Non doveva succedere. Non a lei, non ora. E, soprattutto, lui non doveva trovarla. Il loro incontro era stato del tutto casuale, di poco conto, tanto che Lacie stessa se n'era dimenticata.
Era stata una delle sue tante fughe. Era stato solo uno dei suoi soliti giocattoli con cui si divertiva, per poi tornare a casa. Uno dei suoi tanti capricci, come avrebbe detto Glen. Perchè avrebbe dovuto ricordarsi di Jack?

Per alcuni è una disadattata, per altri ancora una pazza. E, con la famiglia che si ritrova, chissà se non è vero. Ma, finchè ballerà, finchè avrà il ritmo del suo cuore e dei suoi passi nelle orecchie, a lei non importerà di quello che gli altri pensano sul suo conto.
Ma danzare da sola è noioso. Un ballo si deve condurre in due.
'' Ehi, Owen! Balla con me!''

'' Idiota... per cosa ti dispiace? Sei tu ad essere morto. Non ti devi scusare proprio di niente.''
Vincent vide piangere il suo nuovo padrone, ma preferì tacere, continuando silenziosamente a tagliargli i capelli, lasciando che quel fiume in piena continuasse a fluire veloce.
Lui per primo sapeva che le lacrime erano l'unica valvola di sfogo possibile per chi ha perso la persona che più amava, l'unica che avrebbe protetto anche a costo della sua stessa vita.

'' Ne vale veramente la pena, Oz? - continuava a chiedergli Jack, in un angolo remoto della sua mente. Era stato il primo a capire in cosa consistesse il piano di Oz per raggiungere il nucleo dell'Abisso. E, ovviamente, non era d'accordo. Non certo per un moto di affetto nei confronti dell'altro. Lui rimaneva nella ferma intenzione di non voler fermare la distruzione nel mondo. Era veramente un essere deviato - Vorresti veramente perdere questo corpo... per lei?''
'' Si, Jack - rispose lui, senza esitazione - Per lei, lo farò.''
Alice è sempre stata il suo tutto. Lui l'aveva semplicemente dimenticato.

Essere amato profondamente ti dà forza; amare profondamente ti dà coraggio.
[...]
'' Strano, vero? Essere guidati in battaglia da un figlio di Afrodite, intendo.''
Silena non si vergognava di sua madre. Figuriamoci. Essere suoi figli era un vero onore. Ma ogni tanto si chiedeva se non fosse anche un pò colpa sua, se di coraggio non ne aveva poi così tanto.
'' No, perchè? Non amate le battaglie, ma anche voi siete coraggiosi. Come Enea.''
'' Credo che lui rimarrà l'unico caso di figlio di Afrodite famoso per le sue imprese di guerra.''
'' Il coraggio non deve essere dimostrato solo in guerra - disse il giovane figlio di Efesto, continuando ad ammirare i fuochi che avevano progettato i suoi fratelli - Ma anche nelle piccole cose di tutti i giorni. Come fai tu. Credo... credo che l'amore richieda soprattutto coraggio. Dimostrare i propri sentimenti senza paura... ci vuole fegato. ''
Dopo quell'ultima frase, il ragazzo era arrossito, ed aveva abbassato lo sguardo imbarazzato. Era adorabile.

A volte qualcuno può dire qualcosa di così piccolo e significativo da riuscire a riempire quel vuoto che hai nel cuore.
[...]
'' Perchè non rimani?'' chiese Will, una volta rimasti solo loro in infermeria. I tre giorni in cui Nico era costretto a rimanervi erano passati, ed ora il semidio si stava preparando per andarsene. Per dove, solo gli dei lo sapevano.
'' Come, scusa?''
Doveva aver sentito male. Non c'era altra spiegazione. Nessuno sano di mente potrebbe chiedere ad uno come lui di rimanere. Insomma. è il figlio di Ade. Sanno bene tutti (lui compreso), che ciò comporta solo cose macabre e guai.
Tanti, innumerevoli guai. E' un dato di fatto che, al contrario degli altri semidei, lui attiri maggiormente la sfortuna. La sua cotta non corrisposta per il più famoso semidio del Campo ne è una prova.
'' Ho chiesto - ripetè Will - Perchè non rimani al Campo per un pò? Stare sempre con i morti non deve essere un'esperienza esaltante. E poi, come ti ho già detto, se ci tieni alla tua salute, devi assolutamente evitare i viaggi nell'Ombra. Ordini del dottore.''

