Alexander viene mandato in un manicomio a causa di un omicidio.
Ivi incontra Jim, un uomo psicolabile, visionario, ma fin troppo razionale nella sua follia degenerante. Presto Alexander si rende conto che c'è qualcosa di terribilmente sbagliato in tutto quello che accade, poiché anche lui comincia ad essere preda di strani incubi persecutori. Nel mentre la follia di Jim degenera, si estende anche al di fuori della sfera onirica, finché i mostri da lui stesso generati cominciano a consumarlo dall'interno. Fra i due sorge una profonda ossessione, favorita anche dalla loro convivenza forzata e dalla situazione degradante nella quale stanno sprofondando, fino a quando, raggiunta la vetta del delirio, Jim decide di prendere in mano la situazione una volta per tutte...

L'Holy Hole puzza di fumo, di alcool, di vomito e di droga. Samantha ed Anny lavorano proprio in un posto del genere, muovendo il culo tanto e bene: è l'unica legge, in un luogo dove nemmeno la violenza è fonte di biasimo.
Ma, partendo da simili premesse, la situazione non può che degenerare in un battito di ciglia.
Così conobbi Anny: prima di ogni altra cosa, vidi il suo culo [...]

L'assassinio di Lily lascia una serie di dubbi, che l'ispettore M cercherà di risolvere tramite alcuni interrogatori alle amanti della ragazza. Quale sarà la verità? Chi ha ucciso la dolce, ingenua, amatissima Lily?
[Essere amata da tutti, significa davvero essere completa?]

L'amore di Simon si consuma in una stanza [...]. Là, fiancheggiato dalla dolce compagnia di carta stagnola, morfina e sostanze chimiche, ama et ancora ama lo stato di catalessi che lo culla e lo stordisce, non senza una puerile incoscienza che tanto lo inorgoglisce.
Quella che vi apprestate a leggere è un'amaro stralcio di due vite distrutte dalla droga. Amore e sofferenza, nelle loro varie sfaccettature.
Il titolo è tratto da una canzone di De Andrè, Il Blasfemo.

Nozef sta per compiere diciotto anni e si appresta ad eseguire il rito per raggiungere l'età adulta, con terrore e sgomento. Suo padre, l'austero Torvorqua, si opporrà, dopo un'iniziale indifferenza. Ma il motivo, inizialmente ignoto, si paleserà ben presto. Eppure entrambi sanno quanto pericoloso sia questo loro sentimento; sarà Torvorqua a prendere la decisione definitiva. Nozef lo accetterà?
«Basta bugie, - continuò Nozef, con la voce pregna di amarezza. - Sono stanco di essere qualcosa che non sono, di fingermi normale. Non voglio-»
«Taci, Nozef! Tu farai la cerimonia e diventerai un uomo. Sarai normale. E che la natura segua il suo corso.»
Attenzione! Questo racconto contiene un incesto padre-figlio, pur evitando scene erotiche incestuose in quanto proibite dalla legge. Se siete contrarie al suddetto argomento, non leggete!

Samit sa che l'amore é un'arma a doppio taglio, l'ha provato sulla sua pelle pagandone le conseguenze fino all'ultima goccia. L'unico rimedio plausibile ormai é la morte, ma qualcuno glielo impedirà, proponendogli un patto da cui non riuscirà più a liberarsi.
«Quella dei veneli é un'arte, mio gramo amico.»

Cinica drabble dal retrogusto amaro che propone una visione quanto mai dubbia della morte.

L'amore l'aveva stancato, compresi tutti quegli sciocchi ideali che gli stavano appresso.
Se gli avessero chiesto per cosa stava morendo, in effetti, non avrebbe saputo cosa rispondere.
Questa flashfic nasce come testo provocatorio. Tratta temi delicati, fra cui il suicidio, in modo molto cinico, è quindi comprensibile che qualcuno possa trovarlo irritante. Buona lettura!

Naruto aspettava. Da minuti. Da ore. Da giorni. [...] Aspettava che dall'uscio della casupola decadente entro cui si era rifugiato sporgesse la sagoma scura che per anni aveva infestato i suoi sogni. Forse non sarebbe mai giunto, in fondo l'unico richiamo che conosceva era quello del cuore - il suo morente, straziato cuore -, solitario in mezzo a quel mare di caotici rimpianti.
Quella che vi apprestate a leggere è una banalissima PWP angst Sasu/Naru. Vi avviso che, con grande probabilità, ci saranno delle scene abbastanza violente. Se la cosa non vi disturba... Buona lettura!

Ti farò dono dell'immortalità perchè ti amo.
Flashfic dal retrogusto amaro, ma che di fatto dice ben poco. Si limita a constatare una realtà di fatto, che è insita nella nostra natura. Ma le conseguenze rimangono mere percezioni - ed ecco a cosa ci hanno portato.

Non vi era nulla che rimanesse fisso entro quell’atmosfera in rapido mutamento. No, nemmeno un’ombra che potesse dare stabilità alla terra smossa dal vento. [190 parole]

Com'era successo? Come aveva potuto non accorgersene? Lo aveva amato ed era stato ricambiato. Avevavano vissuto in quel sogno idilliaco, in quella deliziosa menzogna, fino a quando il Fato aveva allungato le sue mani artigliate su di loro.
Rigirò il biglietto del treno fra le mani tremanti. Segnava una meta lontana - troppo lontana -, dove nemmeno i sogni possono arrivare.
Un vecchio lavoro a cui sono molto affezionata. Trattatelo bene.

Naruto si ritrova per cause a lui sconosciute ad avere degli strani poteri che lo trascinano in una vita parallela. In quest'altro mondo deve vestire i panni di un altro se stesso che, però, è l'opposto di lui: puntuale, preciso, puntiglioso. Lo stesso dramma accade all'altro se stesso che, giunto in un universo in cui Naruto Uzumaki è un fannullone disoccupato, dovrà ricostruirsi una vita da zero. [SasukeXNaruto][ItachiXNaruto]

E' strano.
Difficile da credere.
Eppure la conferma arriva dai miei occhi.
Una vecchia, vecchia, vecchia storiella a cui sono molto affezionata. Questi sono gli esordi di Hane, mie care, che scriveva cosa drammatiche già dai dodici anni.