Matthias del ghiaccio conosce ogni suono: quello del crepitio leggero che accompagna i suoi passi – cristalli d’acqua che si stringono assieme per resistere al suo peso, per sostenerne l’andatura; o il sibilo leggero di quando le lame delle slitte lo trafiggono, quando la strada diventa una ferita che si dipana di geometrie inedite, immerse in quello scudo bianco.
[Questa storia partecipa al settimo turno della Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" indetta sul forum Ferisce la Penna]

Kaz batte il bastone sull’acciottolato dello Stave, un sanpietrino affonda. Il recente temporale ha lasciato le strade fangose, difficili da attraversare per chi non ha gambe di cui potersi fidare, ma pure un cielo terso, che non conosce nuvole. Gli occhi in alto, da quando lei non fa concorrenza alla luna, Kaz però non li ha mandati più.
[Questa storia partecipa al sesto turno della Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" indetta sul Forum Ferisce la Penna]

Pensa a Ron, alla sua giornata ordinaria, alla giornata di un padre che non deve scegliere, a cui non è mai stato chiesto di scegliere: perché Rose non si scioglie in lacrime per avere il suo, di corpo. Non è lui ad averle fatto spazio tra le viscere, ad essersi fatto mozzare il respiro e prendere a calci l’anima.
[Questa storia partecipa al quinto turno della Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" indetta sul Forum Ferisce la Penna]

Sirius ribelle, Sirius incisivo, Sirius fratello e amico, protettore e complice, Sirius ultimo baluardo della vittoria in una casa che ha sempre puzzato di sconfitta. Sirius risate grattate, Sirius mano svelta e intelligenza pronta, Sirius incantesimi nuovi e dispetti vecchi.
[Questa storia partecipa alla Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" indetta sul Forum Ferisce la penna]

Anche Teddy ha paura, perché di sua madre ha soltanto i ricordi degli altri. Teddy odia che, per immaginarla, debba passare attraverso il filtro di altre persone – altre bocche, altri occhi, altri timpani. Vorrebbe qualcosa che fosse solo suo, con cui costruirsi una propria idea di quello che Ninfadora Tonks – Dora – è stata, di come ha amato e l’ha amato, di come sorrideva o inciampava, di come amava suo padre e di come ha atteso e combattuto, per averlo. Per avere lui.

Gellert è il suo amico, il suo compagno, il suo complice. Gellert è la vita che spintona la morte, che strappa attimi di verità dall’ineluttabile mediocrità dell’essere.
[Questa storia partecipa al secondo turno della Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" indetta sul Forum Ferisce la penna]

Jesper prova, Jesper immagina, Jesper in ognuno cerca il bello, il buono; s’abbarbica su un particolare, lo studia, lo abbraccia, lo fa suo, se ne innamora, se ne ossessiona. Per un po’ – qualche attimo, giusto il tempo di incrociare uno sguardo, o mesi interi a bagnare le notti dietro pensieri che non sente di aver nemmeno il lusso di pensare.
[Questa storia partecipa al primo turno della Challenge "Chi dice Dixit dice danno!" ed è candidata agli Oscar della Penna 2025 indetti sul forum Ferisce più la penna]

Nel mondo, secondi che scorrono uguali
io e te, scoperta stupore spavento
io e te, animali selvatici, animali da guardia (tu? io? il lupo si confonde col cane, si scambiano i ruoli)
[Questa storia partecipa al quinto turno della Challenge "Chi l'ha Dixit?" ed è candidata agli Oscar della Penna 2025 indetti sul forum Ferisce più la penna]

Ovunque siede, ovunque sguscia, c’è un sorriso, una pacca sulla spalla, una parola di conforto. Una nuova appartenenza. Un po’ se ne bea, un po’ quei riconoscimenti gli strizzano lo stomaco: pensa a sua madre, il suo sacrificio sepolto da pareti bianche e carte di caramella.
[Questa storia partecipa al quarto turno della Challenge "Chi l'ha Dixit?" indetta sul forum Ferisce la penna]

Ha un cuore impaurito da quando ha memoria ma non è il suo quello che sente rimbombare nel palmo. È quello di Harry Potter, fievole ma coriaceo sotto quella corazza di pelle, molto più in basso della sua cicatrice. Conficca le unghie nella sua carne bianca e, nello spazio di secondi brevissimi, milioni di pensieri, miliardi di paure, ricordi veloci e spietati, si susseguono in fila.
[Questa storia partecipa al terzo turno della Challenge "Chi l'ha Dixit?" indetta sul forum Ferisce la penna]

Degli occhi grigi e lucenti rimane una patina liquida, iridi satinate e pupille contratte. Delle notti a frugarsi addosso la vita, rimangono ombre sbiadite di cicatrici di morte.
[Questa storia partecipa al secondo turno della Challenge "Chi l'ha Dixit?" indetta sul forum Ferisce la penna | Remus/Sirius]

Senza regole, senza eccezioni – senza paura di disarcionare, ferire, gettare nel vuoto. Colpi bassi e Coppe in alto, esclusa ogni possibilità di resa. Marcus vive di bianchi e neri, sul campo, nella vita, insensibile ad ogni conseguenza, propria ed altrui. Fin quando le sue mani, per la prima volta, si riempiono di quelle di Oliver.
[Questa storia partecipa al primo turno della Challenge "Chi l'ha Dixit?" indetta sul Forum Ferisce la Penna | Marcus/Oliver]

Le senti le parole in quel chiosco? Sono le mie, è la mia voce che riverbera stridula nell'aria di un pomeriggio che langue. Sono menzogne: ti dico che non c'è un noi – un me e te e questi corpi malmessi (di fame, di sete) che non sono i nostri. Ci sono spiriti – angeli caduti e angeli che stentano a stare in piedi – che solo nel puzzle informe di questa vita rubata riescono a trovarsi un senso, a far combaciare gli angoli.
[Questa storia è stata scritta nell'ambito dell'iniziativa "Due ore, quattro prompt (August's version) " indetta sul Forum Ferisce la Penna]

Lucius al processo ritratta, abbozza, giustifica. La voce non trema perché è troppo allenata a mentire ma il resto – il sangue sporco, il cuore marcio – sono tutto un subbuglio. Ringrazia che i vincitori abbiano, in realtà, la mollezza – l’arrendevolezza – dei vinti (ché la compassione, il perdono, non fanno parte del suo orizzonte). Così, quella che sarebbe stata facilmente una condanna a vita diventa un’ammenda, poca prigione e molta speranza, seconde possibilità farcite di illusioni e buonismo.
[Questa raccolta di storie è stata scritta per l'iniziativa "Due ore, quattro prompt" indetta sul Forum Ferisce la Penna]

A Niny.
È dura scoprire a diciassette anni che ci sono uomini che mantengono la parola data, anche se è la peggiore che ti potessi aspettare. Così, ha concesso solo qualche passo di danza a Jesper, si è fatta dedicare un pezzo al piano da Wylan e una richiesta in denaro da Kaz.
[Questa storia partecipa all’iniziativa “Do you want to know a secret?” indetta da JeremyMarsh sul Forum Ferisce la Penna - Matthias/Nina, Highschool!AU]