiede. Kushina avrebbe ammazzato nostro figlio, ne ero certo.
“Beh,” iniziai, incerto “chissà se è andato davvero da Kiba oppure è in giro a divertirsi…”
“Opterei per la seconda. Inuzuka è fuori con Nara e Akimichi, si erano messi d’accordo stamani.”
Sospirai di brutto, alzando gli occhi al cielo e scostandomi dalla porta.
“Ti va di fare due chiacchiere, Sasuke-kun?” domandai, con tono rassegnato e un poco divertito. Capì al colo il mio stato d’animo, regalandomi un sorrisetto.
“Volentieri.”
Aspettai che entrasse, richiudendo la porta alle nostre spalle.
“Prego.” Mi seguì in salotto, dove gli dissi di accomodarsi.
“Vuoi qualcosa?”
“Il tè di prima va benissimo, la ringrazio.”
“Biscotti?”
Storse il naso, indeciso su cosa dire.
“Non ti piacciono?" Provai ad aiutarlo.
“Non se sono troppo dolci.”
“Alcuni sono al cioccolato amaro. Te li porto, nel caso volessi assaggiarli.”
Fece un altro piccolo inchino, sedendosi composto mentre mi dirigevo in cucina.
Presi tè e biscotti nel giro di un minuto, premurandomi di non farlo aspettare troppo.
“Ecco,” appoggiai sul tavolo il tutto “sentiti libero di mangiare quanto vuoi.”
“Grazie.” Prese il tè, aspettando un poco prima di assaggiarlo.
Passarono i secondi, e il silenzio regnò sovrano.
“Ti trovi bene a scuola, Sasuke-kun?”
“Sì. Non è difficile, anzi. I professori sono piuttosto competenti.”
“A detta di Naruto invece non sanno spiegare o pretendono troppo.” Aggiunsi, ridacchiando.
Alzò le spalle.
“Suo figlio, scusi se mi permetto, prende tutto troppo alla leggera.”
“Eh, lo so.” Pensai a Kushina e alle sue sfuriate. “specialmente negli ultimi giorni è davvero con la testa fra le nuvole. È successo forse qualcosa che tu sappia?”
Si fece attento, lasciando un biscotto a metà.
“Non direi. Che cos’ha?”
“Da venerdì sera si comporta in maniera strana. Era uscito il pomeriggio con alcuni compagni, forse c’eri anche tu, e quando è tornato a casa, non ha mangiato niente per cena, dicendo di sentirsi strano.”
Inaspettatamente Sasuke sgranò gli occhi lievemente.
“Venerdì?”
“Sì. Non ha voluto parlarne ma è evidente che ci sia qualcosa che lo turba.”
Abbassò gli occhi, e notai la mano che teneva il biscotto chiudersi quasi a pugno.
“Lo sapevo,” sussurrò, non troppo piano per non essere udito “quel dobe.”
“Sasuke-kun?” lo chiamai, quasi intimorito. “Tu sai…”
Sembrò risvegliarsi, rivolgendomi uno sguardo abbastanza criptico.
“Mi scusi. Ero venuto proprio per chiarire con lui. È da quel giorno che mi evita e a quanto pare ci sta riuscendo.”
Il mio stato di guardia scattò.
“Devo preoccuparmi?” chiesi, serio ma fiducioso.
“No. Ho tutta l’intenzione di risolvere io stesso se solo riuscissi a farmi ascoltare da lui.”
Annuii, sorridendo.
“Grazie.”
“Mh?”
“Per preoccuparti di Naruto. Sono felice che alla fine siate diventati amici.”
Mi guardò, sollevando gli angoli della bocca in quello che potei definire un piccolo sorriso.
“Suo figlio deve etichettarmi come un teme anche a casa, non è forse così? Altrimenti si sarebbe almeno scandalizzato un po’ per il dobe che mi è scappato prima.”
Risi, compiaciuto della sua acutezza nell’aver notato quanto quello –alla fine- pronunciato nella mia frase precedente avesse valore.
“Diciamo di sì. Naruto comunque parla molto solo delle persone che gli piacciono. Per questo, Sasuke-kun, sono convinto che tu gli piaccia molto.”
Fu una frase semplice e senza doppio fine, pronunciata con schiettezza e sincerità. Per questo, ammisi, mi meravigliai del lieve rossore che catturò i suoi zigomi e dell’espressione diversa che assunse il suo volto.
“La ringrazio.”
Scese un’aria pesante, e mi chiesi se forse ero stato troppo inopportuno. Feci per scusarmi, quando il campanello suonò. Rivolsi un cenno a Sasuke-kun, e andai ad aprire.
“Ciao papà.” Naruto era davanti a me, zaino in spalla e occhi neutri.
“Già tornato?” Lo feci entrare, e lui richiuse la porta.
“Io e Kiba abbiamo finito presto.” Disse, senza guardarmi.
“Immagino. Forse vi siete dimenticati che il professore non ci sarà domani, mh?”
Sembrò pietrificarsi, girandosi verso di me di scatto.
“Ma tu… come…” balbettò, preso in contropiede.
Sospirai, guidandolo verso il salotto.
“Hai visite.” Gli indicai con un cenno il divano, e appena si accorse di chi ci fosse seduto sopra, s’immobilizzò, diventando pallido. Aveva una carnagione così abbronzata che mi fece quasi intimorire quella reazione.
“Teme…” disse, mordendosi le labbra.
“Dobe,” Sasuke-kun si alzò, avvicinandosi a noi. “Dobbiamo parlare.”
In quel momento non seppi dire cosa pensai. Credo che la mia mente vagasse a un probabile confronto, forse discussione, conoscendo il carattere di mio figlio. Eppure, più guardavo i suoi occhi azzurri vacillare, e quelli di Sasuke-kun emettere una nota di determinazione mista ad aspettativa, non potei che rimanere spettatore di quel gioco di sguardi. Certamente, era arrivato il momento dei chiarimenti. E, forse, anche del ritorno del mio Naruto allegro e testardo di sempre.

















Eccomi qui **
Che velocità, mi stupisco. Merito di Minato, vi avverto XD è lui che mi fa scattare, cioè, è assurdo come mi trovo bene con lui. Parlo manco ci stessi insieme, accidenti! X//D
Qui c’è anche Sasuke ** ebbene sì, volevo provare a mettere il mio personaggio preferito di sempre insieme a Minato, che, guarda caso, dopo Sasuke è il mio preferito. Insomma, una fanfic con i due che amo di più, più la partecipazione di Naruto :D Ci sarà ancora un capitolo oppure saranno due, non saprei, il seguito mi frulla in testa comunque, e non sarà niente di complicato.
E, devo dirlo, qui il SasuNaru c’è, se l’avete avvertito è per questo, non per la vostra indole yaoi. (uguale alla mia tra l’altro XD)
Grazie per aver letto ^^
Un bacio!

P.S. risponderò alle recensioni il prima possibile, questo vale anche per le altre storie, scusate il ritardo, e grazie a tutti, apprezzo tantissimo la vostra gentilezza!
  
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