“Abbiamo discusso a lungo di un album interamente in inglese in queste settimane e sapete quanto sia importante questo progetto per voi e anche per noi. Purtroppo però abbiamo giudicato che sia fuori dalle vostre capacità scrivere 12 canzoni in un anno, in una lingua che non vi appartiene. Perciò Sophie vi aiuterà in questo processo. Ha già lavorato con numerosi artisti della nostra azienda ed è una ragazza straordinariamente talentuosa, sono sicuro che sarete in grado di farla sentire la benvenuta tra di voi.” Sette paia di occhi le si puntarono addosso, raggelandola sul posto. Gli artisti mitici sulla bocca di tutto il mondo la stavano fissando, facendola sentire microscopica e insignificante. Alcuni erano incuriositi, altri la guardavano come se fosse una traditrice della patria, ma nessuno di loro sembrava molto felice della sua presenza.
“Hyung, con tutto il rispetto, ma siamo in grado di scrivere le nostre canzoni da soli...” Tentò quello più alto, con i capelli castani. Lo conosceva come il leader del gruppo, RM in arte. I suoi occhi da drago sottili e feroci l'avevano abbandonata, giudicandola immediatamente inutile e d'ostacolo. Era lui che scriveva i testi, lo avevano detto nello studio, era il leader.

Battaglia di Hogwarts, quando ormai Voldemort è stato sconfitto, non resta altro che contare le vittime e prendere coscienza del fatto che il mondo non sarà più lo stesso.
Tra le braccia dei familiari Fred Weasley giace in fin di vita, aspettando la donna che ha sempre amato per un ultimo addio...

“George, mi sbaglio o sembra che la Granger, sia interessata alle nostre attività sportive extra curriculari?” Domandò quello che finalmente si rivelò essere Fred. La scrutava con un ghigno diabolico dipinto in volto.
“A me sembra molto più che interessata. Magari dovremmo portarcela” insinuò George, assumendo lo stesso ghigno del gemello. Hermione sentì improvvisamente le guance andare a fuoco. Quei due stavano cercando di metterla in imbarazzo e ci stavano riuscendo alla perfezione. Lei li guardò e sostenne quegli sguardi carichi di sottintesi.
“Perché no? Per me possiamo andare anche subito” li sfidò. Entrambi rimasero un secondo interdetti dalla sua sfrontatezza, poi scoppiarono a ridere.
“Sei veramente spassosa. Ne riparleremo quando sarai più grande” Fred le batté affettuosamente una mano sulla testa, come si fa coi cuccioli o coi bambini piccoli. Questo la fece infuriare.
“Ho sedici anni, cocco” sbottò, scansandogli la mano con uno schiaffo. Il sopracciglio di Fred scattò in alto.
“Sei al quinto anno, come fai ad avere sedici anni?” George sembrò confuso.
“Sono nata il sedici settembre 1979, genio” borbottò.
“Quindi tecnicamente il tuo compleanno è tra otto giorni e tu hai ancora quindici anni” calcolò George. Lo divertiva prendere in giro Hermione.
“Ripassa tra otto giorni

Hermione ormai è single da molti anni. Si è lasciata con Ron e la sua vita sentimentale va a rotoli, mentre quella di tutti gli altri sembra fiorire. Questo finchè un giorno, la sua migliore amica Ginny Weasley non la invita a vedere una partita di Quidditch: Holyhead Harpies contro il Puddlemere United. Sembra una serata come tante, in compagnia di Harry, quando una voce conosciuta la chiama e voltandosi si trova davanti un vecchio compagno di scuola. Riuscirà finalmente la nostra Hermione a trovare l'amore? Si lascerà andare o rifiuterà l'invito dell'affascinante ex capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro?

Fred è sopravvissuto alla Battaglia di Hogwarts ma non sa chi lo abbia salvato.
Hermione nasconde un segreto e combatte contro gli incubi tremendi che l'assalgono di notte, reminescenze del passato.
Entrambi cercano risposte e soluzioni, ma non sanno che quelle sono molto vicine e che basterà poco perchè si ritrovino indissolubilmente legati l'uno all'altra. Affronteranno una sfida per cui non sono preparati: l'amore, cercando di venire a patti con una magia antica come il mondo.