A volte, la discesa verso l’inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi.
Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch’è rimasto.
O almeno, la nostra è iniziata così.
Si cerca una luce per salvarsi, o anche solo per non perdere del tutto la speranza.
Eppure ogni sforzo sembra comunque vano, perché le cose non cambiano, mai.
Restano immutabili, almeno fino a che due universi opposti non si scontrano.
Perché quando due universi opposti si incontrano all’improvviso, cambia tutto, radicalmente.
Le certezze che c’erano prima svaniscono, sommerse da quel qualcosa che accomuna quei mondi.
Tutto scompare; dubbi, paure, sogni, maschere, muri. Resta una sola certezza: quella di non cadere.
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=evr4rKlJ1RA
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ATTENZIONE: La storia tende al rating rosso e contiene alcune scene descritte in maniera molto approfondita (guardare trailer per capire). Quindi, se siete deboli di cuore o se potrebbe darvi fastidio in qualsiasi caso, non leggete, dato che l’ultima cosa che voglio è far star male qualcuno.

Cristina e Luke sono appena tornati insieme e giorno dopo giorno stanno cercando di riprendere da dove hanno lasciato.
Gemma è tonata a Londra da Elisabetta e Harry lasciando Ash e gli altri 5sos alle prese dell'organizzazione del loro tour mondiale.
Steve e Rebecca sono ormai una coppia.
Tutto sembra andare a gonfie vele, ma cambiando prospettiva qualcuno si troverà ad affrontare un mondo nuovo.
Pur avendo promesso a se stessa che avrebbe protetto il loro grande segreto un po' più a lungo, almeno fino quando non sarebbe stato il momento giusto, il mondo scopre quello che viene nascosto.
Ma si sa che i grandi amori non capitano mai per caso e che soprattutto sono sempre al momento giusto.
Riusciranno i nostri amici a ritrovarsi pur continuando a viaggiare e ad avere obiettivi diversi?
Sequel di Ovunque Andrai

-Ehm mi scusi sono qui per la prova di box,sa dove sono gli spogliatoi?-le chiesi un po' impacciata.
-Prima porta destra-rispose continuando a masticare la gomma svogliatamente.
Arrivai alla fine del corridoio dove trovai due porte."Ehm a destra o a sinistra?"
Ecco.Avete presente quella cosa chiamata "memoria"? Bhe immagino che già avrete capito che non è una parola nel mio vocabolario.
Così entrai in una a caso e per fortuna il mio sesto senso aveva ragione.Come non detto.
Urlai alla vista di un ragazzo completamente nudo,era molto bello.Capelli ricci,bagnati,occhi verdi e il fisico....wow e ora chi è questo?Urlò pure lui ma poi si riprese e iniziò a squadrarmi.
-Credo che tu sia nel posto sbagliato-disse con un sorrisetto divertito.
-Ehm si!Hai ragione.
Recuperai la borsa ma per lo shock la feci cadere.
-Ti do una mano?-disse avvicinandosi.
-No!-urlai -Ce...volevo dire faccio da sola-mi ricomposi e uscii velocemente.
Andai nel'altro spogliatoio e mi appoggiai al muro."Mamma mia complimenti alla mamma"pensai.
[...]

"Non sai giocare a Bowling, vero?" Mi giro di scatto e trovo un ragazzo seduto su uno sgabello con un sorriso accennato che mi guarda. In attesa della mia risposta incrocia le braccia al petto ed io arrossisco tutto d’un botto, come sempre.
"No, non proprio." Gli rispondo facendo spallucce. Lui ghigna e si avvicina.
"Piegati un po’, così.." Mi spiega, posizionandosi dietro di me. Appoggia una mano sulla mia pancia e spinge delicatamente, con il suo petto, la mia schiena verso il basso. Sento le mie guance prendere fuoco.
"Non è una posizione comoda." Gli dico, imbarazzata.
"Beh, dipende dalle circostanze." Sussurra al mio orecchio, peggiorando la situazione. La sua mano raggiunge la mia.
"In questa posizione, tira la palla con tutta la tua forza in questa posizione."
E così faccio.
"Strike!"

