la signora S mi preme sul petto
mi scava un fosso in mezzo allo sterno
mi afferra i polmoni e mi mozza il fiato
mi sussurra, all’orecchio
che Solitudine non mi lascerà mai

è la prima volta che ci chiedono se stiamo insieme;
ho detto che siamo solo amici, ho fatto bene?

E ho sentito la rabbia ribollirmi nel petto e non sono
stata abbastanza veloce nel bucare tutte le bolle in
crescendo ed è successo che adesso ci sono finita
dentro,
e non so che fare

E Tu, cosa avresti voluto?

Avresti avuto una risposta per me, se fossi stata qui?

Dimmi a cosa somiglia il mio essere trasparente:
il labirinto di Cnosso
o il nodo di Gordio
Hai una spada o un gomitolo di lana?

Scusa. Non so dirlo ad alta voce, non so dirlo a meno che non sia per ripiego, per accontentare mamma che non capisce cosa voglio dire quando litighiamo. Come se le corde vocali non sapessero riprodurre il suono.

Ascolta bene perché non lo dirò ancora. Io ho paura.

Speranza e inganno sono figli della stessa madre.

mamma,
siamo una i traumi dell'altra

Penso che forse dovrei smetterla di ipotizzare.
Tu no?

La verità è che non so nemmeno come funziono io e pretendo di saper far funzionare me e te assieme.

Mi piace la linea del tuo collo e il modo in cui cambi le marce e guidi e mi tocchi il ginocchio con i tuoi anelli freddi. Sento freddo ma non togliere la mano, aggiusta il riscaldamento piuttosto, ché funziona male e a volte manda aria fredda.

Mi hai rimproverato dicendomi che scrivevo di cose mai iniziate e che dovevo chiudere col passato.
Ma non lo sapevi, o semplicemente  non volevi capirlo, che i punti alle cose mai iniziate non puoi metterli. E io
ti spiegavo e piangevo ma tu ti arrabbiavi e non parlavi e te ne andavi via.