"One love, one heart, one destiny"
-Bob Marley
Arthur è un ragazzo che si trasferisce per cominciare una nuova vita in una nuova città dopo la morte di sua madre Ygraine.
Merlin, un ragazzo che la vita sta mettendo a dura prova, incrocerà il suo cammino.
Tra loro sboccia l'amore, un amore forte e passionale ma che incontrerà non pochi problemi perché i demoni del passato sono sempre dietro l'angolo.

In questa società ognuno ha il proprio ruolo.
Jade è figlia di Eruditi: seguono la via della conoscenza e dedicano la vita alla cultura.
Vanessa ha sempre vissuto con i Pacifici: gentili, rigettano l'aggressività.
Luke è figlio di Abneganti: altruisti e caritatevoli, ricoprono posizioni di potere governativo.
Ma... se non fosse questo il loro destino?
Perché Jade odia la sua categoria.
Perché Luke vuole dimostrare quanto vale davvero.
Perché Vanessa deve dare un senso alla sua vita.
Ed è per questo che sceglieranno gli Intrepidi: coloro che proteggono la popolazione.
Michael è il capo fazione degli Intrepidi, orgoglioso della sua categoria ma, la sua scelta, ha portato a delle conseguenze.
«Non voglio vedere codardi, qua dentro. Gli allenamenti saranno durissimi e sono sicuro che molti di voi non ce la faranno.»
Ma, ognuno di loro, imparerà qualcosa in questo lungo e pericoloso nuovo viaggio.
«Non c'è tempo per l'amore qui dentro»
«Il tuo problema è che non sai cosa voglia dire amare qualcuno»
«Non pensavo che perdere te sarebbe diventata una delle mie più grandi paure»
«Forse sei tu a dare un senso a me stessa»
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Trailer: https://youtu.be/eNJFAXbuZ68
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FF a 4 mani. In collaborazione con AndySmile

New York-Mullingar-Ibiza-SanTorini-Parigi
Cinque posti diversi per cinque amiche che separandosi vivranno un' estate diversa, la loro estate.

Tratto dalla storia:
-Mi spieghi chi stai fissando?- continua lui, ma io continuo per la mia strada, fino ad arrivare al mio intento, riavere gli occhi di Luke Hemmings verso i miei.
Lo vedo sorridere di nuovo, abbassa lo sguardo solo un secondo, poi lo rialza.
Solleva la mano e mi saluta.
Mi sento arrossire, distolgo lo sguardo, ricomincio a pulire il bancone.
Altri occhi mi stanno fulminando: Ashton.
-Ma dimmi un po’, da quando in qua tu vai dietro ai minorenni?- ammicca, io non rispondo: idiota.
-June Irwin, per l’amor del cielo, Luke Hemmings ha tre anni in meno di te, ha solo diciassette anni, non ti sembra di essere un tantino nonna per lui?-
-Ashton Irwin, perché invece di rompermi le palle su cose che non esistono, non vai a dormire?- che scocciatura di fratello.
-June, lo stavi spogliando con lo sguardo-
-Tu invece dovresti guardare meno siti porno e più libri di scuola, va a casa ora, mi stai scocciando, io sto lavorando.- rispondo nuovamente, dando le spalle a mio fratello, sistemando le bottiglie.

Klaroline is THE way!
Gli occhi di Caroline non guardano più Klaus allo stesso modo, questo la spaventa, la confonde, la cambia. La cambia ma non la rende diversa da Klaus.
“Noi siamo uguali, Caroline” [Cit. Klaus]

- Capitan Jack Sparrow.- si fece notare una voce, appartenente alla stessa persona la cui mano sosteneva la lama.
I due compagni, fermatisi dietro al pirata, spostarono a loro volta lo sguardo verso quella voce così chiara e squillante; una giovane ragazza, dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, chiarissimi, con un portamento fiero ed elegante, sogghignava in direzione del loro capitano, la mano che reggeva la spada era ferma e sicura. [...]- E cosa vuole, dunque, una così dolce fanciulla come voi da un pirata come me?- chiese cordialmente lui, massaggiandosi il collo nel punto in cui, pochi istanti prima, era appoggiata la lama.
- Davvero non mi riconosci? Sei una delusione, capitan Sparrow.- esclamò la giovane, scuotendo la testa. [...] Va bene, vorrà dire che mi toccherà rinfrescarti la memoria. Mi presento; sono il capitano Yara Barked, per servirvi.-( dal capitolo 1)
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Rivisitata, modificata e soprattutto finita; ecco la mia ff sui pirati dei caraibi, già pubblicata parecchi anni fa e che ora ho deciso di riproporvi. Spero tanto di poter soddisfare ancora una volta i miei lettori. Buona lettura! [CAPITOLI RIVISITATI IN DATA 30/09/2015]
Cicci 12

Continuai a camminare fino alla fine del corriodoio e poi, senza un reale motivo, bussai, senza staccare lo sguardo dallo smalto rosso che colorava le unghie dei miei piedi. La porta si aprì soltanto dopo qualche secondo e sentii le lacrime risalirmi dalla gola, dove avevo cercato inutilmente di reprimerle. Guardai le converse che stavano davanti ai miei piedi e alzai lo sguardo incrociando gli occhi più profondi che avessi mai visto che mi fissavano da qualche centimetro più in alto. "Tutto ok?", mi chiese il ragazzo proprietario di quello sguardo così dolce e io abbassai di nuovo la testa. "Scusa. Io...scusa". Mi voltai aspettando di sentire la porta richiudersi alle mie spalle ma quando non sentii nulla, mi voltai ancora. Il ragazzo era ancora in piedi che mi fissava.