Cristina è 1ragazza italiana che già sa quello che vuol fare nella vita: viaggiare. Così si mette in gioco partecipando a 1concorso di 1società americana; ma qualcosa, o meglio qualcuno, irromperà nella sua vita riportando a galla quelle emozioni che ha abbandonato per raggiungere i propri obbiettivi.
*
-Scusami. Non volevo irrompere così qui dentro. La pioggia mi ha colto impreparata. Ora me ne vado. –mi scuso cercando di aprire l’uscita.
Mi sorride: -Non preoccuparti. Anche io stavo cercando un riparo. Se vuoi rimanere c’è abbastanza spazio per tutti e due.
È una situazione imbarazzante, avrei voluto trovare un altro posto, ma la pioggia volle dare una sua opinione. Intensifica la sua caduta, così lo ringrazio e mi appoggio alla parete della cabina nella speranza che questo maledetto maltempo mi lasci tornare ai miei impegni.
-Ciao, io sono Luke. Piacere di conoscerti.
*
-Sì, perché l’italiano è la lingua dalle mille sfumature e grazie ad esso possiamo descrivere al meglio le nostre emozioni. –spiego.
-Ad esempio? –domanda.
-Ad esempio ad un amico diciamo “ti voglio bene” e solo quando sentiamo di amarlo gli diciamo “ti amo”. Invece voi di lingua anglosassone rimediate tutto con un “I love you”. –concludo la spiegazione.

Ed arriva il momento in cui guardandoti allo specchio non riconosci più quella figura riflessa, quel momento in cui ti sembra di non aver costruito niente intorno a te, dove ciò che credevi fossero tue amiche con il passare del tempo si rivelano perfette estranee. Quello è il momento di fermarsi, prendere un grosso respiro, e riprendere in mano la propria vita.
Io sono Mary ho 20 anni e da oggi si cambia.Da oggi divento io l' autrice della mia vita.

"Vorrei aiutarti a smetterla, tutto questo non ti porterà a nulla di buono" disse lui, avvicinandosi a lei con fare protettivo.
Lexy vide nei suoi occhi paura e pura preoccupazione, non ne era ancora convinta ma forse, per la prima volta, qualcuno si stava interessando a lei.
"Nessuno mi ha mai aiutata..." constatò, "e per la cronaca, non voglio essere aiutata da te, poi..." disse puntigliosa, facendo ricredere il ragazzo sul suo conto.
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Coppia: Het
Entrate, non ve ne pentirete! :)

"E' quando sei convinto di poter stare in piedi, o di esserlo, che possono passare gli tsunami senza che tu faccia la minima piega."

Kim è così insicura, così timida che non si rende quasi conto di ciò che la circonda, eccetto di Luke.
Liz non si riconosce quasi più, non sa cosa fare cosa fare, non sa più nemmeno chi è davvero.
Eileen scopre cosa si prova a prendersi una cotta seria per il ragazzo sbagliato.
Delilah ha sempre avuto cotte per persone impossibili, senza mai accorgersi che tutto ciò di cui ha bisogno è sempre stato accanto a lei.
Paige sembra essere sicura di ciò che vuole, finché un cambiamento imprevisto fa vacillare tutto.
Lexie è sempre stata viziata, ha sempre avuto ciò che vuole, ma forse quello che vuole stavolta non è così facile da ottenere.
Claire è innamorata del ragazzo sbagliato ed è così confusa da non sapere cosa fare.
Luke ha i suoi demoni da combattere, ma da quando ha conosciuto Kim qualcosa in lui è diverso.
Calum ha la fama di essere un cattivo ragazzo, ma nessuno l'ha mai conosciuto davvero, finora.
Michael è sempre stato razionale, misurato ma ora sta crollando e nessuno sembra farci caso.
Ashton crede di essere innamorato da sempre della sua migliore amica, ma non potrebbe essere più in errore di così.
E' tempo di cambiamenti, è tempo di qualcosa di nuovo.

Cosa può accadere se nella classe di letteratura del signor Smith arriva Sarah che insegnerà agli alunni uno strano modo di fare educazione sessuale?
Ormoni impazziti, strani esperimenti, tanti ragazzi e tante risate.
Leggete per scoprirlo!

“senti carino è meglio se la smetti di urlarmi contro” gli dissi incrociando le braccia sotto il mio seno e facendolo gonfiare leggermente di più. Ero in piedi di spalle al muro e lui difronte a me che mi guardava “sei tu che urli e poi carino? Io? No bimba ti stai sbagliando di grosso, io sono perfetto” disse sollevando le sopracciglia e guardandomi con un ghigno
“non sei poi così tanto perfetto!” esclamai io “dici? Allora perché mi mangi con gli occhi?” li sbarrai e lo guardai stupita, okay si può dire di tutto, ma che io lo stessi mangiando con gli occhi.. beh era fuori strada. Fece un passo in avanti mettendo una mano sul mio fianco sinistro ed io gliela tolsi bruscamente “io non ti mangio con gli occhi! Tu non m’interessi minimamente, c’è di meglio” dissi io guardandolo negli occhi
“dici?” si avvicinò di più facendo un altro passo ed io istintivamente ne feci un indietro portandomi le mani lungo i fianchi. Ero a mezzo metro di distanza dal muro.
L’aria si stava facendo più pesante, io ero agitata ed il motivo mi era ancora sconosciuto “dico” dissi acidamente
“sei agitata bimba” un altro passo.

