«Mi chiamo Mihael Keehl»
Lui non aveva mai apprezzato le prostitute, le trovava stupide. Trovava che l'amore fosse un sentimento puro, come la stima. Una cosa preziosa da salvaguardare che accendeva i cuori umani come una fiamma fatta di piccoli gesti e di lievi sobbalzi. E le prostitute erano come accendini usati, di quelli di plastica che dopo un po' smettono di funzionare perché il tasto si è rotto.
Ecco, lui non si sentiva affatto accendino, anzi.
Era più un fiammifero vergine, di quelli che sono belli e nuovi nel pacchetto, e che puoi usare una volta sola. Una volta consumato sarebbe stato da gettare via, ma in quella sola, singola fiamma avrebbe dato il meglio. E dovevi essere attento a come lo maneggiavi se non volevi sprecarlo.
«Io sono Mail, Mail Jeevas.»
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[MxM / thank to Nerdacchio & Principessa]

Raccolta di song - fic sulla vita di Matt e Mello, dalla Wammy's House al 26 gennaio 2010. Colonna sonora dei My Chemical Romance. Con le partecipazioni di L e Near.
Good memories and nightmares

Semplicemente i pensieri di Mihael Keehl, un umano, un ventenne che porta un fardello troppo grande per un ragazzo. Vite che spariscono per proteggere un mondo.

Di lì a un paio di giorni ci sarebbe stato il test, rifletté Mello. E subito dopo si rese conto di star rileggendo la stessa frase da due minuti buoni, con un sottofondo di continui bip a ronzargli in testa. [...]
- Io ti ammazzo. – ringhiò il biondo, le guance rosse di indignazione, mentre si alzava dal letto gettando a terra le lenzuola nel movimento e lo seguiva fuori dalla stanza.

Questa one shot è ambientata nel covo di Mello, poco dopo l'esplosione causata proprio da quest'ultimo. È tutta incentrata sulla psicologia del personaggio, ancora intrappolato tra le varie macerie.
Ora che tutti i suoi scagnozzi sono morti, c'è solo una persona su cui Mello può fare affidamento. Ma lui verrà, dopo essere stato abbandonato anni addietro senza alcuna spiegazione?

Mello e Matt non sono morti quel ventisei Gennaio. Eppure per Mihael sarebbe stato meglio se la sua vita fosse terminata quel giorno, piuttosto che dover passare i mesi seguenti con la sola compagnia di un angoscioso senso di colpa. E ritrovarsi a dover fare forzatamente i conti con i suoi sentimenti.
Perché Mail non è morto, è vero, ma è come se lo fosse. E dal coma, del resto, è difficile risvegliarsi. Così come lo è continuare a sperare.
«Perché non muovi quel pigro culo da drogato di videogames e ti svegli? Hai dormito abbastanza e siamo qui da quasi un mese...»
«... svegliati, Mail... voglio tornare a casa...»

“This is Halloween, this is Halloween
Pumpkins scream in the dead of night
This is Halloween, everybody make a scene
Trick or treat 'till the neighbors gonna die of fright
It's our town, everybody scream
In this town of Halloween!”
“Mattestain! Sto cercando di concentrarmi!”
“Scusa, era per creare l'atmosfera...”
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Sono in ritardo, lo so ^^'' ma spero che leggerete e apprezzerete lo stesso il mio tributo ad una delle feste più originali dell'anno, Halloween! Attendo impaziente pareri :)

Ecco cosa succede quando si cambia casa, Mihael Keehl. Dovresti saperlo ormai, e invece continui a ricaderci.
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Mi sono appena trasferito in questo buco di posto dimenticato da Dio, non ho una casa, non ho amici, non ho un lavoro.
Però c'è questa pasticceria in centro, dove lavora un ragazzo da togliere il fiato.
Credo mi piacerà vivere qui.

Tutto finì in maniera molto silenziosa.
Lui disteso sul pavimento, imbavagliato, con le mani legate dietro la schiena, inondato di benzina.
Io ho semplicemente acceso un fiammifero.
[Reituki]

Mello viene svegliato in piena notte da Matt per aiutarlo a risolvere una situazione molto... particolare.
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Magari l'avessi avuta io l'insonnia... dato che ho sognato letteralmente questa flashfic la scorsa notte, e ora la posto come mia carta di presentazione per il fandom!
Attendo impaziente pareri! ;)

Quella giornata era stata estenuante per tutti.
Girare un nuovo video musicale era sempre una tortura, ma ad Akira e Takanori non era pesato più di tanto, anzi… si poteva dire che quei giorni pieni di lavoro a loro non dispiacessero affatto, siccome alla sera si rivelavano essere un ottimo pretesto per starsene appollaiati sul divano a scambiarsi di tanto in tanto coccole e carezze.
E sarebbe successo così anche quella sera, se non fosse stato che all’improvviso il biondo se ne uscì con una domanda… una domanda alquanto particolare, che lasciò per un attimo interdetto Takanori.
[Reituki (anzi Rukeita); PWP]

«V-Vai avanti…ma-maledizione!»
«Prima devi chiedermi scusa!»
«Scusa? E per cosa?»
«Per il fan service che hai fatto con Kouyou l’altro giorno al concerto!»
[Rukeita; PWP...solito insomma xD]

«Queste sono sfere di Ben Wa, anche chiamate palline delle Geishe. Vengono usate per massaggi terapeutici e meditazione! Sono state originariamente create in Giappone secoli fa, dobbiamo esserne fieri.»
«Ma non mi dire! E perché mai mi avresti regalato delle sfere per fare dei massaggi?»
«Beh, perché naturalmente servono anche a massaggiare un certo tipo di muscolo.»
[ReitaxUruha]

Quando lui è arrivato sono andati sul divano, si sono seduti e hanno parlato per un po'... Poi lui ha spento quasi tutte le luci e ha cominciato ad abbracciarla e baciarla... Allora lei ha cominciato ad ammalarsi, perché la sua faccia stava diventando molto strana...
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Allora ho scoperto la causa della malattia: era un enorme verme che il ragazzo di mia sorella aveva dentro i pantaloni.