[Fem!Stiles | Season 3 | Leggermente OOC | Rating Arancione | Sterek ]
Tutto inizia in una notte tranquilla, con due giovani che si addentrano nel bosco.
Tra licantropi e pericoli vari - un pericoloso Kanima - i protagonisti della storia non sembrano trovare pace in quanto sembra che un branco di Alpha si sia piazzato in città con intenzioni non proprio pacifiche.
Una Stiles ragazza, un Derek meno scorbutico e un Isaac tenero.
Dal capitolo 11:
Poteva definirsi un koala stretto contro l'albero d'eucalipto, le gambe e le braccia strette attorno al corpo del suo Compagno come se avesse paura che potesse scappare se non l'avesse tenuto per bene al guinzaglio. La prima cosa che fece dopo essergli saltato addosso fu di morderlo sul collo, proprio dove si era formato il Marchio, e fu solamente per puro istinto che lo fece, lei non era tipo da mordere i colli. Ricevette lo stesso trattamento e un brivido di piacere le percorse la schiena quando sentì le mani di Derek sulle sue cosce nude per sorreggerla evitandole una rovinosa caduta.
« Mi sei mancato. »

AU | Jaime è una sta del cinema, Cercei non è presente, Brienne è una dottoressa che si scontra con l'attore.
Dal testo:
Era inebriante scoprire l'odore ed il sapore di Jaime, amplificato poi dal buio delle palpebre e dall'intima vicinanza di un bacio. I fianchi di Brienne aderivano perfettamente a quelli di lui. La mano di Jaime dietro la sua testa la teneva stretta a lui, comunicando urgenza ed un desiderio che stava cercando di reprimere, forse a causa del contesto in cui si trovavano. Brienne si appese al braccio di lui, strinse forte fino al polso e gli bloccò la mano: amava quella presa più che il bacio in sé.
"Vuoi andartene?" chiese ad un certo punto lui, staccandosi appena dalle sue labbra e non potendo fare a meno di notare l'alone di rossetto che per quella sera si era messa per piacergli. Sorrise all'idea di quella donna un po' ragazzina che cercava di corteggiarlo in quel modo così innocente.

Molly, la ragazzina –donna- che voleva lavorare con la gente morta, perché non era brava abbastanza per quella viva. La timida Molly, che abbassava la testa quando sorrideva. [...]
/o di quando Jim Moriarty rapisce la cosa più preziosa per Sherlock.

Ormai da 2 settimane, a Beacon Hills vengono ritrovati dei cadaveri con evidenti segni di morsi.
Tuttavia non è questo che angoscia e porta Stiles a mettersi al volante della sua jeep, facendola correre a velocità folli lungo le strade della città: per la prima volta è stato escluso dal branco, troppo preoccupato per la sua incolumità.
Il ragazzo si sente tradito, ferito e arrabbiato, un mix di emozioni pericoloso quando stai sfrecciando ai 120 Km/h durante un temporale.
E si sa che negli incidenti, è sempre chi non c'entra nulla a farne le spese.
Distrutto dal dolore, Stiles viene portato via dal luogo che lo fa soffrire da una persona inaspettata, che spera di aiutarlo: Derek.
Trascinato in una marcia estenuante verso una meta sconosciuta, con l'aiuto del mannaro riuscirà a riprendere in mano la sua vita e a dargli un nuovo significato?
"Dalla storia"
- non mi spettavo un'uscita simile al pub – disse il ragazzo.
- sono un maestro di bugie da bar – ribattè l’altro.
- era l’unica che ti è venuta in mente? - chiese Stiles.
- l’alternativa era dire che eri il mio ragazzo – rispose Derek.
|STEREK SLOW BUILD| |FANART|

(Sterek - AU, mpreg, menzione all'aborto, angst, happy ending)
Il branco è stabile, Stiles è quasi l'emissario di Derek e finalmente lui e l'Alpha hanno iniziato a uscire insieme. Sembrerebbe tutto perfetto, ma come al solito la magia decide di incasinare le loro vite. O meglio, in particolare quella di Stiles, che ora si ritrova in dolce attesa seppure non abbia mai neppure fatto sesso in vita sua.

