Probabilmente borbottavano qualcosa sulla sua psicologia. In lui le emozioni sono portate ad amplificarsi, dicevano sicuramente questo, è pazzo e troppo impulsivo e prende le decisioni troppo in fretta e non ragiona.
Non gli importava; lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene che il professore l’avrebbe salvato. Volente o nolente.

«Emmy, per piacere, tu e Luke dovete proprio sfogliare tutte le mie foto?»
[NO spoiler del Richiamo dello Spettro, ma presenti riguardo al Futuro Perduto]

[1921 - Il mistero di Rookford]
Il suo volto si riflette sulla finestra del collegio - reale, ma fragile. È bizzarro pensare che giusto qualche mese fa era una donna scettica e razionale, mentre ora fluttua con il fratellino morto al fianco.

«Infatti la mia osservazione sulla segretezza si riferiva esclusivamente all’aggettivo citato poc’anzi; e nemmeno quello sarebbe poi tanto rischioso, non dopo che la tua imperdonabile sconsideratezza nel trattare di Charles Augustus Milverton passò completamente sotto silenzio. Il paragrafo al quale mi riferisco ha però un problema di diversa natura: mostra un’immagine del tutto distorta di me.»

«Nulla di rotto.» Si alzò, con il gesto istintivo di ripulire il mantello. «Solo un piccolo, come dire, problema. Peloso.»

Raccolta di drabble basate sul drabble meme di LJ. Dedicata a tutti coloro che mi hanno promptata, e anche ad Alex che mi ha suggerito il titolo.
Lo guardavo, come ad indicargli di non mentire, di evitare di tergiversare sull’argomento della vedovanza troppo breve; lui fingeva però di non capire - o, probabilmente, non capiva affatto. {cap.3}

Perché talvolta basta poco per dare un messaggio preciso; il più delle volte, errato.
Perché talvolta basta una semplice cioccolata bianca per generare fraintendimenti.

«In tal caso la nostra relazione si potrebbe definire a tutti gli effetti come "conclusa". Come pegno della mia sincerità ti offro questa ciambella. Ti sconsiglio di ridere.»

Il lato negativo dei sogni è il loro non essere reali - il lato positivo degli incubi è l’essere frutto della mente degli uomini.

«Una lepre è dinamica. Si muove. Mette allegria.»
«Un fiore è puro e perfetto.»
«Anche tu, ma questo non è imp-»
«Tu somigli a una lepre.»

«Cenerò da lui, domani» mi dissi, senza riuscire ad impedirmi l’uso del singolare. «Non prima di averlo informato tramite telegramma, in ogni caso.»

“Magia, ma-gì-a: pratica usata per sovvertire le leggi della fisica o della natura e usarle a proprio vantaggio”: così diceva il dizionario, ma non era per nulla una definizione chiara.

«La stufa potrebbe essere un buon posto per quel libro - mi chiedo come abbia fatto a non ricordarmi prima dell’esistenza di un luogo simile, a dirla tutta.»
«Vuole che lo poggi sulla mensola accanto alla caldaia?»
«Voglio che trovi modo di disfarsene - se bruciarlo non va bene, faccia come crede.»

«Neville, da quand’è che assaggi il vino a tavola?»