*DAL PROLOGO*
L'insegnante ci concesse cinque minuti di pausa e nel frattempo ci
riunì tutte insieme.
-Ragazze, ho un annuncio molto importante da darvi...-
***
ciaoooooo eccomi con una nuova storia. vi avverto che ci saranno alcune scene rosse in questa storia quindi se volete non siete obbligati a leggerla. BUONA LETTURA! ;D

Ridley non aveva mai disobbedito alle regole, ma quando le regole erano diventate quelle del ragazzo che le aveva sconvolto la vita, beh... non aveva potuto far altro che trasgredire.
Ma solo a quel punto si era resa conto che, quando non si rispettano le regole, si viene puniti. E lei stava decisamente soffrendo.
***
«Senti... e se ti proponessi un patto, per esempio?» Non aveva davvero voglia di annoiarsi in quel posto, magari con Rid si sarebbe divertito. Lei sembrava così ingenua che avrebbe potuto farle credere qualsiasi cosa.
«C-Che... che tipo di patto?»
«Beh... visto che nessuno ti paga per darmi ripetizioni... per ripagarti della tua fatica ti aiuterò a conquistare Ashton» spiegò, testando la sua reazione. Ridley lo fissò sorpresa.
«E come pensi di fare per aiutarmi?» chiese, incuriosendosi.
«Beh, ecco... dovrai seguire cinque semplici regole per conquistarlo» spiegò il ragazzo.
[...]
«E quale sarebbe la quinta?»
«Innamorati di me.»
***
«Non sei capace di... amarmi? Non importa... sbattimi contro il muro! Scopami, fottimi... quello che preferisci, ma fallo. Adesso!»
«Solo sesso? È questo che vuoi?»
«S-Sì... solo sesso. Voglio che la mia prima volta sia tu.»

HO SCRITTO QUESTA STORIA ANNI FA E E' UNA TRASHATA UNICA AHAH CI SONO MOLTI ERRORI E ALCUNE COSE NON HANNO SENSO QUINDI SE VOLETE LEGGERLA FATELO CON UNO 'SPIRITO LEGGERO'. VI CHIEDERETE PERCHE' NON LA CANCELLO, BEH E' PARTE DELLA MIA 'INFANZIA'
"Tu... tu sei ... sei la nuova ragazza che Luke Hemmings ha puntato" mi disse impaurita
"Oookaay, adesso calmati e spiegati" sbuffai, ma perchè sono tutti strani in questa cazzo di scuola?
[...]
"Ora mi spiegate che cazzo di problemi avete, perchè continuate a sorridere e ridere guardandomi?" tutta la mensa mi stava fissando, ma poco mi importava.
Si fece avanti il solito biondo, Luke se non ricordo male "Perchè sei uno schianto e hai un fondoschiena da paura" mentre diceva questo le sue mani passavano dai miei fianchi al mio sedere, che strinse tra le sue mani facendomi quasi male.
A quel punto gli tirai uno schiaffo che risuonò nel silenzio che continuava a regnare nella mensa.
[...]
"Allora facciamo così" riprese ad avvicinarsi, mi baciò il collo "io non ti porterò a letto" salì con i baci fino al mio lobo e sussurrò nel mio orecchio "finché non sarai tu a pregarmi di farlo".

Os Missing Moment tratta dal capitolo 18 della mia long "Disobey." Spero vi piaccia :)
***
«Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti?» domandò finalmente, strofinando il naso sul suo collo, scendendo poi verso il basso, sulla spalla.
Helena ci pensò per qualche secondo, poi ricordò quel bambino sorridente che aspettava la sua sorellina fuori da scuola, mano nella mano con la mamma.
«S-Sì…» balbettò.
«Mi piacevano i tuoi capelli… i tuoi codini per essere precisi. Te ne tirai uno la prima volta che ti conobbi» spiegò Calum, spezzando il complesso filo dei suoi pensieri. Lui era lì, era lì davvero. Non stava sognando e, a volte, quando lo stringeva tra le braccia o quando lo baciava, faticava a credere che fosse tutto reale.
«Allora… siamo pari per… per il fatto che io odiassi il tuo naso. Ora mi piace, comunque. Però tu me ne hai fatti tanti di dispetti» replicò, apparentemente calma.
***
«Dicono che… che quando ad un bambino piace tanto una bambina, beh… la prende in giro, le fa i dispetti e le tira i capelli. Come… come facevo io con te.»