[Raccolta di dieci drabble e maxi drabble AU sulla coppia Thorki]
---
«Loki, mettile giù» gli intima fino a quando le sue gambe non incontrano il divano. Il moro davanti a lui gli va incontro con estenuanti passi lenti scuotendo la testa.
«Thor, non fare il bambino» gli sospira con voce melliflua e Thor si ritrova a cadere col sedere sul divano. Pochi attimi dopo Loki gli è di fronte.
«Ti prego Loki... Tutto, ma non i capelli!»

Questa é una raccolta di drabbles, flashfic, one shot, ispirate a personaggi che ho estratto a sorte, personaggi anche molto diversi tra loro, ma che potrebbero rivelarsi più simili di quanto non sembri.
La coppia di personaggi sarà legata di volta in volta ad una tematica ben precisa, un filo che unirà i loro destini.
1) Prigionieri: Sidney/Frederick
2) I miss my mother: Snow/Grace
3) Quel vecchio fuso incantato: Aurora/Belle
4) Pretty little liars: Regina/Pinocchio

Aveva promesso a Merlin che non si sarebbe più avvicinato; non esageratamente almeno. Ma come poteva farlo quando toccava a lui servirlo?
Aveva promesso di non toccarlo, sfiorarlo e fargli alcunché. Ma erano le sue mani a vestirlo, lavarlo e a curargli le piccole ferite.
Lo sfiorava in modo impercettibile, leggiadro.
Lo toccava con gesti delicati, attenti. Il calore delle esili dita si trasmetteva sulla sua pelle ed esse scivolavano sul suo corpo con gentilezza. Tocchi premurosi sulle ferite lievi, piccoli sorrisi di incoraggiamento e cortesia. Gli occhi luminosi e vitali.
Ma c’era troppa frustrazione e disagio tra loro. Era tutto così palpabile da poter essere tagliato con un coltello.
Merlin non mentiva ai suoi occhi, non negava quello che era successo e non poteva dimenticare come credeva avesse fatto lui. Semplicemente tentava di non pensarci.
I suoi sorrisi, le sue attenzioni e la sua fedeltà erano sincere, ma non poteva ignorare quando il valletto tremava leggermente nel momento in cui si avvicinava troppo o il contatto diventava troppo intimo.
Poteva vedere quelle immagini scorrere nei suoi occhi, vive e reali.
Poteva vedere le sue pozze chiare inumidirsi ed il tocco rallentare e vacillare.

Scritta prima della 3x22 ed ispirata alla canzone "Cosmic Love", questa storia ha come protagonisti Klaus e Caroline in un particolare momento in cui Caroline decide di lasciarsi andare.
Dal testo:
"Ma non sarebbe giunta nessun'alba ad allietare la sua anima. Ormai era precipitata in quel perpetuo crepuscolo."

-E allora ti manca così tanto la vecchia stratosferica Capitol?-, le chiese Haymitch, seccando il primo bicchiere tutto d’un fiato.
Lei sospirò in maniera teatrale. –Oh, Haymitch, non sai quanto! Ti ricordi com’era tutto così colorato, così luminoso?
-Quelli erano gli allucinogeni, dolcezza.

Questa fic partecipa al contest “Three Days Grace Contest” di GreenKnight_
[Sento il tuo profumo di muschio: mi penetra nelle narici come il più buono degli aromi. Mi sorprendo a fissare le tue labbra, le quali hanno preso una strana curva, quasi di malizia. La tua mano si avvicina al mio volto e lo accarezza, mentre l'altra sfiora lentamente la mia schiena.
«Cos...» tento di dire. Ma tu mi fermi.]

Lanciò un'occhiata ai suoi temporanei "compagni di viaggio" e riscoprì come quella mattina che la metro era un microcosmo completo: ragazzini di ritorno da un pomeriggio di studio, universitari ostinati a leggere degli appunti nonostante l'ondeggiare del treno, una ragazza dal trucco nero pesante e un look che forse doveva essere dark, madri coi bambini, modesti lavoratori di rientro dal loro impiego. Ma c'erano anche donne in carriera come lei, eleganti e ben curate, e quelli che sembravano almeno a prima vista uomini d'affari, con il loro completo scuro, la cravatta, il cappotto e il Financial Time sotto il braccio.

