Partirono in due... sono tornati in tre!
Sequel della serie di miniracconti "Love Pills", una nuova raccolta di cento divertenti episodi sulla nuova vita da neogenitori dei due protagonisti

Il sole e la pioggia.
L’acqua e il fuoco.
Il caldo e il freddo.
Il bianco e il nero.
Lui e lei non potrebbero essere più diversi tra loro, eppure, quando non sono impegnati a cercare di ammazzarsi a vicenda, si amano alla follia.
Una raccolta di cento divertenti racconti su una strampalata coppia alle prese con la vita da conviventi.

"Passano le ore.
E diventano giorni.
E i giorni diventano settimane.
Settimane che sembrano secoli, senza la tua stupida presenza al mio fianco."
I pensieri notturni di Zoro durante i due anni di allenamento.
Song fic ispirata alla canzone 'Maledetto Amore' di Francesco Gabbani.

Due coinquilini.
Novanta giorni di astinenza da appuntamenti.
Novanta giorni senza incontrare nuove possibili fidanzate
Novanta giorni per conoscersi meglio.
Come andrà a finire?

Ti guardo.
Nella stanza buia, illuminata solo dalla luce della luna che filtra dalla finestra, guardo il tuo corpo nudo perfetto semicoperto dalle lenzuola ancora calde di passione, i tuoi capelli neri e ondulati sparsi su tutto il cuscino, i tuoi occhi addormentati e il tuo viso rilassato dai lineamenti perfetti.
Ti ascolto respirare pacificamente nel sonno, mentre insegui un sogno lontano, sperando con tutto il cuore che quel sogno sia proprio io.
Quanto vorrei che questo momento magico potesse non finire mai.

Always remember:
you will live,
you will love,
you will dance again.
Song-fic ZoRobin tratta dalla canzone Dance Again di Jennifer Lopez.

Rimase immobile ancora qualche istante, senza riuscire a smettere di guardare quella foto.
Quell’immagine, in cui egli stesso sorrideva, ma anche un bambino avrebbe capito lontano un miglio che si trattava di un sorriso falso.
Guardarla gli provocava un dolore inaudito al cuore ogni secondo di più, ma non riusciva a farne a meno.
Vedeva lui stesso, sorridente vestito in giacca e cravatta di fianco a Nami, con un bellissimo vestito da sposa che metteva in risalto il suo ventre appena accennato.
E poi c’era lui.

“Stai calmo! Se ti agiti peggiorerai la situazione e basta!” ripeté Zoro, nel vano tentativo di far star fermo un irrequieto Sanji sdraiato sul letto davanti a lui.
“Stai calmo un cazzo!!! Mi fa male!” strillò l’altro, stringendo il cuscino come se quel morbido pezzo di stoffa imbottito potesse dargli sollievo in qualche modo.
“Quante storie, non ti ho ancora fatto niente… adesso resta fermo dove sei e cerca di rilassarti… penso a tutto io!”

Si avvicinò silenziosamente alla sua cabina, per timore di svegliarlo e rovinare tutto.
Aprì lentamente la porta e si affacciò, quasi cadendo per il peso ingombrante che aveva in mano.
Quell’idiota dormiva tranquillamente, con la bocca semiaperta e un braccio sotto il cuscino.
Era troppo bello vederlo dormire, sembrava quasi un angelo addormentato su una soffice nuvola bianca.
Zoro sorrise, ripensando a tutte le notti in cui, dopo aver consumato il loro amore, l’aveva visto addormentarsi in quello stesso modo accanto a sé, stringendolo come se temesse di perderlo.
Si riscosse, e decise di non dare troppo peso a quel pensiero. Non era il momento adatto.

Questo è il mio primo esperimento sulla mia coppia preferita, ovvero lo ZoSan. Ambientato nell'epoca moderna, Sanji è un ragazzo timido e chiuso, senza amici e la cui vita sembra dipendere dalla fidanzata Nami. Un giorno incontra Zoro, un tipo violento e odioso, tormentato da un trauma legato al passato. Seppur diversissimi tra loro, nascerà un sentimento speciale che va al di là della loro immaginazione. Spero di avervi stuzzicato un po' la curiosità! Buona lettura ;)
Note: il Rating della fic potrebbe cambiare col proseguimento
Un grazie a Mizori11 per avermi aiutato

Dannato marimo.
Per colpa tua mi ritrovo di nuovo sveglio nel cuore della notte, mentre tu dormi sereno di fianco a me, e mentre fumo una sigaretta rifletto su di noi, sulla nostra storia.
Su di te.
I pensieri di Sanji sulla sua relazione con Zoro durante una notte insonne.
Fic ispirata alla canzone 'True Love' di Pink e Lily Allen.

Era notte fonda, e ormai sulla Sunny era rimasto sveglio solo lui, anche se aveva finito di pulire la cucina da almeno un’ora e mezza.
Se ne stava seduto davanti al tavolo, con una tazzina di caffè vuota tra le mani che la facevano girare nervosamente.
Sanji guardò l’orologio per la terza volta nel giro di due minuti
Le 23,59.
Ormai mancava solo un minuto all’11 novembre.
Il compleanno di Zoro.

“497… 498… 499… 500”
Zoro posò per terra l’enorme manubrio da 200 kg che stava sollevando, prese un asciugamano, si frizionò il petto scolpito grondante di sudore e, dopo aver sistemato l’asciugamano sulle spalle, uscì dalla palestra.
Aveva una sete pazzesca, quello che ci voleva era proprio una bibita fresca.
Si avviò verso la cucina, sicuro di trovare il cuoco intento a preparare qualcosa da metter sotto i denti per cena o qualche bevanda per le ragazze.
Con sua grande sorpresa, invece, non trovò nessuno.
Un cuoco con un forte mal di stomaco e uno spadaccino insolitamente generoso. Come andrà a finire?

No.
Non era possibile.
Questo era veramente troppo!
Appena sarebbe tornato l’avrebbe ucciso, poco ma sicuro. L’avrebbe preso a calci finché non sarebbe rimasta solo polvere di idiota.
Gettò a terra la sigaretta, la schiacciò senza pietà e si sedette sul letto, facendolo cigolare. In mano stringeva il motivo della sua ira contro quel marimo di merda.
Un piccolo e apparentemente innocente mandarino.
Un fottuto mandarino, trovato a sorpresa sul letto del compagno.
ATTENZIONE: linguaggio volgare

Ormai non ce la faceva più.
Aveva aspettato anche troppo tempo a dirglielo.
Nami si avviò spedita verso la stanza dello spadaccino, decisa a dichiararsi una volta per tutte.
Una piccola cavolata nata da un momento di noia