~Los Angeles, 2011~
Nella rinomata discoteca "The Blue Ring" la dodicenne Sieglinde Sullivan perde la vita in un pericoloso giro di droga.
Sarà compito dello stoico poliziotto Sebastian Michaelis, assieme al borioso collega Claude e ai loro aiutanti, quello di far luce sulla faccenda indagando sulle baby gang più pericolose del quartiere... fino a scoprire, tramite il beffardo leader Ciel Phantomhive, che esiste una realtà dei bambini ben più spaventosa di quella degli adulti.
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[DAL TESTO:]
"-Tsk. Ma fammi il piacere...- sibilò stizzito Ciel, sfidandolo senza alcuna pietà, nonostante la differenza di ruolo e ciò che poteva rischiare nel rivolgersi in quel modo ad un agente: -Voi cani addestrati non vedete l'ora di sbattere noi randagi in una cella, e sarebbe questa ciò che chiamate giustizia?-"
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{Sebastian/Ciel}

Sebastian Michaelis ha 25 anni, lavora in una pasticceria frequentata da studenti universitari, tra cui Ciel.
Ciel è un giovane e all'apparenza freddo ragazzo di 20'anni che studia tutte le mattine al tavolo 6.
La vita di Sebastian era monotona prima dell'arrivo di Ciel che sconvolgerà la sua esistenza e le sue convinzioni conquistandolo con un solo sguardo.
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SebastianXCiel
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Prima Fanfic, spero possa piacervi!

“Se tu muori…se tu muori io…piangerò tanto!”

Questa è una storia di Morte e d'Amore.
E' la storia di un demone e di come si innamorò del suo signore.
[Sebastian x Ciel]
[Yaoi]
[OOCness per ovvi motivi]

Ok, stendiamo un velo pietoso sul titolo e passiamo a cose più importanti. La storia si chiama come il capitolo tredici del volume quattro del manga, ovvero quando Mika e Yu si rivedono dopo quattro anni. Però in questa fiction io descriverò il momento del loro incontro come me l'immaginavo io nella mia mente contorta e sdolcinata. Insomma, io pensavo che sarebbe dovuto essere diverso ed ecco ciò che ne è uscito.

[MikaYuu Week, Giorno 6: Family, cuddling, kissing][Introspettivo, Fluff - per gli standard della Maki anche MOLTO fluff][una specie di Missing moment][e c'è Shinoa perché la Maki vorrebbe vedere Mika e la squadra interagire *sogni e speranze di una povera autrice*]
«-Io invece le trovo carine.- commenta Yuichiro, piegando la testa di lato e sorridendo. –Sembri… un elfo. Sì: un elfo.-
-Un elfo?- Mika lo fissa, non molto convinto. –Seriamente?-»

Sei la persona più sbagliata e malvagia che io abbia mai conosciuto, Shion...
Perché mi fai impazzire ogni volta che ti guardo, mentre il mio cuore mi salta in gola, e l'aria mi manca.
Ed i miei sentimenti nei tuoi confronti crescono.
Ho paura... tanta paura.
E' forse questa la rabbia di amarti?
Nezumi/Shion

Gli incontri avvengono nei modi più svariati: la restituzione di un fazzoletto caduto, uno scontro all'uscita della metropolitana... o, in questo caso, davanti a un distributore delle merendine che non ne vuole sapere di fare il suo mestiere.
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Mentre era lì, accucciata e sofferente, a fissare lo spettro della morte che si avvicinava ad ampie falcate, Touko sentì montare dentro di sé una gran rabbia. Perché dovevano capitare tutte a lei? Perché doveva trovarsi contro perfino uno stupido distributore di merendine?
«Io... io ti distruggerò.» dichiarò, premendo le mani sul vetro per rialzarsi. «Ho sopportato, sopportato, sopportato sempre, ma adesso basta. È arrivata la tua ora.»

[ TouTou / ChessShipping ]

E' una favola natalizia. (E sì, lo so che Natale è passato. La cosa strana è che posti una cosa del genere a gennaio piuttosto che a luglio.) Racconta di peluche smarriti, di una fredda sera della Vigilia, di tazze di cioccolata calda e di, graditissime, seconde possibilità.
Nondimeno, di un incontro davvero piacevole e fortuito, in una strada deserta, fra due ragazzi con occhi dello stesso strano, splendido viola.
Talvolta, quello che perdi viene a cercarti con le sue gambe.
Sì, insomma, è una luuunga oneshot Puzzle davvero mooolto fluff, vi consiglierei di tenere del sale accanto alla tastiera. Poi non dite che non vi avevo avvisato. X°
- Tra l'altro, se ricordate la sorpresa per i miei lettori annunciata in precedenza, beh... nelle note troverete tutte le spiegazioni! ^O^
Ci si prende per mano e si avanza.

Il capo chinato. "Credevo ci fossimo dati un vero bacio d'addio, 'sta volta".
Gli occhi chiusi, il cuore a battere forte nel petto, come in gabbia. "Credevi".
Una risata. "Credevo che volessi stare con tua madre". Un'altra risata, ma più soffice. Una risata che si riconciliava, battendo le ciglia, col mondo. "Credevo che volessi vivere con lei, crescere quel bambino, ricostruire No. 6".
"Credevi un sacco di cose".