Una raccolta di drabble che rende omaggio alle madri dell'universo potteriano. Perché, anche se in modo diverso, ognuna di queste donne ha amato i propri figli incondizionatamente.
1. Walburga Black
2. Molly Prewett
3. Lily Evans
4. Ninfadora Tonks
5. Narcissa Black
6. Andromeda Black
7. Alice Paciock
8. Merope Gaunt
9. Eileen Prince
10. Jean Granger
11. Mrs. Crouch
12. Kendra Silente
13. Petunia Evans
14. Rowena Ravenclaw
15. Druella Rosier
16. Augusta Paciock
17. Cedrella Black
18. Pandora Lovegood
19. Mrs. Finnigan
20. Hope Howell
21. Apolline Delacour
22. Bellatrix Black

Un fiore per lettera.
13-Papavero rosso: Uther si era sposato appena tre mesi prima e lui era andato li solo per dirgli che, finalmente, lui e Hunith di erano fidanzati ufficialmente.
14-Quercia:Gwaine si svegliò di mal umore sentendo il braccio formicolare dolorosamente a causa della posizione inusuale.
15-Rosa Borraccina: «Ci divertiremo, vedrai!» continuò Morgana aggrappandosi alla spalliera del divano e lasciando intravedere sotto la coperta una spalla nuda.
16-Serenella:Lei l’aveva guardato con i grandi occhi nocciola sgranati dalla sorpresa “ Come sai il mio nome?” “ Perché sono un mago!”
17-Tulipano:Elyan sentì il sangue scaldarsi e pulsare nelle orecchie. Oh ma quella sera a casa l’avrebbe sistemato.
18-Viburno:erano due giorni che aveva accettato la sua “corte” e già non lo sopportava più.
19-Zucca:Un anno da quando Arthur aveva decretato il loro ufficiale fidanzamento
20-Bouquet: special

Una raccolta sulle coppie che mi hanno colpito di più all'interno della serie. Sette amori e sette storie.
L'amore tenero di Catelyne Ned.
Drogo e Danaerys, due cuori, un'anima.
Loras e Renly, un'amore nascosto che ho cercato di descrivere.
Ygritte e Jon, una coppia che semplicemente adoro.
Danaerys e Viserys, un amore che in realtà non è mai esistito, grazie al cielo.
Cersei e Jaime, un leone per una leonessa.
Sandor e Sansa, un mastino che libera un uccellino.

Si era finalmente allontanato dal portone, ma continuava a studiare il pavimento lucido, i mobili spolverati e profumati di lavanda, la lunga tavola imbandita con aria a metà diffidente e a metà divertita.
«Hai pulito tutto» disse; non era una domanda.
Belle accennò un sorrisetto. «Pensavo fosse questo il mio compito, signore.»
Rumpelstiltskin ebbe una sorta di sussulto: doveva essere passato molto tempo dall’ultima volta che qualcuno si era rivolto a lui con l’appellativo di ‘signore’.

Questo racconto breve (e sconclusionato!) conclude la trilogia dedicata alla mia versione di storie nate al telefono. Storie assurde, surreali, improbabili: come i sogni. E come i sogni, non voglio mai smettere di scriverle e sperare che da qualche parte, nel mondo, possano succedere veramente...

Arthur rientra una sera e trova Merlin addormentato sul divano. W: 674

E fu come partire senza una meta precisa. E fu come sfidare il vento e tagliare l'aria. E fu come stare nudi sotto la pioggia fredda in estate e fu come abbracciare e ringraziare la speranza. E fu gemere ti amo, facendoli impigliare alle pareti della nostra stanza. E fu andare in pezzi dal piacere, e baciare la gratitudine. E fu fare l'amore con la propria metà, e fu silenzio e rumore. Ghiaccio e fuoco. E fu toccare il paradiso a mano aperta, saggiare l'inferno ad occhi chiusi. E fu sentirsi davvero. E fu infrangersi respiri sulla pelle. E furono gesti febbrili. E fu la nostra prima volta.