[Pairing: SaraxKazuha/Sarazuha - femdom] [Possibili spolier sull'archon quest di Inazuma 2.0/2.1]
Rivisitazione dell'intera vicenda in chiave più matura, con il giusto spazio lasciato a due personaggi parzialmente sfruttati. Talvolta what-if.
L'intera storia breve è focalizzata sul punto di vista di Sara.
[...]Questo è un silenzio pesante. Un silenzio che sa di lutto continuo.
Nel marciare sul selciato, le sembra di guadare un fiume di sangue. Sta schiacciando i volti di coloro a cui ha così brutalmente strappato la vita. Calpesta i corpi dei propri commilitoni, senza mai mostrare cenni di esitazione.
È passato un anno da quando alle rosse foglie, sono sopraggiunti i rigogliosi fiori rossi.
È trascorso un anno da allora; da quando il suo semplice e sciocco equilibrio si è spezzato, dalla prima volta che il mondo ha cominciato a precipitarle addosso, dal momento in cui si è chiesta se la sua intera esistenza abbia mai avuto un senso.
Se solo i ribelli non ci fossero, tutto questo non accadrebbe. Ma questa mera consolazione non le basta più, per quanto rifiuti di ammetterlo.
È passato un anno da quando non è più sicura di cosa sia l’onore.[...]

Deku iniziò a studiare il piccolo gruppo di piante davanti a sé come se si fosse trattato della cosa più interessante del pianeta -cosa che, per inciso, non era affatto- e lui si accese una sigaretta per il solo gusto di dargli fastidio: come supposto, ci riuscì in pieno.
- Non sapevo che avessi iniziato a fumare. -
- Buongiorno, Midoriya. -
- Ehr… lo sai, vero, che fa male ai polmoni? -
- Anche sprecare fiato fa male ai polmoni, eppure tu lo fai quotidianamente. -
(Per citare una frase del famoso Dickens: se Katsuki avesse potuto fare a modo suo, ogni idiota che se ne andava a giro con quello stupido "buon Natale" in bocca meritava di esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio piantato in gola.)

“Tua madre ti guarderebbe in quella maniera stupidamente contenta e orgogliosa anche se dichiarassi di voler fare il terrorista.”
Izuku rise, e Katsuki pensò che pure quella risata limpida ma più matura gli era mancata un po’.
“Ti vestiresti davvero di bianco, Kacchan?”
“Forse per il tuo funerale.”
E Midoriya si nascose nell’acqua fino al collo, distante da lui “Ehr… sarebbe di pessimo gusto.”
“Sarebbe impossibile, visto che quel giorno sarò in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.”
“Hai pensato proprio a tutto.”
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Alla fine gliel’aveva detto: “Va bene, Midoriya, farò tutto ciò che vuoi.”
E già se ne stava pentendo.

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Tre Shinigami. Tre personalità. Tre anime legate dall'amicizia e da un destino in comune.
Keishin Akutabi è uno Shinigami impulsivo e a volte immaturo, ma anche coraggioso e altruista. Maestro del Zanjutsu.
Meryu Kitayama è l'opposto: Shinigami calmo e riflessivo, che di rado mostra le sue emozioni. Maestro dell'Hakuda.
Kaisui Kitayama è il ponte che collega due personalità così diverse: Shinigami gentile e generosa ma al contempo severa e ostinata. Maestra del Kido.
Anche se sembrano tre comuni Shinigami, forse, in realtà, in loro c'è più di quel che vedi... E mentre l'oscurità si addensa e la loro realtà viene sconvolta dal tradimento, i tre dovranno raccogliere tutto il loro coraggio e la loro forza per proteggere due mondi e impedirne la distruzione.
Ciao a tutti! è la mia prima fanfic, ma vi chiedo di essere quanto più sinceri possibile con le vostre recensioni. Mi serviranno per migliorarla! La mia storia segue la trama della prima serie di Bleach fino alla sconfitta di Aizen, ma con protagonisti i miei personaggi e, quindi, diverse parti della storia reale saranno modificate. Spero vi piaccia e buona lettura!

Una ragazza, il suo dono, una maledizione lanciata come monito per le future generazioni. La lotta per mantenere la sua vita normale nonostante tutto, nonostante loro... Quelle entità sempre presenti nella sua vita. Anime, sempre pronte a ricordarle che lei non era normale, che lei era di più.
Dal 1° capitolo:
"Fortunatamente i fantasmi che vedeva non erano come quelli nei film: cadaverici, con ferite sanguinolente. La vecchina davanti a lei aveva l’aria della casalinga d’altri tempi, col suo bel vestito a fiori e il grembiule giallo, chiunque avrebbe potuto pensare che fosse una persona normale, se solo avesse potuto vederla."

[One-shot ispirata al reboot Dmc - Devil May Cry] [Dante x Kat]
«Mi sei mancato.»
Non fu che un sussurro, ma Kat sapeva che l’avrebbe sentito.
«Anche tu. Perché non sei tornata prima?» chiese, non comprendendo il comportamento della ragazza.
«Perché… è sbagliato.» rispose, staccandosi a malincuore.

Avanti. Tutti abbiamo dovuto sopportare la scuola. E i Saint, che siano Gold, Silver, Bronze o altro ne hanno frequentata una. E, di conseguenza, hanno collezionato note disciplinari. Tutte da godersele.

Perchè loro erano amici, fratelli, sposi, amanti, peccatori e maledetti allo stesso tempo.
I° Classificata al Cloti Contest indetto dal Forum **StrifeHeart*

"L'hai letto?" domandò il vicecomandante, accennando al libretto sottile fra le mani di Saitou.
"Solo per metà." ammise "Posso farvi una domanda?"
Toshizou sbuffò. "...Certo."
Hijikata in crisi d'ispirazione, Saitou, un gatto e un haiku da finire.
E la mia mente perversa, of course.
[Fandom: Hakuouki]

Un omaggio al mio videogioco preferito. "...Piego il braccio, cercando di deviare la mia traiettoria di lato, compiendo un arco. Il maglio sprizza scintille come se stesse bruciando. Al suo passaggio lascia profondi segni rossastri sulla pietra scavata, mentre polvere e piccoli frammenti di roccia piovono sulla mia testa. Mancano davvero pochi metri..."