'' Anche se l'intero mondo ti odiasse, per un qualsiasi crimine compiuto nel passato, io comunque ti perdonerei tutto.''
Perdono...
Che parola dolce, così estranea per Vincent. Inconsciamente, per tutti quegli anni lui aveva sempre cercato il perdono per i suoi errori, per la sua colpa, per le morti che ogni notte, ogni singola ora della sua vita tormentavano la sua mente, continuando a ricordargli il suo peccato.
Vincent-sama, io ti perdono.

Nei rari momenti di pace al santuario, ossia quando il mondo non era messo in pericolo da qualche antica divinità con manie di onnipotenza, al Grande Tempio i saint passavano il loro tempo libero in svariati modi: Saori e Tisifone trascorrevano le loro giornate ad ammirare Seiya durante i suoi allenamenti, che tanto era preso dall’imparare una nuova tecnica (cosa del tutto inutile, dato che negli scontri, alla fine, userà sempre il solito Fulmine di Pegasus) da non accorgersi della presenza delle due donne, Shiryu, la cui vista ogni tanto faceva ancora dei brutti scherzi, stava in compagnia del Saint della Vergine, l’unico che poteva insegnarsi ad abituarsi a vivere senza vista (era un tipo scaramantico, il saint del Dragone) mentre Andromeda e Hyoga stavano insieme nell’arena, parlando del più e del meno o allenandosi in disparte dagli altri cavalieri, senza sapere che un geloso ed iperprotettivo Ikki, vigile come suo solito, li spiava nascosto e pronto ad intervenire nel caso il siberiano, usando come scusa l’allenamento, allungasse le mani sulla sua fin troppo buona ed ingenua sorella minore.
‘’ Per caso ci stai provando con la mia sorellina?’’
[...]

30 days OTP challenge FrUk
01 Tenendosi per mano
[...]
Per questo non si sorprese di trovarlo addormentato sul lettino del bunker, stremato.
'' Mon amour, prometto che mentre dormirai ti terrò la mano '' sussurrò Francia all'orecchio dell'inglere, mentre quest'ultimo era ormai sprofondato tra le braccia di Morfeo, in un sonno che sembrava tutto, fuorchè naturale.
E durante quella lunga notte, Francis mantenne la sua promessa e non lasciò mai, nemmeno per un attimo, la mano di Arthur.
[...]
02 Coccolandosi da qualche parte
03 Giocando ad un videogioco/guardando la tv
04 Ad un appuntamento
05 Bacio
06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro
07 Cosplay
08 Shopping
09 Passando del tempo con gli amici
10 Con orecchie da animale
11 In kigurumi
12 Pomiciando
13 Mangiando il gelato
14 Genderswap
15 Indossando vestiti in uno stile diverso (Lolita, aristocrat...)
16 Durante i loro rituali mattutini
17 Amoreggiando
18 Facendo qualcosa insieme
19 In tenuta formale
20 Ballando
21 Cucinando
22 In battaglia, fianco a fianco
23 Litigando
24 Facendo pace
25 Guardandosi negli occhi
26 Sposandosi
27 Ad uno dei loro compleanni
28 Facendo qualcosa di ridicolo
29 Facendo qualcosa di dolce
30 Facendo qualcosa di porno

‘’ Questa cos’è?’’ chiese Russia, guardando con uno sguardo perso e un po’ confuso la torta a forma di girasole che aveva di fronte, sul tavolo.
Prussia ghignò.
‘’ Kesekesekese… sarai anche una superpotenza, ma non sei mica tanto sveglio. Questa è una torta, ed è per te.’’
‘’ P-per me?’’
‘’ Ja, amico. Oggi è il tuo compleanno, giusto? Il Magnifico ha avuto la fantastica idea di prepararti una torta. Mica solo West ci sa fare ai fornelli - disse l’albino, mantenendo il suo ghigno ironico - Beh… che fai? Rimani a fissarla?’’