"Mamma?"
"Si?"
"Sono incinta"
[SPOILER A YEAR IN THE LIFE]

[Omegaverse]
La sveglia suona imperterrita da almeno dieci minuti e Stiles sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di distruggerla, nascondere i resti sotto al letto e far finta di non esistere.
«Figliolo? Oggi è il gran giorno. Muoviti a scendere» urla suo padre.
Entusiasmo che Stiles non condivide, proprio per niente. Rotola giù dal letto e scende in cucina. Suo padre lo sta aspettando con un sorriso sulle labbra e un cornetto, con sopra una candelina, poggiato sul tavolo. «Auguri figliolo» dice commosso «da oggi sarai a tutti gli effetti un adulto.»
Stiles dovrebbe esultare a quelle parole, ma non ci riesce. Non ci riesce perché è un Omega e, in quanto tale, la data del suo diciottesimo compleanno coincide con il giorno in cui entrerà ufficialmente nel sistema che gli assegnerà un Alpha con cui potrà scegliere di legarsi. «Grazie pà. Ma preferirei che tu non me lo ricordassi.»
«Stiles… ne abbiamo già parlato.»
«Lo so, però io non riesco ad accettarlo, ok? Non voglio dover dipendere da qualcuno, tantomeno da un Alpha che non conosco.»
«Ma la Matrice…»
«La Matrice è solo una stupida macchina che gioca con le nostre vite» urla uscendo di casa e sbattendo la porta.

[Sterek | 3878 parole | Lemon]
Punti. Ci sono circa un’infinità di punti che non gli sono chiari in quel frangente, tipo come Derek a colpo sicuro gli abbia lasciato sulla clavicola, coperta ancora dalla maglia, un morso leggero, cosa che ha fatto sospirare Stiles più del dovuto; tipo come sono passati dal ringhiarsi l'un l'altro che si sono salvati la vita a vicenda al baciarsi forsennatamente in bilico sullo schienale di un divano; tipo come diavolo fa Derek a essere così dannatamente bravo con gli uomini.

[storia scritta a quattro mani da pampu e blu992]
È giovedì pomeriggio e Stiles sta uscendo dal parcheggio della palestra quando il cellulare suona. Lo prende e risponde a Scott.
"Sì, amico, ho finito. Un quarto d'ora e sono da te"
Un forte TUMPF lo fa sobbalzare e inchioda all'istante.
"Merda, merda, merda"
"Stiles, tutto bene?" chiede Scott preoccupato.
"Ho urtato qualcosa. Vado a vedere"
Stiles scende dalla Jeep e raggiunge il retro. Merda! Lydia è a terra e si sta tenendo una gamba.
"Ma sei scemo? Si può sapere dove avevi la testa?"
"Non sai che non si passa dietro le macchine con la retromarcia inserita?"
"Certo, ora dammi una mano. Aiutami ad alzarmi"
Stiles la prende da sotto le ascelle e la solleva, ma Lydia urla di dolore.
"Credo sia meglio che ti porti al pronto soccorso" dice Stiles.
"Derek mi ucciderà"
"Mi dispiace, se vuoi ci parlo io con questo Derek e gli spiego la situazione"
"Non credo sia una buona idea. Potrebbe azzannarti il collo"
"È così pericoloso?"
"Diciamo che ci tiene a quello che fa. E tra sei mesi abbiamo la prossima gara ed è la nostra ultima possibilità di accedere alle Olimpiadi dell'anno prossimo"

Stiles ha avuto la brillante idea di uscire da solo, di notte, nella riserva di Beacon Hills. ovviamento lo aspetta una brutta sorpresa. Attenzione FLUFF ovunque, siete stati avvertiti! accenno a Sterek.

[One-shot | Sterek | AU | Tutti vivi, nessun incendio]
Derek e Stiles, tredici anni di differenza e un divario che sembra incolmabile finché non accade qualcosa.
Poi è tutto un susseguirsi di alti e bassi, in una storia che in cinque parti ripercorre dieci anni.

Derek odiava i fuochi d’artificio.
Non che gli facessero paura, però lo innervosivano e lo facevano sentire sempre sul punto di scattare. In passato non gli avevano mai fatto quell’effetto, ma da quando era capace di diventare un vero lupo le cose erano cambiate. Così, in vista del 4 luglio aveva deciso di chiudersi in casa e se possibile ficcarsi sotto la doccia in modo tale da isolarsi del tutto dal resto del mondo.
Povero illuso. Ovviamente, sperando

Derek perde l’amore della sua vita così, un giorno qualsiasi, quasi senza rendersene conto. Poi lo ritrova in Stiles. Stiles che gli chiede di comprarlo e che ha gli occhi più innocenti che abbia mai visto.

Quattro volte in cui Derek risponde male a Stiles.
Più una in cui è Stiles a farlo.
[Sterek] [Text!fic]

Una 5 avvenimenti + 1, con Derek e il nostro "amatissimo" Nogitsune, che non centra nulla con quello del telefilm.
Dal testo:
“Non voglio fare da babysitter ad una volpe psicopatica” ringhiò fissando Scott con odio.
“Questa cosa mi offende, lupone” Entrambi si girarono di scatto e videro il Nogitsune alzarsi dalla sedia lasciando cadere a terra le corde che lo tenevano legato insieme al pezzo di stoffa che gli impediva di parlare.