Ulquiorra vuole sapere cos'è l'amore. Per questo lascia l'Hueco Mundo per trovare la donna che gli ha insegnato che cos'è il cuore. Ma il nuovo compito di Orihime è insegnare, a lui è a sé stessa, cosa vuol dire amare.
«Ti ho trovata, donna.»
In quel momento fu di nuovo luce. Orihime si voltò lentamente e nel mentre pensava ho già sentito questa voce. C’è solo una persona che si è sempre rivolta a me in questo modo, ma quella persona è diventata polvere.
«Ma sei proprio tu?» domandò, una mano sul cuore e l’altra a sfiorare le labbra. Era stata la domanda più banale e più spontanea che poteva venirle in mente.

Dopo la guerra, nell'Hueco Mundo sono cinque gli ex Espada sopravvissuti.
Senza più la sua forza, senza più uno scopo, Nnoitra sprofonda nell'abisso di odio e rabbia in cui lui stesso si è imprigionato.
Neliel prova ad andare avanti, a rendere luminoso anche un mondo vuoto dove non c'è il sole. Vuole credere che ci sia del buono in ognuno, anche in lui.
Per Nnoitra respirare era doloroso. E si sentiva così debole che avrebbe preferito essere morto. Aveva creduto di esserlo e gli ci volle qualche istante per ricordarsi chi era, dov'era. Poi si ricordò. [...]
«Sei stata tu a farmi questo» non domandava, lui lo sapeva per certo. Neliel non indietreggiò mentre lui le si avvicinava. Non aveva paura, non avrebbe avuto motivo.

Dal testo:
(...) Nonostante si sforzasse di cancellare l’immagine di sé che aveva visto, dando la colpa al lavoro e agli impegni di una vita vissuta senza respiro, non poteva più nascondersi dietro un filo d’erba. Persino un cieco si sarebbe accorto che c’era qualcosa di sbagliato, in quella ragazza che sembrava dimostrare molti più anni di quanti ne avesse in realtà.
Hermione Jean Granger, a trent’anni, aveva tutto ciò che si potesse desiderare secondo i canoni di una vita senza difetti. - Ma l’apparenza spesso inganna, perché la vita di Hermione poteva sì sembrare meravigliosa, ma celava un segreto che premeva sul suo collo come una spada di Damocle.
Ciò che aveva odiato più di tutto, nel riflesso impietoso che le aveva restituito lo specchio quella mattina, era proprio quello: la menzogna in cui continuava a credere e che la stava lentamente e inesorabilmente consumando. (...)
Non fatevi ingannare dalle apparenze, in questa storia niente è come sembra. Siete pronti per vivere con noi questa nuova avventura?
[Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]

La vita di ognuno di noi è una tela bianca, pronta per essere riempita con tutti i colori delle emozioni che ci coinvolgono e confondono. E voi, che colore dareste al tradimento?
Dal testo:
(...) Le prime volte aveva reagito ad ogni suo rifiuto con la delusione di chi viene respinto, pensando che in qualche modo fosse colpa sua, che lo stesse trascurando in favore del lavoro e della carriera. Inizialmente lo aveva persino considerato adorabile, scambiando tutta quella reticenza per gelosia – non sapeva ancora bene se verso i suoi colleghi o la posizione che stava arrivando a ricoprire al Ministero. Lo perdonava, ricompensandolo con baci caldi e notti appassionate, che sembravano colmare quella piccola frattura che provava con tutte le sue forze ad ignorare. (...)
[PRIMA CLASSIFICATA al contest “Ogni amore ha la sua pietra preziosa” indetto da Zukiworld sul forum di Efp]

Il deserto sa essere affascinante, con i suoi colori e i profumi intensi.
Ma può essere altrettanto spietato, rendendo polvere anche il più forte dei sentimenti.
Dal testo:
(...) «Non desiderarmi mai Haroon, anche se te lo chiedessi», gli posò una mano all’altezza del cuore, «e dimentica quello che sto per dirti, ma ricorda l’emozione che ti susciterà». Si sollevò sulle punte, arrivandogli così vicina da fargli credere per un momento che stesse per baciarlo. E lui voleva che lo facesse. La sentì prendere un profondo respiro, prima di parlare piano vicino al suo orecchio, «Io ti voglio come il vento che sferza le dune senza sosta e con la stessa forza di una goccia d’acqua che fa nascere un’oasi nel deserto». (...)
[Storia partecipante al Contest "Tarocchi Narranti" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP]

Itachi abbassò lo sguardo appannato sulle proprie mani: mani che avevano evocato magia, sfiorato corpi amati, ferito e ucciso.
La vita gli era scorsa attraverso di esse come sabbia tra le dita e ora, sui palmi, non ne restava che un ultimo granello.

