HaiSaka | Soulmate AU, o qualcosa di simile | Assolutamente p0rN senza senso | AU in cui la Bilancia di Ares non esiste e la Outei Tsukinomiya è una normale scuola senza bambini geneticamente modificati, m̶a̶ ̶t̶a̶n̶t̶o̶ ̶c̶h̶i̶s̶s̶e̶n̶e̶ ̶d̶e̶l̶l̶a̶ ̶t̶r̶a̶m̶a̶ ̶s̶e̶ ̶è̶ ̶s̶o̶l̶o̶ ̶P̶W̶P̶
Come ci era finito un ragazzo diligente come lui in quella situazione? Non riusciva a trovare una risposta, troppo preso a divorare quelle labbra che per intere notti lo avevano perseguitato. La divisa della Outei Tsukinomiya? Probabilmente da qualche in quello stanzino troppo piccolo per due persone, assieme alla dignità che aveva deciso di abbandonare a fine partita.

| FroyHika | Bernard Girikanan!centric | Fluff, tanto |
[...] dopo aver lasciato un bacio sulla fronte di Froy e passato una mano sul capo di Hikaru, rimboccò loro le coperte [...]

|| Sequel di "I Saw the Light || Ambientato durante gli avvenimenti di Inazuma Eleven Orion || RyouYuu (Finalmente ho trovato un nome alla coppia) a manetta, con altre pairing di contorno || STORIA SOSPESA
«Ho paura, Ryouhei...» mormorò, con occhi lucidi.
«Anche io, Yuuma... Ma non voglio vederti così. Ci siamo finalmente ritrovati, non possiamo separarci ancora» provò a rassicurarlo Ryouhei, tenendolo stretto e sforandosi anche lui di non piangere.
«Non mi sono mai sentito così prima d’ora» disse il minore, accarezzandogli il petto. Il giovane dalla pelle ambrata tirò gli angoli della bocca in su, mentre con la mano andava verso la tasca dei propri pantaloni per afferrare un piccolo pacchetto rosso. Fece allontanare il quindicenne, quindi la aprì, mostrandone il contenuto: una collana dalla catenella lunga, con un pendente raffigurante una stella ed una luna, brillava al suo interno.
«Questo è un portafortuna, l’ho fatto fare per te»
La estrasse con cura e la mise al collo del compagno, girando poi il ciondolo per mostrare l’incisione sul retro.
«C’è scritto “Ton Étoile”. Vuol dire che sono la tua stella»

Writober 2019 || Prompt presi da fanwriter.it (Lista n. 1)|| Universo di Ares/Orion, ma potete leggere tranquillamente senza aver visto le nuove serie
1. #castagna - AtsuAfu
2. #bacio - Nishikage x Anna
3. #lenzuola - NaguZuzu
4. #champagne - KidouFudou
5. #fantasma - Sun Garden kids
6. #promemoria - TatsuMido
7. #bagnocaldo - Haizaki x Nosaka
8. #agenda - Inakuni Raimon
9. #bosco - Mark x Dylan
10. #gatto - Seishou Gakuen
11. #armadio - Maki, Clara, Reina
12. #appuntamento - Asuto x Yurika
13. #lunapiena - GenSaku
14. #coperta - Sasotsuka x Orio (Seishou Gakuen)
15. #zucca - Eisei Gakuen (Sun Garden boys)
16. #cerotto - Hiroto x Reina
17. #cartolina - Froy!centric
18. #mattina - FroyHika
19. #luposolitario - Shirou!centric, con accenno alla GouFubu
20. #caffè - Guardiani della Regina (Nazionale italiana di Orion)
21. #strega - Endou/Natsumi!Friendship
22. #ricordo - Nosaka!centric
23. #camino - Soccer Zatsugidan (Nazionale cinese)
24. #spiaggia - Nae x Norika
25. #profumo - KidouFudou
26. #benda - Kazemaru!centric, Sakuma, Genda
27. #anello - TatsuMido
28. #bicchiererotto - Perfect Spark (Nazionale russa)
29. #fiori - Akane!centric
30. #caramelle - AtsuAfu: "Tuttavia, non poteva farci niente[...]"
31. #halloween - Haizaki x Nosaka (+ ringraziamenti): "[...]qualcosa come un principe che stringeva un patto con un demone pur di diventare imperatore"