'' Su-chan... cosa stai facendo?'' gli chiese Finlandia, sorpreso dall'improvviso movimento dell'altro.
La temperatura era calata di molto, e le loro coperte non sarebbero bastate per la notte. Per cui, l'unica soluzione plausibile, era usare il calore del corpo, per non rischiare un'ipotermia.
'' Ti proteggo '' disse semplicemente Svezia, arrossendo. Non riuscì a dirgli altro, non riusciva a spiegargli da cosa, lo volesse proteggere. Ma, per sua sorpresa, il finlandese gli sorrise, e l'abbracciò stretto a sua volta. Non aveva bisogno di altre spiegazioni.

'' Lo sapevo - sussurrò Sitri, gongolando come un bambino a Natale - Lo sapevo che la prima mossa l'avrebbe fatta Dantalion. ''
'' Non esultare troppo presto - lo riprese Kevin - Il mio padroncino non... beh... insomma... sono sicuro che ci riserverà delle sorprese.''
'' Davvero? In quel caso, sarei pronto a rinunciare ai miei dolci per un mese. Mentre tu non dovrai scommettere su qualsiasi cosa, nemmeno sulle finte corse dei cavalli.''
'' Non sono finte.''
'' I cavalli sono dei giocattoli.''
'' Beh - disse come ultima difesa - A volta nella grande villa dei Twining mi annoio. Che male c'è?''
'' Niente, niente...''
Intanto che i due discutevano animatamente sulla loro scommessa, un certo Gran Duca dei demoni si divertiva a stuzzicare un povero studente che era andato in biblioteca solo per studiare.
'' Non vedo dove sia il problema - disse quest'ultimo, mentre abbracciò l'altro stringendolo sulla vita il giovane, che in quel momento si chiedeva se ''Robinson Crusoe'' fosse adatto per essere dato in testa al demone per stordirlo - Una volta durante il matrimonio di tua sorella io e te approfittammo per... provare... la camera da letto degli sposi. ''

‘’ Risparmiati certi discorsi per il tuo inglesino – l’interruppe Gilles, con un espressione di puro disgusto a dipingergli il viso imbruttito dalla lunga prigionia – Questo mondo è solo degli esseri umani, non esiste né un Dio né il Demonio. Se Lui esistesse veramente, avrebbe impedito la sua morte. Era la sua Prediletta, no? Inoltre… tu sei l’ultimo che può fare il moralista. Tu non sei migliore di me. Pensaci, seriamente. Per il tuo tornaconto, quante persone innocenti hai ucciso? E quante ancora ne ucciderai?’’
Francia sgranò gli occhi, mentre le mani cominciarono a tremargli. La verità, specie se detta da un simile individuo, era ancora più insopportabile. In quella cella non c’era un solo mostro.
[Crossover Hetalia/Devils and Realist]

‘’ Non sai quanto sei fortunato, amico – commentò con una punta di rammarico l’altro – Io… io la sto ancora cercando. Mi basterebbe rivederla sorridere anche una sola volta, per poter essere di nuovo felice. Sono veramente patetico. Quindi, segui il mio consiglio: invece di startene qui ad ubriacarti, va da lui. L’hai aspettato tanto, no? Allora approfitta di questa occasione per riparare a qualsiasi errore che hai commesso in passato.’’
‘’ Magari fosse così semplice - mormorò l’altro che, tuttavia, prese seriamente in considerazione il suggerimento di Dourbe - Spero che la fortuna si ricordi anche di te.''
'' Temo che la fortuna si sia dimenticata di me già da un bel pò.''
[ Crossover Devils and Realist/Yu gi oh Zexal]
[Implied DurbexMerag]

'' Vuoi continuare a fissarmi per tutto il giorno, o mi lascerai finalmente studiare in pace ?'' lo rimproverò l'Elettore, con le guance leggermente rosse per l'imbarazzo.
William credeva che la biblioteca fosse l'unico posto in cui il demone non potesse infastidirlo come suo solito. Purtroppo per lui, si sbagliava.
'' Sole se tu prometterai di scegliermi.''
'' Ancora con questa storia? Te l'ho detto, non voglio farmi coinvolgere nelle vostre stupide lotte di potere '' disse il giovane, prendendo i libri e facendo per uscire, quando, prima di oltrepassare la porta, sentì il demone mormorare:'' Ma io non mi stavo riferendo al ruolo di nuovo re dell'Inferno, Salomone.''