Poi tutto torna come prima… ma non è più la stessa cosa.
(Alessandro Baricco)

-Da quando Silente se ne è andato le cose vanno di male in peggio. La Umbridge come preside è davvero terribile, e chi avrebbe mai immaginato che Lucius Malfoy l'avrebbe sostituita alla cattedra di Difesa contro Arti Oscure? Le sue lezioni sono una vera tortura... Speriamo che tutto ritorni alla normalità- sospirò poggiandole una mano sul braccio con fare amichevole –e comunque non credo sia il caso di parlarne qui, non si sa mai chi può ascoltarci.-
-Esattamente Goldestein- una voce proveniente dall'oscurità alle loro spalle li fece sobbalzare e allontanare immediatamente.

La ragazza lo fissò stranita, rielaborò più volte quello che le aveva detto per cercare un indizio di quello che volesse da lei. ma davvero non riusciva a seguirlo e sembrava lui pregustasse il momento in cui lei gli avrebbe chiesto spiegazioni.
-Le spiacerebbe essere più chiaro?- sibilò infine lei con un tono falsamente cordiale
Lui sorrise prima di suggellare con delle semplici parole quella che sarebbe stata la sua condanna.
-Semplice! Ho bisogno che lei diventi mia moglie.-
Ed Hermione capì, che ormai non aveva più scampo. (post war, molti riferimenti all'ultimo libro)

Portò una mano tra gli umidi e lunghi riccioli castani, così simili a quelli di sua madre da giovane, e li spostò indietro lasciando che l'aria fredda la investisse senza ostacoli.
Da sempre si era sentita ripetere quanto le somigliasse, dall'aspetto fisico a quell'esasperante carattere orgoglioso che non tutti erano in grado di sopportare, alla forma del viso, delle labbra... era la sua copia perfetta, tranne per la forma e il colore degli occhi azzurri presi da suo padre.
Ciechi come i suoi...

Il corridoio risuonava dei suoi passi, non ricordava di aver mai udito quel fastidioso rumore strascicante in tutta la sua vita.
I piedi erano troppo grandi, il corpo troppo pesante e gli dolevano le spalle nel cercare di mantenere la sua solita postura altera, le braccia ciondolavano goffamente ai lati del corpo per chissà quale strano fenomeno, mentre saliva le scale che lo avrebbero condotto al "suo" dormitorio.

Sentiva ancora la carezza di Lucius sulla pelle, che la faceva rabbrividire, e le parole che le aveva sussurrato… dense di significati terribili.
Aveva cercato in tutti i modi di non pensarci, di convincersi che prima di dover adempiere alla sua parte dell’accordo, sarebbero passati mesi, forse anni...
Aveva pregato davvero, ma, come si era resa conto negli ultimi mesi della sua vita, ogni cosa che cercava di ottenere tanto disperatamente, le si allontanava sempre di più, portandole invece solo ciò che aveva sempre temuto.

Io, Ginevra Molly Weasley, ero ossessionata dagli occhi glaciali del mio insegnate di pozioni, Severus Piton.

Quella piccola mano, tesa a dimostrare a tutti che meriti di essere qui, per dimostrarlo a me...

Me ne sto seduta qui...
in una sala d'attesa di uno dei tanti ospedali di Londra e attendo...
in effetti non so cosa io stia realmente aspettando; non so nemmeno cosa è successo.
[]
Ricordo di averlo odiato fin da primo momento; lui che, fregandosene delle regole, era tutto quello che più inconsciamente desideravo essere: libero...
L'ho affrontato come un nemico sin da quando mi ha trattata alla stregua di una serva, l'ho amato non appena ha fissato i suoi occhi nei miei...
Prima AU, buona lettura.

Con il viso bagnato di sudore e lacrime e con i ricci capelli unti che le scendevano davanti al viso, Hermione continuava a girare il mestolo nel calderone, mormorando con piccoli singhiozzi parole che leggeva da un libro aperto sul pavimento.

Mentre intorno a lei ancora imperversava il caos, si diresse come un automa verso i dormitori maschili; non sentiva di avere una volontà propria ma allo stesso tempo si chiese se era davvero sua per la prima volta nella vita.
Arrivata davanti alla porta abbassò la maniglia e capì...
non sarebbe più potuta tornare indietro.

Anf anf anf
Sento il cuore battere a mille,
la pressione salire,
i polmoni bruciare,
gli arti dolere...
ma non mi importa, continuo a correre cercando di evitare i rami della foresta che sembrano volermi intrappolare.
Devo scappare, devo andare via da qui.
ATTENZIONE: Spoiler dal promo 2x11 The Sacrifice.

Ad uno sguardo esterno niente denotava la rabbia della caposcuola di Grifondoro che camminava con sguardo fiero lungo il Lago Nero.
Ron l'aveva ferita, di nuovo!

Arrabbiata come non mai, Hermione Granger ringhiava all'indirizzo del biondo davanti a lei...

Non appena entro in quella stanza circolare, sento le persone presenti rabbrividire alla presenza dei dissennatori.
C'è tanta gente che è venuta ad assistere, Potter e Weasley in prima fila.
Gli spettatori ringhiano disgustati e arrabbiati,
abbasso lo sguardo.
Non mi interessa sapere chi desidera la mia morte; non possono volerla quanto me.