ShigaDabi senza pretese || Spoiler per gli eventi recenti del manga || Angst
"A volte capitava che Dabi si comportasse in maniera più strana del normale. Solitamente indossava quella maschera menefreghista e altamente odiosa che avrebbe provocato reazioni violente anche in un monaco zen, tuttavia c’erano dei momenti in cui sembrava non essere lui"

Scritta per l'11/10 [HaiSaka day] || fluff || Yuuma centric
"La luce della luna filtrava dalla tenda semiaperta, riflettendo i propri raggi nella stanza. Uno di questi aveva colpito il viso addormentato di Nosaka, che aveva aperto un occhio, leggermente infastidito. Guardando sulla sveglia, si rese conto di essersi sbagliato: erano solo le due e mezza di notte".

Per Marty💕|| FroyHika senza pretese || Chiaramente universo di Ares/Orion || Forse PWP? Who knows, io l'avvertimento ce lo metto || Fluff/NSFW (Phone sex)
"«Добрый вечер, жаным » lo salutò in russo, facendolo arrossire. Non riusciva ancora ad abituarsi a quel soprannome kazako – lingua conosciuta dal capitano dei Perfect Spark solo perché sua madre Irina era di Astana – e, puntualmente, sentirlo gli faceva battere il cuore a mille"

| Flashfic senza pretese | Futuro in cui gli eroi conoscono le proprie identità | Lukadrien!friendship
"[...] La porta del retro del locale si aprì. Luka non stava portando la chitarra in spalla, probabilmente l’aveva lasciata a sua sorella, e persino i capelli sciolti non erano raccolti nel solito chignon, ma ricadevano morbidi sulle spalle[...]"

|| Prequel di "I Saw the Light", ma può essere letta anche senza conoscere la long || HaiMizu (Haizaki Ryouhei x Mizukamiya Seiryuu) perché oggi è il compleanno di Mizukamiya ||
C’era sempre un ragazzo, seduto proprio davanti a lui durante le lezioni: un tipo strano, che non parlava molto con gli altri e sembrava non avere amici. La prima volta che lo aveva visto, con quell’aspetto apparentemente trasandato e disinvolto, pensò che forse dovesse essere uno di quei geni che non curavano le apparenze perché troppo impegnati a studiare. Dopotutto, entrare alla facoltà di medicina della Seishou Gakuen non era affatto una passeggiata, lui lo sapeva bene perché aveva trascorso due anni a prepararsi. Eppure quel giovane dai capelli d’argento, chissà: lo incuriosiva davvero tanto e proprio non capiva perché.

||ShigaDabi||
[...]
C’era della gente morta, forse solo alcune persone erano vive e supplicavano, supplicavano di essere risparmiate, afferrandogli con forza le caviglie. Altri, con un po’ più di vitalità in corpo, riuscivano ad aggrapparsi più in alto e gli cingevano le braccia, i polsi, il petto. Volevano vivere, ma a lui proprio non fregava. Non li avrebbe salvati, non tanto perché non fosse un eroe, quanto più perché nessuno aveva mosso un dito per salvare un bambino sul ciglio della strada, con i capelli arruffati ed il corpicino minuto pieno di cicatrici e sangue.
[...]

|| ShigaDabi random ||
Quell’autunno sembrava particolarmente freddo ed intenzionato a precedere un inverno parecchio lungo a Tokyo. A lui non era mai dispiaciuto, tuttavia c’era da dire che il vivere all’interno di un edificio abbandonato, abusivamente, senza uno straccio di riscaldamento gli stava facendo cambiare idea.
Nessuno lì aveva trovato un modo per mantenere alta la temperatura dell’ambiente – escludendo l’opzione dell’iniziare a bere a catena alcolici vari, era ovvio –, quindi tutti battevano i denti. O quasi.
«Sbaglio o ti sto battendo, Tomura?»
La voce di quel bastardo cicatrizzato gli fece storcere il naso. Dabi se ne sbatteva dei dodici gradi centigradi presenti nella piccola stanza e sembrava essere perfettamente a proprio agio con semplicemente una t-shirt e dei pantaloni di cotone addosso.
«Vaffanculo. E non chiamarmi per nome» gli rispose di rimando Shigaraki, battendo i denti e tremando un attimo per il freddo. La coperta nera che aveva addosso sembrava non bastare, idem per la felpa di due taglie più grande.