Nell'arco di una vita i momenti davvero importanti si possono contare sulle dita delle mani.
- Questa storia partecipa alla "Challenge delle Mani" indetta dal gruppo Facebook "Il Giardino di Efp" -

ATTENZIONE: fic in aggiornamento - rieditati i primi 3 capitoli.
Estratto dal cap. II: In ginocchio sul suo pavimento di marmo, legata al muro da catene magiche che le costringevano le braccia in alto e con il bel corpo flessuoso teso in una posizione che nulla lasciava all'immaginazione, c'era l'unica mezzosangue che fosse mai stata in grado di farlo impazzire: Hermione Jean Granger.
Forse, dopotutto, se la sarebbe presa quella dolce schiava Mezzosangue.

[...] Asteria lo prese con delicatezza, facendolo poi scivolare lentamente lungo l’anulare sinistro, finché non raggiunse le dimensioni di una fede. Che la dichiarava sposa e amante dell’uomo a cui aveva donato tutto quello che possedeva. Sentire il familiare peso dell’anello riprendere il suo posto, fu come posizionare finalmente il pezzo mancante di un puzzle incredibilmente complicato.[...]
[PRIMA CLASSIFICATA al contest Porn with Plot V indetto da Matilde di Shabran sul forum di EFP]

Cosa ne pensi Malfoy, scommettiamo?
La voce di Pansy continuava a trillare tra i suoi pensieri come un insistente campanello. Quella donna era fastidiosa persino quando non era nei paraggi. Ma doveva ammettere che per alcune cose aveva un certo talento, per quello tollerava la sua presenza da quando erano poco più che bambini. Poggiò il gomito sul tavolo, abbandonando la testa contro il palmo aperto della mano e iniziando a sfogliare svogliatamente il libro posato proprio sotto il suo naso. Ovviamente, non aveva potuto rifiutare. Dannato lui e il suo maledetto orgoglio! Ma soprattutto, dannata la sua insaziabile voglia di sesso, che lo aveva spinto ad aprire la porta la notte di qualche giorno prima.
[QUARTA CLASSIFICATA al contest Porn with Plot V indetto da Matilde di Shabran sul forum di EFP]

Bonnie trascorre le sue giornate disegnando e cercando di superare la noia e la monotonia. Balbetta, per questo odia gli esseri umani e preferisce starne lontana, non le piace parlare. Finché non viene rapita, e allora dialogare diventa fondamentale se vuole uscirne viva.

Ogni solitudine esistente sarebbe scomparsa, assorbita da quella più grande di tutte: la sua.
Perché questo si avverasse doveva recidere l’ultimo legame rimastogli, a costo di affogarlo nel sangue; solo ricoprendo di ghiaccio anche ciò che gli stava annidato dentro avrebbe avuto abbastanza spazio per raccogliere su di sé il peso di tutto l’odio del mondo.

Nulla è più tenace di ciò che riesce ad attecchire sotto la neve perenne – o in un'interiorità devastata.
Prima classificata a "Il contest degli haiku" indetto da Juriaka sul Forum di EFP

L'età adulta. Fuori da Hogwarts, nella vita che li ha portati ad essere esattamente tutto quello che si aspettavano, Hermione Granger e Draco Malfoy si scontrano, e si ritrovano inspiegabilmente a riconoscersi.
Dal primo capitolo:
"La Granger adulta è diversa da come te la ricordavi; chissà perché di lei hai solo l'immagine datata di una ragazzina bisbetica, che aveva scritto 'sanguesporco' in fronte così grande che ti era impossibile ignorarlo. In questa foto, la donna che hai davanti ha solo una vaga somiglianza con quella irritante saputella. Ha un lungo vestito chiaro, stretto sotto il seno, con maniche di broccato rigido; tiene i capelli legati di lato, in una coda che nel mondo magico non s'è mai vista; ha un viso pulito, la bocca rossa ben disegnata e due grandi occhi sgranati. Sono fissi sulla tua mano, ovviamente."

Reylo.
Due idioti, sentimenti irrisolti, alcuni libri intraducibili e la voglia di saltarsi addosso.

[Ben Solo/Rey]
Aveva accartocciato se stessa e aveva costretto il suo corpo ad assumere le sembianze di uno dei tanti rottami dispersi che ogni giorno trasportava nel deserto. Piccola, arrugginita, dimenticata. Vuota.

Afferrò i capelli racchiusi nella corta coda e tirò lateralmente, in modo da avere una perfetta visione della sua espressione eccitata.
“Non ricordo di averti autorizzato a distogliere lo sguardo pesce lesso”
“Sei una stronza”
“E ti piace”
“Cazzo”
Juugo sghignazzò divertito dallo scambio, impossibilitato a trattenersi, rivelando finalmente la sua presenza.
“Tesoro non è come pensi, posso spiegare tutto”
Suigetsu ammiccò nella sua direzione, il ghigno sarcastico cancellato in pochi secondi dall'improvviso movimento di polso di Karin.
*
[Prima storia della raccolta AU The Wounds of Being “Too Much”] [Suigetsu/Karin/Juugo]