Sasuke non faceva che litigare con suo padre per affari. Era stanco di quelle questioni.
Dall'altra parte della città, c'era una ragazza che aveva deciso di lottare nonostante tante persone care le avessero voltato le spalle. Il coraggio non le mancava di certo.

Il galeone che aveva davanti gli occhi era lungo circa cinquanta metri. Non capiva bene quanto fosse largo. Forse una decina di metri.
Poteva vedere chiaramente le bocchette dei cannoni su un lato della nave. Come diceva Jiraya, c’erano circa sedici cannoni per ogni lato. Dovevano fare un grande fracasso durante le battaglie.
L’albero di maestra ospitava tre vele quadre, la vela di maestra, la vela di gabbia ed il velaccio di maestra. Era tutto in ottime condizioni. Sembrava che la nave non avesse mai subito attacchi. Il capitano la faceva sempre tenere in ordine.
Nella sua vita aveva visto tante navi, ma quella era maestosa.

Furono sbalzati all'indietro da una forte onda d'urto. Non era semplice fronteggiare quel nemico. Non andava sottovalutato. Era arrivato il momento di usare ogni capacità.

Il suo bersaglio sarebbe dovuto tornare nella sua villa da quattro ore.
In tutto quel tempo non si era visto nessuno. Prima gli davano un incarico e poi si rivelava tutto sbagliato. I tempi erano completamente sballati.
Non era la prima volta che sbagliavano. Si era stufato di lavorare per gente poco professionale.

Tremava come una foglia a causa dell'uomo che aveva davanti. Non poteva essere libero. Avrebbe dovuto passare anni in carcere.

La principessa si era inginocchiata davanti al principe e aspettava una sua risposta. Non capiva cosa pensasse perché il suo sguardo era glaciale.