STORIA AGGIORNATA SU WATTPAD: SCARS - SOTTO LA MIA PELLE
"Hai paura, stai tremando." mi accarezzò la guancia con il pollice.
"Non ho paura."
"Allora smetti di tremare. "
"Non tremo."
Tremavo.
Il mio petto si alzava e si abbassava così velocemente. Ero sicura mi si sarebbe aperto un buco in petto da un momento all'altro.
"Cosa c'è? Ti senti indifesa?"
Un passo.
"Sei pallida"
Un passo.
"E il tuo cuore ti batte forte, lo sento"
Un altro passo. Eravamo sempre più vicini.
"Vuoi andare via?"
Il suo respiro era sul mio collo.
"Dimmi perché."
"Fermati." sussurrai.
"Fermami."

Mi chiamo Justin, ho ventidue anni, sono canadese e mi sono innamorato di una ragazza che non vede con gli occhi, ma vede col cuore.

Cosa succederebbe se le più grandi rock stars mai esistite venissero catapultate in una delle maggiori opere italiane? Il delirio più totale ovvio

Essere l'angelo custode di qualcuno fa schifo, specialmente quando non ti vedono e non ti sentono.
Sono praticamente isolato, ecco tutto. Isolato con una ragazza di 17 anni che ho visto nuda almeno un miliardo di volte e che non sa neanche della mia esistenza.

"Jordan Jonson, Calum Hood, Luke Hemmings, Ashton Irwin e Michael Clifford sono i componenti dei Five Second of Summer, la band perfetta"
"Cazzate, questo programma dice solo cazzate" prese il telecomando e spense la tivù facendo sbuffare Jordan.
"Michael, perché lo hai fatto?" chiese la ragazza che era tra le braccia di Calum, dato che quel divano era davvero troppo piccolo per cinque persone.
"La band sarebbe perfetta se tu non ci fossi, Jordan" sputò Michael in modo acido, come sempre quando parlava con lei e di lei.
"Oh, certo Michael! Magari sei tu che con questa band non centro nulla"
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"Saresti dovuto essere sincero con me, no odiarmi per nasconderlo. Io... non credo di voler continuare con tutto questo, ti odio troppo per avermelo nascosto. Non mi importerà se tu mi ami, mi hai sempre fatta sentire fuori luogo, ma sopratutto non accettata in questa band. Chi lo sa, magari un giorno verrò anche io da te nel pieno della notte, ti bacerò e faremo l'amore per ore, ma poi sarò io ad andarmene, e sarò io a giustificare le mie azioni con l'alcool. Ma un giorno, un giorno che non è oggi"

Dopo aver avuto soltanto delusioni, tendi sempre a stare sulle tue, a mantenere una certa distanza dalle persona, qualsiasi rapporto ci sia, tendi a mantenere una certa distanza da tutto quello che potrebbe procurarti altro dolore.
Ti abitui alla solitudine, oltre a quella esteriore, anche a quella interiore, che è peggio.
Impari a fare affidamento solo tu stesso.
È così la vita: ti toglie e ti da.
Sta a te trovare un modo per sopravvivere.
Qualcuno, per cui sopravvivere.
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Dicono che gli opposti si attraggono.
Ma se per una volta, fossero due persone apparentemente diversi ma così profondamente uguali ad attrarsi?
Dalla storia:
"Allora, vado così ti lascio sola."
"Tanto ci sono abituata."
"Ok, vado."
"Ho detto che ci sono abituata, non che mi piace."

A te, caro lettore.
A te che magari ti sei imbattuto in questa storia per caso.
A te che magari cliccherai in essa.
A te che magari lascerai un commento.
A te.
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La Saint Lewis High School è un esempio dello stereotipo di college americano: giocatori di football a cui tutte cascano ai piedi, cheer-leaders che non conoscono la parola "umiltà", normali studenti, e i classici "sfigati".
Violet è il "Brutto Anatroccolo".
Non se lo ricorda neanche, il perchè di quel soprannome. Ce l'ha e basta.
Luke Hemmings, invece,(oltre ad essere lo studente più popolare della scuola) è semplicemente Luke, con i suoi piercing e la passione esagerata per le sfide.
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"Ti sfido a stare un mese con il Brutto Anatroccolo. Un mese, poi sei libero. Vediamo se resisti"
[...]
"Accetto la sfida"
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PUNK!LUKE//CUTTER!LUKE
ATTENZIONE: scene di violenza ed autolesionismo descritte abbastanza spesso. VI PREGO di non entrare se non vi piace il genere.

Ryan, anfibi sfondati e cd dei Sex Pistols e dei Clash buttati disordinatamente nel caos della sua camera, il suo rifugio.
Jennifer, innamorata della voce di Frank Sinatra e di Nina Simone che ascolta stesa nella vasca al centro del suo lussureggiante bagno personale.
Un incontro.
Uno sguardo.
Un bacio.
“Quell’aria da pudica verginella mi faceva impazzire, e il modo che aveva di guardarmi mi divertiva, mi osservava come se fossi un’animale pericoloso dal quale è meglio riguardarsi.”
“Quel ragazzo aveva chiare tendenze bipolari e almeno cinque personalità differenti che si alternavano senza un ordine logico eppure, per un motivo che neanche io riuscivo a spiegarmi, invece che tornarmene a casa rimanevo lì ferma ad osservarlo.”

«Pronto?» Silenzio. Aspetto qualche secondo, prima di iniziare a innervosirmi.
« Ascolta, brutto idiota, sto cercando di studiare per un esame, quindi o parli oppure te ne vai a fare in culo.» Dico seccata.
«Buongiorno, Mrs. Nolasco, è passato un anno ma lei non cambia mai.»Il respiro mi si ferma in gola e sbatto le palpebre cercando di realizzare quello che ho sentito. Il francese mi sta dando alla testa, di sicuro.
“È solo una voce simile alla sua, non può essere lui. Lui se ne è andato,ti ha dimenticata."
«Chi è?»Chiedo con voce preoccupata.
«Sono Luke, Luke Hemmings.»

"Anche se quella, alla fine, si era rivelata l'esperienza di una notte, era stata una prova, un test, che, nonostante entrambi avessimo gradito, non si era ripetuta, perché, essendo tutti e due sotto l'effetto della droga e dell'alcol, avevamo dimenticato.
O forse, era un'esperienza che entrambi avevamo fatto finta di dimenticare."