[ Haizaki Ryouhei x Nosaka Yuuma, principalmente | Haizaki x Mizukamiya | Nosaka x Nishikage ] - [ Ares no Tenbin ]
Premetto che molto probabilmente non avrà un granché successo come storia, non so quanti effettivamente stiano seguendo la nuova stagione di IE. Se volete dare un'occhiata, comunque, siete i benvenuti!
☽ ✶ ☾
Haizaki Ryouhei era sempre stato alla ricerca della luce. Fin da piccolo, infatti, i suoi tormenti più grandi sfociavano in un baratro oscuro, che solamente una cosa al mondo riusciva a chiudere: il calcio. Giocare lo aiutava a dare sfogo alle sue frustrazioni, a dimostrare quanto lui non fosse debole.
Proprio per questo motivo, nonostante non volesse ammetterlo con Kidou, era interessato alla Raimon. In quegli undici ragazzi, riusciva a vedere un non so che di luminoso. Forse dipendeva dai loro sguardi ardenti o dallo spirito di squadra, era molto incerto sulla cosa.

|| TodoBaku per la TodoBaku week, anche se sono una perfetta estranea nel fandom e non ho mai visto la serie || OOC per Todoroki, probabilmente || Scene esplicite e linguaggio non proprio consono ||
L'Exchange LA brulicava di gente. La maggior parte di loro erano ragazzi americani, alla ricerca di divertimenti ed avventure da vivere nella notte. La musica risuonava alta e quasi spaccava i timpani, ma andava perfettamente a tempo con le luci pluricromatiche del locale che variavano dal viola al blu in maniera intermittente. Nelle casse rimbombava un remix di “Hymn for the Weekend” dei Coldplay, ma a Bakugou, giapponese, ventun anni compiuti il giorno prima, non piaceva. Lui era più tipo da musica elettronica di dj del calibro di Skrillex, non poteva farsi andare a genio un principiante locale che si divertiva un po’ con i bassi e le parole.

[ Otayuri / Post Grand Prix ]
Si poggiò ad un armadietto, tirandosi su il cappuccio della felpa rossa ed afferrando il cellulare. La timeline delle notifiche di Instagram era intasata di tag delle diverse fanpages in giro per il mondo. Rotea gli occhi, abbastanza annoiato da tutte le attenzioni che in realtà vorrebbe solo da una persona.
- Sei stato bravissimo, complimenti -
Ecco, appunto.
- Grazie, Altin . rispose con arroganza all'apprezzamento del pattinatore di Almaty - Anche tu te la sei cavata, magari con uno sforzo in più saresti stato sul podio con me -
- La prossima volta, Plisetsky. Starai un gradino sotto di me -
- Oh, ma non credo proprio visto che sotto non ci sto mai -
- Ne sei sicuro? - gli ammiccò il maggiore. Yuri arrossì all'improvviso, rendendosi conto solo in quel momento del doppio senso. Molto probabilmente, l'altro se ne accorse, visto il sorriso provocatorio spuntatogli sulle labbra.

|| AtsuAfu || Fluff, forse? || Ares no Tenbin ||
La loro “relazione” non ha mai preso in considerazione vincoli amorosi, non si sono nemmeno avvicinati ad essere una coppia d’altronde, né tantomeno amici. Però, nonostante questi piccoli dettagli, è capitato innumerevoli volte che, tra un insulto e l'altro, riuscissero a parlare delle proprie vite, talvolta davanti ad un film oppure una serie tv, abbracciati - casualmente e solo per colpa del freddo - sul divano.